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Walter scott - Ivanhoe

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Autore : Walter scott
Titolo del libro : Ivanhoe
Anno di pubblicazione :

Riassunto

La vicenda ebbe inizio con L'arrivo del templare Bois-Guilbert al castello di Cedric il sassone, che voleva liberare l'Inghilterra dal dominio normanno, e di Lady Rowena, considerata da questi come una lia, seguito dall'arrivo di un mendicante e di un ebreo, Isacco. Poco dopo il mendicante scoprì che il templare voleva uccidere Isacco e lo fece scappare, con l'aiuto di Gurt, servo di Cedric. Dopo la fuga l'ebreo gli promise un armatura e un cavallo, che il mendicante avrebbe potuto prendere da un suo cugino, in segno di gratitudine.
Qualche giorno dopo, si sarebbe tenuto un grande totneo indetto dal principe Giovanni, la lizza di Ashby. Alla gara si presentarono molti cavalieri, tra cui il templare più valoroso, Bois-Guilbert che alla fine della contesa sarebbe stato proclamato vincitore se un misterioso cavaliere che si faceva chiamare 'Diseredato', indossando l'armatura del cugino di Isacco, non fosse entrato in gara sbaragliando tutti i cavalieri presenti. Il giorno dopo nella seconda parte della gara, la lizza generale tra tutti i cavalieri presenti, il cavaliere 'Diseredato' si dimostrò il migliore, grazie all'aiuto di un comno di squadra, che non aveva rivelato la propria identità, e indossava un'armatura nera. In seguito ci fu la premiazione del cavaliere diseredato, a cui fu tolto l'elmo, mentre era svenuto per una ferita riportata in combattimento. Tutti constatatarono che il cavaliere era Ivanhoe, lio diseredato di Cedric. Poi confuso tra la folla venne portato via da Isacco e da sua lia, Rebecca.
Successivamente si svolse la gara di arco, che fu vinta da un formidabile arcere, Loksley.
il Cavaliere Nero, che era scappato prima della premiazione, era giundo con l'avvento dell'oscurità ad una cappella nella foresta, dove un frate divise con lui il suo cibo. Ivanhoe invece era stato curato da Rebecca e stava viaggiando con i due ebrei verso la loro casa, quando i tre incontrarono Cedric che tornava assieme ad Atelsthane, a cui sarebbe spettato il trono inglese in caso di liberazione dai normanni, Lady Rowena e i servitori Gurt e Wamba, tornava da un banchetto indetto dal re Giovanni. Questi, furono asaliti e rapiti da alcuni briganti, che li portarono al castello di Front-de-Boeuf, con lo scopo da parte del cavaliere De Bracy di rapire Lady rowena per sposarla e Bois-Guilbert che aveva messo gli occhi su Rebecca. Inoltre Front-de.Boeuf voleva costringere Isacco a argli un altissimo riscatto, pena la tortura. Questo però fu impedito Da Loksley, che dopo aver radunatoil frate, il Cavaliere nero e una moltitudine di briganti, prese d'assalto il castello sguarnito uccidendo il castellano e salvando i prigionieri, tranne Rebecca che fu portata alla sede dei Templari più vicina. Atelsthane invecie morì durante la battaglia.
Quando Isacco venne a sapere che sua lia era stata rapita, decise di andara alla sede dei Templari dove incautamente fece sapere al Gran Maestro che un' ebrea era stata portata lì senza il suo consenso. Quest'ultimo Pensò allora di giustiziarla, con l'accusa di stregoneria, mascherando l'ingiustizia con un falso processo, che però stabilì la prova del combattimento per l'ebrea, se avesse trovato un cavaliere disposto a provare la sua innocenza combattendo contro Bois-Guilbert.
Intanto Ivanhoe era stato portato dal Cavaliere Nero all'abazia di un priore suo amico dove sarebbe stato curato. Mentre però il Cavaliere Nero si dirigeva a Coningsburgh, venne attaccato alcuni briganti, comandati da un cavaliere, riuscendo a salvarsi grazie all'arrivo di Loksley e alcuni suoi comni. Sventato l'agguato, il Cavliere scoprì il volto del capo della banda, e vide che si trattava di Fitzurs, braccio destro di giovanni. A quel punto il cavaliere nero si tolse l'elmo e svelò la sua identita. I comni con stupore videro che l'uomo soto l'armatura nera era Riccardo, che tornato dalla guerra santa, pretendeva il trono usurpao dal fratello. Poco dopo arrivò anche Ivanhoe che, dopo un banchetto con il suo re offerto da Loksley, si recò a Coninsburgh, dove si sarebbe celebrato il funerale di Atelsthane. Giunti al castello, i due si recarono con Cedric a visitare il morto, e per volere di Riccardo, Ivanhoe fu perdonato dal padre. Nello stesso momento Athelstane si alzò dal suo giaciglio e rivelò a tutti che il colpo ricevuto dal templare non era mortale, come tutti avevano creduto.
Ivanhoe intanto era scappato di fretta perchè avvertito da un ebreo che Rebecca era in pericolo, si recò alla sede dei Templari e quando riccardo se ne accorse, lo inseguì. Arrivato al luogo dello scontro si presentò come difensore della ragazza e uccise Bois-Guilbert nello scontro. Subito dopo arrivò Riccardo con i suoi cavalieri, che aveva avvertito tramite dei messaggeri, e cacciò i templari dall'Inghilterra.
Egli, ripreso il potere, cacciò via Giovanni, giustiziò o esiliò dal paese i suoi uomini e acconsentì al matrimonio tra Ivanhoe e Lady Rowena.

Fabula o intreccio

Nonostante segua una linea ben precisa nel tempo, il racconto presenta una una struttura ad intreccio; infatti l'autore molto spesso intreccia i vari avvenimenti e cambia la narrazione seguendo prima le azioni di un personaggio, poi quelle di un altro, anche se avvengono in parti del racconto diverse.

Funzioni della favola e ruolo dei personaggi

Nel racconto sono presenti molte delle funzioni della favola: sono presenti molti esordi, senza i quali gli avenimenti successivi probabilmente sarebbero mutati, come l'arrivo di riccardo alla cappella, senza il quale probabilmente non avrebbe preso parte all'assalto del castello ne avrebbe conosciuto Loksley. Le peripezie avvengono tra i vari esordi e sono per esempio la lizza di Ashby o l'assalto al castello. E' presente anche un lieto fine cioè la riconquista del trono da parte di Riccardo e il matrimonio tra Rowena e Ivanhoe. Lo spazio del racconto è riportato molto accuratamente, tenendo conto del nome della regione in cui i personaggi si trovano o la vicinanza ad una città o ad un un villaggio. Anche il tempo è descritto molto accuratamente anche se non ci sono date precise ma soltanto riferimenti ad avvenimenti storici veramente accaduti.

Nel testo sono presenti due protagonisti, Wilfred di Ivanhoe e RE Riccardo, che sono anche aiutanti perchè spesso aiutano gli altri personaggi: oltre a questi due, svolgono questo secondo ruolo anche molti degli altri personaggi come Isacco, che fornisce un armatura ad Ivanhoe, Rebecca, sua lia, che lo cura dopo lo scontro ad Ashby, Loksley e Frate Tuck, che aiutano Riccardo a conquistare il castello di Front-de-Boeuf e quindi a liberare Ivanhoe e salvano la vita al re quando viene attaccato dai seguaci di Fitzurs e Cedric, che aiuta ad attaccare il castello. Inoltre sono aiutanti Wamba e Gurt, servitori di Cedric, che spesso soccorrono il loro padrone o gli altri personaggi del racconto. Sono presenti molti antagonisti, cioè Giovanni, che vuole diventare re d'Inghilterra usurpando il trono di Riccardo, suo fratello, e tutti i suoi uomini, De Bracy, che rapisce Lady Rowena, Valdemar Fitzurse, che attenta alla vita di Riccardo, e Front-de-Boeuf, che propone ad Isacco come alternativa a are un grande riscatto per la sua libertà la tortura. Inoltre c'è Philip Malvoisin, che è un seuace di Giovanni, anche se durante il racconto non si macchia di alcun reato. Altri antagonisti sono il precettore nonchè migliore lancia dell'ordine dei temlari, Bois-Guilbert, Che combatte più volte con Ivanhoe e rapisce Rebecca, condannandola a morte nonostante l'amore provato per lei, e il Gran Maestro del tempio Beaumanoir, che condanna rebecca alla pena di morte. Nel romanzo sono presenti anche molti personaggi che non hanno un ruolo ben preciso nella narrazione come lady Rowena.

Tempo del racconto

Il racconto si svolge nel periodo in cui Giovanni d'Inghilterra vuole rubare il trono di suo fratello Riccardo Quor di Leone. Anche se il momento preciso della narrazione non viene mai specificato, si può percipire lo scorrere del tempo grazie alle indicazioni dell'autore come: 'il giorno dopo' o 'il mattino dopo'.
Il ritmo è quasi sempre molto lento, perchè l'autore vuole descrivere tutti gli avvenimenti che coinvolgono i personaggi anche se avvengono nello stresso momento.

Focalizzazione

Il racconto presenta una struttura a focalizzazione zero: infatti l'autore racconta tutto dei suoi personaggi e conosce i loro sentimenti. Inoltre è a conoscenza delle vicende di tutti in qualsiasi momento della storia e siccome il racconto è un romanzo storico, egli conosce alla perfezione come la storia andrà a finire e tutti gli avvenimenti che accadranno anche dopo la fine del libro, a cui accenna ogni tanto.
Il narratore è esterno perchè non appare nella storia e racconta tutto in terza persona.

Analisi di una descrizione di spazio

'Il sole tramontava su di una erbosa radura della foresta. Centinaia di querce frondose, dal tronco breve e dagli ampi rami, che forse avevano visto la marcia solenne dei soldati romani, allungavano le braccia nodose sul folto tappeto del prato più delizioso che si possa immaginare.'

La descrizione rappresenta una foresta inglese di querce. Durante la descrizione il sole sta tramontando. I luogo descritto, cioè una radura, sembra quasi il testimone di molti eventi passati come dice l'espressione: 'Che forse avevano visto la marcia solenne dei soldati romani'.
La descrizione è molto tranquilla come dimostrano le espressioni: 'Erbosa radura' e 'Prato più delizioso'.
L'autore vuole probabilmente farci capire che il luogo descritto è probabilmente a lui conosciuto: infatti antepone l' articolo determinativo davanti a 'Foresta', che ci fa capire anche che questo è già stato nominato in precedenza.
Questi, secondo me, vuole anche dare una sembianza umana alle quercie, quando dice 'Allungavano le braccia nodose' e rendere il luogo come se fosse una casa ospitale dicendo: 'Sul folto tappeto del prato'. Questo probabilmente perchè i due personaggi che sono nella radura, cioè Wamba e Gurt, portano spesso lì i maiali e quindi in questo luogo si sentono come a casa.

Commento e ricerca del significato profondo

Probabilmente lo scopo del romanzo è di far capire al lettore, raccontando le vicende di Isacco e Rebecca, anche se in secondo piano, quanto possa essere stata stupida la persecuzione contro gli ebrei. Questi, considerati una razza inferiore, venivano accusati di praticare arti magiche e mandati al rogo, solamente per colpa delle testimonianze di uomini che giuravano cose impossibili pur di condannare al rogo un'ebreo. L'autore vuole far conoscere gli errori dell'umanità del passato ai contemporanei e ai posteri, in modo da non fargli commettere le stesse cose.
Un'altro significato profondo, meno evidente dell'altro, è che, ogni popolo dovrebbe essere libero da ogni tiranno perchè tuti possano vivere felicemente, come fecero alla fine Normanni e Sassoni che si fusero insieme.

Questo romanzo mi è piacciuto molto, perchè parla dell'età cavalleresca, che mi ha sempre incuriosito, e quindi di tornei e battaglie sosteunute da uomini valorosi in cerca di fama e di nuove avventure.
Anche se il tempo è molto dilatato perchè ricco di descrizioni e di riflessioni, il racconto non è assolutamente pesante da leggere: infatti il ritmo lento è soltanto un modo per far aumentare la tensione e spingere a proseguire la lettura, per sapere come andrà a finire una certa situazione.L'autore è anche molto bravo a creare la suspance, che spinge a leggere il libro fino alla fine. Per esempio lo scritore nasconde spesso la vera identità dei suoi personaggi, come con Ivanhoe e Riccardo
Inoltre il racconto grazie alle attente descrizioni sia del carattere che dell'aspetto dei personaggi, riesce a far immedesimare il lettore durante la narrazione, che viene a conoscenza dei particolari specifici di tutti loro.







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