storia dell arte |
SEURAT
VITA
Nato a Parigi nel 1859 da un'agiata famiglia compì i suoi studi in varie scuole d'arte di Parigi e quindi all'Accademia di Belle Arti. I suoi inizi furono impressionistica il suo capolavoro lo creò con la tecnica divisionista basata sulle teorie di Chevreul, consistente nell'accostamento di colori puri tenuti divisi; i colori accostati sulla tela sarebbero stati ricomposti e fusi dalla retina dell'occhio degli osservatori senza l'intervento meccanico del pittore. Tale modo di operare avrebbe assicurato sia la massima luminosità sia la fusione dei colori al solo guardarli, ma affinché ciò accadesse i colori dovevano essere depositati sulla tela con la punta del pennello sotto forma di puntini. Il compito che Seurat si assunse nei riguardi della pittura impressionista fu quello di darle una sistematicità e di conferirle una dignità scientifica. La sua vita artistica fu piuttosto breve perché morì nel 1891 trentaduenne.
OPERE
Une baignade à Asnières (.26.10 p.640)
Il formato della tela per ovvie ragioni (era molto grande) impediva di dipingere en plein air, anche se il tema e la tecnica possono essere definiti impressionisti, tale non è la statuaria e innaturale immobilità delle ure. Queste, governate dal pallore brillante dei corpi e dalla geometria compositiva, sono diversissime dalle ure impressioniste colte in movimento. Si noti la tecnica dei puntini e la giustapposizione di colori puri che si fondono nella retina sotto un unico colore, il prato per esempio è composto da puntini accostati di blu e giallo ma ai nostri occhi appare verde.
Un dimanche après-midi à l'Ile de la Grande Jatte (.26.11 p.642)
Il soggetto è impressionista : una folla di turisti domenicali che si diverte su un'isola della Senna. I puntini sono pressoché infiniti, ognuno è stato deposto sulla tela badando a quello vicino, tenendo presente la teoria del contrasto simultaneo e il cerchio cromatico per ottenere la massima luminosità e facendo attenzione a che la ricomposizione retinica desse luogo proprio a quei colori registrati dall'artista durante le sedute sul posto. Su tutta la scena dominano una calma e un assoluto silenzio assieme ad un'innaturale immobilità, la disposizione è geometrica e quasi scenografica, come se fossero i diversi livelli delle quinte di un teatro.
Le chahut (.26.12 p.643)
Dei ballerini e delle ballerine stanno danzando su un palco circondati dai musicisti e da ricchi borghesi. Tutte le linee sono proiettate verso l'alto basate sulle teorie di Henry che riteneva di poter determinare scientificamente la proprietà che avevano linee e colori di suscitare particolari emozioni, ad esempio le linee ascendenti provocano piacere mentre quelle discendenti provocano malessere. Nonostante le linee ascendenti diano un senso di giocosità i colori sono cupi e tendono alla monocromia ma essendo colori caldi attraverso essi l'artista voleva donare il senso di un luogo interno e in particolare di un locale notturno.
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