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La galassia di Gutenberg

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Il libro " La galassia di Gutenberg" rappresenta la summa del pensiero di M. Mcluhan nel quale si evidenziano dei commenti e delle idee, soprattutto attraverso l'uso di brani d'altri autori, difficilmente ricostruibili in un ordine esatto ma che riguardano l'analisi delle civiltà susseguite nel corso della storia dell'uomo fino al giorno d'oggi.

Le civiltà nel corso dei secoli hanno avuto delle tappe segnate dall'avvicendarsi di tecnologie e mezzi di comunicazione, il tutto identificate in 3 grandi fasi:

n     Fase di predominio dell'oralità

n     Fase di predominio della stampa

n     Fase di predomino dell'elettricità,



dove per predominio si intendono quei mezzi di comunicazione che prevalendo hanno caratterizzato secoli interi di civiltà e, nell'avvicendamento di epoche diverse, le varie forme culturali hanno caratterizzato per lunghi tratti di tempo le persone che hanno appunto subito il predominio di diversi mezzi di comunicazione. La stessa voce viene considerata come un mezzo di comunicazione che ha caratterizzato per secoli e millenni la civiltà per la quale il primato spettava all'oralità.

L'alfabeto, invece, ha aperto la strada all'esplosione del mondo e della comunicazione e la stampa ne ha amplificato questa tendenza. In seguito l'elettricità ha riportato l'umanità ad un'epoca pre-alfabeta in cui il mondo implode nel villaggio globale.

L'alfabeto e poi la stampa e quindi la ripetibilità tecnica dell'alfabeto, della diffusione massiccia del sapere attraverso la stampa ha sostanzialmente estratto le persone da forme culturali caratterizzate da forme di vita unitaria basate cioè sul piccolo villaggio dove vige l'interazione del faccia a faccia e quindi sulla conoscenza di tutti i componenti, sulla chiusura rispetto al resto del mondo. Questo processo è stato invertito prima dall'introduzione dell'alfabeto e poi dalla diffusione della stampa.

L'alfabeto ha reso possibile la comunicazione tra i gruppi sociali diversi schematizzando il sapere e la stampa ha moltiplicato quest'effetto. Come forma di comunicazione per avviare questo schematismo, hanno contribuito invece ad aprire queste comunità, questi piccoli villaggi e a rendere possibile uno scambio su vasta scala. Potremo dire che l'estensione temporale della civiltà dominata dall'alfabeto è un'estensione enorme rispetto per esempio all'epoca dell'estensione temporale coperta dalla stampa o all'estensione temporale coperta dai media elettrici che sono recentissimi.

Tutto ciò ha creato un processo di tribalizzazione, di de-tribalizzazione e ri-tribalizzazione della società intesa come qualunque forma sociale nel globo.

Il predominio della cultura orale crea per McLuhan un processo di tribalizzazione poichè la stessa sopravvivenza dei loro componenti si basa sulla comunicazione del proprio sapere, delle proprie esperienze, dei culti tra gli stessi individui e tramandati di generazione in generazione.

Tutto ciò che fa riferimento all'immaginario di una società (le fiabe, i racconti, la storia stessa di una società) ma anche il deposito culturale delle conoscenze tecniche (come si accende il fuoco, come si crea uno strumento per la caccia) si basa sulla trasmissione orale. La cultura orale è caratterizzata dal fattore indispensabile del comunicare; se nessuno comunicasse più con nessun altro si perderebbe questo sapere collettivo e quindi la stessa società che poggia sul sapere orale verrebbe meno automaticamente.

La società tribale sopravvive solo con l'oralità primaria dove:

a.      L'orecchio è il senso più importante in cui l'uomo predilige l'udito, proprio perché questo è un mezzo di ricezione orale (mentre l'uomo che vive nel mondo della scrittura si trova sicuramente più a suo agio, per impossessarsi delle informazioni, utilizzando l'occhio);

b.     La comunicazione orale ama la ridondanza poichè comunicando oralmente si deve, per imprimere nella mente di chi ascolta, ripetere e riprendere più volte un dato importante che si vuole mettere in evidenza ( mentre nella comunicazione scritta tutto ciò è superfluo);

c.     Lo stile orale predilige il tono agonistico dove le produzioni verbali sono basate su cause agonistiche in quanto la stessa cultura orale non è basata su una conoscenza astratta bensì vicina all'esperienza umana;

d.     La cultura orale è conservatrice e tradizionale in quanto l'unico modo per tramandare le informazioni è quello orale dove le informazioni conosciute vengono immagazzinate nella mente dove in un simile contesto una mentalità tradizionalista e conservatrice è inibita la sperimentazione intellettuale.

e.      La cultura orale è enfatica e partecipativa in cui l'uomo abituato a muoversi in una cultura orale è sicuramente più impulsivo di un uomo abituato alla lettura e al ragionamento prodotto dalla conoscenza scritta;

f.       L'uomo dell'oralità pensa in modo situazionale più che in modo astratto e analitico dove  l'uomo cura nei suoi ragionamenti più la parte pratica rispetto a quella teorica, al contrario di quanto avviene per chi si trova nel tempo della cultura scritta, molto più abituato al ragionamento.

La scrittura, invece, con questa riproducibilità del sapere e quindi la possibilità di depositare il sapere scritto e di liberare una parte delmemoria - I processi di memorizzazione dall'acquisizione al richiamo - Studi comparati" class="text">la memoria, rendono non più indispensabile una parte inequivocabile della comunicazione nelle società orali ma portano a un processo di trasformazione profonda che è anche di tipo tecnologico.

L'aspetto principale della cultura chirografica è sicuramente quello di distaccare l'individuo dalla tribù; il merito più grande della scrittura è quello di contribuire all'indipendenza del pensiero, alla creazione di un pensiero personale piuttosto che un pensiero unico, di gruppo.

Il passaggio da un mezzo di comunicazione ad un altro produce una serie di effetti che per McLuhan fanno sì che i 5 sensi abbiano di volta in volta un primato diverso. Infatti dalla cultura orale, dove predomina il senso legato all'udito e quindi all'orecchio, si passa alla cultura scritta dove il senso indispensabile come mezzo di comunicazione è la vista e quindi l'occhio. Gli stessi pensieri ed espressioni diventano più analitici e più astratti oltre all' arricchimento notevole del lessico di uso comune.

Da qui McLuhan fa derivare una serie di effetti della tecnologia della scrittura e della stampa. Infatti  lo sviluppo della scienza, intesa in senso moderno, non sarebbe stata possibile se non attraverso la scrittura e la stampa dove la possibilità di riproduzione di un protocollo di ricerca sia anche riproducibile e quindi ri-sperimentabile da qualcun altro.

La stessa scrittura e stampa può creare il concetto di nazionalismo; in uno stato la scrittura e la stampa pongono delle barriere linguistiche che ratificano le differenze tra un popolo e un altro.

Il medium stampa, secondo McLuhan, è alla base della catena di montaggio, della rivoluzione industriale, del concetto di casualità, dei concetti sectiunesiani dell'universo, del racconto storico nella letteratura, del romanzo psicologico, introspettivo, della fase dell'individualismo ecc.

Una delle distinzioni centrali del suo pensiero è quello tra mezzi di comunicazione caldi e freddi. I mezzi di comunicazione caldi sono quelli che saturando l'informazione sono tendenzialmente orientati verso un solo senso e di conseguenza non richiedono nessun tipo di partecipazione da parte delle persone. Di contro i mezzi di comunicazione freddi sono quelli che, essendo a bassa definizione e attirando il bisogno di completamento da parte delle persone, richiedono più coinvolgimento da parte dei fruitori.

Un mezzo di comunicazione caldo è quello che tende a stabilire un rapporto soprattutto con un senso e poi ad essere molto specializzato e definito rispetto a quel senso. Il tipico esempio è la radio che trasmette informazioni molto pulite, sature che non hanno bisogno di completamento. Infatti interessa soltanto un senso (l'orecchio) e di conseguenza richiede pochissima partecipazione da parte del fruitore in quanto riceve un messaggio già completo.

Analogo esempio è la fotografia che ricchissima di dettagli dà una informazione completa e quindi non richiede partecipazione con la caratteristica di interessare un solo senso (la vista).

Per contro il medium freddo per eccellenza è la televisione in quanto coinvolge il fruitore; avendo una struttura a mosaico ed essendo composta da tanti puntini luminosi,  l'uomo la completa da un punto di vista percettivo. Per questo motivo può essere sinestetica in quanto coinvolge il senso della vista e quello dell'udito; richiede una partecipazione tattile suscitata dal bisogno di riempire fisicamente l'incompletezza del messaggio.

McLuhan si preoccupa di questo problema insistendo su questa metafora termica asserendo anche che il mezzo di comunicazione vada anche commisurato alla cultura entro la quale attecchisce.

Se un mezzo di comunicazione caldo (che fornisce informazioni molto dettagliate e quindi specializzato) viene inserito all'interno di una cultura dove anch'essa è molto minuziosa, stando alla metafora termica, il suo essere un mezzo di comunicazione caldo viene meno così come, per converso, un mezzo di comunicazione freddo all'interno di una collettività poco specializzata avrà degli effetti diversi rispetto ad una collettività molto specializzata.

Un altro concetto che si aggiunge riguarda quello denominato di surriscaldamento o di raffreddamento di un mezzo di comunicazione, ossia la relazione della natura dei mezzi di comunicazione con la cultura entro la quale quel mezzo di comunicazione si diffonde e che da luogo a esiti differenti.

Secondo McLuhan l'avvicendamento dei mezzi di comunicazione avviene contenendo anche i mezzi precedenti. Il contenuto della stampa infatti è la scrittura come lo stesso contenuto della televisione è il cinema e così via. Ogni mezzo di comunicazione è l'ulteriore perfezionamento del mezzo di comunicazione più vicino, con le caratteristiche più simili, che lo ha preceduto in quanto la nascita e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione è sempre stata caratterizzata dal tentativo di estendere le proprie facoltà fisiche e psichiche dell'uomo.

Il tipico esempio è la ruota che serve per trasportare oggetti e per andare più veloci oppure  il computer che serve per aiutare la memoria.

Questa equivalenza tra tecnologie e quindi dei mezzi di comunicazione è estensione delle facoltà umane dove nascono soltanto in ragione della capacità di estendere queste facoltà.

Tale estensione secondo McLuhan ha anche un aspetto negativo. L'introduzione di un nuovo mezzo di comunicazione crea un intorpidimento della parte che viene sostituita.  Partendo dal semplice esempio della ruota che fa smettere di camminare l'uomo con conseguente intorpidimento delle facoltà del camminare si giunge a quello più discusso: l'introduzione della scrittura e dell'alfabeto.

La loro introduzione richiede un minor impegno della memoria con conseguente progressivo intorpidimento della memoria stessa.

Tale fase è definita da McLuhan come "la narcosi di narciso" cioè il caso in cui l'uomo narcisista (uomo e non individuo inteso come colui che crea tecnologia ) che cerca di ottimizzare sempre di più le sue prestazioni in tutti i sensi (fisiche e psichiche) e cerca di migliorarsi ad un certo punto diventa narcotizzato da questo stesso continuo avvicendamento di tecnologie che servono sia alla dimensione fisica che a quella psichica.

La narcosi di narciso è  l'intorpidimento ossia il venir meno di facoltà che prima si utilizzavano e che progressivamente utilizzati sempre meno perché irretiti e presi dagli spasmi della nuova tecnologia.

Altro effetto secondario a corollario di quest'avvicendamento di tecnologie riguarda la capacita emotiva. Con la frase "agire senza reagire è uno dei tratti caratterizzanti dell'uomo contemporaneo" McLuhan indica il decrescere della capacità emotiva con il crescere delle tecnologie. Agire senza reagire sta ad indicare l'assuefazione ad un bombardamento d'informazioni, di notizie, di emozioni che ci vengono dalle fonti più svariate: a volte sono finte come nel cinema e nella letteratura e altre volte sono vere come i telegiornali, che portano il mondo a casa e quindi necessità di filtrare, sotto forma di difesa, la massa emotiva che reagirebbe essendo succube.

La frase "il mezzo è il messaggio" citata da McLuhan indica quindi che il mezzo di comunicazione è importante per la sua fonte e non per i suoi contenuti e talvolta s'incorre nel cosiddetto "il mezzo è il massaggio".

Infatti, con questa citazione si richiama il concetto dell'intorpidimento dovuto alla diffusione di una nuova tecnologia all'interno di un certo contesto sociale e culturale con conseguente massaggio della psiche che diventa così assoggettata da questa nuova tecnologia fino a trovarsi nelle condizioni di inconsapevolezza identiche a quelle di un pesce rispetto all'acqua in cui nuota. L'uomo rispetto al predominio di una nuova tecnologia si trova nelle stesse condizioni ossia di massaggio psichico che lo rendono inconsapevole di questo.

In ultima analisi si può dire  che McLuhan, mentre da un lato tende a far vedere aspetti meno edificabili, più mostruosi in alcuni casi di nuove tecnologie, dall'altro tende a giudicare questo come un processo assolutamente inevitabile e irreversibile.

Questa sudditanza totale dell'uomo alla tecnica e alla tecnologia gli fa perdere completamente di vista i suoi fini esistenziali. Dall'altro però lo stesso concetto di inevitabilità di questa metamorfosi dei mezzi di comunicazione (un mezzo che implode nel precedente, quello che viene inglobato ancora in quello successivo e via dicendo), dove la tecnologia ha segnato tutta la civiltà umana e di conseguenza non può che essere tale.




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