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DEFORESTAZIONE

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DEFORESTAZIONE



Ogni anno vengono distrutti 170. 000 Km quadrati di FORESTE PLUVIALI, quattro volte circa la superficie della Svizzera e, se non interverranno adeguati provvedimenti, tra vent'anni le foreste pluviali potrebbero sire dalla terra, di cui attualmente ricoprono l'8% circa della superficie, pari a meno della metà della loro originaria estensione.

A causa dello sfruttamento da parte dell'uomo, in tutto il mondo l'estensione delle FORESTE TROPICALI è diminuita negli ultimi secoli del 20/33%, con punte massime in Brasile e in Indonesia, dove tale riduzione è pari al 45% circa.

Nelle foreste pluviali vivono ancora molti popoli indigeni, come i penan del Borneo e i kayapo del Brasile, e un area di 10 Km quadrati ospita più di 1500 specie vegetali, 700 specie animali e migliaia di specie d'insetti.

Di conseguenza la distruzione di vasti tratti di foresta provoca gravi problemi ambientali, primi fra tutti l'alterazione dell'habitat naturale, l'estinzione di molte specie viventi e la fine delle culture indigene.

Su scala globale, la deforestazione influisce negativamente sulla qualità dell'atmosfera terrestre.



Le foreste pluviali possono essere considerate, infatti, i polmoni del nostro pianeta, perché producono grandi quantità di ossigeno e utilizzano l'anidride carbonica per la fotosintesi, purificando l'aria.

Gli studiosi ritengono che la deforestazione alteri anche le condizioni atmosferiche (poiché le foreste pluviali restituiscono grandi quantità di vapore acqueo all'atmosfera mediante la traspirazione) e contribuisca al generale innalzamento delle temperature per una quota pari al 25% dell'anidride carbonica immessa ogni anno nell'atmosfera.

La deforestazione causa gravi danni anche a livello locale. Il suolo, per esempio, diventa più facilmente soggetto all'erosione delle piogge e ciò fa sì che enormi quantità di silt ostruiscano fiumi e laghi, causando grandi morie di pesci.

I terreni disboscati, inoltre, non sono molto fertili, per cui si possono coltivare solo uno e due anni, e sono scarsamente permeabili, provocando l'alternarsi d'inondazioni e di periodi di siccità.











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