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FAMIGLIA ENTEROBACTERIACEAE



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FAMIGLIA ENTEROBACTERIACEAE

Gli enterobatteri sono piccoli bacilli Gram -, asporigeni, aerobi-anaerobi facoltativi; possono essere capsulati.

La presenza di flagelli peritrichi conferisce mobilità alla maggior parte dei componenti di questa famiglia, anche se esistono varianti immobili per la stessa specie, ad es. per E. coli. Quasi sempre sono presenti pili.

Gli enterobatteri sono per lo più saprofiti dell'intestino degli animali e dell'uomo; alcuni possono diventare patogeni in determinate condizioni, altri hanno un ruolo patogeno più spiccato. L'analisi dei caratteri biochimici, e della composizione genomica rivela una stretta affinità dei generi appartenenti alla Famiglia Enterobacteriaceae. Infatti tra di essi si può verificare lo scambio di geni cromosomiali e extracromosomiali. Molto frequente è il passaggio di fattori di resistenza agli antibiotici, mediato da plasmidi.

Le colonie batteriche non presentano una morfologia caratteristica, a parte la tendenza di Proteus spp. a 'sciamare', cioè a debordare dalla linea di semina.

Come parametri di identificazione si devono pertanto utilizzare alcuni caratteri biochimici, come:

    -fermentazione degli zuccheri, (es. il lattosio);

    -elaborazione di specifici prodotti metabolici. Il metabolismo fermentativo sviluppa come prodotti terminali CO2 e H2 con liberazione di gas (fermentazione ad acidi misti), o senza produzione di gas (fermentazione butanediolica).

    -presenza di enzimi.

Come sistemi di identificazione sono in commercio delle prove in micrometodo che, combinando diversi caratteri biochimici, permettono di individuare determinati biotipi (api 20E, Enterotube).



CARATTERI ANTIGENICI

La definizione di sierotipi è più utile da un punto di vista epidemiologico (identificazione dei sierotipi prevalenti in una zona geografica in un determinato periodo), che tassonomico, vista la plasticità biologica degli enterobatteri. La struttura antigenica della famiglia Enterobacteriaceae è alquanto complessa. Gli antigeni più importanti sono di seguito indicati:

Antigene O: lipopolisaccaride della membrana esterna, composto di due porzioni:

    -Antigene R : porzione basale, comune a tutti gli enterobatteri (costituisce uno scheletro comune);

    -catene laterali specifiche, sempre di natura saccaridica. La combinazione delle varie catene dà luogo ad una certa specificità, resta però un discreto grado di reattività crociata.

L' antigene O si evidenzia distruggendo con il calore (80-l00°C) gli antigeni H.

Antigene K: capsulare, in Salmonella spp. detto Vi;

Antigeni delle fimbrie : Ag F;

Antigene H: è presente nei batteri flagellati ed è di natura proteica. Spesso è presente in due varianti fenotipiche, dette Fase 1 e Fase 2. Per studiarne le caratteristiche occorre trattare la coltura batterica con formalina, che fissa gli antigeni H coprendo gli antigeni O.

ANTIBIOTICI: originariamente gli Enterobatteri erano sensibili ad un ampio spettro di antibiotici; tale spettro è andato via via restringendosi negli anni, per l'acquisizione di fattori di resistenza mediata da plasmidi.

Inoltre lo spettro di sensibilità può variare da una zona all' altra, a seconda dei sierotipi esistenti. In genere si ha una discreta sensibilità alla gentamicina, ai sulfamidici e trimethoprim, ai nitrofuranici e al cloramfenicolo.







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