Antimaco di Colofone

Antimaco di Colofone.

Nonostante ci sia giunto ben poco dell'opera di Antimaco di Colofone, se non pochi frammenti o citazioni, egli è considerato uno dei maggiori poeti del genere epico.

Molto apprezzato da Platone, Antimaco compose un poema epico in esametri, Tebaide (5 o 24 libri) e uno in distici elegiaci Lide.

Tebaide affronta una vicenda già nota al ciclo epico , mentre Lide è un'opera composta da una serie di vicende amorose drammatiche, appartenenti alla tradizione mitica, sul motivo della consolazione per la morte prematura della moglie dell'autore.

La considerazione che gli autori successivi hanno avuto di Antimaco ha sollevato alcune perplessità: esplicitamente apprezzato da Platone, poi criticato da Callimaco(che ha definito la sua opera "grossa e non perspicua") e da Catullo(timidus antimachus . )

E' comunque rimasta un'opinione positiva, soprattutto grazie all'operato filologico e alla riedizione curata da Antimaco dell'intero testo omerico, di cui spesso compaiono tracce negli scolii.

Il fattore che ha inoltre determinato il successo dell'autore è stato il carattere eziologico dell'opera -tipicamente ellenistico, che ha permesso all'opera di venire apprezzata anche nei due secoli successivi.

L'eziologia ,da aition, causa, è la poesia che si propone di dare una spiegazione a nomi di ricorrenze, città, attingendo, per ostentare l'erudizione dell'autore, ad una vastissima cultura della tradizione e del mito.

Filo conduttore dell'opera di Antimaco, e forse motivo del disprezzo di Catullo e Callimaco, è la volontà di ostentare la propria erudizione attraverso ogni mezzo, che esso sia il ciclo epico, la poesia eziologica o la filologia.