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Stato e Chiesa



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Stato e Chiesa

Introduzione

In questa ricerca si parlerà dei rapporti che ci sono stati in passato e che durano tutt' oggi tra lo stato e la chiesa. Verranno citati degli imperatori romani del IV secolo dopo cristo fino ad arrivare a citare i quattro articoli che oggi fanno parte della nostra costituzione, passando dalla spiegazione di giansenismo, giurisdizionalismo, alla citazione del concordato, dei patti Lateranensi alla vita di Benedetto Craxi ( Bettino) e di Agostino Casaroli.

Stato e chiesa

La chiesa Cattolica, cessatii problemi derivati delle varie crisi affrontate nel settecento e nell' ottocento, sia quelle di natura teologica sia quelle di natura organizativa come giansenismo, il giurisdizionalismo, le varie secolarizzazioni. Invece di subire il corposembra che ne tragga vantaggio, anche per il maggiore impegno di alcuni gruppi laici. Sono proprio organizzazioni internazionali come ' L'apostolato mondiale dei laici', U.N.E.S.C.O., F.A.O. che hanno proposto un nuovo modo di operare anche tra i popoli disagiati. Nel passare dei secoli la chiesa Cattolica non ha subito sostanziali variazioni per quello che riguarda la sua struttura gerarchica, il suo sistema di leggi ( diritto canonico ), le sue dottrine e suoi dogmi. Il punto di forza della teologia cattolica è quello di dare fiducia alle facoltà umane in contrapposizione al Luteranesimo





Giansenismo = Movimento religioso iniziato nel XVII sec. con la pubblicazione dell''Augustinus' del vescovo olandese Jansen; pur rimanendo nel campo del cattolicesimo, tende a seguire una interpretazione estrema del pensiero di S. Agostino, nel senso che la grazia divina ha un potere prevalente sulla libertà umana

Giurisdizionalismo = Particolari tipi di rapporto fra lo Stato e la Chiesa. Sorta nel Medioevo, tale dottrina riconosceva la supremazia dello Stato nei confronti della Chiesa, cioè la "giurisdizione" dello Stato sulla Chiesa. In tal modo lo Stato s'imponeva come il difensore d'ufficio della Chiesa, ma nel contempo si premuniva, difendendo la sua supremazia. Il giurisdizionalismo, nel tentativo di incidere nella vita interna della Chiesa, sia nei riguardi della missione spirituale, sia nell'amministrazione dei beni, portò lo Stato ad avocare a sé numerosi poteri, limitando di fatto notevolmente la libertà ecclesiastica. Questi poteri andavano dal diritto di premunirsi contro eventuali conflitti di interessi, alla facoltà di rivedere ogni documento anche di natura esclusivamente spirituale, fino al controllo delle nomine degli ecclesiastici, rifiutando quelle di persone non gradite. Nel sec. XVIII si diffuse in quasi tutti gli Stati europei una forma di giurisdizionalismo aconfessionale, tendente a costituire delle Chiese nazionali sottratte alla giurisdizione della Chiesa di Roma.'

Laico = Persona che è e si dichiara autonoma dall'autorità ecclesiastica

Diritto canonico o Codex juris canonici = Voluto da Pio X nel 1904, il Codex iuris canonici fu portato a compimento da una commissione di cardinali e di consultori della quale fu animatore il cardinale Pietro Gasparri e venne promulgato da Benedetto XV il 20 maggio 1917, entrando in vigore nella festa di Pentecoste (18 maggio) del 1918. Diviso in cinque libri, e subordinatamente in titoli e in canoni, che ammontano a 2414, esso è tuttora applicato nella Chiesa occidentale e, per quanto possibile, dai cattolici di rito orientale, mentre dal 1929 una commissione cardinalizia si sta occupando della codificazione del diritto canonico  delle Chiese orientali. Il rinnovamento portato nella vita della Chiesa dal Concilio Vaticano II ha fatto sentire nel campo del diritto canonico l'esigenza di una profonda revisione del Codex del 1917, sicché una commissione costituita a tale scopo ha iniziato i lavori nel 1963. Dopo una lunga gestazione, il nuovo codice è stato promulgato da Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983, per entrare in vigore il 27 novembre dello stesso anno. Il progetto di una Lex Ecclesiae fundamentalis, che avrebbe dovuto formulare le linee essenziali della costituzione della Chiesa, pur entro i limiti invalicabili dello ius divinum, ha sollevato forti opposizioni, in quanto è parso a molti in contrasto con il vero magistero della Chiesa.

Dogma = secondo la dottrina cattolica, verità fondamentale della fede, che la Chiesa ritiene rivelata direttamente da Dio, attraverso Gesù Cristo nel Vangelo o attraverso il magistero del papa

luteranésimo o luteranismo = Dottrina e organizzazione chiesastica ispirata al pensiero di M. Lutero, che voleva avere un carattere di cattolicità (nel senso di 'universale') e recepire quanto era noto dagli scrittori cristiani, respingendo solo gli abusi della Chiesa Romana.


e alla teologia di Calvino che incentravano troppo sulla grazia. Con la fioritura di nuove iniziative, che sono partite dal basso ma con progetti avventati, a partire dal XX secolo ma proseguendo fino al primo dopo guerra nascono delle associazioni come istituti laicali, congregazioni di consacrati, preti-operai e simili. Per arrivare a promuovere le condizioni dei lavoratori, nel mondo del lavoro un largo insieme di opere assistenziali, organizzazioni sindacali, nel mondo politico con la creazione di partiti socio-cristiani oltre alle attività sopra elencate cercano di differenziarsi in teoria e prassi dalle istituzioni socialiste. Al contrario di Papa Pacelli che voleva distanziarsi dalla dottrina e disciplina della chiesa cattolica, invece una persona che si aprì al dialogo fu Papa Giovanni XXIII




calvinismo = La determinante influenza dell'Illuminismo portò, nei sec. XIX e XX, alla fondazione di un neo calvinismo, che permeò di spirito religioso la rigogliosa vita politica e culturale del tempo. Hendrik de Cock e A. Kuyper (1837-l920) furono l'anima di questa rinascita calvinista anche con la fondazione di numerose scuole e della libera università di Amsterdam, con l'intento di ricondurre la Chiesa a una fedeltà indiscussa alla fede riformata, che ancora una volta si affermava libera dallo Stato (libera Chiesa in libero Stato). Il neo-calvinismo esercita ancora un'influenza notevole in Germania, in Francia, in America e nell'Africa del Sud e cerca di orientare tutta l'attività umana secondo i precetti della Sacra Scrittura in una rivalutazione delle antiche fedi calviniste. Ovunque il calvinismo si presenta aperto ai problemi dell'ecumenismo e partecipa attivamente ai lavori del Consiglio Mondiale delle Chiese.

Papa Giovanni XXIII  = , papa, beato (Sotto il Monte 1881-Roma 1963). Ordinato sacerdote (1903) e licenziato in teologia a Roma nel 1904, ritornò a Bergamo, dove fino al 1914 fu segretario del vescovo Giacomo Radini Tedeschi, insegnando contemporaneamente in seminario storia della Chiesa e apologetica non senza sospetti e denunzie da parte degli antimodernisti. Dopo la I guerra mondiale, cui partecipò come cappellano militare, ebbe incarichi a Roma. Fu poi delegato apostolico in Bulgaria, in Turchia e in Grecia, dove rimase fino al 1944. Finita la guerra, fu nunzio apostolico a Parigi presso il governo della IV Repubblica. Qui ebbe modo di osservare i fermenti della Chiesa di Francia, dove si attuavano ardite esperienze pastorali (tra cui quella dei preti operai). Creato cardinale nel 1953 e nominato patriarca di Venezia, nel conclave tenuto nell'ottobre-novembre del 1958 venne eletto papa. Già nel suo primo discorso delineò il programma del suo pontificato ponendo in primo piano la direttiva pastorale e distanziandosi così da Pio XII. Nel governo della Chiesa ripristinò il posto di segretario di Stato, vacante dal 1944; provvide ad ampie nomine cardinalizie, andando oltre il numero di 70 stabilito da Sisto V, per assicurare adeguata rappresentanza anche alle nuove chiese d'Asia e d'Africa. In occasione delle celebrazioni ufficiali del centenario dell'Unità d'Italia (1961) parlò senza recriminazioni della fine del potere temporale, sottolineando la funzione religiosa e morale del papato. Di fronte alle tensioni politiche del mondo Giovanni XXIII intensificò la sua azione di pace ammonendo tutti in fondamentali encicliche: Ad Petri cathedram del 29 giugno 1959, Pacem in terris dell'aprile 1963 (suo testamento), mentre di fronte alle tensioni sociali e ai problemi della nuova economia, in occasione del 70º anniversario della Rerum novarum ne richiamò, con gli adattamenti necessari, principi e spirito (Mater et Magistra, 15 maggio 1961). In codesto spirito riallacciò relazioni coi Paesi comunisti, ricevette personalità di regimi antireligiosi (tra cui il genero di Chruscëv), abolì le rappresentanze dei governi polacco e lituano in esilio presso la Santa Sede (1959). Con questi atti papa Roncalli si distanziò da una concezione della Chiesa quale fortilizio staccato dal mondo, astenendosi dal pronunziare sul mondo contemporaneo i consueti giudizi di condanna, giacché vedeva in esso  il maturare di una nuova realtà di rapporti umani in linea con le nuove mete spirituali e sociali della Chiesa. In questa prospettiva papa Roncalli preannunziò fin dal 1959, assieme alla riforma del codice di diritto canonico e al sinodo romano, un nuovo Concilio (Vaticano II) che convocò (bolla Humanae salutis, 25 dicembre 1961) dopo adeguati lavori preparatori e vaste consultazioni. Nell'allocuzione di apertura (11 ottobre 1962) ne fissò gli scopi, tra i quali quello di cercare un nuovo linguaggio con cui presentare a tutti gli uomini il messaggio cristiano; e questo con particolare apertura ecumenica alle Chiese cristiane. Egli poté guidarne soltanto due sessioni, poiché morì nel giugno dell'anno successivo. Il 3 settembre 2000, dopo la promulgazione da parte di Giovanni Paolo II dei decreti che ne riconoscevano "l'eroicità delle virtù", veniva portato a compimento il processo di beatificazione di Giovanni XXIII  , avviato, nel novembre 1965, dal suo successore Paolo VI.






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