Con la parola antisemitismo
si indicano i pregiudizi e gli atteggiamenti persecutori nei
confronti degli ebrei.
Il termine venne coniato nel XIX
secolo in Germania,
da parte del nazionalista Wilhelm Marr, come eufemismo
di Judenhass («odio degli
ebrei»): per etimologia si dovrebbe riferire a tutti i popoli Semiti (cioè
quelli che parlano lingue appartenenti al gruppo
semitico, inclusi l'arabo,
l'ebraico,
l'aramaico
e l'amarico),
ma in pratica è sempre stato riferito ai soli ebrei. La storia delle
persecuzioni anti-ebraiche in Europa è lunga e triste, e i pregiudizi e i miti relativi agli ebrei
sono sempre stati molteplici, talvolta alimentati da scritti come i Protocolli dei Savi di Sion. Gli ebrei
sono stati accusati di corporativismo, di elitarismo religioso, per il fatto di
non consentire la conversione, ma di ereditare il diritto a partecipare al
culto ebraico, di ribellione alle altre culture e di essere attaccati al
denaro. Da notare che paradossalmente agli ebrei si rinfacciava di essere ciò
che la maggioranza imponeva loro, cioè di separarsi dagli altri quando erano
costretti per legge a vivere in quartieri separati, di essere sfruttatori
quando l'unica attività concessa era il prestito ad interesse, di non favorire
le conversioni quando queste erano duramente sanzionate dalla legge. Sono
avvenute persecuzioni anche nella Sna del XV secolo, dove i cristiani provenienti dal
giudaismo erano visti con sospetto: le persecuzioni ai marranos, gli ebrei che si convertivano solo esteriormente al
cristianesimo, erano originate da motivi religiosi poiché i cristiani si
sentivano traditi e ingannati dal fenomeno delle false conversioni volte ad
ottenere vantaggi di ordine politico-economico, vantaggi che venivano revocati nel momento in cui
si scopriva il comportamento giudaizzante
del falso convertito. In tempi più recenti, fra le tante azioni attribuibili
agli ebrei c'è anche quella di aver preparato teoricamente la Rivoluzione
Russa; di origine ebraica era infatti Karl Marx,
il principale teorico del socialismo, di origine ebraica era Rosa
Luxemburg, fondatrice del Partito Comunista Tedesco, così come Lenin (i nonni materni
erano ebrei), principale fautore della Rivoluzione
russa. Soltanto alla fine del XVIII secolo
gli ebrei del mondo occidentale hanno riottenuto finalmente parità di diritti a
norma di legge (negli Stati Uniti nel , in Francia
nel
e in seguito nei paesi conquistati da Napoleone e in parte in Austria
nel ),
mentre in Russia
si è dovuto attendere il e in altri paesi dell'Europa Orientale anche dopo. Tra i
peggiori episodi di antisemitismo della storia il primo posto spetta
sicuramente alla Shoah, lo sterminio perpetrato dai nazisti
negli anni quaranta:
nei campi di concentramento nazisti, sono
morti circa sei milioni di ebrei su una popolazione totale di circa dodici
milioni di ebrei europei.
Nei giorni d'oggi,
nel congresso di Teheran, organizzato dal presidente iraniano Mahmud
Ahmadinejad invocò la distruzione di Israele
e la sua cancellazione dalla mappa geografica. Questo è un appello singolo non
condiviso dal resto del mondo logicamente Ahmadinejad ha riaffermato la sua
posizione il 28 ottobre , 'augurando
morte a Israele e all'America', mentre alcune persone bruciavano le
bandiere israeliane e americane. 'Le mie parole sono le parole
dell'Iran' ha detto. 'Gli occidentali sono liberi di commentare, ma
le loro reazioni sono inutili.' Dopo il congresso "negazionista", in
Italia il guardasigilli Clemente Mastella ha presentato il 25 gennaio 2007 un
disegno di legge (già approvato) sull'antisemitismo. Il testo prevede che
chiunque pubblicamente istiga a commettere crimini di genocidio o crimini
contro l'umanità è punito, 'per il solo fatto dell'istigazione' con
la reclusione da 3 a 12 anni. Viene inoltre punito con la reclusione fino a 4
anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di
provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Ma l'antisemitismo è un problema tutto interno alla mentalità antisemita: non
v'è nulla che l'ebreo possa fare o non fare per scrollarsi di dosso il
pregiudizio antisemita. Sta solo al non ebreo decidere di liberarsene.