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Il Modello UNICO

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Il Modello UNICO


1 Il Modello UNICO

Il modello UNICO è la forma di dichiarazione dei redditi che consente di poter dichiarare tutti i possibili redditi.

In realtà esistono 3 tipi di modello UNICO:

UNICO PF utilizzato per dichiarare il reddito della persona fisica

UNICO SP utilizzato per dichiarare il reddito di una società di persone

UNICO SC utilizzato per dichiarare il reddito di una società di capitale




In particolare tratteremo il modello UNICO PF (la struttura degli altri 2 è simile).

Il Modello UNICO PF a differenza del CUD e del 730 può essere presentato da qualunque soggetto che percepisca una qualsiasi forma di reddito.

Per cui in generale abbiamo:

Modello CUD fornito dal datore di lavoro ai soli lavoratori dipendenti o dall’ente pensionistico ai soli pensionati;

Modello 730 può essere presentato dal lavoratore/pensionato per dichiarare altri redditi (terreni/fabbricati/capitale) o per usufruire di particolari detrazioni/deduzioni, per poter fare il 730 devi avere un datore di lavoro o un ente pensionistico (ovvero un sostituto di imposta) che si occupi della presentazione/verifica del modello;

Modello UNICO PF può essere presentato da tutti i soggetti compresi coloro che non hanno un datore di lavoro in quanto svolgono la libera professione o sono titolari di ditta individuale o sono soci di società di persone (i soci di società di capitale possono essere dipendenti in qualità di consiglieri o amministratori).


I dipendenti/pensionati possono scegliere se presentare, oltre il CUD, il modello UNICO PF o il 730, se si presenta il modello UNICO PF non si presenta il 730.

Gli altri soggetti quali liberi professionisti/titolari ditta individuale/soci di società di persone devono necessariamente presentare l’UNICO PF.

I soci di società di capitale normalmente sono anche dipendenti della società in qualità di consiglieri/amministratori quindi possono presentare il 730 al posto dell’UNICO PF.


1.1 Chi compila il modello UNICO PF

Di seguito l’elenco delle attività che producono forme diverse dal reddito di lavoro dipendente/pensione che vanno dichiarate su modello UNICO PF.


Liberi Professionisti

svolgono in autonomia un’attività di tipo intellettuale (ES: medici, commercialisti, avvocati, ingegneri, etc.);

questi di solito sono iscritti ad un albo (lista dei professionisti abilitati a svolgere tale professione) ed hanno partita IVA;

non percepiscono uno stipendio mensile ma incassano delle fatture per i servizi erogati, tali incassi sono visibili su e/c;

di solito hanno solo il conto personale e non un conto intestato all’attività;

dichiarano i redditi al fisco con il Modello UNICO PF e compilano il quadro RE;

se i liberi professionisti svolgono l'attività facendo parte di un'Associazione Professionale non compilano il quadro RE ma il quadro RH del modello UNICO PF, l’associazione professionale si distingue nel quadro RH dalle altre società perché nella casella Tipo è inserito il codice 2;

le Associazioni Professionali presentano come le società di persone il modello UNICO SP.


Titolari Ditta Individuale

svolgono in autonomia un’attività di impresa non di tipo intellettuale ma di tipo produttivo/commerciale (ES: idraulico, impresario edile, commerciante, etc.);

sono iscritti alla Camera di Commercio/Registro Imprese ed hanno la partita IVA;

la ditta individuale si distingue dalle società per la denominazione, infatti è intestata al solo nome del titolare (non ha la sigla SNC, SAS, SRL, SPA);

non percepiscono uno stipendio mensile ma incassano delle fatture per i servizi erogati;

di solito hanno oltre il conto personale un conto intestato alla ditta su cui saranno visibili gli incassi delle fatture ed il amento dei costi sostenuti;

dichiarano i redditi al fisco con il Modello UNICO PF e compilano il quadro RF (contabilità ordinaria) o RG (contabilità semplificata);

nella ditta individuale può essere coinvolto qualche componente familiare in qualità di collaboratore. Il collaboratore familiare compila il quadro RH, in questo caso si distingue la ditta familiare dalla società o associazione professionale in quanto il codice fiscale della società non è una serie numerica ma è un codice fiscale di persona fisica quindi una serie alfa-numerica, ovvero del titolare della ditta che invece compila sempre RG o RF.


Soci di Società di Persone

svolgono attività di impresa in forma associata e ne traggono reddito in relazione alla quota di possesso;

la denominazione delle società di persone è sempre accomnata dalla sigla SS/SAS/SNC;

le società di persone si distinguono dalle società di capitale perché non hanno personalità giuridica per cui non c’è una distinzione netta tra i soci e la società, tra patrimonio dei soci e patrimonio della società, la società si identifica con i soci;

di solito è presente un conto intestato alla società su cui sono gestite le entrate/uscite relative alle attività svolte;

ogni singolo socio deve dichiarare i suoi redditi al fisco tramite il Modello UNICO PF di cui compila il quadro RH, il socio di SP si distingue dal collaboratore familiare in quanto il codice fiscale è numerico (no alfanumerico) e dall’associato in associazione professionale in quanto è inserito nella casella Tipo il codice 1 (se società con contabilità ordinaria) o 3 (se società con contabilità semplificata);

la società presenta un Modello UNICO SP in cui viene compilato il quadro RF (contabilità ordinaria) o RG (contabilità semplificata);

la società redige dei bilanci ovvero delle situazioni contabili che comprendono sia il Conto economico (Ricavi-Costi) che lo stato patrimoniale (Fonti-Impieghi)


Soci di Società di Capitale

svolgono attività di impresa in forma associata;

la denominazione delle società di capitale è sempre accomnata dalla sigla SRL/SPA;

i soci di questo tipo di società possono avere più tipi di reddito:

lavoro dipendente in qualità di consiglieri/amministratori con contratto di collaborazione Co.Co.Co) cedolini stipendio + CUD

reddito da capitale se il profitto della società viene suddiviso tra i soci 730 quadro D “Altri redditi” o UNICO PF quadro RL. Non sempre il profitto/utile è ripartito tra i soci, spesso viene reinvestito nella società

normalmente i soci hanno il solo reddito da lavoro dipendente, in questo caso anche se con contratto di collaborazione il reddito può essere ritenuto stabile come per un tempo indeterminato;

la società deve presentare il Modello UNICO SC ed il Bilancio (Conto Economico Ricavi-Costi + Situazione Patrimoniale + Nota integrativa).


Alcune Società di Capitale scelgono un particolare regime che si chiama Regime di Trasparenza, in questo caso i Soci dichiarano la quota del reddito della società in quadro RH sezione 2. Ma questo non vuol dire che la società di capitale sia una società di persone.


Di seguito una tabella di sintesi che raccoglie i tipi di reddito e i modelli dichiarativi:


TIPO DI REDDITO

MODELLO DICHIARATIVO

Terreni e fabbricati

Modello 730 quadri A e B

Modello UNICO PF quadri RA e RB

Dipendente/pensione

CUD

Modello 730 quadro C

Modello UNICO PF quadro RC

Libero professionista

Modello UNICO PF quadro RE

Libero professionista associato in Studio Professionale


Modello UNICO PF quadro RH

(casella Tipo Codice 2)


L’Associazione professionale presenta UNICO SP quadro RE

Titolare ditta individuale

Modello UNICO PF quadro RF/RG

Collaboratore familiare presso ditta familiare

Modello UNICO PF quadro RH

(codice fiscale alfa-numerico del titolare ditta)


Il titolare della ditta familiare presenta UNICO PF quadro RF/RG

Socio di società di persone

Modello UNICO PF quadro RH

(codice fiscale numerico, casella Tipo 1/3,  1 per contabilità ordinaria e 3 per contabilità semplificata)


La società presenta UNICO SP quadro RF/RG

Socio di società di capitale

Se dipendente in qualità di consigliere/amministratore b/p + CUD


Se è distribuito il profitto il socio ha reddito di capitale Modello 730 quadro D oppure UNICO PF quadro RL


Se la società è in regime di trasparenza il socio compila UNICO PF quadro RH sezione II


La società presenta UNICO SC quadro RF


1.2 La struttura del modello UNICO PF

Come per CUD e 730 il modello UNICO PF si riferisce all’anno precedente rispetto a quello indicato nella denominazione, per cui UNICO PF 2008 redditi anno 2007.

Di solito il modello UNICO PF va presentato entro luglio, per esempio il modello UNICO PF 2008 (redditi 2007) andava presentato entro il 31/07/08, invece il modello UNICO PF 2009 (redditi 2008) va presentato entro settembre 2009.

Può essere presentato prima della scadenza ma per essere certi che sia stato effettivamente presentato e che non sia un modello solo di prova bisogna verificare che ci sia la ricevuta di presentazione con dati congruenti rispetto al modello.


Di seguito è spiegato come si articola il documento:


Su ogni ina codice fiscale del soggetto dichiarante

Pagina 2 indica lo stato civile e le dichiarazioni presenti (Redditi – Quadri R; IVA -Quadro VA; IRAP – Quadro IQ)

Pagina 3 nella parte Firma della Dichiarazione sono indicati i quadri compilati


Elenco quadri

Quadro familiari a carico

RA redditi di terreni

RB redditi di fabbricati

RC redditi di lavoro dipendente

RP quadro deduzioni/detrazioni

RE redditi di lavoro autonomo/libera professione

RF/RG redditi di impresa

RH redditi di partecipazione

RL redditi diversi (tra cui redditi di capitale)

RN è il quadro che somma i redditi dei vari quadri quindi ci dà il reddito totale del cliente, in questo quadro si effettua il calcolo delle imposte da are

RV per addizionali comunali/regionali


Ci sono poi una serie di altri quadri su cui non ci interessa entrare nel dettaglio.


Per verificare la completezza del modello UNICO PF occorre vedere se ha inviato:

le dichiarazioni indicate con la X (redditi quadri R, IVA quadri V, IRAP IQ), da considerare che nel UNICO 2009 non si avrà più IRAP;

i quadri indicati con la X (RA, RB, RC, RN…);

la  ricevuta di presentazione che indica quali quadri sono stati compilati e gli importi principali che devono essere congruenti con gli importi presenti all’interno del modello;

gli F24 che indicano il amento dell’Irpef e degli addizionali regionali/comunali.


Se il modello UNICO presentato è sbagliato successivamente si può presentare una “dichiarazione integrativa”. Si rileva che si tratta di dichiarazione integrativa da ricevuta di presentazione e dalla ina delle dichiarazioni (2° ina è inserita la X su Dichiarazione Integrativa).


Il Quadro che riassume la situazione reddituale è il quadro RN.

Il quadro RN consente di ricostruire il reddito complessivo del contribuente, stabilire l’imposta dovuta e verificare se questa è stata già ata o se rimane un debito IRPEF da are.


Rigo RN1 Reddito complessivo ovvero la somma di tutti i redditi dichiarati nei diversi quadri.

Dal Reddito in RN1 vanno sottratte le Deduzioni per arrivare al Reddito Imponibile su cui si calcola l’Imposta Lorda.

Dall’Imposta Lorda vanno sottratte le detrazioni per arrivare all’Imposta Netta.


Sulla base del quadro RN viene quindi stabilito qual è l’imposta da are.


1.3 Il amento delle Imposte

A questo punto occorre chiarire come si ano le imposte nel caso di redditi non provenienti da lavoro dipendente/pensione.

Come già chiarito i lavoratori dipendenti/pensionati ano le imposte ogni mese in b/p o cedolino pensione.

Questo è possibile farlo in quanto il reddito è già noto all’inizio dell’anno per cui mese per mese si può effettuare il calcolo e trattenere direttamente l’importo dal compenso del lavoratore. Con questo sistema si evita l’evasione fiscale e si assicura un’entrata costante allo Stato.


Per i lavoratori autonomi/imprenditori/soci di SP non è possibile stabilire in anticipo il reddito che verrà prodotto, ciononostante è richiesto il amento delle imposte in forma anticipata con eventuale saldo qualora si rendesse necessario.

Per cui si heranno degli acconti relativi al reddito dell’anno in corso (che non è ancora finito) stimando l’imposta da are sulla base dell’anno precedente.

L’anno successivo quando il reddito prodotto realmente sarà noto si potrà verificare se rimane una parte di imposta da are, ovvero un saldo per l’anno precedente.


La stima delle imposte da are in anticipo per l’anno in corso e la verifica di un eventuale saldo per l’anno precedente sono visibili su quadro RN:

Reddito Complessivo – Deduzioni = Reddito Imponibile

Reddito Imponibile X aliquote Irpef = Imposta Lorda

Imposta Lorda – Detrazioni = Imposta Netta

Imposta Netta – Ritenute Totali = Differenza da qui stimo acconti per anno in corso

Differenza – Acconti = Imposta a credito/a debito se a debito ho un saldo da are per anno precedente


Legenda

Ritenute: imposte già ate da datore di lavoro se si ha anche rapporto di lavoro dipendente + imposte già ate da terzi nella misura del 20% se si è svolto lavoro autonomo fatturando per aziende e non per privati (si chiamano ritenute d’acconto).

Differenza: Imposta dovuta per anno precedente su cui poter stimare imposta da are per l’anno in corso, considerata al netto delle ritenute in quanto si ipotizza che si continuerà a lavorare per aziende che operano la ritenuta d’acconto. Per cui sulla base di questo importo si stabiliscono gli acconti da are.

Acconti: Irpef anticipata l’anno precedente per l’anno in corso.


Operativamente il amento delle imposte avviene nel seguente modo:

A) 2 Acconti per l’anno in corso sulla base del reddito dell’anno precedente e della relativa imposta viene fatta un’ipotesi di reddito dell’anno in corso per il quale vengono ati 2 acconti, il 1° a giugno/luglio, il 2° a novembre

B) Saldo per anno precedente l’anno successivo quando si sa quanto reddito si è veramente prodotto si verifica se si è ata tutta l’Irpef dovuta, se si ha un debito occorre are un saldo per l’anno precedente nel mese di giugno/luglio


In sintesi:

- a giugno (o luglio con una mora) si a il saldo dell’anno precedente e il 1° acconto dell’anno in corso

- a novembre si a il 2° acconto dell’anno in corso


ESEMPIO:   

a giugno/luglio 2008 o il saldo per il reddito 2007 e il 1° acconto per l’ipotetico reddito del 2008;

a novembre 2008 o il 2° acconto sempre per l’ipotetico reddito del 2008;

a giugno/luglio 2009 so qual è stato il reddito del 2008 e posso calcolare con certezza l’imposta, se Imposta da are > Acconti già versati devo are il saldo del 2008


In generale:

Il rigo Imposta a debito del modello UNICO PF 200X riferito all’anno 200X-l rappresenta il saldo Irpef dell’anno di riferimento dell’UNICO PF, ovvero l’anno 200X-l.

Il rigo Differenza del modello UNICO PF 200X riferito all’anno 200X-l rappresenta invece i 2 acconti da versare nell’anno 200X per l’anno in corso ovvero l’anno 200X.

L’importo dei 2 acconti è stabilito in questo modo:

1° acconto = rigo Differenza x 99% x 40%

2° acconto = rigo Differenza x 99% x 60%


Il amento dell’Irpef avviene con i modelli F24 che hanno 3 possibili codici:

4001 per saldo Irpef anno precedente

4033 per 1° acconto Irpef anno in corso

4034 per 2° acconto Irpef anno in corso


ESEMPIO con UNICO 2008

Siamo a giugno 2008 e dobbiamo stabilire se c’è un saldo 2007 da are e acconti per il 2008, per cui dopo aver redatto il modello UNICO PF 2008 (può anche essere un modello di prova non ancora presentato all’Agenzia delle entrate) si avrà:

Saldo Irpef 2007 da rigo Imposta a Debito UNICO PF 2008 (2007) amento a giugno/luglio 2008

Acconti Irpef 2008 da rigo Differenza UNICO PF 2008 (2007) amento 1° acconto a giugno/luglio 2008, 2° acconto a novembre 2008;

A giugno/luglio 2009 so quale è stato il reddito del 2008 e posso calcolare con certezza se c’è un saldo da are per il 2008;

Acconti ati nel 2008 saranno riportati nell’UNICO PF 2009.


Gli F24 in questo caso avranno i seguenti codici con indicazione dell’anno di riferimento:


Il saldo e il 1° acconto possono essere rateizzati, se non vengono rateizzati il codice sarà riportato in questo modo:


Se vengono rateizzati a fianco al codice è riportato anche il n° progressivo della rata:



Quando è dovuto il amento del saldo/acconto Irpef?

PER SALDO:

Se in RN dell’UNICO 2008 si rileva Imposta a Debito si deve are lrpef con codice 4001.

Se invece l’imposta a debito è ≤ 12 €  o è compilato il rigo Imposta a Credito non si a il saldo Irpef.


Inoltre l’imposta a credito dell’anno precedente può essere utilizzata per are gli acconti dell’anno in corso oppure altre imposte quali ad esempio gli addizionali regionali e comunali.

Se l’imposta a credito è utilizzata per are gli acconti non è necessaria la presentazione di F24.

Per are imposte diverse come gli addizionali invece è richiesta la presentazione di F24.


PER ACCONTI:

Se in RN dell’UNICO PF 2008 si rileva nel rigo Differenza un importo > di € 51,65  si devono are gli acconti.

Se l’importo del rigo Differenza ≤ 51,65% l’acconto non va ato.

Se l’importo del rigo Differenza > 51,65 e < 257,52 l’acconto va ato in unica soluzione a novembre (30/11).

Se l’importo del rigo Differenza ≥ 257,52 vanno ati i 2 acconti.


Si ricorda che gli acconti dell’anno in corso possono essere compensati dall’imposta a credito dell’anno precedente e non è necessaria la presentazione di F24.


IN SINTESI:

Se rigo differenza ≤ 51,65 € e imposta a credito non ci sono F24 da are.


Oltre le imposte IRPEF vanno poi ati gli addizionali regionali e comunali sulla base di quanto rilevabile da quadro RV.


1.4 Verifica Importi F24:


Se il saldo Irpef  è stato ato con una sola rata si avrà

4001 – 01/01 – 200X

Importo = Rigo Imposta a Debito quadro RN


Se il saldo Irpef  è stato ato con più rate (Es. 5) si avrà

4001 – 01/05 – 200X

4001 – 02/05 – 200X

4001 – 03/05 – 200X

4001 – 04/05 – 200X

4001 – 05/05 – 200X

La somme delle rate = Rigo Imposta a Debito quadro RN

Va verificata la presenza di tutte le rate


Se il 1° acconto Irpef  è stato ato con una sola rata si avrà

4033 – 01/01 – 200X

Importo = Rigo Differenza x 99% x 40%


Se il 1° acconto Irpef  è stato ato con più rate (Es. 5) si avrà

4033 – 01/05 – 200X

4033 – 02/05 – 200X

4033 – 03/05 – 200X

4033 – 04/05 – 200X

4033 – 05/05 – 200X

La somme delle rate = Rigo Differenza x 99% x 40%

Va verificata la presenza di tutte le rate


Il 2° acconto Irpef  viene ato con una sola rata si avrà

4034 – 01/01 – 200X

Importo = Rigo Differenza x 99% x 60%


Addizionale Regionale codice 3801 Rigo RV 7 (Addizionale Regionale a debito)

Addizionale Comunale saldo codice 3844 Rigo RV15 (Addizionale Comunale a Debito)

Addizionale Comunale acconto codice 3843 RV17 acconto da versare


Addizionali regionali e comunali non sono dovuti se l’importo da are rilevato da quadro RV è ≤ 12 €


Il saldo Irpef, il 1° acconto IRPEF e gli addizionali vanno ati a giugno, se vengono ati a luglio sono ati con tasso di mora di 0,40%.

Inoltre se rateizzati si a un interesse annuo del 6% sino ad UNICO 2008, 4% a partire da UNICO 2009.


1.5 I regimi agevolati

1.5.1 Il regime per nuove attività

Il regime agevolato per nuove attività prevede un’imposta sostitutiva del 10% che comprende Irpef e Addizionali.


Chi può usare il Regime per nuove attività?

I liberi professionisti (quadro RE) e i titolari ditta individuale (quadro RG)

Non può essere usato dai titolari di ditta con contabilità ordinaria (RF) e dai soci di società


Quando viene utilizzato questo regime il reddito non va riportato su quadro RN (se non ha altri redditi il quadro RN riporterà importi pari a ZERO).


Come riconoscere chi usa il Regime per nuove attività?

Nel caso di libero professionista su quadro RE è compilato il rigo RE22 che riporta l’imposta agevolata del 10%, mentre su quadro RG è compilato il rigo RG30 che riporta sempre l’imposta sostitutiva al 10%.


Come si calcolano le Imposte?

Gli acconti e il saldo si calcolano sulla base del quadro RE/RG e non più sulla base del quadro RN.


Saldo per anno precedente (anno di riferimento dell’UNICO)

Il saldo è pari al 100% dell’importo rilevabile da rigo imposta sostitutiva (RE22/RG30) ed ha codice tributo 4025.


Non è previsto il amento di acconti e di addizionali regionali e comunali.


1.5.2 Regime per attività marginali

Il regime agevolato per attività marginali ha un funzionamento del tutto simile alle nuove attività ma prevede un’imposta sostitutiva del 15% piuttosto che del 10%. Questo regime era presente sino all’UNICO 2008, ora è stato sostituito dal regime dei contribuenti minimi.


1.5.3 Il regime dei contribuenti minimi (QUADRO CM)

A partire dal 2008 (quindi da Modello UNICO 2009) è stato istituito il Regime Contribuenti Minimi ovvero un regime di imposta agevolato che prevede un’imposta unica pari al 20% del reddito per soggetti che hanno condizioni particolari (non ci interessa entrare nel dettaglio di queste condizioni).

Questa imposta unica va a sostituire l’IRPEF, gli Addizionali.


Chi può usare il Regime Contribuenti Minimi?

I liberi professionisti (quadro RE) e i titolari ditta individuale (quadro RG)

Non può essere usato dai titolari di ditta con contabilità ordinaria (RF) e dai soci di società


Quando si utilizza questo regime il reddito di quadro RE (per libera professione) e di quadro RG/RF (per titolari ditta individuale) non va sul quadro complessivo RN ma nel quadro CM.


Come riconoscere chi usa il Regime dei Contribuenti Minimi?

Si verifica se compila il quadro CM (se non ha altri redditi il quadro RN riporterà importi pari a ZERO)


Come si ano le Imposte?

Chi utilizza il Regime Contribuenti Minimi deve comunque are gli F24 ma questi presentano un codice differente:


1798 1° rata Acconto

1799 2° rata Acconto

1800 Saldo


Come si calcolano le Imposte?

Gli acconti e il saldo si calcolano sulla base del quadro CM e non più sulla base del quadro RN.


Saldo per anno precedente (anno di riferimento dell’UNICO)

Il saldo è pari al 100% dell’importo rilevabile da rigo Imposta a debito CM 15


Acconti per anno in corso da rigo Imposta a debito CM15 x 99%

- 1° Acconto rigo CM 15 x 99% x 40% (da are a giugno/luglio)

- 2° Acconto rigo CM 15 x 99% x 60% (da are entro 30 novembre)

- Se rigo CM 15 < € 51,65 non si ano Acconti

- Se rigo € 51,65 < rigo CM 15 < € 257,72 si fa un solo amento (no 2 rate) entro il 30 novembre


Saldo e 1° acconto possono essere ati a rate.


Non esiste il amento degli addizionali regionali e comunali.


1.5.4 Tabella di sintesi F24

Di seguito una tabella di sintesi di tutti i amenti F24:

Quadro RN UNICO 200X (anno 200x – 1)

Richiedere

Saldo = Imposta a debito

Se Imposta a Debito > 12

F24 relativo al Saldo IRPEF 200X -l, codice tributo 4001

Se Differenza > 51,65 e < 257,72

F24 relativo ad Acconto IRPEF 200X, codice tributo 4034

Se Differenza > 257,72

F24 relativo al 1° Acconto IRPEF 200X, codice tributo 4033 e al 2° Acconto IRPEF 200X, codice tributo 4034

Legenda:

Saldo = Imposta a debito

1° Acconto = Differenza X 99% X 40%

2° Acconto = Differenza X 99% X 60%

Regime agevolato Per nuove attività (Oltre alla normale verifica del quadro RN per eventuali altri redditi)

Verificare rigo R22/RG30

F24 relativo a Saldo IRPEF 200X-l, codice tributo 4025

NB: non sono dovuti acconti

Regime agevolato Contribuenti Minimi(Oltre alla normale verifica del quadro RN per eventuali altri redditi)

Verificare quadro CM

Saldo = CM15

Acconti = CM 15 x 99% (1° acconto 40%; 2° acconto 60%)

F24 relativo al Saldo IRPEF 200X-l, codice tributo 1800

F24 relativo al 1° Acconto IRPEF 200X, codice tributo 1798 e al 2° Acconto IRPEF 200X, codice tributo 1799

ATTENZIONE:

In base al periodo dell’anno ci saranno rate per saldo e 1° acconto o 2° acconto non ato per cui non va richiesto F24 (ES: a settembre 2009 non può essere ato 2° acconto 2009 che va ato al 30/11)


1.6 Modello UNICO per SP e SC

Per quanto riguarda il modello UNICO SP o SC occorre verificare:

la presenza di tutte le dichiarazioni indicate con la X

la presenza di tutti i quadri indicati con X

la congruenza dei dati e della quota del socio con il quadro RK per UNICO SP e con il quadro RO per UNICO SC

la presenza della ricevuta di presentazione e la congruenza con i quadri presentati e gli importi indicati.


1.7 Sconto previsto per acconti 2009

Per gli acconti 2009 è previsto uno sconto del 20%, pertanto il totale acconti 2009 si calcola come segue:

Differenza x 0,79 (non x 0,99).

Attenzione però lo sconto può essere spalmato sui 2 acconti in modo ponderato oppure può essere pesato solo su uno dei 2. La cosa importante è che 1° acconto + 2° acconto = Differenza x 0,79




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