economia |
ANALISI E CONTABILITA' DEI COSTI: sintesi degli argomenti piu' importanti divisi per moduli.
CAPITOLO 1: CONCETTI GENERALI
contabilità dei costi o CO.I oppure CO. Analitica;
legame tra CO.GE e CO. analitica;
definizione di contabilità dei costi;
la contabilità a consuntivo ;
la contabilità a costi preventivi o standard;
contabilità dei costi ed analisi degli scostamenti;
il problema di fondo della contabilità dei costi: imputazione dei costi indiretti;
le differenze fondamentali tra CO.GE e CO. Dei costi;
la CO.GE come contabilità a carattere sia economico sia finanziario;
la CO. Dei costi come contabilità a carattere puramente economico: soprattutto appunto dei costi;
la classificazione delle 5 tipologie di costi presenti nella CO.I;
sintesi dei costi speciali e dei costi comuni;
esempio di calcolo dei costi speciali: quantità fattore impiegato x prezzo unitario;
sintesi dei costi comuni;
esempio di ripartizione dei costi comuni: costo da ripartire x coefficiente di ripartizione;
i 2 criteri di ripartizione dei costi comuni: base unica e base multipla;
esempio di ripartizione su base unica;
esempio di ripartizione su base multipla;
ripartizione su base multipla e principio causale o funzionale: il legame;
costi speciali come : a) diretti; b) indiretti;
costi comuni: a) sono indiretti;
distinzione tra costi variabili e costi fissi: descrizione;
l'ulteriore scomposizione dei costi variabili in a) proporzionali; b)progressivi; c)degressivi; d) regressivi;
grafico e tipo di funzione dell'andamento dei costi variabili;
grafico e tipo di funzione dell'andamento dei costi fissi;
grafico e tipo di funzione dell'andamento dei costi complessivi;
rappresentazione grafica generale dei costi(a scaletta);
breve descrizione di costi semivariabili;
caso della diversificazione produttivaài costi fissi possono essere speciali o comuni e i costi variabili sono speciali;
applicazione del direct costing ed obbligo di separazione dei costi fissi da quelli variabili;
descrizione dei costi controllabili e dei costi non controllabili;
costi parametrici o standard: controllabili oggettivamente;
descrizione dei costi discrezionali;
descrizione di costi effettivi e di costi ipotetici;
costi ipotetici come costi standard;
formula per il calcolo dei costi standard: quantità standard di risorsa x prezzo standard della risorsa;
costi effettivi come costi consuntivi;
contabilità a costi consuntivi e contabilità a costi standard: differenze;
costi complessivi e costi parziali: breve descrizione;
classificazione dei costi parziali in: a) costi variabili; b) costo primo o diretto; c) costo industriale;
differenze tra : a) costi costo industriale e costo variabile; b) costo industriale e costo diretto;
costo complessivo: costi da conto economico + un quid: breve descrizione;
se ho il costo complessivo posso sempre ricavare il costo parziale: il viceversa non vale;
il direct costing: descrizione;
il full costing : descrizione;
esempio di full costing;
esempio di direct costing;
il margine semilordo di contribuzione: esempio di calcolo dello stesso;
esempio di conto economico reddituale con il direct costing a due livelli(cioè incluso sia il margine lordo di contribuzione che quello semilordo di contribuzione);
esempio di conto economico con il full costing industriale;
i 3 scopi principali che si perseguono grazie alla contabilità dei costi;
distinzione tra : a) produzioni su commessa; b) produzioni per il magazzino[a)produzioni di serie; b) produzioni a flusso continuo];
il modo di operare delle aziende con produzione di serie;
il modo di operare delle aziende con produzione su commessa;
costi standard e incompatibilità con le produzioni su commessa;
la determinazione del costo di prodotto e le due rispettive metodologie: descrzione;
il costo di prodotto per centri di costo;
il costo di prodotto per attività o A.B.C.;
il metodo tradizionale: centri di costo;
il metodo innovativo: A.B.C.
CAPITOLO 2: LA CONTABILITA' PER CENTRI DI COSTO:
definizione di centro di costo;
che cosa s'intende per costi generali;
esempio di determinazione del tasso orario di costi generali partendo da valori previsionali;
contabilità per centri di costo: prodotti--àcentri di costo--àrisorse: la logica del calcolo del costo di prodotto per centri di costo;
contabilità per centri di costo e prodotti classificati per destinazione e non per natura;
centri di costi e principio causale: il nesso;
classificazione dei 3 tipi di centri di costo;
descrizione dei centri di costo produttivi;
' ' ' ' ' ausiliari o di servizi;
' ' ' ' ' funzionali;
iter di formazione del costo di prodotto per centri di costo(le 4 fasi);
iter di formazione del costo di prodotto per centri di costo graficamente;
l'imputazione dei costi ai centri di competenza: descrizione analitica;
classificazione dei 20 costi più comuni ai centri di costo: elenco;
imputazione ai centri di costo secondo il criterio della manifestazione numeraria(usata in CO.GE): incompatibilità;
la classifica dei costi di trasformazione industriale;
la classifica dei costi generali non industriali;
il costo manodopera: descrizione;
la MOD e la MDI;
la retribuzione diretta, differita ed a carico dell'azienda;
il costo stipendi tecnici: descrizione sintetica;
il costo forza motrice: descrizione;
la formula per determinare la ripartizione dei costi di forza motrice tra i vari centri di costo: potenza installata x tempo di funzionamento del macchinario;
il costo illuminazione: descrizione;
la formula per determinare il costo dell'illuminazione : watt installati x ore di funzionamento;
il costo combustibile: descrizione;
costo dei materiali ausiliari e di consumo: descrizione;
imputazione ai centri di costo dei costi ausiliari o di consumo: avviene in base ai buoni di prelievo;
il costo delle manutenzioni (esterne): descrizione;
il costo degli ammortamenti: descrizione;
i criteri da tenere presenti per il calcolo dei costi dell'ammortamento: a) il costo complessivo da ammortizzare; b) la durata del periodo di ammortamento; c) il criterio di ripartizione del costo; d) i criteri di imputazione degli ammortamenti ai vari centri di costo a cui competono;
ammortamenti a costi storici e a valori di sostituzione: i due esempi;
meccanismo delle quote pregresse: esempio;
valore di sostituzione;
ammortamenti: criterio delle quote costanti;
ammortamenti proporzionali;
il costo delle spese diverse industriali: descrizione: la non possibile imputazione ai centri di produzione;
non tutti i costi generali non industriali transitano per i centri: alcuni sono imputati direttamente al prodotto;
costo non industriale più importante: gli stipendi;
seconda fase: ribaltamento dei costi ausiliari sui centri produttivi: descrizione;
il costo officina manutenzione: descrizione;
la formula da cui si ottiene un coefficiente orario di costo relativo alla manutenzione: totale costi mensili del centro/totale ore schede manutenzione = coefficiente orario di costo moltiplicato per le ore impiegate presso i vari centri utenti;
il costo centrale elettrica: descrizione;
costo centrale elettrica: potenza installata x ore di funzionamento;
il costo centrale termica: descrizione;
costo centrale termica la formula: si ribalta in base ai m^3 occupati dagli stessi centri utenti;
il costo controllo di qualità: idem costo officina di manutenzione;
il costo per trasporti interni: descrizione;
il costo per tempi e modi: descrizione:
il costo per tempi e modi: si ribalta in genere in base al numero di operai dei centri utenti;
la terza fase: i costi funzionali;
il calcolo dei coefficienti unitari e le unità di prodotto;
la formula per il calcolo del coefficiente unitario di centro: coefficiente unitario di costo centro XY = totale costi imputati al centro XY/ quantità di produzione del centro XY.
I tempi di produzione: possono essere effettivi o assegnati(si preferiscono quelli assegnati);
Ultima fase: l'imputazione ai prodotti dei costi che non sono relativi né a centri produttivi, né a centri ausiliari o di servizio e né sono funzionali: cioè non transitano per i centri e questi si possono classificare nelle due categorie ai punti 56 e 57;
Il costo delle materie prime: descrizione;
Imputazione del costo delle materie prime: la formula: consumo x prezzo unitario; oppure rim. Iniziali + acquisti - rim. Finali(nel caso di un solo prodotto);
Nel caso di produzioni su commesse:le materie prime sono imputate ai prodotti o a) direttamente o b) da magazzino;
I 6 criteri di imputazione ai prodotti delle materie prime: a) prezzo effettivo di acquisto; b) prezzo medio; c) prezzo LIFO; d) prezzo FIFO; e) prezzo corrente; f) prezzo standard;
I tre criteri di imputazione al prodotto dei costi delle materie prime principali sono: a) prezzo LIFO; b) prezzo FIFO; c) prezzo medio(esempi numerici e descrizione dei tre suddetti casi);
LIFO e valorizzazione a prezzi storici;
FIFO e valorizzazione a prezzi recenti;
Altri costi direttamente imputati ai prodotti sono: a) progettazioni esterne; b) lavorazioni esterne; c) imballi; d) spese di spedizione; e) spese pubblicitarie; f) provvigioni di vendita; g) assicurazioni; h) rayalties; ecc;
Imputazione ai prodotti dei costi di tutti i centri produttivi: a questo punto sappiamo tutti i coefficienti unitari per tutti i centri, tutte le quantità prodotte per tutti i centri, dunque sappiamo il totale dei costi per ogni centro: quindi basta sommare tutti i totali dei costi dei singoli centri e si ottiene così il prezzo di prodotto con il metodo della contabilità dei costi per centri di costo;
Al punto 64 si aggiungono tutti i costi non transitati per i centri , cioè imputabili direttamente ai prodotti + tutta una serie di costi denominati generali(commerciali, finanziari, amministrativi) e si giunge al vero e proprio costo di prodotto;
Un esempio sul costo di trasformazione;
Un esempio completo sul calcolo del costo di prodotto;
CAPITOLO 3: L'ACTIVITY BASED COSTING:
cause che hanno portato all'introduzione dell'ABC;
differenziazione e qualità totale;
customer satisfation;
just in time;
il CIM: significato;
l'orientamento per processi e le attività: descrizione;
ABC come sinonimo di contabilità dei costi basata sulle attività e non sui centri di costo;
In che modi l'ABC mira a determinare il costo pieno di un prodotto?
Determinante di costo come sinonimo di cost driver delle varie attività;
ABC: i prodotti richiedono lo svolgimento di particolari attività e le attività richiedono l'impiego di risorse;
L'iter procedurale dell'ABC;
Attività come sinonimo di operazioni di gestione variamente aggregabili;
Il modello della catena del valore di Porter: descrizione analitica;
In generale il cost driver manifesta la causa dei costi di un'attività;
Cost driver driver immediato: fabbisogno di risorse di una data attività;
Cost driver finale o ultimo : costo delle attività a consuntivo;
I costi indiretti nell'ABC vanno imputati ai prodotti;
I costi dell'ABC da attribuire ai prodotti per il calcolo del costo pieno o totale di prodotto sono maggiori di quelli attribuiti dalla contabilità per centri di costo(vi si includono anche i costi indiretti non industriali);
Classifica delle attività di transazione;
La classifica di alcuni cost driver per prodotto;
Esempio di costi indiretti relativi ad una transazione;
Le due categorie di costi indiretti industriali;
Automatizzazione e legame con la tecnica dell'ABC;
I costi indiretti per attività generali di produzione: descrizione (imputazione simile alla contabilità tradizionale);
Schema di conurazione del costo industriale;
A questo punto per giungere al costo di prodotto basta aggiungere i costi commerciali, finanziari, amministrativi;
La sintesi delle fasi che caratterizzano la metodologia ABC(6 punti): descrizione analitica;
Schemi di calcolo del costo pieno di prodotto con l'ABC e con la contabilità tradizionale o per centri di costo;
Differenza fondamentale tra ABC e contabilità dei costi: è l'oggetto intermedio: da una parte le attività e dall'altra i centri di costo;
MRP: definizione;
Lo stretto legame tra ABC e progetti inerenti alla qualità totale e alla differenziazione;
I tre fondamentali scopi perseguibili attraverso l'uso dell'ABC;
Con l'ABC si parla di un costo pieno sui generis;
Le condizioni di applicabilità dell'ABC;
I limiti dell'ABC;
Incompatibilità tra contabilità per centri di costo e contabilità ABC , contemporaneamente;
Il break event point(BEP): descrizione analitica e rappresentazione grafica;
APPENDICE: I SISTEMI CONTABILI:
sistema contabile complessivo = CO.I + CO.GE.;
la qualità delle informazioni gestionali di un sistema contabile : descrizione;
rispondenza fiscale (modalità di presentazione delle informazioni e criteri di valutazione) sono irrinunciabili;
le componenti fondamentali di un sistema contabile: a) logiche di amministrazione; b) strumenti informatici; c)organizzazione;
sistema contabile ed obsolescenza: termini e sistema e.d.p.;
le possibili motivazioni del cambiamento di un sistema contabile: a) efficacia(migliorare la qualità dell'informazione), b) efficienza(ridurre i costi dell'informazione), c)stimolare e facilitare l'evoluzione organizzativa;
sistemi contabili in senso stretto: elaborano dati di tipo consuntivo interno all'azienda;
collegamenti tra CO.GE e CO.I: a) sistema duplice contabile(descrizione); b) sistema duplice misto(descrizione),c) sistema unico integrato(descrizione);
sistema unico integrato è il migliore;
sistemi contabili a costi effettivi/standard: descrizione;
sistema contabile a costi variabili/ pieni: descrizione;
sistemi contabili gestionali/civilistici: caratteristiche;
SUI: sistema unico integrato: una descrizione analitica;
I punti di forza del SUI;
Le codifiche del SUI: cenni;
Gli sviluppi della contabilità analitica recepiti dal SUI: cenni;
L'applicazione del criterio ABC applicato al SUI: cenni;
Le critiche mosse ai SUI: cenni;
-------- ----- ------ -------- ----- ------ -------- ----- ------ -------- ----- ------ -------- ----- ------ -------- ----- ------ ------------ fine------
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta