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Valutazione e scelta: sentimento ed emozione (Bowlby) - La Langer

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Valutazione e scelta: sentimento ed emozione (Bowlby)


Teoria del comportamento istintivo: quelli che noi chiamiamo affetti, sentimenti e emozioni sono fasi della valutazione intuitiva che un individuo fa dei propri stati organistici e dei propri bisogni di agire, o della successione delle situazioni ambientali in cui egli si trova.

I processi di valutazione svolgono 3 funzioni.

valutano i mutamenti ambientali e dello stato dell'organismo, comprese le tendenze a agire(possono essere consci o no, cmq sono vitali nel controllo del comportamento)



forniscono un servizio di informazione all'individuo dei propri stati e bisogni

forniscono un mezzo di comunicazione con gli altri (essendo accomnati da espressioni e posizioni del corpo)


Le emozioni di solito sono trattate come unità discrete, ma parlare di un sentimento come se fosse un'arancia è inammissibile, io userò il termine sentimento che viene da sentire e il termine emozione nel senso comunemente usato ( cioè più ristretto: limitato a sentimenti connessi a azioni, come paura, amore,odio, fame).


La Langer scrisse che :"il fatto che noi sentiamo gli effetti dei cambiamenti del mondo circostante e evidentemente anche di noi stessi e che questi cambiamenti sono descrivibili, mentre non lo è il nostro modo di sentirli è un dilemma filosofico".

A questo enigma sono state proposte molte soluzioni, che possiamo riassumere in 2 varianti.

a) posizione dualistica: deriva da Cortesia e fu seguita anche da Freud. Corpo e mente sono unità distinte legate secondo modalità arcane. Fu molto criticata, perché corpo e mente non appartengono alla stessa categoria logica, inoltre anche se come fece Freud applichi tale teoria ai problemi empirici il problema è che le ipotesi non sono verificabili

b) posizione epifenomenalistica : considera reale solo il mondo fisico, pensieri e sentimenti sono solo ombre nella vita senza nessun importanza scientifica. Molto criticata perché esclude dalla possibilità di verifica tutte le più importanti esperienze umane.


Altri come Haldane scelgono per ora di non occuparsi dei sentimenti, solo perchè non hanno gli strumenti x farlo, ma intanto il clinico come fa a curare i pazienti che giorno per giorno gi parlano dei propri dolori ma anche delle proprie esperienze sentimentali private? Come descrivere il rapporto corpo e mente?

La Langer parte dalle riflessioni del neurologo Gooddy che notò che i pazienti con disfunzioni dei movimenti volontari lamentano sintomi sensoriali usando parole come sento, sembra , strano( sento le mie mani strane quando cerco di muoverle).

La Langer nota che il di solito ciò che è decritto come sentimento in realtà è il sentire qualcosa, "il fatto di essere sentito è una fase del processo stesso".

Come il ferro quando si scalda diventa rosso e poi torna grigio, e quindi l'essere rosso non è una entità che si sposta altrove ma solo una fase del ferro , così il sentimento non è un prodotto del processo fisiologico , non è una nuova entità , ma solo una fase di esso. Così se il paradossi del fisico e dello psichico.

Così non ci si chiederà più come un processo fisico possa trasformarsi in qualcosa che non è fisico, ma come il processo raggiunga la fase dell'essere sentito e poi torni al non esserlo più.


I processi che sono sentiti: Sia i dati sensoriali riguardanti gli eventi ambientali che quelli derivanti dall'interno dell'organismo sono valutati , regolati e interpretati.Prima che si compia l'azione coordinata si valutano gli effetti probabili dell'azione di diverso tipo sulla situazione ambientale e sull'organismo, inoltre anche dopo che l'azione iniziata si controlla il progresso dell'azione stessa e si giudicano le conseguenze dell'azione per i riferimenti successivi.

Non tutti i processi di valutazione sono coscienti: come i delfini continuano la vita anche sottacqua così i processi di valutazione continuano anche quando non ne siamo consapevoli; inoltre certi processi di valutazione possono essere condotti su diversi livelli( es. l'afferenza sensoriale può essere solo rozzamente discriminata).

Certe sequenze una volta iniziati procedono senza più valutazioni. Molti dati sono stati raccolti con microelettrodi attaccati al cervello, è stata così chiarita la funzione dei nuclei mesencefalici e del sistema limbico nell'organizzazione del comportamento e nella valutazione degli stati. La Arnold studiò molto questo lavoro e a lei sono debitore poiché introdusse il termine "valutazione".


Interpretazione e valutazione dell'afferenza sensoriale: Le afferente possono essere ambientali o connesse allo stato dell'organismo, Appena ricevuti i messaggi sensoriali se non vengono cancellati passano al vaglio dell'interpretazione.

L'afferenza sensoriale da un alto è sovrabbondnate e ne vanno estratte le parti rilevanti, dall'altro è insufficiente e deve essere completata dalle informazioni provenienti dall'archivio memonico.

L'afferenza sensoriale dell'organismo stesso è sottoposta a processi di selezione e integrazione: il caldo, la fame, il freddo non sono sensazioni grezze , ma fasi della valutazione di certe aderenze sensoriali. A volte la valutazione è errata, ciò che in un primo momento viene valutato caldissimo in un secondo diventa poi valutato freddissimo.

La Arnold fa notare come spesso l'afferenza è interpretata in termini di valore, come piacevole o spiacevole, questa spartizione deriva dal confronto con punti di riferimento interbi.

Alcuni criteri rimangono immutati per tutta la vita, altri variano ( un'afferenza olfattiva può essere valutata gradevole quando abbiamo fame o sgradevole quando siamo sazi).

La valutazione è quindi un processo complesso , in cui si possono distinguere 2 fasi principali:

il confronto dell'afferenza con criteri sviluppato nell'organismo nel corso della sua vita

la scelta di certe forme generali di comportamento (preferite a altre in modo conforme ai risultati confrontati precedentemente).

Poichè molti criteri e confronti sono ambientalmente stabili, si può parlare per lo più di comportamento istintivo. Le afferenze sensoriali di origine organismica possono essere di molti tipi: alcune, dopo essere state interpretate e valutate, suscitano desideri ( come il desiderio di un vestito caldo, di cibo,di aria fresca).


Valutazioni più raffinate di persone e oggetti : le emozioni. L'afferenze sensoriali che danno origine ai sistemi comportamentali non vengono classificate solo in base a piacevole/spiacevole , ma in modo più raffinato. Dopo tale classificazione il soggetto tende a sperimentare un'emozione ( ira, fame , angoscia, disagio, colpa).

Non è facile sapere a che punto della sequenza si cominciano a provare emozioni, per James e Lange l'emozione si sente solo dopo che l'azione è iniziata.

È indubbio che mentre scappiamo abbiamo paura e che la retroazione della muscolatura fa aumentare l'intensità delle emozioni che si provano: sembra che una posa aggressiva ci faccia sentire più coraggiosi. Tuttavia è probabile che il processo stesso di categorizzare una persona o una cosa come atte a provocare un comportamento sia già un'emozione. Infatti prima che si scateni l'azione tendiamo a categorizzare l'ambiente ( es parliamo di "quella donna attraente", "quel cane spaventoso"), la classe di comportamento che scegliamo all'inizio è sempre molto vaga, spesso si elaborano progetti alternativi e se ne immaginano le possibili conseguenze, per es. se uno ci ha fatto inquietare ci pensiamo per molo tempo, ma il sentimento di ira iniziale rimane ed è sperimentato sin dall'inizio!

Inoltre i sogni con colorito emotivo sono spesso sogni d'azione ma il sognatore in realtà è inattivo!(Il fatto che si possano provare emozioni mentre si sogna ci ricorda anche che l'afferenza sensoriale può anche essere di natura organistica non solo ambientale).


Valutazione del decorso del comportamento in atto. Una volta attivato un sistema comportamentale si controlla il procedere della sequenza comportamentale. I sentimenti variano a seconda che il processo sia regolare, irregolare o finito. Le qualità dei sentimenti variano per gradi dall'euforia gradevole, al dispiacere, alla frustazione estrema. Non si controlla solo l'attività globale, ma anche i singoli aspetti ( Come abbiamo visto con Gooddy ,i cui pazienti si sentivano intorpiditi,perché la retroazione sensoriale proveniente dai muscoli era anormale,mentre quando la muscolatura è efficiente abbiamo un senso di benessere fisico).


Valutazione delle conseguenze del comportamento: le conseguenze di qualunque aspetto del comportamento possono essere di molti tipi, tra questi ne vediamo 2 con effetti a breve scadenza:

1)riguarda alcuni cambiamenti immediati dell'ambiente e/o dell'organismo provocati dal comportamento stesso. Tali cambiamenti sono determinati dalle afferenze sensoriali. Che vengono poi interpretate e valutate nei termini piacevole-doloroso, buono-cattivo.

2)riguarda il fatto che lo scopo si astato conseguito o no . È valutato nei termini soddisfacente-frustrante.

La distinzione tra questi 2 è per es. "Sono contento di essere arrivato in cima ma il panorama è deludente".

Quanto più intensamente è percepito un processo valutativo, tanto più acutamente sono sperimentate come piacevoli o no le conseguenze di un comportamento.

Poiché la formazione dei legami affettivi è di solito sperimentata come intensamente piacevole , non ci sorprende che tali legami si sviluppano rapidamente e una volta costituitisi , tendano a essere durevoli.( Hamburg:" sono facili da imparare e difficili da dimenticare").


Il sentimento e l'emozione hanno funzione casuale nei riguardi del comportamento

È diffusa l'idea che l'emozione causa il comportamento. Infatti spesso quando parlaimo diciamo" il patriottismo lo indusse a fare quello . "o"agì per gelosia".

Se il sentimento è una fase del processo di valutazione ( come il rosso è una fase del ferro quando è arroventato) allora dobbiamo distinguere tra il sentimento e il processo del quale esso è una fase.

Partiamo dai processi: in un comportamento sono importanti i processi di valutazione dell'afferenza sensoriale e di scelta del comportamento. Es : un bimbo che piange possiamo valutarlo come da consolare o da ignorare perché è stato sgridato. I processi di interpretazione e valutazione dell'afferenza sensoriale hanno una funzione causale in ogni comportamento.

È più difficile capire se anche i sentimenti percepiti come fase di valutazione abbiano o no funzione causale ( si può provare simpatia per il bimbo da consolare, xò per certe madri può anche venire naturale senza alcun sentimento particolare ).

Sentimento,attenzione e consapevolezza sono legati tra loro. Purchè non sia troppo intenso, un sentimento è accomnato da un'attenzione vigile, da una pianificazione del comportamento e dalla registrazione dei risultati appresi. Il fatto che i processi di valutazione siano coscienti, (cioè che siamo consapevoli del sentimento mentre compiamo l'azione) è molto importate se ci deve essere rivalutazione  e modificazione dei criteri x un comportamento futuro( i pazienti fanno cambiamenti terapeutici solo dopo che hanno acquistato consapevolezza dei propri sentimenti).Questo cmq non significa che il sentimento abbia funzione causale del comportamento attuale: infatti dire che i processi di valutazione avvengono solo in condizioni che producono un sentimento cosciente è come dire che certe manipolazioni del ferro sono possibili solo se diventa rosso. I PROCESSI DI VALUTAZIONE DI CUI IL SENIMENTO Può COSTIUIRE UNA FASE INDUBBIAMNETE HANNO VALORE CAUSALE, MA è INDIMSTRATO IN CHE MISURA E IN CHE MODO IL SENTIMENTO SVOLGA TALE FUNZIONE!

Rimangono cmq frasi del tipo "agì per gelosia","Tom morse la sorellina perché era geloso".

In realtà per Ryle il termine "Geloso" , è un aggettivo disposizionale, indica che in alcune circostanze ( per es se la madre non si occupa di Tom) , lui potrebbe comportarsi in certi modi con la sorellina, (come morderla, o non giocarci più).Il termine non si riferisce al comportamento di Tom , ma alla supposta presenza in lui di strutture che lo portano a valutare le situazioni in un certo modo e a agire così. Per quanto al frase "Tom morse la sorellina perché era geloso" è inesatta ci è utilissima per testimoniare il comportamento di Tom senza fare tutti i discorsi sopra riportati.


Ruolo comunicativo del sentimento e dell'emozione: nella vita quotidiana diamo per scontato di conoscere i sentimenti dei nostri amici, osserviamo le loro espressioni, i gesti, il tono. Quanti più il sentimento è intenso quanto più è facile per noi capirlo.

Attribuendo a un individuo un sentimento ,noi possiamo fare una previsione del suo comportamento a breve termine e /descrivere come pensiamo che li si senta.

I termini che descrivano un sentimento si possono raggruppare secondo tipi di previsioni a breve scadenza , precise e limitate alla situazione attuale, come ad es. " arrabbiato", "spaventato", "innamorato". Quando invece a una persona si attribuisce uno stato d'animo come "euforico", "depresso", "disperato" la previsione è più generale, , e le reazioni probabili sono più vaste e su un periodo più lungo.

Il fatto che i termini che denotano sentimenti possono far prevedere i comportamenti , fa sì che possano essere usati anche per gli animali: descrivano in modo semplice e chiaro ciò che altrimenti sarebbe una descrizione lunga e goffa.

Gli indizi che ci servono per giudicare le emozioni e fare previsioni sul comportamento sono segnali sociali specifici, come un riso o un pianto, Hebb sostiene che la nostra conoscenza di come ogni emozione è diversa dall'altra non è innata,ma deriva dall' osservazione del comportamento altrui, e solo dopo che abbiamo appreso le categorie le applichiamo a noi.

Se un uomo o un animale non riconosce le emozioni del suo simile non può socializzare con li: si comporterebbe in modo amichevole con uno arrabbiato o viceversa..

Crescendo gli individui riescono a fare previsioni sempre più giuste, sia in base a una tendenza innata, sia perchè registrano e imparano agli errori.

Nel lavoro clinico è ovvio il valore di previsione dei sentimenti, dai nei sentimenti si capisce come un individuo valuta sé stesso e il mondo.

Il linguaggio del sentimento permette un servizio di informazione del proprio stato sentimentale : il paziente non discute con al moglie davanti al dottore, (i sistemi comportamentali che mediano le sequenze comportamentali non hanno possibilità di manifestarsi davanti al dottore), ma se il paziente sa comunicare i propri sentimenti glieli riferisce, mentre se non sa farlo il dottore può cmq trarre deduzioni sui sistemi comportamentali attualmente attivati nel paziente e comunicargli le sue deduzioni.

Il linguaggio del sentimento comporta anche dei pericoli.

che i sentimenti siano deificati invece che trattati come indici per valutare situazioni e comportamenti

che terapeuta e paziente ritengano che basti riconoscere l'emozione , omettendo di determinare esattamente quale situazione il paziente sta valutando o ciò che il paziente si sente portato a fare ( es ferire la moglie).


In questi casi è meglio sostituire il linguaggio del sentimento col linciaggio dle comportamento.








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