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La comunicazione mediata dal computer - Cosa c'è di nuovo nei nuovi media

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4. La comunicazione mediata dal computer


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Dagli ultimi decenni del '900 ai mass media tradizionali si sono aggiunti strumenti di comunicazione : i nuovi media. Ma qual è il confine tra nuovi e vecchi media? Molti elementi di novità attribuiti ai nuovi media esistevano già da tempo, come la facilità di comunicazione che consente la posta elettronica era già presente nel telefono.

"Nuovi media": espressione impiegata per classificare un insieme ampio di fenomeni. Non chiari definizione ed estensione del concetto.

Alcuni elementi nuovi esistono, ma altri caratteri definiti come "nuovi" appartenevano già ai media "vecchi". Alcune caratteristiche che inducono a parlare di novità sono:



Tutti i "nuovi media" sono caratterizzati da:

codifica digitale: formato digitale (numerico), l0informazione digitalizzata è rappresentata attraverso una sequenza di cifre binarie dall'elaboratore. Dopo essere stata digitalizzata l'informazione può essere elaborata in vari modi con facilità (archiviazione, conservazione, trasporto)

multimedialità: articolazione del contenuto attraverso diversi canali sensorialied espressivi quali, suoni, grafici immagini fisse o in movimento, testi scritti. L'autore di un testo multimediale ha la possibilità di utilizzare liberamente qualsiasi modalità espressiva. Tuttavia la multimedialità era già presente nei manoscritti qualora i testi erano affiancati da immagini, o nel cinema sonoro (canale visivo, uditivo), la Tv, le riviste illustrate.  

Interattività la misura della potenziale capacità di un medium di lasciare che l'utente eserciti un influenza sul contenuto e /o forma della comunicazione mediata. L'utente seleziona quale informazioni ricevere, ma esse sono state già codificate in precedenza e sono comunque risorse finite (si guardi al televideo, l'utente seleziona delle ine da leggere ma sono risorse limitate, finite); il medium prevede un canale di ritorno per ricevere informazioni, input dall'utente. Il World wide web consente la consultazione, la comunicazione, la circolazione di informazione (chat, forum di discussione).

Ipertestualità: insieme di informazioni collegate tra loro in forma non lineare ma attraverso rimandi logici, tali da poter esser fruiti attraverso molteplici percorsi di letture personalizzati. Un ipertesto riproduce la rete di collegamenti logici tra concetti tramite i link (appaiono come delle parole sottolineate di altro colore ciccando si apre una ina dedicata al significato della parola indicata), in modo da rispettare la naturale non sequenzialità del pensiero umano. Un ipertesto vede preclusa la possibilità di essere stampato su una ina, per produrlo è necessaria la tecnologia informatica.

Con internet nasce il concetto di ciberspazio, rete in quanto luogo di comunicazione, incontro, le reti telematiche evolvono in senso sociale e comunicativo, diventano strumenti di comunicazione tra persone, anche non conoscenti (chat). I nuovi media non sostituiscono i vecchi ma li affiancano, inglobandoli tramite il fenomeno che McLuhan chiamava ri - mediazione.






L'avvento di Internet


Il protocollo di comunicazione è stato costruito a partire dagli anni '73-'74,  e ha subito nel corso del tempo varie modifiche.

Internet: sistema di computer e reti collegati attraverso canali diversi e impieganti il gruppo di protocolli TCP/IP . internet : insieme complesso di computer  e reti diffuse su scala mondiale, collegate tra loro attraverso canali trasmessivi diversi e unite dal gruppo di protocolli denominato TCP/IP, grazie a tale protocollo di comunicazione, linguaggio comune in grado di essere compreso dal maggior numero di calcolatori, si ha la flessibilità, possibilità di comunicazione tra Pc distanti e diversi tra loro.

Caratteristiche tecniche: architettura policefala (senza un unico modo centrale incaricato di smistare i dati tra tutti gli altri nodi) basata sulla cooperazione, ridondanza informativa (ritorno di informazioni da un elaboratore ad un altro, grazie ad una nuova tecnologia di scambio dati chiamata "commutazione di pacchetto ( i dati sono inviati sotto forma di gruppi di bit), comunicazione tra piattaforme diverse, con la diversificazione delle piattaforme hardware e software si affermò anche la capacità di collegare standard informativi diversi tra loro.

Tre fasi fondamentali:

1969 prima fase: rete sperimentale ristretta a pochi centri di ricerca statunitensi (perlopiù militari),alla fine degli anni '60 furono fatti i primi esperimenti al fine di collegare tra loro computer remoti e condividere preziose risorse di calcolo. Arpanet: ovvero quattro elaboratori elettronici situati nelle università.

1986 Nsfnet seconda fase: rete come struttura pubblica che unisce università e centri di ricerca in Europa e US

1971 terza fase: rete come strumento globalmente diffuso di comunicazione, intrattenimento e business, fu sviluppato il primo sistema di posta elettronica e si passò dalle reti di calcolo alle reti di comunicazione, dal collegamento di sole macchine al collegamento di persone. Il fattore decisivo per l'affermazione di Internet fu il progressivo uniformarsi degli standard di comunicazione, che permise la crescita del valore di Internet. La forza di Internet è rappresentata dal linguaggio Html estremamente semplice e flessibile in grado di essere letto e interpretato da qualunque computer.


La CMC


La comunicazione mediata da computer (CMC) presenta insieme elementi di comunicazione uno-a-uno (posta elettronica), uno-a-molti (sito -utente) e molti-a-molti (forum, blog)

Essa impone pertanto una revisione delle distinzioni tradizionali tra "comunicazione interpersonale" e mass media e propone nuove domande di ricerca

L'interdisciplinarietà come chiave per affrontare la CMC e le evoluzioni nell'uso della rete come tracce per l'evoluzione delle domande di ricerca







Teorie della Cmc/ Cmc socialmente povera


Ricerche sugli effetti della CMC in ambito organizzativo, della Reduced social cues

Caratteri centrali CMC: scarsità di informazioni sul contesto sociale(in cui avviene la comunicazione) e scarsità di norme condivise in grado di orientare la comunicazione stessa.

Effetti contrastanti : CMC incentiva partecipazione orizzontale, poiché le informazioni relative allo status rimangono nascoste, e insieme deresponsabilizza rispetto a vincoli normativi e comunitari; lo stile comunicativo diventa più libero e impersonale a causa della velocità del medium elettronico, assenza di norme che governano l'interazione, la condizione di anonimato può incentivare processi di de- individualizzazione e di polarizzazione di gruppo conducendo a comportamenti antisociali.

CMC può risultare talvolta efficace, ma la ristrettezza di banda ( quantità di informazioni trasmissibili, si usa solo la scrittura e non sono visibili elementi della comunicazione non verbale) ne fa un medium povero a livello sociale(per ciò che riguarda l'aspetto sociale degli interlocutori), ambiente socialmente debolmente normato e incline al litigio.

Limiti: determinismo, limitata esplicatività dei costrutti, inadeguatezza dell'approccio sperimentale


Teorie della Cmc / Cmc socialmente ricca


L'approccio RSC presenta una serie di difficoltà e contraddizioni: considera la CMC poco adatta a veicolare contenuti sociali, ma afferma che la posta elettronica viene anche utilizzata per comunicazione estranee all'ambito lavorativo. Gli aspetti sociali vengono definiti sostanzialmente in termini quantitativi, equiparando il processo comunicativo ad un semplice trasferimento di dati da un emittente a un ricevente. Inoltre secondo la RSC qualunque mezzo di comunicazione introduce un progressivo impoverimento della dimensione sociale, rispetto alla comunicazione faccia a faccia, i media infatti filtrano alcuni canali comunicativi ma ne sopprimono altri.

Spostamento focus ricerche dagli effetti della CMC alla costruzione sociale degli ambienti e del loro senso.

Gli esperimenti condotti in laboratorio per dimostrare l'asocialità della CMC dalla RSC sono stati contestati in quanto in laboratorio, ai soggetti viene imposto un limite di tempo ma la CMc è più lenta di quella faccia a faccia, bisogna quindi considerare il contesto sociale in cui la comunicazione via computer prende vita. 

Le caratteristiche dei comportamenti online dipendono anche dal contesto sociale e dalla natura degli spazi

Temi trattati: formazione dell'identità, sistemi di ruolo, acquisizione di linguaggio, negoziazione sulle norme. (la disponibilità di programmi di navigazione a interfaccia grafica rendono il world wide web più accessibile, domestico, e quotidiano, diventa anche luogo di svago, divertimento)

Approccio di ricerca qualitativo e comprendente, con cui il ricercatore si cala all'interno del mondo virtuale costruito (costruzione di significati e dell'azione online) dai partecipanti all'interazione. Questi studi descrivono con dovizia di particolari i lunghi e complessi processi di costruzione della realtà che avvengono in rete. La formazione dell'identità, acquisizione del linguaggio, negoziazione delle norma, differenziazione del ruolo, che appaiono in tutta la loro importanza in un ambiente per nulla freddo, asociale o anomico.

Teorie della Cmc/ Cmc come dimensione quotidiana


Gli studi sulla CMC sono stati nel corso del tempo vari e complessi: anni '80 prima generazione di studi - concerne la psicologia si occupa di rilevare gli effetti della CMC sulle persone ; anni'90 seconda generazione di studi intrapresa da etnografi e antropologi- si tenta di comprendere la cultura sviluppata tra i gruppi inline; XXI sec. terza generazione di studi intrapresa dai sociologi- tentativo di valutare i cambiamenti della società provocati dalla CMC nella vita quotidiana.

Ricerche sui cambiamenti sociali complessivi associati all'integrazione della CMC entro la vita quotidiana, i vari usi di internet: commercio elettronico, informazioni, amento tasse, gestione dei fondi bancari con l'home banking.

Linee generali delle attuali ricerche ( punti generali che marcano il passaggio verso questa terza generazione di studi: superamento della teoria di comunicazione come semplice trasferimento di dati):

attenzione alla dimensione rituale della comunicazione online (inserimento nel contesto)

tematizzazione dei processi di costruzione (informazione come prodotto sociale)/ gestione / controllo dell'informazione sociale ( l'accesso ad enormi quantità di informazioni non costituisce un privilegio se non vi è la possibilità di un controllo e una gestione delle risorse: si pensi ai motori di ricerca)

interesse per gli aspetti cognitivi delle norme, dei valori, degli schemi interpretativi che non si manifestano solo con la comunicazione faccia a faccia.

Comprensione della CMC come parte dello sforzo complessivo di comprensione della società dell'informazione. Visione della realtà come costruzione sociale piuttosto che come risultato di fattori esterni tecnologici ed economici,mutamento di prospettiva che la sociologia ha intrapreso per poter confrontarsi con le nuove forme assunte dalla società contemporanea.


La costruzione dell'identità online


La costruzione dell'identità che avviene durante la CMC è di grande interesse per i sociologi, e concede all'individuo dei gradi di libertà in più rispetto al mondo offline, su internet non esistono discriminazionie chiunque può mostrarsi per quello che è o spacciarsi per una persona completamente diversa.

La CMC garantisce libertà rispetto ai giochi d'identità (nickname, pseudonimi, firme). Particolarità del linguaggio online sono gli smileys (emoticon) che si usano per esprimere espressioni del viso altrimenti non trasmissibili, senza di essi la ricchezza espressiva risulterebbe limitata. Alla fine di una frase dal contenuto ambiguo uno smiley, con una faccina sorridente scherzosa può essere di chiarimento: "scherzavo" J!! L'arsenale comunicativo non verbale può essere tradotto solo con gli smiley che ne sono un surrogato, visto che questi al contrario delle espressioni non verbali che usiamo per un discorso faccia a faccia, possono essere controllate.

Possibile costruire un'identità per ogni contesto digitale frequentato (identità a finestre). Tuttavia, l'intreccio tra online e offline suggerisce integrazione dell'identità. E' costante la tendenza a mantenere nel tempo il proprio pseudonimo, in modo da essere riconoscibile dagli altri utenti e instaurare relazioni sociali;

Spazi di rete come spazi di sperimentazione. Gli individui giocano con le regole, sospesi tra partecipazione e disimpegno (rete come moratorium). Si sperimenta online un determinato modo di essere per poi capirne le conseguenze e applicarle se possibile nel contesto offline. Internet visto come moratorium: periodo e spazio di tempo limitato in cui fare esperienze evitando le conseguenze di un determinato comportamento, ciò può avere dei lati negativi, come la sottrazione della responsabilità di scegliere chi si vuol essere: posso essere questo e quello allo stesso tempo.

Rischio di deresponsabilizzazione e di mancata comprensione dell'irreversibilità di molte scelte reali.


Le comunità virtuali


Nel momento in cui gli elaboratori si trasformano da strumenti di calcolo a strumenti di comunicazione nascono le comunità virtuali. Le reti diventano luoghi di incontro. Gli elementi che contraddistinguono le comunità online sono: condivisione di linguaggio, sviluppo di sistemi di norme e ruoli, intese come prese di posizioni all'interno di un dato argomento.

Le comunità virtuali sono evocate molto spesso. Anche a causa di due equivoci terminologici:

sono scambiate per "comunità"  delle aggregazioni sociali generiche; originariamente comunità richiedeva dai membri condivisione di valori, senso di appartenenza e solidarietà tale da anteporre l'esistenza della comunità ad altre entità collettive o degli stessi individui che ne facevano parte.

"virtuale" è usato come sinonimo di ingannevole, poco dignitoso od opposto a "reale"; in realtà virtuale non si contrappone al reale ma all'attuale, è qualcosa che sta dentro al reale ma che si manifesta dopo un periodo di tempo (il seme contiene già virtualmente l'albero ma non attualmente).

Nei fatti, le comunità virtuali esistono e sono del tutto reali negli effetti. Differenze rispetto ai contesti fisici: permeabilità, dialettica limitata, ciberbalcanizzazione. Abbandonare una comunità virtuale a causa di divergenze con altri membri pur essendo una pratica che richiede solo pochi clic del mouse, si accomna ad emozioni intense reali (dispiace, fa rabbia). La dialettica è limitata perché i membri della comunità sono stati già selezionati dalla comunanza di interessi, quindi la ricchezza sociale e culturale risulta limitata, vi è una selezione dei membri basata su condivisione di opinioni, interessi e quindi non c'è un confronto di idee diverse, si crede e si afferma ciò che è coerente con i valori condivisi, gli argomenti non sono dibattuti ma coltivati.

Oggi le comunità virtuali sono sempre più integrate nella socialità offline. Costituiscono parti di reticoli sociali costruiti intorno a scelte individuali (in Castells, comunità virtuali come perni della "Società reticolare"). Le conoscenze interpersonali nate online si sviluppano e vengono coltivate anche offline, con l'uso dei tradizionali strumenti di comunicazione quali il telefono, incontri di persona. Viene fuori un utilizzo di Internet, non più spesso come moratorium e quindi sperimentazione, ma come mezzo di comunicazione. Le società reticolari sono costruite intorno a scelte e valori individuali. Internet si limita a mettere in risalto questi nuovi tipi di aggregazioni, le persone si organizzano in network sociali che costituiscono tramite computer, Internet è un supporto materiale adeguato alla diffusione dell'individualismo in rete (affermazione delle proprie idee) come forma dominante di socialità, un modello sociale: gli individui costruiscono i loro network sulla base dei loro interessi, valori, affinità.






Reti, politica e sfera pubblica


I cittadini si servono delle reti digitali per ottenere ed elaborare criticamente le informazioni, grazie alla consapevolezza così ottenuta influenzano l'operato dei politici attraverso i referendum, i sondaggi e le mobilitazioni online. Secondo alcuni la diffusione delle reti telematiche potrebbe avere addirittura un influsso negativo sul grado di partecipazione nei confronti della politica. Il possesso della conoscenza facilitato dai nuovi media non vale nulla se non è accomnato dalla possibilità di esprimerla attraverso i network.

Democrazia partecipativa: le reti supportano l'acquisizione, l'elaborazione e il re-impiego critico dell'informazione.

In realtà, l'interpellazione mediatica continua procede con (aumenta) il disinteresse dei cittadini. I governi impiegano un enorme quantità di risorse per tentare di monitorare la vita di rete, si parla allora di compenetrazione tra reti di comunicazione e forme della politica,ed ecco lo strutturarsi della tecnopolitica. Inoltre con questo tipo di sistema si perdono riferimenti centrali, se nella politica tradizionale i modelli, le strategie e i codici erano riconducibili alla logica pubblica propria della politica, con l'affermarsi della tecnopolitica strumenti provenienti dall'ambito produttivo, commerciale e pubblicitario vengono trasferiti alla dialettica politica, ridefinendone i codici comunicativi e linguistici, questo fa della politica un "prodotto di scambio".

Forma e modi d'accesso ai network importanti per partecipazione

Tecnopolitica: dall'importazione di "logica digitale" nata nel privato, mutamenti nella logica e nelle prassi politiche.

Reti civiche: l'istanza centrale è quella di fornitura di servizi;

Community network: nascono con la finalità di aumentare la partecipazione collettiva.

Reti civiche: spazi pubblici d'uso della telematica per la partecipazione, la comunicazione istituzionale, l'erogazione di servizi. Aumentano le possibilità d'incontro, e aggregazione sociale nei nuovi spazi (network). I cittadini dibattono in modo razionale, liberale e critico argomenti di politica e attualità, esprimendo pareri diversi e talvolta contrastanti rispetto a quelli dell'autorità costituita. Le strutture e le forme di quest'arena non sono stabili, ma mutano col mutare delle condizioni storiche e sociali. Il sistema dei media fondato sulle reti è più ampio e qualitativamente diverso dai sistemi mediali quali stampa e TV, con la conurazione dei network si moltiplicano le possibilità per i cittadini di farsi produttori di informazione.


Diritti e movimenti della società in rete


Privacy: nuovo diritto fondamentale, caratteristico della "network society". Importanza degli strumenti crittografici. Le reti favoriscono il controllo e il monitoraggio dei cittadini, questo rischia di limitare anziché accrescere le potenzialità democratiche delle reti; tutelare la propria privacy significa individuare e impiegare adeguati strumenti (crittografia) per tutelare il proprio spazio intimo. Tuttavia anche se l'uso delle tecniche come la crittografia ha trovato largo impiego tra i singoli e le organizzazioni, molti stati ne hanno limitato l'impiego preoccupati dall'impossibilità di controllare il contenuto delle comunicazioni.

L'innovazione tecnico-sociale riconura alleanze e network di azione ( es: dibattito EU su brevettabilità software crittografico)

Movimenti sociali: azioni collettive implicanti solidarietà, conflittualità e rottura dei limiti di compatibilità del sistema; Le reti telematiche costituiscono ambiente naturale per i movimenti sociali, all'interno vengono affermate idee conflittuali e intessute relazioni con altri soggetti. E' possibile esprimere autonomamente discorsi diversi e conflittuali rispetto a quelli dominanti.

In rete, è possibile esprimere un autonomo ordine del discorso (pratiche, valori e visioni complessive della società). Decisivi anche l'omologia organizzativa tra rete e movimento e la scala globale della collaborazione. Il movimento non ha una struttura rigida centralizzata ma si struttura a network, come le reti, non sono duraturi necessariamente e la loro natura viene stabilita di volta in volta a seconda delle esigenze che emergono. Il movimento tende a non offrire punti di riferimento stabili, fisici e precisi e non si riconosce nei confini nazionali ( un network può comprendere cittadini delle varie parti del mondo).

Riappropriazione della pratica di produzione mediale: "become your media", e non come semplice mezzo espressivo, la relativa economicità e la facilità di accesso alla rete dovrebbero agevolare il ruolo propositivo degli attivisti sociali per una nuova idea di cittadinanza. Gli attivista contemporanei non si limitano ad esplicare a parole la propria visione e i propri valori, ma le applicano in attività pratiche. Si pensi al software libero, l'interazione in rete viene intesa come cooperazione al fine di fare cose utili per la collettività: miglioramento del software e condivisione.


Dal software libero alla libera conoscenza


Negli anni '60  '70 l'utilizzo del free software diviene pratica diffusa portando ad un avanzamento dell'innovazione complessiva.

Free software (Linux): software che gli utenti possono liberamente usare, modificare, condividere per qualsiasi uso lecito. Il suo codice sorgente è disponibile a tutti, al fine di un miglioramento. Non vi è proprietà intellettuale come nel software proprietario, la diffusione è un ingrediente essenziale del processo di crescita ed evoluzione del software.

Etica hacker base del free software. Valori: condivisione idee e risultati, anticonformismo (non un prodotto unico per tutti con caratteristiche limitate, ma un software che può essere modificato per andare incontro alle esigenze dei vari utenti), gusto della scoperta, l'hacker non è mosso dal profitto ma dall'esigenza di risolvere problemi personali e di mostrare agli altri utenti la propria abilità nel miglioramento del software.

Free software non è solo un prodotto, ma anche una metodologia, un modello organizzativo, un'idea di oggetto e tutela. Rapida diffusione modello entro e oltre il campo dell'informatica. Al contrario del software proprietario coperto da copyright, il free software è coperto da copyleft che è un permesso di copia, modifica e libera distribuzione dello stesso. Il free software non può essere  incorporato a software proprietario, e non può uscire dalla dinamica della libera circolazione.

Software come forma di conoscenza. Caratteri comuni: risorse non scarse, condivisione che accresce valore e qualità. I programmi di tipo proprietario sono pianificati e progettati da un programmatore, gli utenti si limitano ad utilizzarlo. Nel software libero il soggetto che inizia la costruzione propone una soluzione provvisoria, gli utenti sono invitati a partecipare al progetto proponendo soluzioni alternative, individuando eventuali errori di progettazione e apportando modifiche, a patto che le condividano. E' un modello di scambio che presuppone tre azioni: dare, ricevere, restituire.








Nuovi apocalittici e nuovi integrati


La vecchia dicotomia "apocalittici -integrati" riproposta oggi rispetto a internet. Queste teorie sono state riproposte per tentare di comprendere il funzionamento di internet in quanto medium, in realtà la rete è qualcosa di diverso a cui non è possibile applicare le vecchie prospettive.

Secondo i nuovi apocalittici, internet dissolve i legami sociali e opera una manipolazione ideologica sugli utenti. Essi assumono nella loro visione un modello di fruizione passiva, modello già inadeguato per i mass media tradizionali e ancor più per internet. Nella visualizzazione anche di una sola ina  web, infatti, l'utente deve assumere un profilo attivo. Il navigatore di internet non è mai totalmente passivo, i percorsi di lettura sono creati dal lettore stesso tramite l'utilizzo dei link.

Per i nuovi integrati, al contrario internet supporta un sostantivo livellamento delle differenze sociali e di accesso alle informazioni, riducendo gli scarti di ricchi e dei poveri di informazione . Tuttavia pensare che l'allargamento dell'accesso all'informazione sia di per se una garanzia di equa distribuzione delle risorse è una semplificazione grossolana. Non è infatti la disponibilità di un computer e del collegamento a internet a ridurre le disuguaglianze.

I nuovi apocalittici ignorano la dimensione attiva legata alla "navigazione"e la componente sociale propria della comunicazione many -to- many

La visione "neo-integrata" trascura il fatto che un accesso allargato all'informazione non implica automaticamente maggiore eguaglianza (l'informazione non è potere in sé), infatti si esercita potere solo se si riesce a controllare il modo in cui si produce e si riceve il senso della comunicazione.

Le reti telematiche presentano diversi aspetti contrastanti e opposte potenzialità: di libertà e controllo sociale (monitoraggio), di censura e di resistenza. Questa è stata definita la società dell'informazione.


Criticità e conflitti della società di rete


L'informazione non è potere in sé. È invece una forma di potere poter creare, controllare e orientare il senso dell'informazione

Controllo dei codici simbolici: in una rete potenzialmente infinita e informativamente sovraccarica, detiene potere chi ha strumenti per orientare la produzione e la percezione del senso associato all'informazione (Melucci)

Alcune linee di conflitto viste per la CMC sono intrinseche alla società dell'informazione. Ad esempio:

la crescente autonomia insieme col crescente controllo

gli spazi di libertà insieme con la possibilità di censura


Riflessioni conclusive


Media di massa hanno accomnato a partire dall'800  l'affermarsi della società moderna. Con l'affermarsi di un processo di mutamento della società, si guardino gli effetti della rivoluzione industriale,e dell'organizzazione della società capitalista. Quale nuova forma sociale si accomna alla sa dei "nuovi media"? I mass media sono stati portatori e allo stesso tempo prodotti della modernità. I cittadini della società moderna diventano individui in grado di informarsi, discutere, decidere del loro destino. I mezzi di comunicazione di massa contribuiscono alla costruzione dell'opinione pubblica.


Al ridimensionamento degli Stati-Nazione e alla terziarizzazione dell'economia fa da contrappunto l'importanza crescente di informazione e comunicazione. Perdita di influenza degli stati nazione a favore di organismi sopranazionali,: banca mondiale, e altri processi riuniti sotto il nome di globalizzazione. Il cambiamento a cui stiamo assistendo è una linea di continuità rispetto alla società moderna, le parole chiave in grado di interpretare la società contemporanea sono. Informazione e comunicazione, si parla di società postmoderna, postindustriale, postcapitalista, di società complessa reticolare caratterizzata da settori diversi da quello industriale, come quello dei servizi pubblici o trasporti: affermazione del settore terziario.

Oggi, la conoscenza costituisce la principali risorsa (e output) dei processi di produzione. La creazione di ricchezza è legata in modo crescente alla produzione ed elaborazione delle informazioni. Il tratto più importante forse della società contemporanea è la centralità dell'informazione che diventa principale risorsa sulla quale lavorare. La società dell'informazione  presenta anche nuovi e importanti problemi: maggiore autonomia e maggiore controllo, maggiore liberta e maggiore censura, e poi il divario digitale relativo alle diverse opportunità di accesso alle tecnologie e all'informazione, tra le diverse arre geografiche e non solo.

Conclusioni


Dall'assunzione di centralità della conoscenza deriva un nuovo paradigma interpretativo che definiamo, con Castells, "informazionalismo"

Nelle analisi dell'informazionalismo vengono spesso impiegati approcci inadeguati e fuorvianti (ad es.: la concezione quantitativa dell'informazione che presiede al concetto di "Digital Divide'), divario digitale, anche qualora l'accesso alle informazioni e le informazioni stesse venissero distribuite in modo più equo finirebbero colo diffondere una visione del mondo di chi le ha prodotte (Weber).

Per comprendere la società reticolare, è invece necessario studiare la comunicazione soprattutto come "processo collettivo e condiviso di costruzione del senso", elaborando a questo scopo un corpus integrato e ragionato di Scienze della comunicazione





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