1960-1975: ANNI DI RIVOLUZIONI STORICHE, SOCIALI E CULTURALI

1960-l975:

ANNI DI RIVOLUZIONI STORICHE, SOCIALI E CULTURALI

STORIA:

Alla fine della seconda Guerra Mondiale il mondo si trova diviso in due blocchi economico-politico-militari: quello che ruota attorno agli Stati Uniti (paesi che hanno aderito al Patto Atlantico-NATO) e quello guidato dall' U.R.S.S. (paesi firmatari del Patto di Varsavia). In questo contesto sono da inquadrarsi i conflitti e le rivoluzioni che nelle diverse zone del mondo caratterizzeranno il quindicennio 1960-l975. Nel continente americano nel 1959 la rivoluzione guidata da Fidel Castro e da Ernesto Che Guevara destituisce la dittatura del generale Batista e instaura un regime socialista appoggiato dall' Unione Sovietica. Nel 1962 la crisi della "Baia dei Porci", dovuta alla scoperta di missili sovietici nell' isola e al tentativo di invasione del paese da parte delle truppe americane, porterà il mondo sull' orlo di una guerra nucleare.

In territorio asiatico lo scontro tra i due blocchi si concretizza nella guerra del Vietnam, che si concluderà nel 1975 con la ritirata delle forze americane e la creazione di uno stato socialista. Negli stessi anni la Cina comunista di Mao Ze-dong rompe le relazioni politiche con l'URSS e si delinea come il terzo polo internazionale. Tali rivolgimenti politici hanno ripercussioni anche in ambito sociale e culturale. Manifestazioni di protesta e azioni di contestazione guidate da movimenti studenteschi si diffondono in America e in Europa. Emblema di tali episodi di ribellione è la "Primavera di Praga" del 1968.

ARTE:

Gli anni tra il 1960 e il 1975 sono però anche gli anni del boom economico e della diffusione della società di massa. Espressione artistica rivoluzionaria di questo periodo è la Pop Art che utilizza le icone e il linguaggio della società dei consumi e della pubblicità per contestarle. ura di spicco di tale corrente è l'americano Andy Warhol.

ITALIANO:

La ura emblematica di Pier Paolo Pasolini, portavoce nei suoi romanzi

delle situazioni di disagio e di crisi delle classi subalterne della società italiana e fervido oppositore, nei suoi interventi editoriali e nei suoi saggi, dei valori borghesi e omologanti della realtà massificata.

In neretto sono evidenziati i possibili argomenti da sviluppare