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CULTURA DI SVEVO
CULTURA DI SVEVO.
- Alla base dell'opera di Svevo vi è una robusta cultura filosofica.
- Schopenhauer, il pensatore che opponeva un misticismo irrazionalistico al
sistema hegeliano per il quale tutto ciò che è reale
è razionale, e che afferma un pessimismo radicale, indicando come
unica via di salvezze del dolore la contemplazione della rinuncia.
- Nietzsche, lo lesse nei testi originali e non nelle deformazioni
estetizzanti e superomistiche di stampo dannunziano.
- Charles Darwin, l'autore della teoria
evoluzionistica, fondate sulle nozioni di selezione naturale e di lotta
per la vita.
- Svevo tendeva ad utilizzare questi autori in modo critico, come
strumenti conoscitivi che fornissero risposte alle sue personali esigenze.
- Schopenhauer a cui faceva riferimento era l'assertore del carattere effimero e
inconsistente della nostra volontà e dei nostri desideri; lo
smascheratore degli autoinganni attraverso i quali ciascuno si
illude circa la propria libertà di scelta.
- Per influenza del determinismo darwiniano, Svevo fu indotto a
presentare il comportamento dei suoi eroi come prodotto di leggi naturali
immodificabili, non dipendenti dalla volontà, e comprese
come quei comportamenti avessero le loro radici nei rapporti sociali, e
fossero prodotto
non di natura ma storico.
- Ad assumere questo atteggiamento critico Svevo fu aiutato dal
pensiero marxista da cui fu influenzato, tanto da simpatizzare, per una
certa fase, per il
socialismo. Ma di esso non condivise le alternative politiche
proposte alla realtà esistente ma preferì prospettive di tipo utopistico (una
tribù).
- I conflitti e le ambiguità
profonde dei suoi eroi non sono i conflitti e le ambiguità
dell'uomo in assoluto ma del borghese di un determinato periodo storico.
- Problematico fu anche il rapporto con la psicanalisi in quanto di Freud non
condivise l'uso di essa come
terapia, ma come
puro strumento conoscitivo, capace di indagare più a fondo
la realtà psichica, e , di conseguenza, come strumento narrativo.
- Sul piano letterario gli autori che ebbero maggior peso sulla
formazione di Svevo furono i grandi romanzieri realisti francesi dell'Ottocento(
Balzac, Stendhal. Flaubert).
- Dal Flaubert di madame bovary prese la maniera di rappresentare la
miseria della coscienza piccolo borghese; inoltre gli eroi filtrano tutta
la loro esperienza attraverso stereotipi ricavati dai libri, sino a
restarne vittima. Anche l'atteggiamento di irrisione fredda e corrosiva
nei confronti di Brentani e Nitti.
- Oggetto di tale irrisione sono: l'inettitudine, la tendenza al sogno, gli alibi
costruiti a tacitare i sensi di colpa, ma persino le stesse ascendenze
culturali, il pessimismo schopenhaueriano, il determinismo darwiniano,
l'utopia socialista.
- Un'importanza per Svevo ha anche la conoscenza dei romanzieri naturalisti, di Zola
in particolare
- Il modello zoliano si scorge nel primo romanzo, nella
ricostruzione minuziosa dell'ambiente della banca.
- Non bisogna dimenticare l'influsso di Bourget con il "romanzo psicologico"
- Tra i romanzieri
russi subì il fascino de Turgheniev(inetti), Dostoieskji.
- Negli anni della maturità venne a conoscere i grandi umoristi inglesi Sterne,
Dickens, Swift e ebbe riflesso nella Coscienza di Zeno.
- L'amicizia con Joyce fu certo importante per Svevo, tuttavia non si può dire che
nella narrativa dello Svevo maturo si riscontrino precise influenze joyciane.
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