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Le caratteristiche dello Stato moderno



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Le caratteristiche dello Stato moderno

Questo tipo di organizzazione politica (lo stato) è sorta in tempi recenti, prima in Europa (400-600) e poi si è diffuso nel resto del mondo (ES: in Africa dopo la seconda guerra mondiale con la decolonizzazione). Per distinguere questa forma di governo con quelle del passato essa viene chiamata Stato moderno. Gli stati odierni hanno tipologie diverse tra loro, vi sono stati democratici, autoritari, unitari, federali, monarchiche e repubblicane. Nonostante le differenze, essi possiedono 3 caratteristiche comuni per essere definiti, Stato, e sono:

un territorio delimitato dai confini ben stabiliti



un popolo

un apparato che esercita in modo stabile il potere politico su quel territorio e su quel popolo.

La parola "STATO" si può definire in modi diversi, sia per designare l'insieme di questi 3 elementi appena citati in questo caso possiamo parlare di Stato-comunità(ES: il reddito dello stato italiano è maggiore di quello Greco). E sia per designare l'apparato politico come entità a sé stante rispetto al popolo e al territorio in questo caso si parla di Stato-apparato. (ES: i cittadini ano le tasse allo stato). Quindi possiamo dire che usiamo la parola stato per indicare quell'apparato che esercita il potere politico su un determinato territorio e popolo.

Stato e società civile

Vediamo che lo stato è un apparato governativo ed esercita il suo potere politico sulla società civile dettando regole per il suo funzionamento e degli interessi che ritiene comuni a tutti. Invece la società civile è costituita da cittadini che vengono governati dallo stato, questa società stabilisce autonomamente una relazione tra di loro seguendo i propri desideri, le proprie convinzioni, interessi: le relazioni familiari, di amicizia, di amore, le relazioni economiche (scambi, lavoro, produzione ecc.) le relazioni culturali. Per perseguire tali interessi si riuniscono in gruppi, associazioni, sindacati e partiti che costituiscono l'organizzazione della società civile.

Lo stato apparato

Invece l'apparato statale è formato da un'organizzazione complessa che comprende molte ure come il presidente della repubblica, gli agenti di polizia, ministri, gli insegnati, deputati, generali, giudici ecc. Nonostante questa vasta organizzazione è un'entità unitaria.

Lo stato come persona giuridica

Quindi lo stato è un'entità astratta, impersonale che può agire attraverso organi formati da persone fisiche che agiscono a suo nome e ha la capacità giuridica e la capacità di agire. La capacità giuridica che consiste nel fatto che lo Stato può essere titolare di diritti e doveri verso i cittadini o verso gli altri stati, invece la capacità di agire consiste nel fatto che lo stato può compiere atti giuridici come (emanare leggi, pronunciare sentenze, stipulare contratti) che hanno effetti giuridici nei confronti dei cittadini o di altri stati. Esso agisce attraverso il parlamento, giudici, funzionari di polizia ecc.

Gli organi dello stato

Essendo che lo stato è formato da molti organi, ad ogni organo gli vengono attribuiti dei poteri dall'ordinamento giuridico (costituzione, leggi). Questi agiscono per nome e per conto dello stato. Essi si distinguono in:

Organi monocratici (o individuali) formati da una sola persona fisica che può agire in nome e per conto dello stato come: presidente della repubblica, presidente del consiglio, prefetto, giudice di pace.

Organi collegiali formato da più persone fisiche come: camera dei deputati, consiglio dei ministri, corte costituzionale, corte d'appello.

Organi complessi che sono formati da più organi come: governo a sua volta formato dal presidente del consiglio, ministri e dal consiglio dei ministri.

Per quanto riguarda le funzioni si distinguere tra organi legislativi, giudiziari ed esecutivi o amministrativi.

La distinzione fondamentale è quella tra::

Organi politici che hanno il compito di prendere decisioni che riguardano l'intera collettività. Essi sono eletti direttamente o indirettamente dai cittadini e hanno un mandato temporaneo (parlamento, governo, presidente della repubblica).

Organi burocratici essi hanno il compito di mettere in pratica le decisioni presi degli organi politici, (polizia, esercito, uffici funzionari, scuole, prefetti, ministeri)

Organi costituzionali essi hanno il compito di definire l'indirizzo politico generale dello stato. In Italia tali organi sono il parlamento, governo, presidente della repubblica e la corte costituzionale.

Vediamo inoltre che il potere politico non è solo esercitato dallo Stato ma anche da altri enti cioè gli enti pubblici territoriali che sono: regioni, provincie e comuni, essi riproducono in piccolo le caratteristiche dello stato. Esistono anche enti pubblici non territoriali

dotati di personalità giuridica distinta dallo Stato che svolgono particolari funzioni come INPS, banca d'Italia ecc.



Il potere politico

In tutte le società vi sono altre forme di potere oltre a quello politico. Il potere economico esercitato da chi detiene le ricchezze e i mezzi di produzione che possono costringere altri a tenere certi comportamenti (ES: potere dei banchieri, industriali, proprietari) Il Potere spirituale esercitato dalle chiese sui fedeli in materia di comportamenti morali e di pratiche di culto. Potere ideologica è il potere degli intellettuali che possono influenzare gli altri attraverso la diffusione delle proprie idee.

Monopolio della forza

Vediamo inoltre che il potere politico a differenza di altri tipi di potere può ricorrere all'uso della forza per ottenere il rispetto dei propri comandi. Per forza si intende la forza fisica, costrizione materiale, si dice che lo stato ha il monopolio della forza. Quindi deve disporre dei mezzi necessari per renderlo effettivo (ES: esercito, polizia).

Non sempre lo Stato ricorre alla forza perché è probabile che cittadini rispettino la legge.

Sovranità e indipendenza

Quindi lo Stato è l'apparato che ha il monopolio della forza legittima su un dato territorio e su una data popolazione, si può dire che lo Stato è un'ente sovrano. Le relazioni che intercorrono tra stati  sovrani e indipendenti sono regolati dalle norme giuridiche che formano il diritto internazionale.

Le limitazioni della sovranità

La sovranità dello Stato è stata sottoposta tuttavia a delle limitazioni sia sul piano internazionale che su quello interno. Sul piano internazionale l'aumento delle relazioni fra gli stati ha indotto  a limitare la propria sovranità mettendo dei vincoli e dei limiti giuridici che derivano dall'adesione a trattati, alleanze e organizzazioni internazionali. Esiste in Europa l'Unione Europea che ha il potere di emanare leggi immediate ed efficaci negli stati membri. Quindi possiamo dire che Sul piano interno le limitazioni dello Stato sovrano è stato il filo conduttore per costituire lo stato moderno, negli stati contemporanei le limitazioni appaiono in 3 modi:

l'affermazione della sovranità popolare ha posto lo Stato sotto il controllo dei cittadini, poiché il popolo elegge i propri rappresentanti affidando a loro il potere legislativo. In più facendo un referendum il popolo può decidere direttamente sulle leggi dello stato.

La sovranità dello Stato è sottoposta a norme giuridiche, quindi se lo stato non rispetta le norme previste i cittadini hanno il diritto di rivolgersi ai giudici.

Abbiamo visto inoltre che all'interno dei confini dello Stato operano altri enti territoriali che svolgono funzioni di governo sui territori di loro competenza con minore o maggiore autonomia dallo Stato centrale.

Il territorio

Si è detto che lo stato esercita la sua sovranità su un determinato territorio. Il territorio dello Stato comprende la parte di terraferma, delimitata dai confini già stabiliti attraverso accordi bilaterali. Se non c'è un accordo si apre un conflitto territoriale risolvibile con il ricorso a un giudice internazionale (ES: corte dell'AIA) oppure con la guerra. Il territorio dello Stato comprende anche il sottosuolo fin dove la profondità è raggiungibile dall'uomo, poi spazio atmosferico dove lo stato può impedire a qualsiasi aereo di sorvolare il proprio territorio. Vi sono poi le acque territoriali che comprendono un tratto di mare lungo le coste e la sua ampiezza è di 12 miglia marine dalla costa. Lo stato esercita anche la sua sovranità sulle navi e gli aerei di cui battono bandiera anche se sono fuori dai suoi confini.

Il popolo

Il popolo è formato da tutti coloro riconosciuto come cittadini dello Stato. Essi hanno il dovere di obbedire ma anche dei diritti nei confronti dello Stato che a sua volta stabilisce delle norme in base alle quali una persona è riconosciuta come cittadino.

Due criteri opposti

Sono cittadini di uno Stato tutti coloro che vivono stabilmente entro i suoi confini.

Il riconoscimento della cittadinanza si basa su 2 criteri opposti:

IUS SANGUINIS (diritto del sangue) in base al quale la cittadinanza è riconosciuta solo ai li di cittadini

IUS SOLI (diritto del suolo) in base al quale sono cittadini tutti coloro che nascono nel territorio dello Stato oppure coloro che risiedono legalmente per un certo numero di anni entro i confini dello Stato.

Il diritto di sangue conura una cittadinanza di tipo etnico sulla base della discendenza. Il diritto del suolo invece conura una cittadinanza di tipo territoriale sulla base della residenza.

La cittadinanza Italiana

La cittadinanza Italiana può essere acquistata in 3 modi:



per nascita (lio di padre/madre Italiani anche se nato all'estero)

per matrimonio, lo straniero/a che sposa un/a cittadino/a italiano purché risiede in Italia da almeno 6 mesi al momento del matrimonio altrimenti dopo 3 anni.

Può diventare cittadino per concessione, lo straniero che essendo in possesso di determinati requisiti presenta domanda al capo dello Stato, in tal caso è concessa con decreto del presidente della repubblica.

Può essere persa quando il cittadino vi rinuncia; accetta presso un governo straniero un impiego che comporta l'obbligo di fedeltà verso di esso.


Cittadini e stranieri

Negli ultimi anni l'immigrazione è stato al centro dell'attenzione politica ed è regolata dal testo unico emanato con il D.lgs 286/1998 che si propone 2 obiettivi:

Impedire un ingresso indiscriminato degli stranieri in Italia.

Garantire a tutti i diritti fondamentali e alcuni servizi essenziali a coloro che vivono e lavorano, legalmente nel nostro paese.

La legge Italiana distingue 2 tipi di stranieri:

Cittadini dei paesi aderenti all'Unione Europea, che godono della condizione comune di cittadini europei e possono soggiornare e circolare liberamente in qualsiasi stato dell'Unione.

Cittadini extracomunitari, cioè gli stranieri provenienti da paesi esterni all'Unione Europea. Tali stranieri godono come i cittadini italiani dei fondamentali diritti dell'uomo però sono sottoposti  ad alcuni limitazioni per quanto riguarda l'ingresso e il soggiorno in Italia. Per l'ingresso il cittadino extracomunitario deve dimostrare di avere un contratto di lavoro nel nostro paese una volta entrato deve ottenere il permesso di soggiorno valido per 2 anni se è scaduto o è senza il permesso viene espulso.

Diritto di asilo

Inoltre l'Italia gli riconosce il diritto di asilo, infatti l'art. 10 c.3 Cost. dice che lo straniero <<al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla costituzione Italiana>> ha il diritto di essere accolto nel territorio della repubblica.

Stato e nazione

Vediamo che i termini stato e nazione anche se vengono usati spesso esprimiamo concetti diversi. Come si è detto lo stato è un'entità giuridica definita dal territorio e dalla popolazione governata da un apparato politico. Invece la nazione è un'entità storico culturale che definisce quell'insieme di individui che sono legati tra loro da una comune appartenenza. Mentre i confini dello stato sono ben definiti, quelli della nazione sono più difficili da definire. La stessa differenza esiste tra cittadinanza e di nazionalità. La cittadinanza indica l'appartenenza di una persona a uno Stato ed è definito da precise norme. La nazionalità indica l'appartenenza di una persona a una più vasta collettività in cui si riconosce e si identifica.

Le forme di Stato

Come sappiamo tutti gli Stati del mondo possiedono 3 aspetti comuni gli citati ma oltre agli aspetti comuni sono molto diversi tra loro. Esistono diversi tipi di Stati ma nell'epoca in cui viviamo la distinzione più importante è quella tra gli Stati democratici (con un economia sviluppata) e gli Stati non democratici o autoritari (con un economia sottosviluppata).

Gli Stati democratici

Lo Stato può essere considerato democratico solo se presenta 3 caratteristiche:

Negli stati democratici la sovranità appartiene al popolo e ad esso spetta scegliere chi li governa attraverso delle elezioni tenute periodicamente infatti tutti i cittadini maggiorenni hanno il diritto di voto (suffragio universale entrato in vigore 1/1/1948)

Pluralismo politico, i cittadini hanno diritto di esprimere le proprie opinioni politiche e di organizzarsi in partiti politici dove la minoranza ha la possibilità di diventare maggioranza, e la maggioranza ha il dovere di rispettare i diritti delle minoranze.



Stato di diritto, i governanti sono sottoposti alla legge, possono agire solo in base ai poteri che la legge conferisce loro difatti le regole scritte nella costituzione regolamentano l'operato dello stato.

La conquista della democrazia

Le rivoluzioni Inglese(1688),Americana(1776) e Francese(1789) abolirono il potere assoluto del sovrano (Stato assoluto) e affidarono il potere legislativo a parlamenti eletti attraverso una libera competizione politica che si svolgeva solo all'interno della minoranza più ricca della nazione, ossia la borghesia (Stato liberale). Solo nel corso del 900 i principali paesi europei adottarono il suffragio universale che dava la possibilità agli operai e ai contadini di eleggere i propri rappresentanti al parlamento. In Italia e in Germania il processo di democratizzazione fu interrotto a causa delle 2 guerre mondiali che permisero la nascita di un regime dittatoriale di tipo fascista. Invece in Russia, le classi popolari instaurarono regimi di tipo comunista.

La diffusione della democrazia

Negli ultimi anni, il numero degli Stati democratici è aumentato notevolmente. Difatti la metà della popolazione vive in questo tipo di Stato invece . .

Gli Stati non democratici

L'altra metà della popolazione vive attualmente in Stati non democratici dove la democrazia è soggetta a frequenti rovesciamenti, (Africa, Asia, America Latina). Si nota che le monarchie assolute sono quasi sse, tranne in Arabia Saudita e Kuwait. Diffusi sono inoltre gli Stati autoritari dove il potere politico è direttamente nelle mani dell'esercito. In molti paesi si tengono le elezioni a suffragio universale ma spesso la competizione politica non è ammessa, questo è il caso degli Stati comunisti a partito unico come la Cina, Cuba e Corea del nord. Negli ultimi anni si sono sviluppati Stati teocratici in cui è ammessa una sola religione posta a fondamento dello Stato e delle leggi(come nel mondo Islamico, Iran e Afganistan).

Altre distinzioni tra forme di Stato

Invece negli Stati unitari tutti i poteri spettano al governo centrale. Negli Stati federali le singole regioni in cui è diviso lo Stato hanno poteri, più o meno ampi, di autogoverno. Nelle monarchie il capo dello Stato è un sovrano scelto per via dinastica invece nelle repubbliche non esistono cariche ereditarie(Italia, Francia, Portogallo).

La costituzione

La costituzione è l'insieme dei principi fondamentali che stanno alla base dell'ordinamento giuridico di uno Stato, è la legge fondamentale dello Stato. Essa si presenta sotto forma di un documento scritto in cui tali principi fondamentali sono enunciati in modo solenne e sintetico.

Lo Stato costituzionale

Vediamo che il passaggio dallo Stato assoluto allo Stato costituzionale è dovuto alle rivoluzioni del 700 e 800, ma soprattutto a quella Americana a cui si deve la prima costituzione scritta, lo scopo fu quello di proclamare solennemente i diritti inviolabili dei cittadini e di porre un limite invalicabile ai poteri dello Stato. (ES: Gran Bretagna non ha una costituzione scritta) Quella Italiana contiene 139 articoli, il C.c. quasi 3000 e il codice penale oltre 700.

Il contenuto delle costituzioni

Il contenuto di ciascuna costituzione varia a seconda delle epoche e del tipo di Stato che essa vuole fondare e che le norme contenute tendono a regolare in modo generale 2 ordini di questioni: I rapporti tra lo Stato e la società civile (la libertà dei cittadini e i poteri d'intervento dello Stato nella società) che è affrontata nella prima parte della Costituzione intitolata <<diritti e doveri dei cittadini>>. L'organizzazione interna dello Stato (gli organi dello Stato e i loro rapporti reciproci) affrontata nella seconda parte intitolata <<ordinamento della repubblica>>.

Costituzioni flessibili e rigide

Le costituzioni liberali dell'800 erano costituzioni flessibili cioè le loro norme potevano essere modificate dal parlamento con legge ordinaria. Come lo Statuto Albertino che fu manomesso completamente dalle leggi speciali emanate dal regime fascista senza dichiararlo decaduto. Invece le costituzioni rigide come quella italiana, non possono essere modificate con le leggi ordinarie, ma solo con procedimenti speciali; le leggi in contrasto con la costituzione possono essere annullate tramite la corte costituzionale o un giudice ordinario.

Come nascono le costituzioni

Le costituzioni nascono quando si verifica un cambiamento politico, e il nuovo regime si sostituisce al vecchio. Sul modo in cui sono venuti alla luce possono si distinguere tra 2 situazioni tipiche: costituzioni concesse dall'alto di cui fanno parte numerose costituzioni liberali dell'800 emanate dagli stessi sovrani per rispondere a pressioni popolari, dove riconoscevano il diritto dei cittadini e la sovranità del parlamento come quella italiana concessa dal re di Sardegna Carlo Alberto, (lo Stato Albertino) nel 1848. Le costituzioni, spesso sono state deliberate dal basso in seguito a un mutamento del regime politico o successivamente alla conquista dell'indipendenza, in questi casi è generalmente accaduto che le forze politiche che avevano acquistato il potere abbiano deciso di convocare un Assemblea costituente, con il compito di redigere il testo della nuova costituzione.

Il patto costituzionale

Esiste un contrasto tra il mondo del diritto e il mondo della politica. Il mondo del diritto stabilisce come le cose devono essere in base alle norme. Il mondo della politica determina come le cose sono in base ai rapporti di forza tra le classi sociali, partiti ecc. La costituzione può essere considerata come un patto tra le forze politiche e sociali che danno vita a uno nuovo regime.








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