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Civiltà cretese

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Civiltà cretese

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Minoica è il nome dato alla civiltà cretese dell'età del bronzo. Il termine, derivato da Minosse, fu coniato dall'archeologo britannico Arthur Evans. La vantaggiosa posizione geografica dell'isola favorì il sorgere della prima civiltà mediterranea e di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava una rete commerciale che raggiungeva l'Egitto, la Siria, le regioni a nord del Mar Nero e l'Occidente.

Storia cronologica

Gli studiosi, basandosi sull'evoluzione dei palazzi di Cnosso e Festo, distinguono tre fasi:

Epoca



Anni

Avvenimenti


Fase

palaziale


2300-1700 a.C

Prima fase della civiltà cretese: costruzione di grandi palazzi, sedi della vita economica e sociale. Una burocrazia amministra le ricchezze del signore locale e la manodopera servile consente la realizzazione di queste grandi opere. Imponente è il commercio marittimo, che permette di scambiare materie prime e metalli preziosi. Intorno al 1700 a.C. la civiltà cretese crolla improvvisamente


Fase

neopalaziale


1700-1400 a.C.

I palazzi vengono ricostruiti, senza fortificazioni.

Il sistema di scrittura passa da un'alfabeto crittografico a uno lineare, il Lineare A.

Una serie di cataclismi e l'invasione di una popolazione indoeuropea, i micenei, pongono fine a questo periodo.


Fase

micenea


1400-1200 a.C.

I micenei conquistano creta e danno vita a una organizzazione statale centralizzata.

Il sistema di scrittura ora è il Lineare B.

I principi micenei organizzano una serie di stati militari e ha inizio una politica espansionistica: fondazione di numerose colonie, soprattutto verso Oriente. Per cause ancora incerte, intorno al 1200 a.C. si ha il crollo definitivo della potenza micenea.


Dopo una fase neolitica iniziata approssimativamente nel 7000 a.C., iniziò il periodo dell'età dei metalli, corrispondente all'epoca che va dal calcolitico all'inizio dell'età del bronzo, durante il quale nuove genti di origine anatolica si stanziarono sull'isola.
Questo periodo è caratterizzato da un consistente incremento demografico, cui seguì una progressiva estensione delle aree abitate, e dalla sa della scrittura ideografica. Già in quest'epoca sono attestati contatti con l'Egitto, testimoniati dal rinvenimento di vasi litici colorati, sigilli ed amuleti, molto simili a quelli egiziani del primo periodo intermedio. Il periodo di massima fioritura della civiltà minoica inizia verso il 2000 a.C. con la fase neopalaziale. Caratteristiche peculiari della nuova fase neopalaziale sono la sa della scrittura alfabetica (Lineare A), la costruzione dei primi palazzi a Cnosso ed a Festo e l'inizio della ceramica.
Verso la fine della fase palaziale, all'incirca nella prima metà del XVII secolo a.C., i grandi palazzi vennero distrutti, forse a causa di un terremoto. Nella fase neopalaziale si vide la ricostruzione dei palazzi delle grandi città cretesi e l'inizio del massimo splendore dell'architettura e dell'arte minoica.
Nel corso del XVI secolo a.C., alcuni palazzi vennero nuovamente distrutti, forse con la sola eccezione di quello di Cnosso.
All'incirca negli anni compresi tra il 1450 a.C. ed il 1400 a.C.,  dovette aver luogo un'invasione da parte di popoli greci, che fece entrare Creta nella sfera d'influenza della civiltà micenea.
Nella fase micenea si assiste all'introduzione di un nuovo tipo di scrittura, la Lineare B. Solamente a Cnosso, il cui palazzo fu distrutto nel XIV secolo a.C., è attestata la continua occupazione almeno fino alla fine dell'XI secolo a.C.

Arte

Uno degli aspetti fondamentali della civiltà minoica è costituito dall'attività artistica, che nella orificeria e soprattutto nella ceramica e nell'architettura raggiunse alti livelli di maestria.

Anche nell'architettura e negli affreschi dei palazzi l'arte minoica espresse notevoli capolavori.
Sorti nel medio minoico come residenza del monarca i grandi palazzi di Cnosso, Festo, Mallia e Kato Zakros si sviluppavano intorno al grande cortile rettangolare. Intorno ad essi sorgevano i nuclei abitativi, i magazzini ed ambienti di servizio.
Nella fase neopalaziale si assiste ad una crescita verticale del palazzo, con l'aggiunta di scalinate.

Religione

La religione cretese era basata su una dea o un gruppo di dee, probabilmente venerate sotto diversi aspetti, fra cui quello della Grande Madre. Attributi della dea erano il serpente, simbolo legato alla terra, la colomba, simbolo della fecondità, ed il leone.
Altri simboli sacri cretesi erano la doppia ascia ed il toro, protagonista della leggenda del Minotauro.
Mentre in epoca antica le cerimonie religiose si svolgevano in grotte sacre o sulle montagne, dal XVII secolo furono delle sale dei palazzi ad essere utilizzate come luoghi di culto. La dea cosiddetta madre rappresenta una ura tipica in tutte le civiltà del Mar Mediterraneo.





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