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Salvatore Quasimodo -"uomo del mio tempo"- commento

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Salvatore Quasimodo -"uomo del mio tempo"- commento



Salvatore Quasimodo fu un poeta che visse nel XX secolo. Fra le sue poesie troviamo "uomo del mio tempo", lirica con cui viene espresso un severo rimprovero all'uomo moderno. Egli crede infatti che il cuore degli esseri umani sia rimasto uguale a quello dell'uomo primitivo e accusa coloro che uccidono per non aver accettato nel cuore il vangelo di cristo e l'amore da lui predicato. L'autore, desolato, si rifugia nel pianto e nella rassegnazione, ma, infine invoca i posteri a ricominciare e cancellare le morti provocate dai padri. Alla fine di ogni guerra, riflettendo sugli orrori accaduti, si ci ripromette che si farà di tutto per evitare che succedano fatti simili a quelli vissuti, ma, dopo brevi periodi, tutto cade nel dimenticatoio. Istinti irrazionali e animaleschi costringono l'uomo a sopraffare con la violenza i più deboli e le guerre tornano a distruggere intere città, a uccidere decine e decine di persone, a squarciare il cuore di molte famiglia, a mettere a repentaglio l'economia di uno o più paesi. Tutto ciò però non conta quando ad avere la meglio sull'uomo è il dio denaro e la volontà di "dominare  il mondo", di essere sempre + potenti!




Purtroppo Quasimodo, da buon saggio, aveva già intuito che le parole pace e utopia avrebbero costituito i membri di un binomio inscindibile, ed è per questo che ci troviamo a dover fronteggiare conflitti armati come quello tra Usa e Iraq. Il mondo, d'altronde, si è diviso nuovamente in due: coloro che appoggiano la guerra e che trovano nella violenza la soluzione ai problemi e, quelli che, invece, provano a far capire che con la guerra non si può mettere fine ad una dittatura, ad una cultura. Anche il papa dissente dalle le posizioni di coloro che reputano giusta la guerra, ma, in realtà non dovrebbe essere una fede cattolica (o cristiana che sia) a convincere la gente di quanto la guerra sia sbagliata e futile. Essa miete solo vittime innocenti, colpisce i + deboli e  non ha rispetto per la dignità umana. La diplomazia e le vie pacifiche sono le uniche che ci possono permettere di diffondere la cultura della pace.




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