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Donatello (1386-1466): formazione a Roma

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Donatello (1386-l466): formazione a Roma


S. Giorgio: 1416 commissionato dall'arte dei corazzai. L'orgogliosa postura e la tranquilla gravità del volto. S. Giorgio appare solido e ben piantato al suolo con le gambe leggermente divaricate e il grande scudo romboidale. Mostra una fermezza morale espressa in un volto sereno.

Nel basamento della statua l'artista realizza un bassorilievo con S. Giorgio e la principessa. Al centro vi è il cavaliere che trage il drago mentre sulla destra troviamo la principessa con le mani giunte. Dietro la principessa vi è un portico tipicamente rinascimentale realizzato in prospettiva. Il graduale passaggio dal bassorilievo allo stiacciato(rilievo appena accenato) degli sfondicre effetti di chiaroscuro.


Abacuc: l'importanza del chiaro scuro emerge anche in quest'opera. Luce e ombra sembrano quasi imprigionarsi tra le pesanti pieghe della vaste contribuendo a dare grande imponenza e dignità al soggetto. Per realizzarlo l'artista s'ispira a un popolano qualunque lontano dai canoni di perfezione dell'arte classica. Applica il naturalismo integrale cioè si rappresenta ciò che si vede e non un idea stereotipata.


Banchetto di Erode: formella bronzea bassorilievo. La scena mostra in primo piano a sinistra un servo inginocchiato che offre la testa del battista al re che si ritrae in un gesto di orrore, come tutte le altre ure che prendono parte al banchetto. Viene a crearsi così un vuoto al centro della composizione che unita alla fuga prospettica del pavimento e della tavola imbandita crea un senso di profondità e di realismo. Il geometrico succedersi degli archi dello sfondo, grazie all'uso graduale dello stiacciato e all'uso di un secondo punto di fuga più elevato contribuisce a dare profondità alla scena.






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