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La Pop Art
Fenomeno americano degli anni '60, la Pop Art - letteralmente arte popolare - prende a modello oggetti spesso banali, ma di uso quotidiano nella società dei consumi. I soggetti rappresentati sono spesso semplici beni di consumo come le scatole di zuppa o ritratti delle stelle del cinema e di personaggi politici; per realizzarli vengono utilizzate tecniche di produzione già in uso nelle industrie, come la stampa serigrafica. Questo movimento, non unitario, affonda le sue radici nella cultura capitalista e nello spirito positivista dettato dal progresso tecnologico della società industriale occidentale. L'iconografia - realizzata da artisti come Warhol, Lichtenstein e Oldenburg - è caratterizzata dalla spersonalizzazione, dall'anonimato, dalla standardizzazione dei soggetti e dall'interpretazione della realtà come oggetto e mezzo di rappresentazione. Ciò che fa la Pop Art è quindi una cinica e ironica presa d'atto dell'omologazione e stereotipizzazione del reale e dell'appiattimento della società moderna.
'Non sono molto certo del genere di messaggio sociale contenuto nella mia arte, ammesso che ve ne sia uno. Per la verità non intendo trasmettere messaggi. Non sono interessato a divulgare tematiche che insegnino qualcosa alla gente o che cerchino in qualche modo di migliorare la societàLa sola ragione dei miei lavori è dimostrare come in America si manifesta la comunicazione visiva'(R. Lichtenstein) Lichtenstein ha quindi bisogno di un codice di rappresentazione che si imponga per la sua banalità e per l'ampia diffusione, così il fumetto diventa in qualche modo lo strumento che gli permette di rendere questa dimensione elementare, standardizzata, documenta insomma l'appiattimento della società moderna. L'artista aumentando le dimensioni delle vignette, isolandone un solo frammento, zoomando su di un particolare e distribuendo il colore mediante l'accostamento di puntini (come nella stampa tipografica) accresce la banalità e la futilità del messaggio. 'Ciò è particolarmente evidente in 'M-Maybe (a girl's picture)': nella rafurazione della bella ragazza dai capelli biondi che, molto agitata, pensa quasi balbettando: 'FForse era malato e non poteva lasciare lo studio!' tutto è palesemente finto ed irreale, la sua apprensione non può decisamente coinvolgerci. Sullo sfondo intravediamo un paesaggio metropolitano, sicuramente ricco, forse ricostruito in un set di Hollywood. Lo spazio del quadro, qui come in altre opere, viene infatti trattato come un campo neutro sul quale proiettare il campione prelevato e sottoposto ad una lettura analitica e dilatante. Lichtenstein insomma evidenzia la struttura fredda e meccanica dell'immagine come può essere in un linguaggio industriale tendente alla ripetizione all'infinito come è il fumetto.'
Olgenburg identifica la società dei consumi con il cibo, il più diffuso tra i generi di consumo. L'artista colloca questi alimenti all'interno di una realtà quotidiana come può essere un forno e li ingigantisce, rendendoli flosci e gommosi attraverso una pittura sgocciolante e un eccesso cromatico. Hanburgers e hot dogs - simboli della società standardizzata americana - appaiono agli occhi di chi osserva falsi, irreali e per niente invitanti 'talvolta presentano addirittura un aspetto nauseante e vengono ingeriti con pedissequa e acritica noncuranza: una macchina li produce, un tubo - digerente - li ingerisce.' (cfr BERTELLI, BRIGANTI, GIULIANO 'L'età contemporanea', Ed. Mondadori pg. 336 e 337
Questo collage, realizzato per la mostra 'This is Tomorrow' del 1956 - aperta sulle arti multimediali, il design, la comunicazione e la progettazione d'interni - 'è un precoce esempio di Pop Art dove Hamilton presenta una tipica serie di cliché e ruoli sociali. Le persone, isolate l'una dall'altra, e gli oggetti si perdono all'interno del mosaico dell'istituzione domestica dove entrambi diventano elementi passivi nella confusione del progresso tecnologico. L'artista combina simboli e immagini consumistiche, progresso e nostalgia, facendo leva sulla ragione e i sensi. La sua tecnica meccanica ha un effetto addolcente: il suo crudo realismo sembra 'carino' e mentre gli elementi estranei tendono al kitsch il tutto appare caotico. La vista delle finestre rende il mondo esterno parte della casa. Negli schizzi degli anni seguenti Hamilton indagherà sui singoli pezzi di questo mosaico: telefono, aspirapolvere, frigorifero, pin-up, articoli da cucina, mobili e automobili.' (da: T. OSTERWOLD 'Pop Art', Ed. Taschen pg. 212 e 213)
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