Colonna
di Marco Aurelio
Monumento autoglorificatore ,è alto esattamente 100 piedi (unità
di misura in vigore all’epoca), come quella di Traiano, ed è composta da
27 tamburi di marmo sovrapposti, ma si assottiglia di meno verso l’alto e
sembra quindi più massiccia.
La spirale scolpita a bassorilievo si avvolge 21 volte su se stessa. L’altezza
della Colonna, compresa la statua che la sormonta, è di 42 metri.
Originariamente la base si trovava a un livello più basso di 4 metri.
All’interno della Colonna c’è una scala a chiocciola di 203 gradini che
sale fino alla statua.
Colonna di Marco Aurelio Storia
176
d.C. Ispirandosi alla vicina Colonna di Traiano si iniziò la
costruzione per commemorare le sue guerre e le sue vittorie, i cui episodi
sono scolpiti nella striscia a spirale, come in fumetto. L’Imperatore aveva
trascorso tutta la vita al fronte e ancora oggi la sua efie sulla Colonna
rivela la sua statura morale e il suo senso dello Stato. Anche i volti dei
vinti sono scolpiti con mano sensibile, in una gamma di espressioni che vanno
dal timore codardo alla gratitudine per essere stati risparmiati. Le guerre
immortalate nella Colonna vennero combattute contro i Germani e le
tribù dell’est, e regalarono a Roma altri 200 anni di pace. Marco Aurelio
è lo stesso rafurato nel monumento equestre di Piazza del Campidoglio, entrambi, cavallo e cavaliere, con un
meraviglioso portamento regale
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Ritratto equestre di
Marco Aurelio
Marco
Aurelio che monta un cavallo di pesante tipo pannonico, è rappresentato
in atto di parlare al popolo. Originariamente il cavallo posava la zampa
destra, ora sospesa in aria, sul capo di un barbaro debellato. Tracce
dell’antica doratura sono visibili sul viso e sul manto dell’imperatore, sulla
testa e sul dorso del cavallo. A questa statua si sono ispirati gran parte dei
monumenti equestri del Rinascimento. Recentemente la statua di Marco Aurelio
è stata restaurata e posta all’interno dei Musei modulini. Quella che
si ammira sulla piazza è una copia.
I
rilievi della Colonna Traiana erano
notissimi in tutta Europa già da diversi secoli, attraverso la
diffusione di stampe, calchi e resoconti di viaggiatori stranieri. Negli anni
napoleonici aumenta l'interesse per quest’importantissima testimonianza
dell'arte antica: mentre a Roma l'amministrazione francese progetta una nuova
sistemazione della piazza attorno alla colonna, nel 1810 Vivant Denon ne fa
erigere a Parigi, a Place Vendome, una colossale replica in bronzo.
Colonna di Marco Aurelio Storia
176
d.C. Ispirandosi alla vicina Colonna di Traiano si iniziò la
costruzione per commemorare le sue guerre e le sue vittorie, i cui episodi
sono scolpiti nella striscia a spirale, come in fumetto. L’Imperatore aveva
trascorso tutta la vita al fronte e ancora oggi la sua efie sulla Colonna
rivela la sua statura morale e il suo senso dello Stato. Anche i volti dei
vinti sono scolpiti con mano sensibile, in una gamma di espressioni che vanno
dal timore codardo alla gratitudine per essere stati risparmiati. Le guerre
immortalate nella Colonna vennero combattute contro i Germani e le
tribù dell’est, e regalarono a Roma altri 200 anni di pace. Marco Aurelio
è lo stesso rafurato nel monumento equestre di Piazza del Campidoglio,
entrambi, cavallo e cavaliere, con un meraviglioso portamento regale
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