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DIRITTO PRIVATO



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DIRITTO PRIVATO


Il diritto privato tutela l interesse dei privati che compongono la società, è il diritto degli interessi particolari come bisogni, esigenze e finalità. Il nostro diritto è chiamato di diritto codificato, proprio perché è regolato dalla costituzione e dal codice civile. La costituzione italiana è nata nel 1948 ed è composta da -principi fondamentali -diritti e doveri dei cittadini e -ordinamento della repubblica; le caratteristiche principali della costituzione sono:

-rigida, perché non può essere modificata da semplici norme, ma necessita di una procedura aggravata.

-scritta, perché ogni norma dopo essere stata  promulgata viene scritta all interno della costituzione



-lunga.

Il codice civile nato nel 1942 è composto da 2969 articoli: i primi 31 chiamate preleggi parlano dell ordinamento giuridico e 6 libri, nei quali sono raccolte le norme che disciplinano la stessa materia.

I libro delle persone e della famiglia

II libro delle successioni

III libro della proprietà

IV libro delle obbligazioni

V libro del lavoro

VI libro della tutela dei diritti

Il diritto si distingue in oggettivo e soggettivo, il primo è l insieme delle leggi, il secondo è una garanzia, un vantaggio che offre la legge. Ogni regola prescrive un comportamento, cioè lo rende obbligatorio; ogni norma non descrive ma prescrive. I tipi di prescrizione sono  4:

- individuale: si riferisce al comportamento di un singolo soggetto

- concreta: quando facciamo riferimento ad una situazione concretamente determinata

- generale: si riferisce a tutti quei soggetti che si trovano in quella determinata situazione

-  astratta: vale in ogni situazione uguale a quella descritta dalla legge.

Quando tra 2 o più soggetti o tra stato e cittadino si viene a creare un rapporto regolato dalla legge si instaura un rapporto giuridico . Quando una norma non viene rispettata  ne arriva subito un altra in suo aiuto chiamata Sanzione àcivile: con la causa del risarcimento del danno  amministrativa: con il amento di un ammenda  e penale: con  la detenzione.

L insieme delle norme vigenti compongono l ordinamento giuridico; per arrivare ad un norma occorrono le fonti. Le fonti sono tutti gli atti idonei a produrre norme giuridiche. Esistono fonti di Cognizione : cioè quei documenti che contengono le norme su cui facciamo riferimento; esistono anche fonti di Produzione , cioè sequenze di fasi al termine delle quali entra in vigore la norma. Esistono fonti scritte e fonti non scritte, le fonti non scritte possono essere come l osservanza di usi e comportamenti.

Le fonti del diritto italiano sono:

- LEGGI: atti legislativi: decreto leggeà emanato dal governo in situazioni particolari; decreto legislativoàemanato dal governo in base ad una legge-delega.

- REGOLAMENTI: che possono essere regolati da stato province e comuni

- USI: fonte sussidiaria e consiste nel comportamento che un individuo dovrebbe tenere all interno della collettività.

Ogni fonte ha un grado diverso, proprio per questo viene ad esistere il principio gerarchico:

- costituzione e leggi costituzionali

- leggi ordinarie

- regolamenti.

Perché una norma diventi parte integrante dell ordinamento giuridico occorre che essa sia entrata in vigore, cioè divenuta applicabile; l entrata in vigore è subordinata a due presupposti -la pubblicazione nella gazzetta ufficiale e -un periodo di 15 giorni chiamati vacatio legis. Il requisito della publicazione è necessario per la conoscibilità della norma all intera collettività. Ogni fonte produce sempre nuove norme, è per questo possibile che una nuova norma entri in contrasto con una già presente, parliamo in questo caso di abrogazione della norma. L abrogazione può avvenire in 3 modi:

-espressa: richiesta direttamente dal legislatore

- tacita: quando due norme entrano in contrasto tra loro e quella più vecchia viene abrogata in favore della seconda.

- tramite referendum abrogativo. Dove occorrono 500mila elettori e 5 consiglieri regionali.

Il legislatore inoltre può riunire in un unico atto normativo più norme che regolano la stessa materia che prendono il nome di testi unici. Quando parliamo di illegittimità della norma ci riferiamo a quella norma che presenta un vizio alla sua formazione; quando viene dichiarata illegittima non diviene automaticamente nulla, ma necessita di una procedura di eliminazione, fino a quel momento la norma continuerà a svolgere la sua funzione.

Ogni norma è distinta da numero titolo e data.

E possibile che il testo di una norma sia compatibile con più significati, proprio per questo parliamo di teoria dell interpretazione che suggerisce la giusta gamma di metodi interpretativi.

-INTERPRETAZIONE LETTERALE: prima di tutto considerare le parole usate nel testo e metterle in relazione al contesto.

-INTERPRETAZIONE LOGICA: le parole hanno scopo di prescrivere un determinato comportamento in una determinata situazione.

-INTERPRETAZIONE ESTENSIVA: quando la norma ha un campo di applicazione più ampio rispetto al significato letterale.

-INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA: opposto della precedente

-INTERPRETAZIONE GIUDIZIALE: fatta dal giudice nel caso in cui debba  formulare una regola concreta

-INTERPRETAZIONE DOTTRINALE: fatta direttamente da studiosi di diritto

-INTERPRETAZIONE AUTENTICA: fatta dallo stesso legislatore con uno o più disposizioni che prescrivono come si deve interpretare una norma.

Il codice civile, esattamente nel I libro, tutela l interesse delle persone, una prima distinzione è tra persone fisiche e persone giuridiche; le persone fisiche possiedono capacità giuridica, acquisita al momento della nascita e consiste nell essere titolari di diritti e obblighi, una volta raggiunta la maggiore età  si acquista la capacità di agire, cioè acquisiamo l attitudine a compiere atti giuridici. Ogni persona fisica perde del tutto la capacità di agire al momento della morte; è però possibile che questa capacità venga interrotta anche durante il corso della vita, tali soggetti vengono chiamati interdetti e inabili, tali soggetti assieme al minore di età vengono esclusi dall attività giuridica e tanto basta per rendere ogni loro atto annullabile. Quando un soggetto viene definito interdetto significa che ha una grave patologia mentale dalla quale il giudice può ricavarne una sentenza di interdizione, al soggetto verrà affidato un tutore che provvederà a tutelare i diritti del soggette ed a sostituirlo negli atti giuridici. Per quanto riguarda l inabilitato non ha una grave patologia, ma necessita ugualmente di una protezione. Per quanto riguarda i minori, fino alla maggiore età sono soggetti alla potestà dei genitori che comprende:

-diritto-dovere di istruirli, mantenerli ed educarli

-potere-dovere di amministrare i beni dei li fino a che non diventino i legali titolari

-dover amministare legalmente i li e sostituirli negli atti giuridici

-l usufrutto legale dei beni del lio.

Le persone giuridiche sono soggetti di diritto che godono della capacità giuridica, il legislatore intende precisare la differenza tra soggetto e insieme di soggetti che compongono la persona giuridica. In sostanza viene resa autonoma rispetto ai rapporti dei singoli partecipanti al gruppo. In questa vasta categoria dobbiamo precisare varie distinzioni:

-enti profit: le società

- enti no profit: assicurazioni, fondazioni e comitati

Una seconda distinzione:

-enti con personalità giuridica: associazioni riconosciute fondazioni e società di capitali

:enti senza personalità giuridica: associazioni non riconosciute, comitati e società di persone

Un altra distinzione molto importante è tra:

-corporazioni: organizzazioni di tipo associativo che si basano su l elemento personale

-istituzioni: organizzazioni pubbliche o private che si basano su l elemento patrimoniale.

Il codice civile tuteli tutti questi enti.

ASSOCIAZIONI:

Si suddividono in riconosciute e non riconosciute. Le prime, nascono da un contratto con il quale più persone si obbligano reciprocamente a perseguire un  fine diverso da quello del lucro; il contratto riveste la forma di atto pubblico in modo da rendere nota l iniziativa alla società. L organo di indirizzo è l assemblea  che è governata dal metodo della collegialità e dal principio di maggioranza. L organo amministrativo invece è costituito da una pluralità  di persone che compongono il consiglio di amministrazione, esso ha il compito di attuare le delibere e di governare il patrimonio e l attività dell associazione. La presenza dell atto costitutivo e di tutti gli elementi che comprende lo statuto consente all associazione il riconoscimento e l acquisizione della capacità giuridica cioè essere titolare di diritti e obblighi e di godere del privilegio della responsabilità limitata. Il codice prevede un controllo pubblico  in tutti i momenti essenziali della sua esistenza.

LE FONDAZIONI:


Il codice tratta le fondazioni assieme alle associazioni riconosciute. Si tratta di un patrimonio che il fondatore ha destinato per raggiungere uno scopo non lucrativo; il patrimonio è stabile e immutabile, non può essere modificato da nessuno e neppure dal fondatore una volta  che il patrimonio abbia  acquistato la personalità giuridica.

-Possono essere costituite da atto pubblico o con testamento

-lo statuto e l atto costitutivo debbono contenere i criteri e le modalità di erogazione delle rendite

-l autorità governativa esercita controlli sull amministrazione della fondazione

-quando lo scopo è esaurito o è divenuto impossibile l autorità governativa provvederà ad estinguere l ente o se è possibile provvedere ad una sua trasformazione.

Tipi di fondazione:

Fondazione d impresa: quando producono servizi culturali; essa esige un patrimonio iniziale e un fondo gestione.

Fondazioni specialiàdelle cosiddette fondazioni bancarie

ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE:

Il nostro codice tutela anche questo tipo di ente; sono 3 le caratteristiche fondamentali:

L associazione sta in giudizio nella persona che tiene la presidenza o la direzione

Fin quando l associazione dura, i singoli associati non possono chiedere la divisione del fondo comune e nemmeno la propria quata.

I creditori possono far valere le loro ragioni sul fondo comune.

L autonomia patrimoniale garantita dal codice non è perfetta, ma è completa, cioè chi agisce per l associazione risponde con il fondo dell ente. Il mancato riconoscimento non consente all associazione di acquisire personalità giuridica ma consente il vantaggio di non subire controlli all interno dell amministrazione. Una differenza subentrata negli ultimi anni è che le associazioni non riconosciute non potevano essere titolari di immobili, questi ultimi dovevano essere o a tutti i soci o una persona di fiducia, oggi invece è possibile tramite l indicazione delle persone fisiche che la rappresentano.

I COMITATI:

Si ha un comitato quando un gruppo di persone si organizza nella raccolta di fondi necessari ad opere di soccorso, beneficenza o costruzione di opere pubbliche. Chi contribuisce è detto sottoscrittore, i quali sono soltanto obbligati alle obbligazioni promesse. I componenti del comitato, i promotori, rispondono personalmente e solidamente delle obbligazioni assunte dal comitato.

Anche i comitati possono ottenere un riconoscimento formale, se così fosse seguiranno lo schema delle fondazioni.

VOLONTARIATO:

Esistono nel settore no profit organizzazioni che operano nel campo della solidarietà ed entrano in contatto con il settore pubblico. Devono effettuare una registrazione su base regionale in appositi registri delle organizzazioni di volontariato . Le caratteristiche principali sono :

Scopo non lucrativo

L elettività e gratuità delle cariche elettive

Democraticità della struttura

Obbligo di formazione di bilancio

All interno dello statuto deve essere menzionato il criterio di ammissione all interno dell organizzazione.

L organizzazione iscritta gode di particolari prerogative: può accedere a contributi pubblici, può stipulare convenzioni con lo stato e godere di agevolazioni fiscali.

ENTI DI PROMOZIONE SOCIALE:

L attività deve essere svolta prevalentemente dagli associati i quali non ricevono alcuna forma di remunerazione. Devono effettuare l iscrizione in un apposito registro nazionale.

ONLUS:

(organizzazione non lucrativa di utilità sociale). Tale organizzazione comprende un unità di enti molto ampia(associazioni, fondazioni, comitati)che hanno in comune oltre al carattere no profit quello di svolgere la loro attività in svariati campi(sanità, istruzione, sport, beneficenza).


LA PUBBLICITA


Gran parte del diritto privato ruota attorno alla circolazione di ricchezza : circolazione di beni, mobili e immobili, crediti e contratti ecc.. La funzione minima della pubblicità è di assicurare la conoscibilità legale di diversi tipi di atto ma con effetti giuridici non sempre uguali. In base alle conseguenze giuridiche la pubblicità si suddivide in tre parti:

Pubblicità-notizia: rende conoscibile determinati fatti di interesse pubblico.(es: una sentenza di inabilitazione va annotata al margine dell atto di nascita. Lo scopo è di rendere noto a tutti lo stato di incapacità legale del soggetto)

Pubblicità dichiarativa: in mancanza di questa pubblicità l atto non può essere fatto valere verso terzi. Es: gli atti di trasferimento della proprietà su beni immobili, sono subito efficaci tra le parti ma con la trascrizione nel registro degli immobili diventano opponibili anche a terzi.

Pubblicità costitutiva: E il grado più alto della pubblicità. L atto produce i suoi effetti solo se reso pubblico es tipico è la conoscenza di ipoteca che diventa efficace sono con l iscrizione nel registro degli immobili.

La trascrizione è il metodo di pubblicità predisposto per gli atti relativi all acquisto della proprietà o di diritti reali su beni immobili. Essa consiste nel riportare il contenuto dell atto rendendolo legalmente riconoscibile. E chiaro che la pubblicità non determina il trasferimento della proprietà ma è un modo per regolare l interesse tra privati. Chi non provvede alla trascrizione rischia l inefficienza relativa del proprio atto. Diviene un onere per chi vuol far valere il proprio atto, e un dovere per il pubblico ufficiale che lo redige (notaio).

La trascrizione può essere effettuata per atto pubblico,scrittura privata autenticata o accertata; oltre alla trascrizione dell atto deve contenere:

L identità delle parti

Estremi del titolo

Identità del pubblico ufficiale

Natura e situazione del bene

Nei registri immobiliari vengono trascritti atti ai fini di pubblicità e sono ordinati su base personale e non vanno confusi con il catasto che è ordinato su base reale.

ATTI SOGGETTI A TRASCRIZIONE:

-annullamento da incapacità legaleàpubblicità sanale

-un sistema analogo alla trascrizione è previsto per i beni registrati(autoveicoli,motori ecc..)Questi registri sono ordinati su bese reale e vanno in base al numero di targa.

-per quanto riguarda l ipoteca con la registrazione nel registro delle ipotecheàpubblicità costitutiva

-per i diritti di creditoàfunzione vicina alla pubblicità è la notificazione della cessione del debitore

-registri delle persone giuridiche con duplice funzione: 1) tramite mezzi di pubblicità notiziaria, dove si mette a conoscenza dello scopo e del patrimonio dell ente. 2)tramite pubblicità dichiarativa che condiziona l opponibilità degli atti in materia di riconoscimento delle persone giuridiche private.

-registro delle imprese, le quali tramite la registrazioni acquistano personalità giuridica.


LE PROVE


Prove precostituite:

Scritture private

Atto pubblico

Scrittura privata autenticata

Prove semplici:

Testimonianze

Confessione

Giuramento

Presunzione



Le scritture private (art2702), sono documenti redatti e scritti dalle stesse parti, senza la presenza di un pubblico ufficiale. In essa il notaio si limita ad attestare che le parti hanno sottoscritto il documento in sua presenza e che le firme sono autentiche. Tale scrittura può essere autenticata e non.

L'atto pubblico, viene redatto da un notaio, il quale attesta le volontà dichiarate dalle parti.

La testimonianza è l'esposizione dei fatti da parte di un soggetto; quest'ultimo rilascia in sede giudiziale una dichiarazione testimoniante.(la testimonianza non è valida se l'oggetto causa delle sentenza supera i 2.58euro e non è inoltre valida se in causa viene portato un documento scritto).

La confessione è una dichiarazione a suo favore o a favore dell'altra parte ed è rilasciata da una delle due parti in causa. La confessione può essere anche extragiudiziale cioè contenuta in un testamento o riferita da terzi.

Il giuramento, viene utilizzato in mancanza di altre prove può essere decisorio, cioè non avendo altre prove disponibili ricorriamo al giuramento che una delle due parti può fare all'altra, l'altra parte può a sua volta giurare e a questo punto la parte imputata viene costretta. Suppletorio: l'iniziativa viene presa dal giudice se le prove non sono del tutto chiare o poco sufficienti.E' necessario per il giudice per arrivare alla fine del processo.

Le presunzioni, si chiamano anche critica; da un fatto provato si deduce un fatto non  noto.



I BENI


Il bene è una cosa che forma oggetto di diritto. Ci possono essere vaste categorie di bene:

-pubblici: inalienabili perché di proprietà dello stato e sono destinati ad un pubblico servizio.

-privati: di proprietà di singoli soggetti(alienabili)

-materiali

-immateriali

-immobili:suolo, sorgenti d acqua, alberi, edifici ecc..

-mobili:tutti gli altri beni

Per quanto riguarda i beni immobili, occorrono maggiori formalità come per esempio la forma scritta per un atto che li riguarda e un sistema di garanzia tramite pubblicità. Per i beni mobili non occorrono particolari forme negli atti di alienazione; alcune categorie di beni necessitano di una registrazione in appositi registri.

Un ulteriore considerazione hanno i beni fruttiferi e i loro frutti, si distinguono in:

-frutti civili: che non sono altro che il corrispettivo che si ricava da una cosa in cambio di godimento che si cede ad altri

-frutti naturali. Che provengono direttamente dalla cosa come prodotti agricoli, legname . che una volta separati acquistano la loro identità.

Possono esistere inoltre beni di nesuno per esempio una cosa abbandonata dal proprietario cioè lasciata con l intenzione di non tenerla più; tutte le cose di nessuno si dicono di patrimonio.

Altro problema tra i beni in commercio ed extracommercio. I primi sono tutti quei beni che creano rapporti di diritto privato e circolano secondo le comuni regole. I secondi sono fuori commercio come i beni demaniali.

Quando più beni entrano in contatto si viene a creare una relazione, come il rapporto di pertinenza; si individua un bene principale e uno secondario chiamato pertinenza che è destinato in modo durevole al servizio o ad ornamento del primo bene. La destinazione viene fatta dal titolare del bene principale; si parla tuttavia di due beni distinti e ognuno può formare rapporti di diritto privato. Esempio: il titolare di una casa può vendere prima la casa e in separata sede il garage. Un altro tipo di rapporto e quello che si viene a creare fra 2 cose che formano un bene composto, a differenza del rapporto di pertinenza dove la cosa principale non perde la sua integrità, invece l integrità della cosa composta esige la compresenza di tutti gli elementi essenziali che la compongono (es: auto e ruote).

Quando si parla di contratto o di obbligazioni è importante stabilire se l alienazione riguarda cose generiche o cose specifiche. Le cose generiche sono quelle di cui alle parti non interessa l identità, ma l appartenenza ad un genere definito da certi connotati (tipo di cosa, funzione e qualità) e che sono determinate da quantità numero, misura.(1 tonnellata di gasolio). Vengono considerate cose specifiche tutte quelle cose che appartengono a quel genere e che abbiano quei connotati ben precisi, es: 2 ruote michelin, viene specificato il numero il genere e la marca perché deve essere proprio quella cosa specifica.

Un discorso a parte tra i beni lo merita il denaro; la moneta è considerata un titolo di credito che circola al portatore, è quindi considerato come un bene di cui si puù trasferire la disponibilità materiale. Diversa è la definizione di cose fungibili e cose infungibili; le cose fungibili, come il denaro, sono tutti quei beni che possono essere sostituiti con altri. Le cose infungibili sono quei beni che non possono essere sostituiti o perché esiste in un solo esemplare o perché ha quelle precise caratteristiche che altre non hanno.

Infine la distinzione tra cose consumabili cioè la cui normale utilizzazione ne implica l estinzione come il cibo, il carburante e inconsumabili cioè la loro utilizzazione non implica alterazioni o solo il deterioramento come gioielli.

Uno statuto ancora più particolare è riferito al corpo umano; la legge si preoccupa di vietare quegli atti di disposizione da cui derivi una lesione permanente. Il soggetto è proprietario della parte del staccata dal proprio corpo e ammette la donazione degli organi perché si fa dono di una parte del corpo di cui si dispone perché propria, ma non è commerciabile. Infine la postuma è la protezione che viene data ad un individuo defunto.

Un ultima categoria di beni sono quelli incorporali che non sono cose o oggetti ma vengono ugualmente tutelati, come il diritto d autore, diritto di brevetto.


LA PROPRIETA



Essa è tratta nel libro III del codice e si apre con l articolo 832 dove dice che il proprietario può godere e disporre in modo pieno nei limiti stabiliti dall ordinamento giuridico. Quando parliamo di godere intendiamo che il proprietario può trarre utilità dalla cosa sia con l uso diretto sia ricavandone i frutti (naturali o civili) invece i termini 'in modo pieno ed esclusivo' indicano la completezza e l'unicità del potere del proprietario sulla cosa, ma anch'essi subiscono limitazioni; Il diritto di proprietà è un diritto reale, assoluto, tipico con carattere di immediatezza, segue il bene quando questo viene spostato, ed è perpetuo, salvo alcune eccezioni., dato che non è concepibile una proprietà a termine, anche se esistono eccezioni di temporaneità, come la multiproprietà (perciò la caratteristica della perpetuità e vera, ma non del tutto). Le esigenze della società moderna hanno imposto di distinguere i poteri e le facoltà del proprietario a seconda del bene oggetto della proprietà, perché è ben diverso essere proprietari di una bicicletta o di un quadro prezioso. Anche l'identità del proprietario influisce sui poteri che potrebbe esercitare; se il proprietario è un incapace legale non ha facoltà di libero godimento e chi agisce per loro conto deve solamente far in modo che il bene sia conservato e utilizzato a favore dei diritti del soggetto. (Se invece i proprietari sono un gruppo di persone e non più un solo individuo ci allontaniamo dalla proprietà individuale e si fa più forte il vincolo allo scopo che l'ente o il gruppo di persone si è prefissato e anche la proprietà diviene parte del patrimonio destinato a uno scopo.)L'art 833 dice che non rientra nella facoltà del proprietario di usare il bene in modo da ledere diritti altrui, in questo caso parliamo di atti emulativi. L'inerzia del proprietario può contribuire al formarsi di fattispecie estintive del diritto come per esempio quando il bene entra in possesso di un altro soggetto che non è il titolare ma si comporta da tale per un lungo periodo di tempo si realizza un usucapione e la proprità viene allora acquistata a titolo originario dal possessore e il diritto del proprietario si estingue e l'usucapione si trasforma in prescrizione acquisitiva.

La PROPRIETA FONDIARIA prende una buona parte del libro III, anzitutto la proprietà immobiliare ha un evidente importanza economica, infatti l utilizzazione del  bene immobile può incidere sugli interessi individuali di altri proprietari e sull interesse della collettività e proprio per questo la proprietà fondiaria fa riferimento alle leggi speciali sulla proprietà rurale ed edilizia. Tali leggi mentre proteggono l interesse del privato assicurano anche un esigenza della collettività. Le prime norme che tutelano tali rapporti sono le norme sui rapporti tra vicinato (e quindi l interesse del privato), invece le norme di urbanistica e proprietà agricola sono norme che regolano obbiettivi di interesse pubblico.



Regole generali:

La proprietà del suolo si concepiva un tempo come tutto lo spazio che stava sotto il suolo o al di sopra senza alcun limite; oggi risulta un pò diverso, si estende sempre al sottosuolo e all area sovrastante, ma con precisi limiti(es: non posso oppormi se nell area sovrastante la mia proprietà transitano aerei,posso però oppormi se essi atterrano nella mia proprietà). Un altro caso dove si viene a notare che il diritto di proprietà è più limitato di quanto dice l articolo, infatti il proprietario non può sfruttare miniere, cave o cos altro di simile si trovi nel suo suolo perché di proprietà dello stato e delle regioni e non può appropriarsene. Un altra norma prevede che il proprietario può recintare e impedire l accesso al suo fondo e se l accesso di altri soggetti o cose appartenenti ad altri causa danno è dovuta un indennità.

I RAPPORTI CON IL VICINATO

I rapporti con il vicinato sono fonte di vari limiti della proprietà privata e hanno tre caratteristiche comuni a tutti:

Automaticità: i limiti nascono direttamente da situazioni previste dalla legge.

Reciprocità: ciò che vale per l uno vale anche per l altro.

Gratuità: non esistono squilibri di vantaggi e non c è compenso

Un limite generale è il divieto di immissioni (di fumo, di calore, rumore ecc..); il criterio di equilibrio dettato dalla norma è la normale tollerabilità che ovviamente dovrà adattarsi alle condizioni del luogo. I rimedi per le immissioni sono prima di tutto cessare l abuso e se esistono presupposti il risarcimento del danno.

Il secondo limite è la distanza tra le costruzioni (o piantagioni o muri): il codice indica una distanza minima di 3 metri, se così non fosse, il proprietario leso ottiene un diritto potestativo e quindi la comunione forzosa del muro. In altri casi la legge prevede la distanza tra costruzione e confine che deve essere la metà di quella tra costruzioni; invece la presenza di luci su un muro non impedisce al vicino di acquistare la comunione del muro medesimo. La violazione di tali norme porta all abbattimento in parte o totale della costruzione e del risarcimento del danno.

LA PROPRIETA EDILIZIA:

Ad essa sono dedicate poche norme all interno del codice, il problema dominante è quello di combinare l interesse tra privati a edificare su suolo di loro proprietà. Le fonti dalle quali otteniamo queste norme sono: il codice, le leggi speciali, i piani regolatori e i regolamenti edilizi comunali.

Il proprietario di un area edificabile deve ottenere dal comune una concessione che può essere data solo se il progetto è conforme al piano regolatore, per avere la concessione deve are un contributo che consiste in una quota commisurata alle spese di urbanizzazione e al costo di costruzione.

LA PROPRIETA AGRICOLA:

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MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA

Secondo l articolo 922:

-a titolo derivato: che sono senza dubbio i più usati, tramite contratto o successione a causa di morte. In questi casi facciamo riferimento al precedente proprietario.

-a titolo originario tramite:

Occupazione: riguardo le cose di proprietà di nessuno, si acquista prendendone il possesso. (anche per quanto riguarda immobili a meno che non siano già in possesso dello stato).

Invenzione: quando vengono ritrovate cose smarrite e chi le trova ha il dovere di restituirle al proprietario o al comune nel quale le ha trovate; se non vengono reclamate dopo un anno, chi le ha trovate ne diventa il proprietario, se vengono reclamate chi le ha trovate merita un premio.

Accessione: quando un bene entra in rapporto con un altro bene così che il tutto diventa proprietà del bene principale.


DIRITTI SU COSE ALTRUI:

Tali diritti sono definiti anche diritti limitati. La proprietà attribuisce al titolare ogni facoltà sulla cosa, su questi diritti vale quasi il criterio opposto. Al titolare di un diritto reale su cosa altrui spettano facoltà e poteri che possono essere simili alla proprietà.

E necessario definire:

Diritti reali di godimento:

Usufrutto: è descritto nel codice suddiviso in due gruppi, uno di diritti e l altro di obblighi. L usufruttuario ha il diritto di godere della cosa e quindi l uso diretto e indiretto e la percezioni di frutti naturali e civili, inoltre il potere di disporre del proprio diritto per un certo tempo o per tutta la sua durata. Un limite essenziale che rende le sue prerogative più ristrette è di mantenere la destinazione economica della cosa(es: trasformare una villa in un hotel) Può invece portare miglioramenti alla cosa in cambio di un indennità da parte del proprietario. Se l usufrutto comprende cose deteriorabili si chiama quasi usufrutto. Quanto agli obblighi dell usufruttuario, oltre a quello di restituire la cosa alla fine di tale diritto deve:

-usare la diligenza del buon padre di famiglia

-fare inventario e prestare garanzia

-are le spese per la manutenzione e l amministrazione

-are le imposte

Quanto al proprietario viene chiamato nudo proprietario perché non gode più della cosa ha controllo su di essa.

L usufrutto nasce per volontà privata (contratto o testamento) o per usucapione; ha una durata limitata, tale diritto può cessare alla scadenza o alla morte dell usuario. L usufrutto per una persona giuridica è di 30 anni.

Può estinguersi:

-per prescrizione

-riunione di usufrutto e proprietà della stessa persona

-totale perimetro della cosa: se perisce un edificio però l usufrutto permane sull area.

Cause particolari di estinzione:

-provvedimento del giudice

-abuso

Usodiritto di servirsi della cosa ma anche di godere dei frutti, limitatamente ai bisogni suoi e della famiglia, l uso è personalissimo, a differenza dell usufrutto che è cedibile.

Abitazione: l uso di un immobile con l unico scopo di abitarvi.

Superficie: per capirla bene facciamo riferimento all accessione (modi di acquisto della proprietà), è probabile che questo meccanismo venga abbandonato separando la proprietà del suolo e la proprietà di ciò che è costruito sopra. Questa separazione può verificarsi  quando il proprietario costruisce a favore di un altro (diritto reale su cosa altrui) che se viene esercitato determina l acquisto della proprietà dell edificio separata da quella del suolo. Lo stesso risultato si ottiene se il proprietario di un immobile aliena la proprietà dell edificio separandola dal suolo.àproprietà superficiali.

Enfiteusi: Si realizza quando il proprietario di un fondo concede ad un altro soggetto (enfiteuta) il diritto di godere con l obbligo di migliorarlo e di are un canone annuo in denaro. Il dovere di migliorarlo è essenziale, infatti l enfiteusi è stata creata per evitare l abbandono di terreni combinando l interesse del proprietario nel continuare l utilizzo del fondo con quello dell enfiteuta a sfruttare il fondo e con un rapporto meno precario e meno oneroso dei semplici rapporti contrattuali. L enfiteuta può acquistare la proprietà del fondo ando 15 volte l ammontare del canone annuo.

Servitù: Determina un obbligo a carico del proprietario di un fondo (servente) a una reciproca pretesa a favore del proprietario di un fondo vicino (fondo dominante). Il doppio legame che si viene a formare si chiama prediale che viene dal latino predium che significa fondo.

Le servitù si possono costituire.

-coattivamente:

-volontariamente: (per contratto e per testamento)

-per usucapione:

-per destinazione del padre di famiglia

In base a questi modi si distinguono in servitù coattive e servitù volontarie. Le servitù coattive prevede una serie di situazioni in cui la piena utilizzazione di un fondo esiga che sia imposto un peso all altro fondo, la situazione prevista crea un diritto di ottenere la costituzione di una servitù.

Altri tipi di servitù sono quelle militari, dove si viene a creare una servitù per esigenze di carattere pubblico.


LA COMUNIONE


Essa è la contitolarità di un diritto reale, esistono 4 possibili situazioni in cui si origina la comunione:

Volontaria: cioè per volontà delle parti(es: due persone comprano insieme una cosa oppure la uniscono per averne una più grande)

Incidentale: indipendentemente dalla volontà delle parti (l eredità)

Forzosa: imposta dalla legge (es: riguardo le parti in comune di un condominio)

Legale: tra coniugi

La prerogativa principale di ciascun partecipante è di poter disporre sul diritto e cioè della quota. L idea di quota è lo strumento che concilia la titolarità della proprietà sulla cosa con la libertà del singolo a disporre su di essa. E a sua volta un cespite attivo nel patrimonio del singolo. Le prerogative del singolo si completano con il potere di chiedere lo scioglimento della comunione, se gli altri non acconsentono la domanda va rivolta al giudice che ordina lo scioglimento e procede alla divisione; non è possibile chiedere lo scioglimento di una cosa che tramite scioglimento cessa di esistere. E sempre necessario il consenso di tutte le parti. Per tutto ciò che riguarda l amministrazione prevale un criterio di tutela dell interesse collettivo  e tutti i partecipanti hanno diritto di concorrere nell amministrazione. Infine il potere della maggioranza stabilisce un regolamento per l ordinaria amministrazione.

Il condominio degli edifici

Il condominio è una particolare forma di proprietà degli edifici che combina insieme proprietà e comunione. E caratterizzata da una comunione forzosa e indivisibile delle parti comuni.

L oggetto di proprietà collettiva sono le parti comuni, rispetto a quest ultime il diritto del singolo segue regole ben precise che si allontanano dalla comunione. L amministrazione viene svolta tramite 3 atti:

-di ordinaria amministrazione: riparazioni di modeste entità, che verranno regolate tramite la maggioranza degli intervenuti.

-di straordinaria amministrazione: il numero legale per la valida costituzione dell assemblea è 2/3 dei condomini e la maggioranza necessaria

-innovazioni: occorre una maggioranza qualificata, cioè oltre la metà dei condomini. La proprietà individuale dei piani o porzioni di piano è regolata secondo le comuni norme della proprietà.


LA MULTIPROPRIETA


Consiste nel vendere un immobile con atti separati a più soggetti. Spesso viene effettuata in località turistiche e il contratto prevede che ciascun acquirente abbia il diritto di utilizzare esclusivamente l unità prescelta ma solo nel determinato periodo di tempo stabilito e solo nel suo turno(chiamata anche proprietà turnaria).


IL POSSESSO


Il possesso può essere pensato come il potere su di una cosa che si manifesta in un attività corrispondente a quella di proprietà. E composto da un corpusàil potere di fatto sulla cosa e un animusà il comportamento del soggetto sulla cosa come se fosse il proprietario.

Due importanti requisiti della fattispecie sono:

-che il controllo o l uso sulla cosa non può derivare dalla sola tolleranza del proprietario, perché tolleranza non crea possesso

- il possessore è colui che tiene o utilizza la cosa come la terrebbe il proprietario. Si può possedere direttamente o per mezzo di un altra persona che già ha la detenzione della cosa. La detenzione è quindi il potere di fatto sulla cosa di chi la tiene o la utilizza riconoscendo un diritto altrui e non conta l intenzione ma la condotta. E perciò chiaro che la detenzione non può mutarsi in possesso per effetto della volontà del detentore, ma occorre un atto di opposizione da parte del detentore che dichiare di non riconoscere diritto altrui.

L acquisto del possesso:

Il possesso può essere acquistato in modo originarioàper apprensione, cioè per impossessamento d iniziativa di chi diviene possessore e in modo translativoàper consegna (di chiavi o di contratto). Per quanto riguarda l acquisto in modo derivato che può realizzarsi anche senza la consegna quando:

-l acquirente è già dtentore e diviene possessore

-e chi cede il possesso mantiene la detenzione della cosa (il venditore tiene presso di se la cosa fino al momento della consegna).

Il possesso attuale non fa presumere il possesso anteriore, quindi:

-se la persona ha posseduto in tempo più remoto si presume il possesso intermedio.

-se la persona possiede in base ad un titolo si presume che possiede dalla data del titolo.

Per quanto riguarda la successione del possesso continua nell erede e l accessione del possesso è a titolo particolare, in questo caso il successore può giovarsi degli effetti del possesso ma evitare quelli di possesso in mala fede.

GLI EFFETTI DEL POSSESSO

Una prima serie di norme regolano i diritti e gli obblighi del possessore nella restituzione della cosa. Si tratta nel diritto di appropriarsi dei frutti, riparazioni e miglioramenti della cosa e infine particolare interesse il diritto di ritenzione cioè la facoltà di non restituire la cosa rivendicata fino a che non sia stata ata l indennità o siano state date dovute garanzie.

Un effetto prolungato nel tempo è l usucapione. Quando la cosa entra in possesso di un altra persona diversa dal titolare per un lungo periodo di tempo, la proprietà viene acquistata a titolo originario dal possessore e il proprietario perde il suo diritto e l usucapione diventa prescrizione acquisitiva.


LA TUTELA DELLA PROPRIETA E DEL POSSESSO


La proprietà e i diritti reali limitati hanno carattere di diritti assolui e si rispecchiano nelle azioni petitorie le quali si possono far valere verso tutti e con esse il diritto reale si fa valere in giudizio.

Le prime azioni a tutela della proprietà  sono:

-AZIONI DI RIVENDICAZIONE: dove il proprietario può chieere la restituzione della cosa che ha perduto o che non ha mai avuto in possesso; l azione si rivolge contro chiunque ne è in possesso nel momento in cui il proprietario la richiede, infatti l azione segue la cosa . Una volta che l azione è iniziata, il convenuto deve  recuperarla se l ha già ceduta e se non fosse possibile recuperarla deve are una somma di denaro equivalente alla cosa oltre che a risarcire il danno. Chi agisce in azione deve provare di essere il proprietario.

-AZIONE NEGATORIA: consiste nel far dichiarare l inesistenza di diritti affermati da altri. Il proprietario può chiedere tramite un giudice la cessazione di questi atti inibitori e condannare l altra parte.

LA PROTEZIONE DEL POSSESSO si articola in due parti:

-AZIONE DI REINTEGRAZIONE:Qualunque soggetto è protetto contro lo spoglio cioè la privazione del possesso . Il soggetto può richiedere al giudice entro un anno dallo spoglio di essere reintegrato nella sua posizione, se però tollera la situazione per più di un anno perde questo diritto.

Una più completa tutela è: -L AZIONE DI MANUTENZIONEàcontro le molestie (come ostacoli nell esercizio di una servitù) ào contro una privazione del possesso non violenta(contro un soggetto al quale era stato concesso l utilizzo di un appartamento gratuitamente)

-AZIONI DI NUNCIAZIONE: spettano sia al possessore che al proprietario. Es: la nunciazione di una nuova opera intrapresa su fondo altrui può creare danno alla propria cosa , in questo caso il giudice provvederà a stabilire se la cosa è valida o No. Simile è la denuncia per danno temuto.


DIRITTI DI CREDITO


Per obbligazione intendiamo il rapporto che si viene a creare tra debitore e creditore, il primo è obbligato ad un prestazione suscettibile di valutazione economica.La prestazione forma l oggetto dell obbligazione, quindi il debitore è tenuto a svolgere una prestazione per il soddisfacimento dell interesse del creditore e tenerlo lontanno da danni e rischi. La prestazione non è la cosa , ma il dare la cosa e il dare comprende anche il fare, cioè custodirla fino alla consegna. L interesse del creditore deve essere possibile, cioè determinare un valore che può essere espresso in denaro; una caratteristica molto importante è che il rapporto tra le parti deve avere carattere patrimoniale.

Il debitore e il creditore sono i due soggetti principali che compongono l obbligazione, non è sempre detto che il debitore sia la parte obbligata, prendiamo per esempio la bancaàquando verso i soldi in essa diviene il mio debitore.

Una norma fondamentale(1175) impone ad entrambi i soggetti l obbligo di dovere e correttezza, cioè il debitore deve adempiere nell obbligazione e il creditore deve collaborare con il debitore rispettando le regole stabilite; oltre a dovere e correttezza devono seguire il principio di buona fede che è un  dovere di comportamento.

Nel linguaggio giuridico è L ADEMPIMENTO è l esatta esecuzione della prestazione e L INADEMPIMENTO il suo contrario.

Prima di tutto nell adempimento deve esistere il principio di buon padre di famiglia, cioè una persona di buona fede.

Requisiti dell adempimento:

-CONSEGNA: deve essere fatta nel luogo dove è  sorta l obbligazione

-se corrisponde ad una somma di denaroàal domicilio del creditore nei limiti della scadenza

Il debitore può avere più debiti della stessa specie e dovrà dichiarare quale estinguere per primo, se non sussistono dichiarazioni dovrà seguire la procedura a norma di leggeàper primo quello scaduto, poi quello meno garantito, il più oneroso  e infine il più vecchio. Il debitore una volta estinto il debito dovrà richiedere al creditore una quitanza, cioè una dichiarazione da parte del creditore con cui attesta di aver ricevuto il amento.

GLI EFFETTI

Quando la prestazione è inesatta si parla di INADEMPIMENTO e il debitore che non ha eseguito o rispettato l obbligazione dovrà risarcire il danno a meno che non dimostri che la causa dell inadempimento non risulta a lui imputabile.

-Il debitore risponderà con tutti i beni personali presenti e futuri

-Il creditore può ricorrere al giudice per l adempimento forzato tramite espropriazione dei beni (tale esecuzione solo con somme di denaro).

 - il debitore con il risarcimento del danno non sarà liberato dall obbligazione

Un altra conseguenza è la MORAàil debitore è considerato inadempiente

La costituzione in mora non è necessaria in tre casi:

-Il debito deriva da fatto illecito

-il debitore ha dichiarato per iscritto di non adempiere

- quando il termine è scaduto e l adempimento doveva essere fatto al domicilio del creditore.


Anche per il creditore è presente una MORA se non collabora con il debitore:

- è a suo carico l inadempimento

-non sono più dovuti l interessi  ne i frutti

-dovrà risarcire il danno e saranno a sue spese la custodia e la conservazione della cosa.



ALTRI MODI PER ADEMPIERE


-Impossibilità sopravvenuta àl obbligazione si estingue per cause non imputabili al debitore

Novazione: entrambe le parti si accordano per sostituire la vecchia obbligazione con una nuova sostituendo oggetto o titolo (novazione oggettiva), se invece viene sostituito il soggetto(novazione soggettiva)

-Remissione: quando viene comunicato al debitore che il debito è stato rimesso, è un atto unilaterale che produce l effetto liberatorio.

Compensazione: Quando 2 persone sono obbligate l una verso l altra, esistono perciò due debiti distinti che si estingueranno per compensazione. Solo però se esistono alcuni presupposti: a)i debiti devono essere omogenei b)devono essere espressi in denaro c) non devono essere sottoposti a condizioni d) occorre la dichiarazione di una delle parti che desidera adempiere per compensazione.



Confusione: Il debitore e il creditor esi identificano nella stessa persona e si annullano reciprocamente i debiti (eredità).

Prescrizione: se il creditore non richiede le sue ragioni nel tempo prescritto dalla legge il debito prescritto si estingue.


TIPI DI OBBLIGAZIONE


PECUNIARIA(pecuniaàlatinoàdenaro)  E quel debito che ha per oggetto una somma di denaro; il riferimento ad una somma di denaro si esprime in una disponibilità monetaria. Questo argomento è assai discusso perché il debitore dovrà are riferendosi al valore nominale senza tener conto  di inflazione o perdita di valore. Dobbiamo però tener conto del principio NOMINALISTICOàdove il debitore dovrà are la somma di denaro che in quel momento

equivale al valore reale perduto.


OBBLIGAZIONI CON PLURALITA DI OGGETTI


Spesso il debitore è obbligato  a più prestazioni di cui una principale e le altre accessorie come ad esempio il dover consegnare una cosa comporta sempre anche la custodia .

L obbligazione alternativa: quando il debitore è obbligato in più prestazioni e può scegliere se eseguire l una o l altra.


Obbligazioni con pluralità di soggetti:

Quando abbiamo una pluralità di debitori si presentano due situazioni:

-solidarietà del debito :quando un solo debitore a l intera somma, gli altri dovranno a lui ognuno la loro parte

-obbligazione parziaria: quando ciascun debitore a la sua parte

In certi casa le legge prevede la solidarietà cioè tutti i soggetti sono tenuti in solido nel risarcimento del danno e ritenuti imputabili. Se l obbligazione è parziale la sorte di ciascun debitore è indipendente


Se esistono pluralità di creditori:

-Credito solidale: ogni creditore può esigere l intera prestazione dal debitore

-Credito parziario: ciascun creditore può esigere solo la sua parte della prestazione

La SOLIDARIETA esiste solo se è prevista.


LA SUCCESSIONE DEL CREDITO

In ogni situazione giuridica la posizione del creditore e del debitore si assume in base ad un titolo.

Possiamo vedere il credito come rapporto giuridico o come un bene che come tutti gli altri è cedibile e commerciabile.

Una prima successione del credito è

SURROGAZIONE

a)per volontà del creditore: il debito di un soggetto A verso B viene ato da un soggetto C in questo caso il creditore riceve il amento e surroga C nei suoi diritti verso A. Questo tipo  di surrogazione deve essere effettuata assieme al amento.

b)per volontà del debitore: il debitore chiede in prestito una somma di denaro o di cose fungibili necessarie per estinguere il debito anche senza il consenso del creditore. Nella quietanza il debitore chiederà di inserire la provenienza dei mezzi con cui ha ato.

c)legale : -quando il compratore di un immobile a uno o più creditori a favore dei quali l immobile è ipotecato.

 -quando l erede accetta l eredità e a i debiti per non essere espropriato dall eredità ricevuta.

-un terzo è obbligato a are un debito altrui o con altri.

-CESSIONE: è un contratto con cui si realizza il trasferimento del suddetto diritto. Proprio la cessione ci conferma che il credito è un bene poiché il creditore può cederlo anche senza il consenso del debitore a meno che non venga escluso dalla nascita dell obbligazione.La causa della cessione dipende dal contesto in cui la si inserisce e di conseguenza esistono delle norme applicabili.

-La garanzia: se la cessione del credito è a titolo oneroso il cedente (creditore)risponde al cessionario dell esistenza del credito ma non della solvenza da parte del debitore a meno che non abbia assunto la garanzia della solvenza del debito stesso. Secondo il principio con sensualistico la cessione del  credito avviene solo per effetto del solo consenso.


LA SUCCESSIONE DEL DEBITO


L identità del debitore non è mai indifferente al creditore proprio per questo la cessione del debito deve avvenire solo per  volontà del creditore .

DELEGAZIONHE: il delegante(debitore) assegna al delegatario(creditore) un nuovo debitore(delegato). Prima di tutto deve esistere un debito, in seguito il delegante invita il delegato a are e infine il delegato promette al delegatario di are.Il creditore può accettare o no, una volta accettato dovrà decidere se la delegazione sarà a carattere comulativo àcioè senza liberare il delegante. O a carattere privativo o liberatorio  cioè liberando il delegante. Per quanto riguarda la DELEGAZIONE abbiamo due tipi di rapporto:

-DI PROVVISTA :dove un certo rapporto tra delegante e delegato giustifica l invito ad obbligarsi.

-RAPPORTO DI VOLONTA : rapporto tra delegante e delegatario che si estingue con il amento.

ESPROMISSIONE: L espromittente si prende l incarico di sua spontanea volontà di are all espromissario per conto dell espromesso. Anche l espromissione si basa su un rapporto di provvista e uno di valuta.

ACCOLLO:  è un contratto tra debitore e una terza persona  la quale si accolla il debito .


LE GARANZIE:


Nel libro VI si parla della tutela dei diritti e spiega tutti i meccanismi predisposti per la tutela del creditore che ha il diritto di soddisfarsi sui beni del debitore in caso di inadempimento. Per prima cosa il codice cita il principio della responsabilità illimitata, cioè il debitore risponderà con tutti i suoi beni presenti e futuri; enuncia anche il criterio delle pari condizioni cioè ciascuno ha un eguale diritto di soddisfarsi sui beni del debitore.(privilegio, pegno e ipoteca). Esiste un solo limite generale cioè gli oggetti di primaria necessità, questa semplice definizione apre una serie di casi:

-prevede che solo determinati beni vengano destinati esclusivamente alla garanzia di debiti(patrimonio di destinazione)

-in altri casi si raccoglie una parte dei rapporti attivi e passivi che fanno capo ad un solo soggetto e che sono distinti dal patrimonio generale dello stesso soggetto. (patrimonio separato).(per esempio l eredità; l erede può evitare la confusione del suo patrimonio con quello del defunto se fosse un eredità dannosa).

- in un ultimo caso, viene riunito un insieme di rapporti attivi e passivi di più soggetti che sono però distinti dal patrimonio individuale.(patrimonio autonomo)

La nozione di patrimonio autonomo è molto ampia e indica fenomeni sempre diversi:

-un complesso di beni di cui sono contitolari più soggetti e che sono destinati a uno scopo

-una disciplina che mette a riparo questi beni dall azione dei creditori

-di conseguenza una nuova unità patrimoniale composta di rapporti che fanno capo a più soggetti ma che sono distinti dal patrimonio individuale di ciascuno.

Se il debitore ha più debiti ciascun creditore ha eguale diritto di soddisfarsi sui beni del debitore e il ricavato della vendita dei suddetti beni verrà distribuito in proporzione all ammontare dei crediti. Si parla di prelazione quando un creditore ha diritto di soddisfarsi a preferenza degli altri, le cause di prelazione sono i privilegi, il pegno e l ipoteca. I creditori sprovvisti di cause di prelazione si dicono chirografari (chirografo=documento scritto a mano). La legge stabilisce un ordine di preferenza tra creditori che occupano lo stesso grado. Se la cosa oggetto di privilegio, pegno o ipoteca va distrutta o deteriorata le somme di denaro dovute agli assicuratori come indennità saranno vincolate al amento dei creditori a meno che non vengano impiegate per riparare la perdita o il deterioramentoàin questo caso si parla di surrogazione cioè sostituzione.


I PRIVILEGI


La legge protegge certi creditori e il privilegio è accordato in considerazione della causa del credito; naturalmente è necessario un ordine di preferenza e al primo posto i crediti derivati da rapporto di lavoro. Si distingue un privilegio generale che è solo la pretesa a una particolare protezione del credito, invece il privilegio speciale funziona come un diritto reale limitato e si esercita solo su determinati beni ed è sempre giustificato da una particolare relazione tra credito e bene oggetto del privilegio.


LE GARANZIE DEL CREDITO:

 

Si parla di garanzie del credito per indicare tutti quei meccanismi che hanno la funzione di procurare al creditore un mezzo di sicura soddisfazione del credito. Si distinguono due tipi di garanzia: 1)personali: dove lo scopo di garanzia si raggiunge affiancando al debitore un garante, cioè un altro obbligato a cui il creditore può chiedere l adempimento.

2) garanzie reali: al creditore è attribuito il potere di espropriare un determinato bene e soddisfarsi con un diritto di preferenza sul ricavo della vendita di questo.

IL PEGNO:

E un diritto di garanzia sui beni mobili, su crediti o diritti aventi per oggetto beni mobili; si costituisce tramite un contratto di pegno la cui perfezione richiede la consegna della cosa che ne conferisce la disponibilità. I diritti del creditore pignoratizio sono regolati dal codice e sono:

-far vendere la cosa secondo regolare procedura

-farsi are con prelazione sulla cosa ricevuta in pegno

-chiedere al giudice che la cosa gli venga assegnata in amento fino a concorrenza del debito

-far sui i frutti prodotti dal bene

-infine nel pegno di crediti, riscuotere i crediti

IPOTECA:

Essa può avere per oggetto beni immobili, usufrutto di beni immobili, superficie ed enfiteusi. L iscrizione nel registro delle ipoteche non determina solo l opponibilità del diritto di creditore ma la stessa costituzione del vincolo.L ipoteca nasce attraverso una fattispecie complessa e si possono distinguere due momenti: 1)l esistenza del titolo. 2)la costituzione tramite iscrizione.

Il diritto a scrivere ipoteca può nascere:

-con atti a norma di legge (ipoteca legale)

-con sentenza di condanna al amento di una somma (ipoteca giudiziale)

-concessione volontaria: tramite contratto o dichiarazione unilaterale.

Quando si verificano tali atti, non si ha ipoteca ma solo il diritto a iscrivere ipoteca; l iscrizione si fa tramite il registro degli immobili del luogo dove l immobile è situato e ha effettuato un periodo di 20 anni. L ipoteca prende il grado al momento della sua iscrizione. Se il bene è passatoa terzi per esempio tramite successione il soggetto può:

-are i creditori

-rilasciare il bene in modo da non subire l esecuzione forzata

-liberare il bene dall ipoteca.

L ipoteca si estingue:

-se il credito si estingue

-mancata rinnovazione o cancellazione

-prescrizione.

LA FIDEIUSSIONE:

E una garanzia reale e solida; viene affiancato al debitore un garante che di sua iniziativa assume il debito.Il soggetto chiamato fideiussore o garante garantisce al creditore l adempimento dell obbligazione altrui. La fideiussione può essere assunta anche se il debitore non è a conoscenza. La causa è l esistenza dell obbligazione, se quest ultima non esistesse non si ha fideiussione. Il sue effetto è di rendere il garante e il debitore legati in solido verso il creditore. Se le obbligazioni sono verso banche si parla di fideiussione omnibus che vale per tutte le obbligazioni presenti e future.

LETTERA DI PATRONAGE:

Il caso più frequente è quello delle società per esempio: La holding per consentire ad una società controllata di ottenere un finanziamento scrive la lettera di patronage che metterà a conoscenza i finanziatori della situazione patrimoniale della stessa in caso di mancato adempimento della controllata. Diventerà la garanzia personale del finanziatore

CONTRATTO AUTONOMO DI GARANZIA

Il patrimonio del garante funge da garanzia e si basa sull intero patrimonio sul quale si impegna a garantire il debitore.

CONSERVAZIONE

I mezzi che la legge offre al creditore per conservare il suo credito sono:

-azione surrogatoria:lo scopo dell azione deve risultare da una situazione oggettiva di pericolo per la garanzia del creditore derivata dall inerzia del debitore.Questo potere di sostituzione(surrogazione)è riconosciuto al creditore solo per assicurare che siano soddisfatte e osservate le sue ragioni.

-azione revocatoria:Il creditore può chiedere al giudice che siano dichiarati inefficaci le garanzie messe dal creditore all interno del patrimonio(per es: se il debitore ha alienato alcuni beni per escluderli dalla garanzia)Per esercitare tale atto è necessario provare: 1)la frode del diritto2)la terza persona sia a conoscenza di ciò che ha acquistato.

-sequestro conservativo:Si tratta di una misura preventiva che il creditore può chiedere al giudice quando esistono delle ragioni per temere la perdita della garanzia del credito. Il sequestro ha lo scopo di impedire l alienazione dei beni oggetto di garanzia.


IL CONTRATTO


Il contratto secondo l articolo 1321 è l accordo tra 2 o più parti per costituire, regolare ed estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. La funzione vera e propria del contratto è l autoregolazione; l autonomia è la possibilità che da la legge ai privati di darsi legge da soli nei propri rapporti in particolare quelli patrimoniali. L effetto del contratto è quello di regolare gli interessi patrimoniali e i rapporti giuridici, di stabilire cioè un certo regolamento di interessi. La sua funzione può essere translativa o obbligatoria come possiamo vedere dal contratto di compravendita: da un lato viene trasferita la proprietà della cos a, dall altro nasce un obbligazione a carico del venditore(consegnare la cosa) e del compratore(are il prezzo).Se guardiamo l accordo contrattuale, il contratto ci appare come un atto giuridico formato con il consenso di 2 o più parti(contratto-atto); se invece guardiamo alle  conseguenze giuridiche dell accordo viene messo in evidenza il regolamento di interessi che nasce dal rapporto contrattuale(contratto-rapporto).

Il contratto è un accordo e quest ultimo è definito come un incontro di volontà; il contratto è un fatto giuridico e si compone di manifestazioni di volontà concordi. L elemento dell accordo fa del contratto un atto giuridico bi-o plurilaterale: cioè composto da 2 o più parti che portano interessi distinti ed il contratto deve soddisfare entrambi. Il legislatore dovrà quindi formare regole che equilibrano e proteggono le parti. Nelle trattative e nella formazione dell accordo le parti devono far riferimento alle clausole generali di buona fede e in dovere e correttezza che la legge richiede.

La condotta di malafede non rende il contratto invalido ma diviene fonte di responsabilità per i danni subiti dall altra parte. Un altra parte importante è l autonomia contrattuale, è una legge o autonomia del privato che si manifesta sotto duplice aspetto:

Nessuno può essere spogliato dei propri beni o essere costretto ad eseguire prestazioni contro la sua volontà

Ogni soggetto può con un atto di volontà costituire rapporti patrimoniali.

In questo caso l autonomia contrattuale è:

-libertà di scelta a seconda degli scopi che i privati si pregono fra i diversi tipi di contratto.

-ogni contratto scritto si basa su un insieme di clausole che formano il regolamento contrattuale

-infine la libertà di concludere con contratti atipici o innominati.

Il contratto è formato principalmente da 4 parti:Accordo, Causa, Oggetto e Forma.

L accordo:

Come ho già detto è la volontà delle parti e si può dividere in 2 aspetti, i soggetti e la volontà di essi. I soggetti devono essere dotati delle qualità che la legge richiede cioè poter essere titolari di rapporti giuridici. Quando invece parliamo di volontà delle parti facciamo riferimento alla forma del contratto cioè qualsiasi mezzo con cui la volontà si manifesta. In questo caso distinguiamo:

-accordo espresso: dove la volontà viene dichiarata (comunicata con parole, per scrito o qualsiasi altro gesto)

-accordo tacito: quando la volontà non viene manifestata con segnali, ma viene supposta logicamente. Richiede ugualmente la condotta che possa essere intesa come segno di consenso.

La causa:

Se manca questa parte del contratto è ritenuto nullo. La manifestazione della causa tra gli elementi del contratto significa che la funzione giuridica del contratto deve essere sempre collegata ad una funzione economico-sociale. La prima cosa che viene analizzata in un contratto è appunto il suo contenuto cioè la funzione economica riconosciuta in quel contratto. La causa manca quando il contratto non può fin dall origine produrre i suoi effetti essenziali. In base alla causa si distinguono diversi tipi di contratto:

-contratto a prestazioni corrispettive: dove la causa è funzione di scambio tra due prestazioni (sinallagmaàgrecoàrelazione di scambioà detti anche contratti sinallagmatici).

-contratti unilaterali: la prestazione è a carico di una sola persona.

-contratti di collaborazione: cioè tra più soggetti (simile alla precedente)

-contratti aleatori: nel quale una parte è senz altro gravata da una prestazione mentre l altra rimane incerta se la prestazione verrà eseguita o meno cosicché lo scambio è caratterizzato da un rischio.

-contratti commutativi: lo scambio tra le prestazioni non si lega ad elementi di rischio ma è previsto sulla base di un determinato rapporto di valori.

-contratti a titolo oneroso:   ciascuna parte mentre ricava un vantaggio sopporta anche un sacrificio.

-contratti a titolo gratuito: il sacrificio è di una sola parte mentre l altra riceve solo un vantaggio.

L oggetto:

Esso consiste o nel diritto o nella cosa oggetto della prestazione. Deve essere possibile, cioè una cosa prevista dalla legge(non sono possibili i beni demaniali), determinato o determinabile, perchè il contratto necessita di certezze onde evitare errori nella formazione delle volontà e infine deve essere lecito.

La forma:  Nessun contratto può essere privo di forma, perché essa è il mezzo che manifesta la volontà delle parti inoltre la forma del contratto è libera, cioè le parti possono liberamente scegliere il modo con cui manifestare il consenso, purchè sia previsto dalla legge. La forma è il modo in cui si esprime la volontà di contrarre e di solito la forma scritta è un modo per evitare equivoci che possono venirsi a creare con una forma orale o telefonica. In molti casi il contratto necessita di una forma scritta e in mancanza di essa c'è la pena di nullità, per esempio si richiede l'atto pubblico per le convenzioni matrimoniali e per la costituzione di società (spa-sapa-srl) in altri casi la forma scritta non è richiesta a pena di nullità, ma solo per la prova in giudizio.

CONCLUSIONE:


Le due parti hanno due ruoli ben distinti; il proponente e l'accettante in questo caso consideriamo l'accordo come lo scambio di due dichiarazioni, la proposta e l'accettazione. La proposta è la dichiarazione con cui la parte che assume l'iniziativa offre all'altra la conclusione del contratto. L'accettazione è la dichiarazione con cui la parte che riceve la proposta da il suo consenso al contratto in tutte le sue parti. Una volta accettata la proposta il contratto si conclude.

L'accettazione deve corrispondere esattamente alla proposta, se così non fosse il contratto non  è concluso ma si viene a creare una "nuova proposta" chiamata controproposta e con essa si invertono i ruoli. Non sempre questo schema riflette la realtà infatti se prendiamo come esempio contratti scritti l'accordo può risultare sottoscritto da entrambi. Il contratto si ritiene concluso nel momento in cui la parte che accetta ne è a conoscenza. Tali regole non sono uguali per tutti i contratti ma per quelli che si concludono con il solo consenso.(contratti consensuali). Altri contratti come quelli reali si concludono si concludono con la consegna della cosa; il consenso delle parti in questo caso è necessario ma non è sufficiente. Fino alla consegna del contratto le parti possono tramite la libertà contrattuale revocare sia la proposta che l'accettazione utilizzando anche il principio di cognizione.






INVALIDITA'


Il contratto può:

-non formarsi affatto perché mancano i requisiti

-formarsi in modo fragile perché i requisiti del contratto sono presenti sono presenti ma difettosi.

-formarsi bene ma rompersi successivamente per fatti che incidono sul rapporto.

Il contratto è ritenuto invalido quando non si è formato rispetto a quanto prescrive la legge e di conseguenza nullo.

-Se le due parti in concorde volontà decidono di scioglierlo.

-recesso di una delle parti

-risoluzione del contratto.

La nullità regolata dall'art 1418 si verifica quando il contratto è idoneo a produrre effetti:

-il contratto è contrario a norme imperative dello stato

.quando manca uno degli elementi essenziali

-altri casi stabiliti dalla legge.

Quando un contratto viene dichiarato nullo e quindi non produce i suoi effetti è per l'ordinamento come inesistente.

Alcuni casi particolari:

.mancanza di una dichiarazione di volontà

-difettato di capacità giuridica

-incapacità naturale o di fatto

L'annullamento invece è un pò diverso, viene lasciato che esso compia i suoi effetti ma viene incaricata dal giudice una delle due parti che chiederà l'eliminazione di questi. La situazione è sanabile e la parte con il potere può far cadere il contratto.

Uno dei casi che può prevedere l'annullamento è l'incapacità legale (al minore interdetto, all'inabilitato e al minore emancipato). In questo caso, si deve provare che il soggetto sia incapace di intendere e di volere anche solo per il tempo riguardante la conclusione del contratto e inoltre che dall'atto derivi un grande pregiudizio per l'incapace.

L'annullabilità è proponibile anche per i servizi della volontà ossia, quando si viene a creare con errore violenza o dolo. Si possono verificare anche contratti validi ma che non producono effetti, parliamo in questo caso di inefficienza del contratto.che può dipendere dall'assenza di presupposti giuridici.



Il contratto può essere sciolto:

-con un altro accordo

-con recesso di una delle parti, sempre se previsto da contratto

-con rescissione o annullamento

Il recesso è il potere che ha una delle parti o entrambe di sciogliere il contratto; è previsto e tutelato dalla legge e spesso risulta nel contratto stesso, ma alcuni contratti lo escludono (contratti a esecuzione periodica). Il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione. Possiamo vedere il recesso nel contratto di lavoro; il datore di lavoro può licenziare il dipendente solo per una buona causa e in questo caso il datore di lavoro ha una maggiore onerosità. Il dipendente può dare le dimissioni a sua discrezione.

La rescissione invece è tutelata dalla legge soprattutto per i contratti iniqui, cioè non equi, contrari alla giustizia. Ad esempio il contratto concluso a condizioni inique per lo stato di bisogno di una parte mentre l'altra ne approfitta per trarne vantaggio. Alla base di una rescissione vi è sempre una condizione di squilibrio tra le parti al momento della stipula, ed una relativa lesione degli interessi di una delle parti. L'iniquità è determinata da uno svantaggio pari o maggiore al 50% del valore effettivo della prestazione.

La prescrizione dell'azione è di un anno dalla conclusione del contratto.

La rescissione non opera come invalidità, ma si avvicina più allo scioglimento del rapporto. Tale situazione si può risolvere riportando il contratto a equità.


LO SCIOGLIMENTO


Si parla di scioglimento o risoluzione quando gli effetti vengono a cessare per cause che non riguardano il titolo ma che ineriscono allo scioglimento del rapporto. Il contratto può contenere clausole di scioglimento come la condizione risolutiva: utilizzata nei contratti a prestazione corrispettiva(scambio).Le disfunzioni che rompono la reciprocità della prestazione possono essere:

- inadempimento

-impossibilità sopravvenuta

-eccessiva onerosità


Risoluzione per inadempimento: La legge prevede due strade, insistere per l'attuazione del contratto o liberarsi del legame.Linadempimento attribuisce all'altra parte il diritto di risolvere il contratto solo però se la causa è valida. Il diritto di determinare la risoluzione può essere esercitato in due modi:

-con una domanda giudiziale, dove il soggetto chiede al giudice di risolvere il contratto e richiedere i danni

- in via extragiudiziale attraverso una diffida ad adempiere, cioè tramite un atto scritto dove si intima la parte inadempiente ad adempiere con un termine di 15 giorni.In ogni caso l'inadempiente dovrà risarcire il danno.

Un'altra strada per tale risoluzione riguarda i contratti a prestazioni corrispettive è di rifiutarsi di adempiere la propria prestazione fino a che non lo farà l'altra parte. In connessione all'inadempimento vanno considerate la clausola penale, quando il contratto prevede che se una certa prestazione non verrà adempiuta, la parte inadempiente dovrà are una somma di denaro che potrà concordare tramite il giudice. La caparra invece è una somma di denaro o una quantità di oggetti rilasciati alla conclusione del contratto a conferma della serietà dell'adempimento.


Risoluzione per impossibilità sopravvenuta: Come abbiamo già detto l'impossibilità sopravvenuta libera il debitore quando la causa dell'inadempimento è dovuta ad un fatto a lui non imputabile. Di conseguenza la parte liberata non può pretendere l'adempimento dell'altra prestazione e lo ha gia ricevuto dovrà restituirlo.


Risoluzione per eccesso di onerosità:

Il rapporto di corrispettività si basa su una valutazione economica delle due prestazioni che all'origine risultano eque. Se in seguito il valore muta una delle prestazioni diverrà eccessivamente onerosa e verrà risolta tramite l'offerta di modificare le condizioni del contratto secondo equità.



SINGOLI CONTRATTI:


Un tempo si distinguevano tra contratti civili e commerciali, alcuni regolati dal codice di commercio e altri come la vendita, regolati da entrambi. Oggi tutti i contratti tra privati vengono regolati dal codice civile.


CONTRATTI DI ALIENAZIONE:

La più antica e diffusa forma di scambio era il baratto e la permuta, cioè lo scambio di un bene con un altro; ancora oggi praticata, basta pensare ai pacchetti azionari. Da quando è entrata in vigore la moneta lo scambio muta in merce verso denaro. Ogni contratto nel quale si trasferisce un diritto verso corrispettivo di un prezzo si chiama vendita. La prestazione essenziale è da parte del venditore con il trasferimento del diritto o della proprietà e da parte del compratore il amento del prezzo. Anche per la vendita come abbiamo visto nei contratti in generale, si basa sul principio con sensualistico, cioè il diritto si trasferisce al momento della conclusione del contratto. L'oggetto della vendita deve esistere nel patrimonio del venditore e deve essere individuato. L'efficacia immediata della vendita è solo obbligatoria e in particolare il venditore assume anche l'obbligo di far acquistare la cosa al compratore se l'acquisto non ha effetto immediato. Il venditore è obbligato a consegnare la cosa, garantire il compratore e fargli acquistare la cosa nella vendita ad effetto obbligatorio. Un modo particolare di consegna è il costituto possessorio cioè il venditore trattiene la cosa presso di se ma costituisce nel compratore il possessore. Al momento della consegna dovrà oltre alla cosa consegnare anche i frutti.


CONTRATTI DI  SOMMINISTRAZIONE


Sia i privati che le aziende hanno necessità continuative o periodiche di energia o materie prime, indispensabili per l'esercizio dell'impresa. In questo caso una parte si obbliga verso corrispettivo in denaro a eseguire prestazioni periodiche o continuative di beni.


CATERING


Si indica un contratto a cavallo tra l'appalto di servizi e la somministrazione ed ha per oggetto la fornitura di pasti confezionati e alimenti in genere.


IL CONTRATTO DI SUBFORNITURA

E' quando un fornitore si impegna ad effettuare per conto di un impresa lavorazioni su prodotti semilavorati. (es: un impresa che costruisce macchine con altre imprese che forniscono i pezzi). Tale contratto può essere concluso solo tra imprenditori e l'oggetto del contratto può essere vario, sia un dare (fornitura di prodotti), sia un fare (prestazione di servizi). Viene imposta la forma scritta a pena di nullità e inoltre devono sempre essere presenti i requisiti del bene o del servizio e  la modalità dei termini di consegna.


CONTRATTO ESTIMATORIO


Viene utilizzato soprattutto nel commercio a dettaglio per esempio di giornali; Questo contratto ha lo scopo di attribuire al commerciante la disponibilità materiale e il potere di vendere senza esserne proprietario e di are solo ciò che ha venduto restituendo il resto.


IL FRANCHISING


Nato negli Stati Uniti nelle industrie del nord le quali cercavano di creare organizzazioni di vendita nell'ex confederazione ma venivano spesso sabotate; per evitarlo stipulavano un contratto con imprenditori locali i quali esercitavano la loro attività ma con le direttive del produttore utilizzando anche nome e insegna. La sua funzione oggi è di stabilire una catena di distribuzione con caratteristiche omogenee ma gestite da imprenditori indipendenti dal produttore. Grande importanza ha assunto anche il factoring, si tratta di un operazione fondata sulla cessione di crediti: un imprenditore si accorda con un altro per cedere una massa di crediti derivati di impresa dietro il amento di una percentuale delle somme riscosse. La sua funzione è quella di evitare all'imprenditore i costi di esazione dei singoli crediti e di assicurare una liquidità costante.

LOCAZIONE


Non sempre un soggetto è disposto a are un prezzo per acquistare la proprietà del bene o perché il prezzo è troppo alto o perché il bisogno del bene può essere temporaneo. Si prospetta allora la convenienza di uno scambio tra chi dispone di un bene ed ha interesse a ricavare i frutti e chi ha interesse di utilizzarlo ando un corrispettivo. Tale contratto è la locazione che è ben diversa dal noleggio o dall'affitto. L'obbligo fondamentale del locatore è di far godere la cosa al conduttore e i tre obblighi principali sono:

-la consegna della cosa in buono stato

-la manutenzione

-la garanzia del pacifico godimento

Come prestazione fondamentale da parte del conduttore è il amento e a locazione finita la restituzione della cosa nello stato in cui era stata consegnata. Salvo patto contrario il conduttore ha facoltà di dare la cosa in sublocazione ma non può cedere il contratto senza il consenso del locatore. Ha un limite di 30 anni a meno che le parti non stipulino termini differenti. Nella locazione a tempo determinato essa termina senza disdetta.


LOCAZIONE DI IMMOBILI URBANI


La durata non può essere inferiore a 4 anni con il rinnovo di altri 4 ad esclusione dei contratti ad uso abitativo transitorio. Il locatore deve:

-consegnare la cosa in buono stato

-mantenerla in stato da servire al convenuto

-garantire il pacifico godimento

Deve provvedere a tutte le riparazioni necessarie eccetto quelle di piccola manutenzione e coprire le spese condominiali. Il conduttore invece deve prendere in consegna l'immobile e conservarlo  e dare il corrispettivo al locatore.Tali contratti devono essere registrati all'ufficio delle entrate entro 30 giorni dalla stipula del contratto.


LEASING


Un contratto che si avvicina per certi aspetti alla locazione ma non è ancora espressamente disciplinato dal diritto italiano è dunque un contratto innominato.

La forma più vicina alla locazione è il leasing operativo che è il contratto con cui una parte concede all'altra verso corrispettivo in denaro l'utilizzazione di un bene e una volta terminato il contratto il conduttore potrà scegliere se rinnovare il contratto, acquistare la cosa o sostituirla con un'altra.

Di maggior rilievo è il leasing finanziario in cui rimane lo schema base della locazione, ma le parti sono tre; il concedente finanziario che spesso si riflette in una società, il conduttore e il fornitore del bene e il godimento della cose è l'oggetto del contratto.


Una variante del leasing è l'operazione di SALE AND LEASE BACK cioè il proprietario di un bene lo vende ad una società di leasing che concede nuovamente il bene in leasing al proprietario.


CONTRATTI AGRICOLI

Ci riferiamo ad un gruppo di contratti caratterizzati dallo scopo di consentire a un soggetto non proprietario l'utilizzazione di un fondo agricolo ai fini di impresa.




IL COMODATO D'USO


La funzione è quella di realizzare una concessione gratuita dell'uso di una cosa. Di regola si tratta di una cosa inconsumabile. Il comodato è un contratto reale che si conclude con la consegna della cosa e da quest'ultima nasce l'obbligo del comodato, cioè di custodire e conservare e di servirsene solo ed esclusivamente per l'uso determinato dal contratto. In caso di inadempimento il comodante può richiedere indietro la cosa e esigere il risarcimento del danno. Esiste un'obbligazione a carico del comodante, egli è tenuto a risarcire il danno derivato dai vizi della cosa.


IL MUTUO O PRESTITO DI CONSUMO


Ottenere la disponibilità di una certa somma di denaro o di altre cose fungibili con l'obbligo di restituirle della stessa specie e quantità. Il mutuo è dunque un prestito di consumo ed è un contratto reale e prima della consegna si produce solo una promessa di mutuo.


CONTRATTI DI PRESTAZIONE D'OPERA O DI SERVIZI


Lo scambio può avere ad oggetto anche il compimento di un opera o di un servizio verso un corrispettivo. Questo genere di scambio si articola in diverse fattispecie ciascuna con la propria disciplina.


CONTRATTO D'APPALTO: dove una parte chiamata appaltatore si obbliga nel compimento di un opera e l'altra chiamata committente si obbliga a are un corrispettivo in denaro. Si ha appalto solo quando l'appaltatore dispone di un organizzazione propria (capitale, materiale e personale) e si assume il rischio di gestione. Queste sono le caratteristiche che lo distinguono dagli altri contratti di scambio.


IL MANDATO

Una persona non avendo possibilità o tempo incarica un altro soggetto di sua fiducia ad agire nel suo interesse. L'oggetto della prestazione è la fiducia tra mandante e mandatario.

La commissione e la spedizione sono due sottoposti del mandato: LA COMMISSIONE, è un mandato che ha per oggetto l'acquisto o la vendita di beni per conto del committente in nome del commissionario, quest'ultimo assume le obbligazioni del mandatario. LA SPEDIZIONE invece è un mandato con cui lo spedizioniere assume l'obbligo di concludere in nome proprio e per conto del mandante un contratto di trasporto e di compiere le correlate operazioni.(carico, scarico, garanzie per la merce)


L'AGENZIA


Le due parti sono l'agente e il proponente, il primo si impegna ad assumere l'incarico e il proponente si obbliga a dare una retribuzione chiamata corrispettivo. Il proponenete non può avere più agenti nella stessa zona e l'agente non può avere lo stesso incarico per altre imprese nello stesso ramo.







FATTI ILLECITI


La vita quotidiana, soprattutto in una società complessa è una continua occasione di rischio;

Le fonti delle obbligazioni sono fondamentalmente i contratti, gli atti e i fatti illeciti. Per quanto riguarda gli atti illeciti si parla di responsabilità extracontrattuale.  

Si distinguono due fattispecie generali dell'illecito

-l'inadempimento dell'obbligazione (tra due parti del rapporto obbligatorio, inadempimento a causa del debitore e inad. A causa del creditore).

-il fatto illecito: La responsabilità non nasce da un rapporto già esistente, ma è prodotta dal fatto dannoso.

Le due fattispecie dell'illecito sono indicate come illecito contrattuale (fonte di resp. Contrattuale) e illecito extracontrattuale (fonte responsabilità extracontrattuale). Sono due voci espressioni che derivano dal diritto romano in cui si contrapponeva la responsabilità da contratto e quella da delitto detta anche aquiliana. Oggi questa terminologia è inesatta perché la responsabilità contrattuale deriva dall'inadempimento di qualsiasi obbligazione che nasca da contratto o da atti o fatti. Alle due fattispecie si affianca una terza l'illecito precontrattuale, si tratta della violazione dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede nelle trattative contrattuali.

Secondo l'art 2043 è risarcibile il danno che sia:

-ingiusto

-legato al fatto commesso al nesso di casualità.

La responsabilità del danno è accollata a chi ha commesso il fatto con dolo (consapevolezza e volontà) o colpa (negligenza) a condizione che fosse capace di intendere e di volere. La colpa consiste nell'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini dell'autorità, discipline varie, con un'azione svolta con negligenza, imprudenza o imperizia, ma senza il carattere della volontarietà del danno.

Il dolo implica invece una certa intenzionalità nel cercare gli effetti che portano al danneggiamento.


Gli elementi dell'illecito che derivano dall'art 2043 sono:

-soggettivo: che riguardano il soggetto responsabileàimputabilità e colpevolezza

Oggettivi: che riguardano il fatto e le sue conseguenzeàdanno ingiusto e nesso di casualità.


ELEMENTI OGGETTIVI:

Il danno ingiusto:

Per quanto riguarda il significato tradizionale è ciò che compio violando il diritto altrui e non in base ad un mio diritto(è definita una condotta antigiuridicaàquando si lede un diritto altrui senza averne diritto). Il danno ingiusto e definito l'elemento principale del fatto illecito che giustifica una pretese di risarcimento.

Anche per quanto riguarda la vita o l'integrità fisica cedono di fronte all'esistenza di una causa di giustificazione come per esempio la legittima difesa o uno stato di necessità. La legittima difesa si ha quando il comportamento lesivo viene ritenuto l'unico modo per salvare se stessi o altri da un'aggressione ingiusta; invece lo stato di necessità si presenta quando il comportamento lesivo sia l'unico modo per salvare se o altri da un pericolo attualedi danno grave alla persona.


Il nesso casuale:

Il danno deve essere cagionato dal fatto illecitoà in questo caso prevale il criterio di casualità adeguata, cioè si considerano provocati dall'illecito quei danni che possono essere considerati conseguenze dell'illecito. Se il danno è stato provocato da più soggetti avremo la solidarietà del debito, cioè il danneggiato potrà richiedere l'intero risarcimento ad un solo sog (e gli altri dovranno rendere la loro parte a quel soggetto)oppure ogni soggetto dovrà mettere la sua parte nella misura determinata dalla gravità della rispettiva colpa e dalle conseguenze che ne sono derivate.


ELEMENTI SOGGETTIVI:


Devo per prima cosa esistere due requisiti minimi tali per cui sia possibile imputare al soggetto le conseguenze delle sue azioni. A ciò va aggiunto il criterio di imputabilità, cioè la capacità naturale di agire, la capacità di intendere e di volere, a meno che il suo stato di assenza non dipenda da causa (es. ubriachezza), appunto imputabile al soggetto agente. L'incapace legale, invece, risponde del danno causato (es. il minore d'età). Se il soggetto non era in grado di intendere e di volere, non sarà ritenuto responsabile e non dovrà risarcire il danno. Infatti, nel caso di danno arrecato da un incapace, il risarcimento è dovuto dai genitori o dal suo sorvegliante, se questo non dimostra di non aver potuto impedirlo e se questo non può risarcire, il giudice può stabilire un indennizzo a carico dell'incapace. Se un bambino, invece, è capace naturale (capacità naturale = capacità di intendere e di volere), risponde lui in prima persona. È imputabile solo il soggetto che ha agito con la capacità naturale.

Oltre al comportamento doloso o colposo, esistono altri criteri di imputazione che vengono raggruppati in base al criterio del rischio per esempio: viene accollato al padrone la responsabilità per i danni procurati da illeciti dei loro domestici o dipendenti (rapporto datore di lavoro-dipendente) Sempre derivanti dal problema del rischio sono i pericoli derivanti da attività economicheàchi svolge attività pericolose è obbligato a risarcire il danno, a meno che non provi che il danno sia stato causato da un fattore esterno non prevedibile ne evitabile. Per quanto riguarda edifici in rovina il rischio è legato alla proprietà e quindi il proprietario si libera solo se dimostra che la rovina non è dovuta da difetti di manutenzione.


LA RESPONSABILITA' PER FATTO ALTRUI:

In questo caso si parla di responsabilità indirette, si parla di una responsabilità oggettiva legata alla posizione del responsabile.(un caso già citato è il rapporto datore di lavoro-dipendente).

Su ragioni diverse si fonda la responsabilità dei genitori e dei tutori; la responsabilità del tutore o del genitore si basa sulla sorvaglianza da parte del tutore e della potestà da parte dei genitori. Come prova liberatoria ànon aver potuto impedire il fatto e dimostrando di aver fornito ai li un educazione giusta e di aver vigilato le loro attività. Sulla vigilanza vera e propria si basa la responsabilità del tutore.


IL DANNO

Per danno intendiamo lesione di un interesse o in senso più stretto di pregiudizio derivante dalla lesione di un interesse di tre tipi:

-non patrimoniale: corrisponde ad un risarcimento solo nel caso in cui l'illecito civile si rifletta da un reato penale e si conura nel danno morale, ossia il prezzo per il dolore.

-economico: rientra l'incapacità di lavorare, ossia quella situazione di incapacità a produrre reddito a causa dell'illecito. Se il danno è riferito alla persona questa deve essere risarcita.

-biologico:a consolidamento di tale diritto ha contribuito la corte costituzionale che ha considerato il danno biologico come il danno-evento e quindi distinto dalle conseguenze di ordine patrimoniale e morale. E' la lesione all'integrità psicofisica della persona suscettibile a valutazione medica. In questo caso risarcibile.

Un ulteriore danno è quello ambientale istituito dal ministero dell'ambiente in favore dello stato. L'obbligo del risarcimento deriva da fatto doloso o colposo in violazioni di legge che compromette l'ambiente. La lesione può riferirsi altre ai beni di proprietà dello stato, anche privati. Il risarcimento verrà stabilito in base alla gravità del danno.




RISARCIMENTO:


Essa è la funzione principale della responsabilità. L'obbligo che grava sul danneggiante ha per oggetto il risarcimento del danno e le varie forme sono:

-risarcimento in equivalente somma in denaro (risarcimento per equivalente)

 -ripristinare la situazione così come sarebbe se l'illecito non si fosse verificato (risarcimento in forma specifica)

Per quanto riguarda il danno biologico si tratta di tradurre in moneta la menomazione dell'integrità psicofisica e si tratta di una rendita vitalizia (somma di denaro per tutta la vita) determinata in base alla situazione patrimoniale delle parti e della natura del danno. La liquidazione può essere convenzionale per accordo delle parti o giudiziale tramite sentenza.

Per quanto riguarda il danno causato da un incapace o interdetto o minore si ricorre ad un'indennità che ha lo scopo di compensare il pregiudizio patrimoniale sofferto dal danneggiato ma non corrispondente esattamente al danno subito.



ESTINZIONE DEL DIRITTO:


PRESCRIZIONE E DECADENZA:

LA PRESCRIZIONE:

Ogni diritto si estingue per prescrizione quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. E' un modo di estinzione del diritto fondato su inerzia del titolare.

Le norme sulla prescrizione sono inderogabili dai privati. Una volta entrata in atto è possibile richiedere nuovamente tale diritto; il decorso della prescrizione non annulla il diritto ma lo blocca. Essa non opera sui diritti della persona e sui diritti al mantenimento.

Il modo di operare.

-decorrenza: la prescrizione comincia a decorrere dal momento in cui il diritto può essere fatto valere.

- sospensione: la prescrizione può essere sospesa in alcuni casi particolari come: tra coniugi, tra genitori e li, tra erede e eredità. Invece non corre prescrizione quando il titolare del diritto non può esercitarlo come l'incapace o il minore

-interruzione: quando cessa l'inerzia del titolare, quindi la prescrizione si interrompe e azzera il periodo precedente di prescrizione.

-durata: a seconda della situazione: risarcimento del danno per illecito 5 anni

Circolazione dei veicoli 2 anni

Crediti per prestazioni periodiche 5 anni

Fine rapporto di lavoro 5 anni.

Se invece il titolare agisce in giudizio e ottiene una sentenza definitiva la prescrizione avrà durata 10 anni


DECADENZA:

A differenza della prescrizione essa è assoluta, cioè non hanno rilievo gli impedimenti che la prescrizione giustifica e solo l'esercizio del diritto evita la decadenza. Di solito il diritto deve essere utilizzato in un dato termine spesso breve. La decadenza necessita di certezza e può essere stabilita da legge o da contratto. Se è stabilita da legge si distingue:

-diritti indispensabili: non è possibile modificare la disciplina e non c'è remunerazione

-diritti disponibili: il termine viene stabilito a tutela di chi subisce l'esercizio del diritto.












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