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(CASTEL DEL MONTE AD ANDRIA), GOTICO IN ITALIA, A FIRENZE, DUOMO DI SIENA E DI ORVIETO, S.FRANCESCO AD ASSISI

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(CASTEL DEL MONTE AD ANDRIA)

Costruzione su una collinetta, ma non posizione strategica. Struttura ottagonale con torrette ottagonali. A che cazzo serve visto che Federico II non ci andava mai ? Si pensa fosse un orologio astronomico essendo tutto costrutio col criterio del Pi Greco: nei solstizi l'ombra di un torrione coincide con lo spigolo interno.

Federico II à Scula Federiciana à Nicola Pisano (ne romanico ne gotico)

Nicola Pisano à Arnolfo di Cambio (+classico) & Giovanni Pisano (grande scultore gotico)




IL GOTICO ! Termini preso dal Vasari quando x esaltare l'opera di Brunelleschi aveva detto che si allontanava molto dall'arte dei popoli gotici (barbari). Dal 200 fino a metà del 400. Processi completamente innovativi come arco a sesto acuto. Meta del 300 Gotico Internazionale fino a metà del 400 in Europa. In Italia + tardi.  Durante tutto il 200 miglioramento condizioni di vita à Grande urbanesimo àMomenti religiosi popolazione riunita à Chiesa Gotica

CHIESA GOTICA : prevalenza andamento longitudinale, sparisce la cripta, navate allo stesso livello, 3 navate e il transetto + spostato verso il centro che conteneva altre due navate proseguite fino all'abside. Intorno all'altare deambulacro con una serie di cappelle radicali. In alcune chiese le navate partono già a 5. Approccio tra divinità e uomo: non subito a contatto con dio, ma prima seguire un percorso (navate) per espiare i peccati. Eccessiva longitudinalità e altezza à l'uomo deve sentirsi infino rispetto a Dio Porco. SISTEMA DECORATIVO di Guglie e Pinnacoli (sopra i contrafforti per staticità, aiuta a deviare la forza) che tendono verso il cielo (vicinanza uomo e Dio). SISTEMA STATICO: arco a sesto acuto à forza verticale maggiormente assorbita dal pilastro à spinte trasversali à si possono aprire grandi vetrate. Non c'è quindi bisogno di muratura, ma non in Italia. Le vetrate sono colorate e la luce entra nei cristalli e forma il prisma ottico ( +misticismo). GERMANIA: Hallenkeske: quasi paritetiche altezze tra navata centrale e laterali: forze si equilibrano e no contrafforti e archi rampanti. INGHILTERRA: abisde piatto, sistema perpendicular, pianta a T. Somiglianza tra Italia e Inghilterra poiché stesso ordine monastico partito dalla Francia diretto in ING e IT. Sistema decorativo: elementi soprattutto scultorei.


SAN ZENO A VERONA Autore ignoto. Cominciata nel 1120 e finita alla fine del XII sec. Volumi semplici. In una piazza. Facciata a salienti tripartita con rosone, archetelle, protiro, bifore. imetria longitudinale. 3 navate, transetto interno e rialzato con abside e un pastiforia. Piccolo chiostro. Copertura lignea, a carena di nave rovesciata su archi trasversali sorretti da pilastri alternati a colonne. Materiali: conci di pietra, mattoni, marmi bianchi, marmo veronese. Nella zona non c'era facilità di reperibilità materiale.


GOTICO IN ITALIA

Maggior parte chiese con facciata non completa. Inizi 300: pestilenza à perdita fondi e maestranze à chiese non completate.Quando si riprende agiatezza si è alle soglie del rinascimento la cui arte cancella quella gotica. Nel 800 con eclettismo storico si completano le. La cultura Italiana per certi versi non accetterà mai il gotico x' troppo lontano dai sistemi visivi a cui era abituata.

A MILANO: intorno metà 300 inzia duomo concluso nel 1960.


A FIRENZE

S.CROCE: Arnolfo di Cambio. 3 navate, soffitto ligneo a capriate cassettonate, 5 cappelle, abside a punta. Facciata non completa

S. MARIA NOVELLA: Realizzata da frati domenicani (abside piatto) Fra Sisto e Fra Ristoro. 3 navate: centrale campate quadrate, laterali campate rettangolari che si fondono con quelle della nav centrale; con svolti a crociera, abside terminale piatto con 2 cappelle ai lati, altezza navate laterali ¾ centrale, campate della navata centrale vanno restringendosi: Effetto di Corsa Prospettica (l'altare sembra + vicino)

S.MARIA DEL FIORE: (duomo di Fi) Progettata da Arnolfo di Cambio poi modificata da altri. Campanile di giotto Cupola del Brunelleschi. Chiesa fusione di 2 planimetrie: 1 centrica e 1 longit àcoprire grande spazio x con gli archi à Brunelleschi realizza 2 cupole, una est e una int. Costolone per ogni spigolo e altri 2 per ogni lato. Mattoni a spina di pesce. Le spinte dei costoloni erano talmente forti che tendevano ad aprirsi à Lanterna: forza che li comprime e li tiene schiacciati e da una maggiore impressione di verticalità


DUOMO DI SIENA E DI ORVIETO

In facciata motivi di influenza bizantina e compresenza stili decorativi.

SIENA: sistema perpendicular molto ampio. Durante Governo dei 9 Siena molto importante à volevano fare un duomo + grande esistente, traformando quello esistente nel transetto di quello che sarebbe stato quello da realizzare ma non lo finirono mai x soldi. Cupola a spicchi su impianto esagonale non regolare. All'esterno 3 portoni strombati di pari altezza e rosone circondato da guglie e statue, con mosaici decorativi.

ORVIETO: 3 navate, copertura a capriata, sembra paleocristiano. Serie di cappelle semicircolari. All'esterno guglie e pinnacoli solo in funzione decorativa. Il contrafforte che fuoriesce funge da arco rampante. All'esterno 3 portoni con quello centrale + alto. A Siena e a Orvieto vi sono le stesse scuole ed è per questo che le loro facciate sono simili.


S.FRANCESCO AD ASSISI

Autore Iacopo Tedesco. All'interno giotto affrascato. 1228 chiesa inferiore. 1253 superiore. Volumi complessi. Ad Asssi sul colle scosceso dove era vissuto il santo. Facciata a capanna divisa in 3 fasce: portone, rosone, timpanatura con grande portale a due luci, rosone. imetria longitudinale. CHIESA SUPERIORE: A forma di T, si compone di una grande aula a croce latina non suddivisa in navate. Transetto molto sporgente, abside poligonale, pilastro polilobati. CHIESA INFERIORE: Costituita da grande aula con cripta che contine corpo SF. L'aula è sorretta da bassi e tozzi pilastri e da grandi arconi trasversali a tutto sesto. Copertura: chiesa sup: volte a crociera con archi a sesto acuto. Chiesa inf: crociere potenti e basse. Materiali: pietra.

Nella chiesa superiore poche campate quadrate che costituiscono un ritmo ben definito. Lo spazio non è altissimo ma proporzionato e rispiecchia l'esigenza di povertà e chiarezza. All'interno la chiesa non è ricoperta di ori e materiali preziosi ma ha le pareti interamente affrescate per fini estetici ed educativi.

















































AMBITO PITTORICO

Esternazione sentimento, arte espressiva

Seconda metà del 1200: piccole caratteristiche e innovazioni portano a uno sconvolgimento del discorso pittorico. Iconografie principali: CROCIFISSI di 2 tipi: -patiens (testa reclinata) -trionfans (volto dritto e sguardo trionfante. Crocifisso circondato da icone, una sopra e due laterali. Giunta Pisano tenta di dare plasticità al cristo in croce.

Coppo di Marcovaldo: da plasticità alle ure bene nel Giudizio Universale (Duomo di FI). X la prima volta e il simbolo del diavolo (corna) e iconografia che ha una sua importanza, i giudizi. Amplia la gamma di colori nel mosaico.

Bonaventura da Berlinghieri: barba e mento denotano una piccola ipotesi di plasticità e e per 1volta elemento spaziale.

Pietro Cavallini: decorato diverse chiese, fondamenale per formazione di Giotto. Ottiene pittura + moderna. ure con notevole plasticità, massa corporea ben disegnata e ottenuta da un panneggio affiancato da un effetto tonale (sfumature), volti + plastici con chiaroscuro. Troni con tecnica assonometrica.

(Affresco)

Pittura su parete quando l'intonaco ancora umido, che asciugandosi fissa il colore. Cartone forato con buchi per linee pongo sull'intonaco e riempio i buchi, tolgo il cartone e rimane il disegno sul muro (Sinopia) Infiltrazioni d'acqua  rovinano gli affreschi.

Scuola Fiorentina di Cimabue & Scuola Senese di Duccio

Cimabue: in crocifissione aureola sporgente in gesso sbalzato e poi dipinto in oro. Intorno al cristo si forma una specie di vuoto. L'idea del vento si nota dallo svolazzamento del perizoma. Volo vorticoso degli Angeli. Cimabue con forte panneggiatura tenta di dare volumetria.

Duccio: amplia gamma dei colori crea sfumatura per creare volumetria. Tendenza al classicismo, creazione ambientazioni spaziali anche se no proporzioni.


MAESTA' DI CIMABUE: 1280-l290. Chiesa s. trinità a Firenze, ora museo degli uffizi. Tempera, su supporto di legno. Pala a forma rettangolare con lato superiore a cuspide 223x385. Madonna in trono con angeli. Colori: fondo oro: luce divina; Madonna con vestito rosso (potere) e blu (divinità). Spazio risolto per piani paralleli. Trono architettonico con resa tendenzialmente prospettica. Madonna in trono rappresenta la chiesa che fonda le sue origini sulle sacre scritture (evangelisti in basso)

MAESTA' DI DUCCIO: (pala ruccellai). Circa 1285. Chiesa S Maria novella, ora galleria degli uffizi. Tecnica tempera su legno. Forma rettangolare con lato superiore a cuspide, 290x450. Madonna in trono con angeli. Fondo oro madonna rossa e blu, angeli giocati con tonalità blu e rosa. Spazio risolto per piani paralleli. Trono archietettnico con resa assonometrica, effetto di corsa prospettica. Rottura della fissità: sembra che i personaggi parlino fra loro.  Schienale costituito da un arazzo.

CONFRONTO: Colore e tema analoghi. Uguali direttrici e riferimenti spaziali. Mentre Cimabue pur lavorando per piani paralleli sfalsa di poco i piani per dar l'impressione che le ure si trovino attorno al trono, Duccio non lo fa. Cimabue ha un riferimento archietettonico molto pesante, Duccio alleggerisce il trono nello schienale. Cimabue cerca di ottenere la volumetria con la fitta panneggiatura, Duccio ottiene la volumetria lavorando sulla sfumatura dei colori. Entrambe le pale mani affusolate con dita lunghe, madonna con capo inclinato dalla parte della testa del bambino con mano in segno benedicente.


AMBITO  SCULTOREO

NICOLA PISANO: PULPITO DEL BATTISTERO DI PISA(al centro navate centrale, dove parlava il vescovo). Scultura e archietettura collaborano in un unico linguaccio inscindibile. Base esagonale con colonne stilofore, ogni lato e collegato da due colonne con archi a trilobati a tutto sesto e nei pennacchi dell'arco ci sono ure di evangelisti. Sul capitello vi è una statuetta che simboleggia la virtù. Sul parapetto ci sono 5 metope + il sesto lato per la scalinata. Le metope riguardano scene iconografiche: natività, adorazione dei magi, visita al tempio, crocifissione, giudizio universale. Aquila imperiale quasi basamento del leggio. Metope molto piene per evitare orror vacui per non lasciare spazio alla libera interpretazione. Il linguaggio è classico. PULPITO DI SIENA: colonna centrale sculture umane. Mentre a Pisa metope divise da colonnine, a Siena no divisione e il Guidizio universale prende due spazi e si aggiunge il motivo della strage degli innocenti. Si adatta di + alle istanze gotiche.

La lettura verticale non è casuale ma regolata da tematiche che indica l'accostamento al signore. Dibattito fra forse spirituali e materiali. La strada deve essere quella di seguire l'insegnamento dei profeti.


GIOVANNI PISANO: PULPITO DEL DUOMO DI PISA: + gotico rispetto al padre. Foma apparentemente ottagonale, ma lati smussati quindi è circolare. Basamento circolare con scalini dove scritto: a memore ricordo di terre lontane, forse significa gli oggetti votivi del nord europa. Circolarità: storiadi cristo è eterna. Aumentano elementi scultorei (cariatidi) con ure strette, alte sinuose à gotiche!. MADONNA COL BAMBINO: Cappella Scroveghi a Padova. 185 cm. Marmo. La madonna e il bambino si guardano, interazione che ricordano Ermes e Dionisio. Linee di riferimento sinuose. Paneggiatura fitta. MONUMENTO FUNEBRE DI MARGHERITA DI LUSS: innovativo e rivoluzionario. Nuova idea tombale: monumento a parete costituito dal sarcofago dove gli angeli da sopra la sollevano verso il cielo.


ARNOLFO DI CAMBIO: MONUMENTO FUNEBRE DEL CARDINALE OEBRAY: A parete con madonna e bimbo in alto e santi ai lati. Tra santi e madonna c'è l'epitaffio. In basso due angeli che reggono il baldacchino. Sotto il sarcofago appoggiato su un altare contornato da arco a sesto acuto. In pietra con decorazioni cosmatesche (cosmati à famiglia di decoratori specializzati a usare tarsie marmoree in ure geometriche). RITRATTO DI CARLO I D'ANGIO': ricorda per panneggio, veridicità e grandezza la scultura romana. Egli riporta l'anatomia. Riscoperta ritratto romano. Apre le porte alla tendenza che rivaluta l'uomo il + veritiero possibile. Si arriva all'umanesimo e al rinascimento.






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