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Quesiti sul Governo
Cosa sono le crisi di governo extraparlamentari?
E' l'ipotesi di crisi di governo determinatasi a causa di dissensi all'interno della coalizione dei partiti di governo, o perchè uno di questi decidono di far venir meno il loro appoggio.
Può essere considerata tecnicamente una crisi extraparlamentare anche quel genere di crisi di governo determinatasi da fattori del tutto accidentali, come la morte o l'impedimento del presidente del Consiglio.
La crisi extraparlamentare non comporta l'obbligo di dimissioni del governo, ma di fatto ne rende impossibile il proseguimento dell'azione esecutiva.
Che cosa si intende con l'espressione "parlamentarizzazione delle crisi di governo"?
La crisi extraparlamentare non comporta obbligo di dimissioni da parte del governo, non essendo venuta formalmente meno la fiducia del parlamento all'esecutivo (art.94 Cost.).
Quando il governo si presenta in aula a chiedere espressamente la fiducia (questione di fiducia) e questa viene respinta, allora il Presidente del Consiglio ha l'obbligo di dimettersi, perchè ha generato una parlamentarizzazione della crisi.
Con questo gesto infatti la crisi diventa da "extraparlamentare" a "parlamentare".
Che cosa si intende per delegificazione?
La delegificazione è un istituto introdotto formalmente dall'art. 17.2 della legge 400/88 e prevede che in materie per le quali la Costituzione non preveda la riserva assoluta di legge, una legge della Repubblica autorizzi espressamente il Governo per l'esercizio della potestà normativa, deliberando però una legge che fissi i principi generali regolatori della materia e stabilisca l'abrogazione delle norme fino a quel momento vigenti, a partire dalla data di entrata in vigore del regolamento stesso.
In sostanza con la delegificazione si sottrae una materia alla legge per attribuirla al regolamento dell'esecutivo.
E' possibile introdurre, nella legge di delegazione, limiti ulteriori rispetto a quelli previsti dall'art.76 Cost.? Se si quali? Se no perchè?
La Costituzione non prevede che siano introdotti ulteriori limiti a quelli espressamente citati nell'art.76; tuttavia è possibile che in materie di particolare delicatezza sia stabilito che il Governo debba chiedere parere obbligatorio (ma non vincolante) alle Commissioni competenti delle due camere. Tale parere talvolta può essere chiesto sia prima che dopo la deliberazione, ed è obbligatorio nel caso in cui la delega ecceda i due anni.
In quali casi, ai sensi dell'art. 14.4 della legge n. 400/1988 è obbligatorio sottoporre gli schemi di decreto delegato ex art.76 Cost. al parere delle commissioni parlamentari permanenti competenti per materia?
Nei casi in cui la delega ecceda i due anni.
In che cosa consiste la funzione di indirizzo politico?
Si intreccia con le funzioni di indirizzo politico esercitate dal Parlamento, di conseguenza non è mai indipendente, ma è conseguenza diretta delle consultazioni fra i partiti, delle scelte degli elettori, ecc..
Esistono degli atti governativi di indirizzo politico che generano delle conseguenze politiche: si tratta, ad esempio, del discorso programmatico che il Presidente del consiglio dei ministri tiene al Parlamento in vista del conseguimento della fiducia ex art.94 dunque entro 10 giorni dalla sua nomina).
Prive di effetti giuridici rilevanti sono le altre manifestazioni di volontà che il governo esercita sotto forma di "direttive" che possono avere una forza normativa più o meno intensa.
Fra le "direttive" tuttavia sono da menzionare le "circolari" e le "istruzioni" indirizzate alla Pubblica Amministrazione, gli atti di "indirizzo e coordinamento" dell'attività amministrativa delle regioni.
Sono prive di effetti giuridici immediati anche i disegni di legge, gli emendamenti, le risposte ad interrogazioni, interpellanze, ecc
Esistono materie nelle quali il Parlamento non può delegare al Governo l'esercizio della funzione legislativa?
Sì, e si possono rilevare implicitamente dalla Costituzione. La delega legislativa non può riguardare le leggi di revisione costituzionale e altre leggi costituzionali; tutti i casi di riserva di legge formale previsti dalla Costituzione e cioè la legge di bilancio, le leggi di autorizzazione a ratifica dei trattati internazionali, la legge sulla stampa, sull'ordinamento giudiziario; le leggi che regolano i rapporti fra organi costituzionali (ad esempio le leggi di approvazione degli statuti regionali).
Esistono limiti alla reiterazione del decreto legge? Se si, quali? Se no, perchè?
Una sentenza della Corte Costituzionale dell'ottobre 1996 ha dichiarato incostituzionale un decreto legge reiterato, sentenziando che l'operazione di reiterazione è sì possibile, ma non senza limiti. Di conseguenza non sono stati stabiliti dei limiti espliciti alla reiterazione, ma la permanenza dei presupposti di necessità e urgenza andrebbe valutata caso per caso.
Come si risolve una crisi di governo?
In seguito alle dimissioni del Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica accetta con riserva l'atto di dimissione, invitando il Presidente uscente a rimanere in carica per l'ordinaria amministrazione.
A questo punto iniziano le consultazioni del Capo dello Stato con i presidenti delle Camere, gli ex presidenti della Repubblica, i rappresentanti dei gruppi parlamentari e del gruppo misto.
Il Presidente della Repubblica deve cercare di trovare un candidato alla Presidenza del Consiglio che possa godere di una maggioranza parlamentare, oppure se la crisi non è risolvibile, sciogliere le Camere.
Nel primo caso verranno conferiti "mandati esplorativi", "preincarichi", in modo che possano essere avanzate delle trattative fra i partiti politici in vista della fiducia parlamentare.
Una volta chiarite le posizioni, verrà conferito un incarico vero e proprio, il quale verrà accettato con riserva da parte del possibile nuovo Pres.del cons. Quest'ultimo svolgerà a sua volta una serie di consultazioni per valutare il consenso attorno ad esso, ed in caso positivo allora egli accetterà il pieno incarico sciogliendo la riserva e controfirmando l'atto di nomina.
Il Presidente della repubblica, allo stesso tempo, scioglierà la riserva anche sulle dimissioni del Presidente uscente.
Quando il nuovo governo entra nella pienezza dei suoi poteri?
Soltanto dopo il conseguimento della fiducia ex art. 94 Cost., da parte di entrambe le Camere. Questa deve essere ottenuta entro 10 giorni dalla formazione (ovvero la nomina e il giuramento dal Presidente della Repubblica).
Cosa sono i regolamenti governativi e quale la loro importanza?
Si tratta di atti di forza normativa secondaria, dunque gerarchicamenta inferiori alla legge e agli atti aventi forza di legge.
Secondo le disposizioni preliminari del codice civile (artt. 3 e 4), è possibile che esistano dei regolamenti goverantivi e dei regolamenti ad esso gerarchicamente sottomessi, i quali vanno a formare, nel panorama delle fonti, un sottosistema.
Il procedimento di formazione dei regolamenti è del tutto simile a quello impiegato per i decreti legislativi e i decreti legge, ovvero vi è l'emanazione da parte del Presidente della Repubblica, la pubblicazione e l'entrata in vigore, condizionata dal visto della Corte dei Conti e dal parere preventivo del Consiglio di Stato.
L'articolo 17.1 della legge 400/88 ha previsto una serie di ipotesi di regolamento:
di esecuzione, i quali si possono limitare a regolare la materia in modo più analitico rispetto a quanto fa la legge. Non necessitano di delega, in quanto la potestà regolamentare rientra fra le attribuzioni del potere esecutivo, di cui il governo è titolare.
Integrazione e attuazione, per i quali esistono opinioni discordanti in materia.
Indipendenti, che possono regolare una materia praeter legem, a patto che vengano abrogate le parti discordanti con una normativa che eventualmente, dovesse essere emanata in futuro, avente forza primaria.
Organizzativi, i quali prevedono per l'esecutivo la possibilità di regolare la materia dell'organizzazione della Pubblica amministrazione, derogando in un certo senso la riserva di legge stabilita dall'art.97 Cost.
Questi casi erano contemplati anche dall'art.1 della legge 31/1/1926 n.100. Con l'art. 17.2 della legge 400/88 si introduce una nuova ipotesi di regolamento che è quella del regolamento delegato: tale ipotesi è possibile nei casi in cui la Costituzione non preveda riserva di legge assoluta su una determinata materia. Inoltre la legge della Repubblica deve autorizzare esplicitamente il governo ad esercitare questo tipo di potestà regolamentare, includendo nella legge le norme generali regolatrici della materia e disponendo l'abrogazione delle norme fino a quel momento vigenti, a partire dalla data di entrata in vigore del regolamento.
Il regolamento delegato quindi sottrae una materia che fino ad un certo momento era attribuita alla legge.
Come viene perseguito un membro del governo che compie reati comuni?
Come viene perseguito un membro del governo che nell'esercizio delle sue funzioni commette reati?
Quali sono e come si esercitano i poteri di controllo della Corte dei Conti?
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