geografia |
Cuba
è l'isola più vasta delle Grandi Antille: situata tra l'Oceano
Atlantico, il Mar dei Carabi e il Golfo del Messico, comprende una miriade di
scogli e isolotti. A parte l'isola maggiore, infatti, ci sono poi l'Isla del
AMBIENTE
Un quarto del territorio di Cuba è occupato da montagne coperte di foreste, mentre fertili pianure adibite a pascolo per il bestiame o a terreno per la coltivazione ricoprono gran parte della superficie restante. Data la forma stretta e allungata del territorio, i fiumi sono molto brevi, con portata irregolare e legata al regime pluviale. Il fiume più lungo è il Rio Cauto, ma non è navigabile se non da piccole imbarcazioni. Molti sono i fiumi che scorrono sottoterra e, alcuni, sfociano nell'oceano sotto il livello del mare. Non esistono laghi di grande importanza.
CLIMA
Il clima
subtropicale di Cuba è fortemente influenzato dalla brezza gentile degli
alisei nord-orientali. A causa della forma affusolata, sono pochi i punti che
rimangono lontani da queste brezze marine e le temperature non subiscono
sensibili variazioni regionali. Le uniche stagioni sono la piovosa estate e il
secco inverno. Il periodo da gennaio ad aprile è il più assolato
dell'anno. Da giugno a novembre c'è la stagione degli uragani, con le
tempeste peggiori in settembre e ottobre. Questi uragani sono caratterizzati da
venti che superano i
STORIA
Scoperta da
Cristoforo Colombo nel 1492, Cuba divenne una colonia snola. Oggetto di
ripetuti attacchi francesi ed inglesi ricevette dal governo di Madrid notevoli
privilegi. Quando scoppiò la rivolta delle colonie snole contro la
madrepatria i cubani non si unirono subito al movimento indipendentistico:
i fermenti rivoluzionari incominciarono a manifestarsi più tardi. Gli
Stati Uniti, successivamente, dichiarano guerra alla Sna e la vinsero,
liberando Cuba. In realtà, gli USA sono sempre stati interessati alla
"perla delle Antille" ed era scontato che sarebbe entrata a far parte
dell'Unione Nordamericana. Per cui, l'occupazione statunitense continuò
fino a quando l'Assemblea Costituente cubana votò l'inclusione nella
Costituzione dell'"Emendamento Platt", con il quale
l'isola diveniva base militare e gli USA si dovevano occupare del mantenimento
di uno stato efficiente. Nel 1920 consiglieri politici e finanziari
statunitensi presero praticamente in mano le redini del governo. Si
susseguirono, così, numerosi presidenti dispotici venali ed incompetenti.
Nel 1959 si instaurò un governo "socialista" attraverso Fidel Castro che ebbe subito l'appoggio delle masse
contadine ed operaie dell'isola, che speravano in un miglioramento delle loro
precarie situazioni economiche. La nazionalizzazione delle imprese e le riforme
strutturali introdotte dal nuovo governo portarono una rottura con Washington.
Castro fu nominato Primo Ministro e il fratello, Raul, con il comandante
argentino Ernesto "Che" Guevara (entrambi esponenti
della guerriglia) entrarono a far parte del governo. La tensione a Cuba andava
crescendo e si creò un accordo con l'URSS per istallare sull'isola rampe
di lancio per missili atomici. Di fronte al possibile conflitto mondiale dovuto
al blocco navale di Cuba, attuato dalla marina americana, però, il
governo sovietico accettò lo smantellamento delle basi missilistiche
offensive per evitare il peggio. Con il tempo si creò un atteggiamento
di tolleranza reciproco tra Cuba e Stati Uniti: questo consentì a Castro
di far svolgere il primo Congresso del Partito Comunista di Cuba, che approvò
ISTITUZIONI
POPOLAZIONE
Del tutto ssi gli Amerindi, che originariamente abitavano l'isola, la popolazione è ora composta da bianchi (70%), negri (12,4%) e mulatti (14,3%), oltre che un ristretto gruppo di asiatici (0,3%).
Attualmente l'immigrazione è pressoché cessata, ma la popolazione è in continua crescita per via dell'elevata natalità, cui si contrappone una limitatissima mortalità.
La densità media è di 98 ab./km², ma la distribuzione della popolazione varia a seconda delle regioni, presentando addensamenti nelle zone ove più intensa è la coltivazione della canna da zucchero ed in quelle prossime alla capitale. Sensibile, infatti, è stato negli ultimi decenni il fenomeno dell'urbanizzazione.
Superficie: 110.922 km²
Popolazione: 10.822.000 abitanti
Densità: 98 ab./km²
Governo: repubblica socialista
Capitale: L'Avana
Moneta: peso di Cuba
Lingua: snolo
Religione: cattolicesimo, minoranze protestanti, afro-cubane e animistiche
Unità monetaria: peso di Cuba
Membro appartenente a: ONU
Sigla automobilistica internazionale: C
Fuso orario rispetto a Greenwich:
Addetti agricoltura:
Superficie coltivata:
Crescita annua della popolazione:
Mortalità infantile:
Speranza di vita: 73 (m.); 77 (f.)
Popolazione urbana:
Indice di sviluppo umano: 86° posto
Alfabetizzazione
Posti letto ospedalieri:
Quotidiani:
Uso annuale di acqua per abitante: 870 mc
Calorie giornaliere indispensabili per abitante:
Confronto con minimo cal. FAO:
ECONOMIA
Prima dell'avvento del regime castrista l'economia di Cuba era quasi interamente in mano a società statunitensi, che, oltre a possedere enormi territori destinati alla coltura della canna da zucchero ed all'allevamento estensivo, controllavano i trasporti, le banche, il settore energetico e gran parte di quello minerario e industriale. I primi provvedimenti del nuovo governo furono la parziale collettivizzazione dell'agricoltura e la totale nazionalizzazione delle attività secondarie e terziarie. S'incrementarono o s'introdussero coltivazioni diverse dalla canna da zucchero, potenziando altresì l'allevamento; si diede inoltre il via ad un vasto programma d'industrializzazione, che poneva in primo piano il settore pesante. Gli scarsi risultati ottenuti portarono ad una completa revisione dei programmi: da allora si è puntato soprattutto ad un miglioramento e potenziamento dell'attività agricola, dando nuovamente la priorità alla canna da zucchero. Nel complesso le nuove scelte economiche hanno dato risultati apprezzabili. Ciò che ha permesso sia di dare l'avvio a un processo d'industrializzazione, sia di realizzare infrastrutture indispensabili, sia di garantire alla popolazione un tenore di vita più elevato. L'agricoltura è dunque ancora la principale attività economica del Paese. La coltura di gran lunga prevalente è la canna da zucchero, seguita a notevole distanza dal tabacco, che conta non per la quantità, ma per la qualità dei prodotti esportati (sigari). Discreta anche la produzione di caffé e frutta. All'alimentazione locale è rivolta la coltivazione dei cereali (riso, mais, sorgo), come pure quella delle patate, delle batate e della manioca. L'allevamento, soprattutto quello bovino, è in sensibile progresso e costituisce il settore più importante dell'economia dopo lo zucchero. Un buon sviluppo ha inoltre l'attività peschereccia che si avvale di moderne attrezzature. L'Avana è il più importante porto per la pesca. Tonno e merluzzo sono le specie più pescate in acque internazionali, mentre attorno a Cuba si trovano importanti vivai di gamberetti, aragoste e pesci ballerini. Le risorse minerarie consistono in giacimenti di nichel, cromite, ferro, manganese, minerali di rame, zolfo e cobalto. Il sale si ottiene attraverso l'evaporazione al sole dell'acqua marina. Riguardo ai combustibili si estraggono solo modesti quantitativi di petrolio e di carbone mentre appena sufficiente è la produzione di energia elettrica. Le industrie sono prevalentemente rivolte alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli. I principali prodotti industriali di Cuba sono, infatti, zucchero lavorato, tabacco (sigarette e sigari), nichel, petrolio, prodotti chimici, cemento, legname, (mogano), carta, farmaci, cibo e bevande trattate, tessuti, scarpe e altri beni di consumo. In campo edile è stata data maggiore importanza alla costruzione di nuovi edifici piuttosto che al restauro di quelli vecchi. L'industria tessile di Cuba dipende in gran parte dal cotone importato. Cuba ha investito enormi risorse nell'alta tecnologia medica, specialmente nei campi della biotecnologia, dell'industria farmaceutica e delle attrezzature mediche. Le comunicazione sono assicurate da una estesa rete ferroviaria. Migliore è la rete stradale. I traffici marittimi usufruiscono degli importanti porti di L'Avana e Santiago de Cuba. Il commercio, che era indirizzato ai paesi socialisti, si svolge, oltre che con questi ultimi, anche con altri Stati (Giappone, Paesi Europei). Recentemente si è manifestata la tendenza a una normalizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti che potrebbe aprire nuovi spiragli alla preoccupante situazione economica. L'industria turistica cubana ha conosciuto una crescita tra le più rapide del mondo, ed è oggi la principale fonte di valuta estera del Paese.
L'AVANA
L'Avana (
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