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LE GUERRE D'ITALIA E LA NUOVA CULTURA - L'ITALIA E I TENTATIVI D'EGEMONIA

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LE GUERRE D'ITALIA E LA NUOVA CULTURA


1. L'ITALIA E I TENTATIVI D'EGEMONIA


GLI STATI ITALIANI ALLA FINE DEL '300

Protagonisti



ducato di Milano

repubblica di Venezia

repubblica di Firenze

Stato della Chiesa

regno di Napoli

Stati secondari

repubblica di Genova

signoria dei Gonzaga a Mantova

signoria dei D'Este a Ferrara, a Modena e a Reggio

signoria dei Montefeltro a Urbino

marchesati di Saluzzo

marchesato del Monferrato



COMPLESSITÀ DEL PROBLEMA ITALIANO

La storia dell'Italia nel '400 è la storia di una serie di tentativi di conquistare l'egemonia sulla penisola


l'Italia era ancora una pura espressione geografica

non esisteva ancora un qualcosa che potesse indicare un inizio di coscienza nazionale


la 'libertà d'Italia' stava ad indicare la volontà di mantenere un equilibrio tra i vari stati, evitando che uno avesse la meglio sugli altri

La scena politica del '400 italiano è contrassegnata da una pluralità di centri politici e culturali


caratteristica negativa Þ ostacolo al raggiungimento dell'unità nazionale

caratteristica positiva Þ straordinario rigoglio artistico-culturale



GIAN GALEAZZO VISCONTI

Þ si impadronì di Milano assassinando lo zio Bernabò


politica dinamica

occupò Verona e Vicenza Þ fine della signoria dei Della Scala

spartì con Venezia il dominio della dinastia dei Carraresi


si impadronì di Padova, Feltre e Belluno

Firenze capì di essere in pericolo


contrappose l'ideale della 'libertà' a quello della 'pace', che Gian Galeazzo prometteva ai suoi sottomessi

1390-l392 Þ primo scontro fiorentino-visconteo


insuccesso per Gian Galeazzo Þ dovette restituire Padova ai Da Carrara

Þ viene nominato duca di Milano

Þ riprende l'avanzata verso l'Italia centrale


si impadronì di Pisa, Siena, Perugia, Assisi, Spoleto e Bologna


Firenze rimaneva danneggiata

Þ muore improvvisamente


tutte le sue conquiste svanirono

i domini originari furono divisi tra i li

i Carraresi si impadronirono di Verona

Venezia occupò Feltre, Belluno e Padova (tolta ai Carraresi)



FILIPPO MARIA VISCONTI

Successore di Gian Galeazzo fu il lio Filippo Maria


riprese la politica espansionistica del padre

sposò la vedova di uno dei capitani del padre (Facino Cane), che portò in dote:

la vasta signoria che si era fatto il marito

la comnia di ventura del marito

ingenti ricchezze

Tra il 1402 e il 1422 Þ è mutato il quadro politico italiano


ad est Þ possedimenti di Venezia

ad ovest Þ possedimenti dei Savoia


espandersi sulla via Genova-Lucca

espandersi in Romagna



IL REGNO DI NAPOLI

Þ muore Roberto d'Angiò. Diventa regina la nipote Giovanna I


lotta per la successione

Þ Giovanna I muore strangolata e sale al trono il nipote Carlo III di Durazzo

Þ muore il lio di Carlo III, Ladislao e diventa regina la sorella Giovanna II


lotta per la successione

prima Giovanna II scelse Alfonso re di Sicilia e d'Aragona


non intendeva avere a Napoli una posizione subordinata

Giovanna II cambiò idea e scelse come successore Luigi III d'Angiò



LA LOTTA PER NAPOLI

Þ Filippo Maria Visconti si impadronì di Genova


se Napoli fosse caduta nelle mani di Alfonso d'Aragona Genova ne sarebbe stata danneggiata


Filippo Maria si alleò agli Angiò

Þ Filippo Maria si impadronì di Imola e Forlì e avanzò in Toscana


pericolo! Se la Romagna fosse tutta unificata sotto il dominio di Filippo Maria, Venezia ne sarebbe rimasta svantaggiata (in Romagna Venezia prendeva il grano e i militari)


alleanza tra Firenze e Venezia

Þ le truppe fiorentino-venete batterono i Viscontei a Maclodio

Þ pace di Ferrara


Filippo Maria dovette cedere alla Serenissima Bergamo e Brescia



L'ALLEANZA TRA VISCONTI E ARAGONESI

Þ Alfonso d'Aragona è battuto dai genovesi


fu consegnato a Filippo Maria

riuscì a convincerlo a diventare suo alleato


se il regno di Napoli fosse passato a Luigi III d'Angiò, il ducato di Milano sarebbe stato in pericolo

partito libero da Milano, riprese la guerra contro gli angioini e le forze pontificie inviate da papa Eugenio IV (quello del Concilio di Basilea)



LA LOTTA ANTIVISCONTEA E LA PACE DI CAVRIANA

L'Italia fu divisa in due campi:

Alfonso d'Aragona e Filippo Maria Visconti

Firenze, Venezia, Eugenio IV e Francesco Sforza

Þ pace di Cavriana, grazie alla mediazione di Sforza

Þ Alfonso Aragona divenne padrone del regno di Napoli



FRANCESCO SFORZA

Aveva ereditato dal padre territori nel Napoletano, nelle Marche e in Lombardia

Era stato nominato dal papa gonfaloniere della Chiesa

Aveva rotto i rapporti con Filippo Maria


non si decideva a fargli sposare la lia, da tempo sua promessa sposa

Nel 1441 è partecipe alla pace di Cavriana


Filippo Maria gli aveva concesso la mano della lia


aveva portato in dote Cremona e Pontremoli

Voleva crearsi un esteso stato signorile

I suoi possedimenti impensierivano Filippo Maria, il papa e il re di Napoli


lo attaccano, ma questo fallisce, grazie all'aiuto di Firenze e Venezia

Þ muore Filippo Maria e si apre il problema della successione


A Milano venne proclamata la Repubblica Ambrosiana

Numerose città del ducato si proclamarono indipendenti

Venezia occupò Lodi e Piacenza


Milano dovette ricorrere a Sforza



FRANCESCO SFORZA SIGNORE DI MILANO

Þ Francesco Sforza è nominato signore di Milano


cambia lo schieramento politico:

Firenze si alleò con Milano


preoccupata per la crescente potenza di Venezia

Venezia si alleò con Alfonso d'Aragona

Þ La guerra si concluse a causa della stanchezza Þ pace di Lodi

Venezia voleva la pace per:

conservare il dominio sulla terraferma

vigilare sull'oriente

Francesco Sforza era pieno di debiti con Firenze

Firenze era costretta a spese pesantissime


Venezia conservò Bergamo e Brescia ed ebbe Crema

Nascita della Lega Italica






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