storia dell arte |
FILIPPO BRUNELLESCHI
1Filippo Brunelleschi è stato un grande architetto e scultore fiorentino. Secondo alcuni Brunelleschi è stato un tecnico geniale e infallibile. Possiamo considerarlo il primo grande specialista capace di distinguere nettamente tra teoria e pratica.
Filippo Brunelleschi (Firenze 1377-l446) si forma nella bottega, come un artista trecentesco. Qui apprende l'arte dell'oreficeria e della scultura. Brunelleschi esce alla ribalta nel 1401, con il concorso per la seconda porta bronzea del Battistero fiorentino, per cui esegue il Sacrificio di Isacco, oggi situato al Museo del Bargello. Egli inizia i suoi primi lavori alla cupola del duomo..
Egli realizza le macchine per il sollevamento dei materiali nel cantiere della cupola. Macchine in futuro rielaborate e dalle quali prende spunto Leonardo da Vinci. Queste macchine sono basate sull'uso di cilindri con diversi diametri per avvolgere le funi, che funzionano come demoltiplichi e come organi frenanti.
Gru con
argano centrale
Anche questa macchina fa parte delle gru che Leonardo aveva osservato durante
il periodo trascorso a Firenze. egli cercò di perfezionare quelle
esistenti soprattutto quelle progettate dal Brunelleschi.
Gru a
piattaforma anulare
In gioventù Leonardo, aveva osservato un gran numero di mezzi per
sollevare pesi. Firenze era un cantiere a cielo aperto ed il Brunelleschi
stesso aveva ideato alcune gru per la costruzione della cupola di Firenze.
Così anche Leonardo decise di progettare svariate gru per sollevare
grandi pesi.
Gru
Brunelleschiana
Fin dalla
giovinezza Leonardo fu affascinato dalle grandi gru progettate dal Brunelleschi
per la costruzione della Cupola del Duomo di Firenze. Avrete la
possibilità di ammirare molte gru che appaiono sui Codici.
2Egli inizia la costruzione della cupola.Il suo progetto fondava su rivoluzionari sistemi costruttivi, che stupirono i contemporanei, poiché avrebbe alzato la cupola con due calotte e l'avrebbe sostenuta con possenti costoloni a sesto acuto per scaricarne i pesi e le spinte, soluzione imposta dal tamburo già esistente; l'avrebbe, poi, coronata con una elegante lanterna (ultimata da Michelozzo), necessario punto di convergenza delle linee di forza dei costoloni.
STORIA
Il progetto di Arnolfo per Santa Maria del Fiore, reso ancora più
imponente dalle modifiche di Francesco Talenti, aveva lasciato la basilica con
un enorme problema: chiudere il coro con una volta. La basilica di Arnolfo
prevedeva certo una cupola, ma bassa, analoga a qualche calotta bizantina
ancor'oggi visibile nell'Italia meridionale: possiamo vederne un'immagine dove
il Duomo è rafurato con una strana cupola in realtà mai
esistita.
La sfida fu risolta dal Brunelleschi, studioso della prospettiva e delle sue
leggi matematiche, nonché grande appassionato delle tecniche costruttive degli
antichi romani. L'ispirazione definitiva venne infatti dopo un accurato
sopralluogo alla cupola del Pantheon, anch'essa realizzata senza armatura e con
una doppia calotta. Rientrato a Firenze, l'artista suggerì dapprima di
costruire sopra il coro un tamburo poi, realizzato questo coronamento che in
realtà rendeva ancora più difficile l'erezione della cupola, se
ne tornò a Roma inseguito dai messaggi disperati dell'Opera del Duomo.
Dopo essersi fatto un pò pregare rientrò a Firenze e
suggerì di bandire un concorso per il progetto di una cupola che doveva
avere questi requisiti: essere ottagonale, avere 46 metri di diametro alla
base, non contenere ossatura e risultare per di più doppia. Era sicuro
di vincere.
Egli in molte delle sue opere inserisce caratteristiche dell'architettura Romanica.Infatti vediamo come proprio nella lanterna della cupola del duomo si trovino forme artistiche come nicchie,pinnacoli,contrafforti,mensole rovesciate . ..
Egli contemporaneamente si rifà ai filosofi del medioevo.
3Egli recupera le forme classiche.Cerca infatti di imparare la grande lezione di Equilibrio, di Chiarezza,di Misura Umana che proviene dal mondo Classico. I singoli elementi edilizi - colonne, pilastri, cornici, archi, balaustre, timpani, mensole ecc. - sono riprodotti con scrupolo filologico e ripresi dai modelli classici come vedremo nelle opere successive al 1418(il portico degli Innocenti, la chiesa e la sacrestia di San Lorenzo, la cappella Pazzi ecc.)
4Brunelleschi tronca la tradizione con la quale gli scrittori e gli architetti comunicavano nel medioevo.Egli cerca un rapporto diretto con i modelli,usando così nuovi criteri di selezione e di esattezza. Ogni decisione,fino all'ultimo particolare, veniva presa volta per volta.
5Brunelleschi usa forme geometriche semplici per la sua scultura.Nelle sue opere usa molto frequentemente il quadrato(il cubo) e l'arco a sesto acuto.
STORIA L'ospedale degli Innocenti è la prima istituzione di
questo genere in Europa (1419). Ideato per curare e allevare i bambini orfani o
abbandonati e dar loro un mestiere, lo 'Spedale' fu edificato al
tempo della Repubblica Fiorentina per volontà dell'Arte della Lana, che
lo finanziò interamente, e affidato a Filippo Brunelleschi, che qui
realizzò un esempio armonico e razionale di architettura ospedaliera
nell'insieme di chiostri, portici, refettori, dormitori, infermerie e
'nursery'.
Dopo l'alluvione del 1966 è stato restaurato cercando di riportare in
vista le strutture del complesso quattrocentesco Sul lato sinistro del portico
si può vedere l'iscrizione sulla finestrella chiusa, ornata da due
puttini. Essa ricorda la cosiddetta 'ruota' , in funzione sino al
1875, dove le madri 'esponevano' i neonati rifiutati o i bambini che
non potevano allevare. Ancora oggi il cognome 'Degli Innocenti' , in
tutte le sue varianti, riporta a quell'origine.
L'esempio nel quale sono comprese queste caratteristiche è l'Ospedale degli Innocenti.Egli progetta una loggia nella quale inserisce una superficie in cui si inscriva una profondità,un piano in cui il volume pieno dell'edificio e il volume vuoto della piazza si compenetrino e si definiscano l'uno in rapporto all'altro,proporzionalmente.
La proporzione tra i due volumi è espressa dalla misura degli archi a tutto sesto,dal rapporto che troviamo nelle volti a botte.La misura dell'altezza della colonna è uguale alla misura dell'ampiezza della volta a botte.Si rappresenta così un cubo sormontato da una semisfera avente diametro uguale alla larghezza della volta.
STORIA Anche nella Sacrestia vecchia abbiamo un'ampia veduta dell'arte Brunelleschiana. Commissionata ed edificata a spese del fondatore della casata, Giovanni di Averardo dei Medici (padre di Cosimo Il Vecchio), questo ambiente è il primo esempio di cappella isolata destinata al culto dei morti di una sola famiglia, anche se in futuro, fu ugualmente destinata all'uso pubblico. Nella sacrestia vecchia vediamo come Brunelleschi sviluppa le sue opere. L'interno dell'edificio, disegnato dallo scultore e costruito interamente sotto la sua sorveglianza, è il manifesto dell'architettura rinascimentale, che si fonda sull'armonia dei rapporti geometrici fra il cerchio ed il quadrato ed il recupero del ritmo e delle misure antiche.Infatti si tratta di un vano perfettamente cubico sormontato da una cupoletta a base circolare.
In questa sua opera Brunelleschi porta a compiuta realizzazione l'idea di spazio in funzione dell'uomo. In questa opera vediamo la purezza del razionalismo brunelleschiano.
Filippo elabora la nuova teoria sulla prospettiva lineare come mezzo per dominare razionalmente l'ambiente che circonda l'uomo. L'uomo si deve trovare a suo agio nella struttura. La prospettiva si fonda sulle leggi elementari dell'ottica, e in particolare sul fatto che gli oggetti distanti sembrano più piccoli e meno definiti rispetto a quelli vicini.
7Egli da una dimostrazione della sua scoperta della prospettiva come mezzo oggettivo e matematico fatto per collocare tutta la realtà entro una scala esatta di rapporti proporzionali,i quali servono a comprenderla mentalmente mediante le leggi della matematica.Egli infatti fa dell'arte un mezzo per conoscere la realtà,o almeno per abitarla con la consapevolezza dell'uomo razionale.
8La prospettiva lineare differisce dai metodi convenzionalmente usati, perché consente col metodo del ribaltamento e con i punti di misura,una valutazione precisa delle distanze rispetto al quadro. I rapporti preferibili in architettura sono quelli che messi in prospettiva consentono una più agevole misura delle tre dimensioni.
STORIA Il Brunelleschi progetta la Basilica di San Lorenzo e ne inizia la costruzione la quale sarà terminata solo dopo la sua morte dal Mannetti.Essa sorge su una precedente basilica del IV secolo,rinnovata nell'XI.
Nell'interno della chiesa di San Lorenzo troviamo il significato umanistico della prospettiva geometrica brunelleschiano. Gli abachi dei capitelli e le lastre sovrastanti i dadi brunelleschiano danno una visione di prospettiva all'interno della chiesa. Lo spazio infatti è percorso da linee parallele che conducono lo sguardo verso il punto di fuga che qui è rappresentato dall'altare.Lo scopo prospettico è di trascinare lo sguardo verso il luogo sacro.
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