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Scrivi una tua riflessione personale sulla Shoà

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Scrivi una tua riflessione personale sulla Shoà.




Ho deciso di affrontare l'argomento dell'olocausto perché ritengo che rappresenti un tassello fondamentale della nostra storia, nonostante le atrocità commesse.

È importante ricordare la Shoà, le leggi razziali, la persecuzione di milioni di cittadini ebrei, ma non solo, anche zingari, testimoni di Geova, comunisti, neri, omosessuali handicappati, insomma tutto ciò che non rientra nella "normalità" ed è fondamentale tenere ben presente fin dove la follia della mente umana può arrivare, una follia che ha prodotto milioni di morti, di famiglie distrutte, di vedove, orfani e di persone tragicamente segnate a seguito delle atrocità subite.

Shoà è un termine utilizzato dagli storici per definire l'olocausto, in altre parole il terribile sterminio da parte dei Tedeschi. Tutto questo avvenne tra il 1939 e il 1945. Quando Hitler sale al governo in Germania, senza paure, senza bugie, dichiara una politica antisemitica. Dichiara gli Ebrei la razza inferiore, la razza da sterminare, e proclama quella Ariana la superiore. È cosi che inizia il periodo più buio della storia ebrea, ove la popolazione è ridotta all'emarginazione,

E forse la peggiore delle condanne non fu la morte ma l'anientazione sistematica e preventiva di un intero popolo, l'umiliazione, la perdita dei diritti della dignità umana attraverso le leggi antisemite  e all'indifferenza degli stessi concittadini che fino a pochi anni prima vivevano, lavoravano, condividevano gioie e dolori con le stesse persone che poi hanno condannato.

Penso che nessuno prima di allora avesse potuto immaginare che nel cuore dell'"Europa civile" a metà del XX secolo potesse accadere una tragedia simile; le violenze, le crudeltà create dal fascismo e dal nazismo sono opera di un forte fanatismo che ha prodotto un genocidio impensabile.



Eppure l'umanità è arrivata fino a questo facendosi trasportare dalle follie di un solo uomo che credendosi superiore a tutti, appartenendo ad una razza, secondo lui, migliore, si è permesso di giudicare, stabilire quale fosse quella da eliminare.

Tra i documenti letti, i filmati visti, molte sono le atrocità, vedere questi scheletri rinchiusi da una rete metallica muoversi è incredibile. Leggendo alcuni articoli della legge antisemita mi sento privato dei miei diritti, come se fossi nel 1940.


Ricordare è fondamentale, ma forse non basta, bisogna impegnarsi a combattere i mali odierni: la disuguaglianza, la discriminazione sociale, religiosa e politica, altrimenti il ricordare non servirà a nulla.





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