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Il Simbolismo



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Simbolo

  • Il simbolo, nella accezione di base, è un elemento della comunicazione rappresentante un concetto o quantità (es. idea, oggetto, qualità). In termini più psicologici o filosofici, gli stessi concetti hanno una natura simbolica e le rappresentazioni di questi concetti sono artefatti elementari allegorici di un significato simbolico.
  • Originariamente molti dei principali motivi arcaici avevano carattere simbolico. Tuttavia il loro significato si e andato sempre più perdendo. Solo i antichi tappeti cinesi danno ancor oggi 'importanza' al loro simbolismo.
  • Mezzo indiretto di rappresentazione. I simboli possono essere retini per campire un'area, lineari (linea continua, a tratteggio, tratto-punto, ecc.), per tracciare elementi lineari o puntuali (croce, stella, triangolo, ecc.), per indicare una specifica localizzazione. Ciascun simbolo può essere disegnato in un'ampia varietà di colori.
  • (gr. symbolon, 'ciò che unisce'): 'simbolo' è l'oggetto o l'immagine che permette di riconnettere un'unità originaria spezzata; symbola sono anche i due pezzi della moneta spezzata usati in Grecia per il reciproco riconoscimento fra ospiti o fra alleati. Viene quindi a significare, per traslato, tutto quello - oggetti, immagini, parole - che mette in connessione la dimensione mondana con quella sovramondana.

Simbolismo



  • Il Simbolismo, come scuola letteraria ed atteggiamento del gusto e dello spirito, fu un momento del decadentismo, ma fu anche la tendenza più valida della letteratura di fine Ottocento, destinata ad un'ampia fortuna anche nel Novecento. Il movimento si distinse dal Decadentismo per una più accentuata ricerca della musicalità e per un uso accentuato dell'analogia. Il movimento ebbe origine in Francia, nel 1886, con il manifesto di Jean Moréas, apparso sul aro.

Similitudine

  • La similitudine è la ura retorica in cui si paragona un oggetto ad un altro le cui proprietà sono ben note. Ad esempio: * bianca come la neve* rosso come il fuoco
  • (dal latino similitudo, 'somiglianza') ura retorica consistente in un paragone istituito tra immagini, cose, persone e situazioni, attraverso la mediazione di avverbi di paragone o locuzioni avverbiali (come, simile a, a somiglianza di). Es. È furbo come una volpe.

Metafora

  • La metafora (dal greco metaphorá, da metaphérō, «io trasporto») è una ura retorica e si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui 'essenza' o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva.
  • (trasposizione) sostituzione di un termine con una frase urata legata a quel termine da un rapporto di somiglianza, ad esempio: Stanno distruggendo i polmoni del mondo, in cui 'i polmoni del mondo' sta per 'boschi'.

Allegoria



  • L'allegoria è la ura retorica in cui, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, l'accostamento non è basato su qualità evidenti o sul significato comune del termine, bensì su un altro concetto che spesso attinge al patrimonio di immagini condivise della società. Essa opera comunque su un piano superiore rispetto al visibile e al primo significato: spesso l'allegoria si appoggia a convenzioni a livello filosofico o metafisico.
  • (dal greco allegorèin, 'parlare diversamente') è una ura retorica consistente nella costruzione di un discorso che, oltre al significato letterale, presenta anche un significato più profondo, allusivo e nascosto. Un'allegoria tra le più note è quella del destino umano che viene paragonato ad una nave che attraversa il mare in tempesta:
  • Rappresentazione di un concetto mediante ure simboliche o allusive, sia in letteratura che nelle arti visive.
  • (dal gr. àllos 'altro', e agorèuo, 'chiamo', 'nomino': 'dire in altro modo'): ure o immagini il cui significato è diverso da quello letterale, ma che si trova con esso in rapporto di somiglianza.

Analogia

  • Identità o somiglianza funzionale fra organi di specie diverse, i quali però differiscono quanto a origine, sviluppo e struttura. Opposto di omologia.
     






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