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Austria - GEOGRAFIA, STORIA, ARTE

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Austria

(tedesco Österreich)


Repubblica Federale (Republik Österreich) dell'Europa centrale.

Superficie: 83.859 km

Popolazione: 7.812.000 ab.

Capitale: Vienna.



Lingua: tedesco.

Religione: cattolica (90%) e protestante.

Unità monetaria: scellino austriaco.

Confini: confina con la Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca a nord, con la Germania a nord e a nord-ovest, con la Svizzera e il Liechtenstein a ovest, con l'Italia e la Slovenia a sud, con l'Ungheria e la Repubblica Slovacca a est.

Ordinamento: l'Austria è composta da nove Stati federati (Bundesländer). Il potere legislativo spetta al Parlamento, formato dal Consiglio Nazionale (Nationalrat) e dal Consiglio Federale (Bundesrat). Il potere esecutivo è esercitato dal Consiglio dei ministri, presieduto dal cancelliere; capo dello Stato è il presidente della Repubblica, eletto ogni sei anni a suffragio universale diretto.


GEOGRAFIA

n Morfologia. L'Austria è un Paese essenzialmente montuoso: oltre il 70% del territorio è formato dal versante nordorientale del sistema alpino; il rimanente è costituito dalle colline e pianure del bacino danubiano e dall'estremità occidentale del bassopiano pannonico. Nella parte settentrionale del Paese dominano i massicci prealpini, formati da rocce sedimentarie, in prevalenza calcari dolomitici. Da est a ovest si susseguono le Prealpi Bavaresi e Salisburghesi e, a est della valle dell'Enns, le Prealpi Austriache propriamente dette. La parte centrale è formata dalle Alpi orientali, cristalline, con le Alpi dell'Ötzal, della Zillertal, degli Alti e dei Bassi Tauri. Qui si trovano le cime più elevate: Grossglockner (3797 m) e Wildspitze (3774 m). A sud si elevano le Prealpi calcaree meridionali (Gailtaler Alpen e versante settentrionale delle Alpi Carniche).

n Clima. Il clima è di tipo continentale, con caratteri nettamente alpini nelle zone più elevate. Le precipitazioni (800-l200 mm annui) si registrano in massima parte nei mesi estivi.

n Idrografia. L'unico grande fiume navigabile è il Danubio, che attraversa l'Austria settentrionale da ovest a est per 345 km; principali affluenti l'Inn, il Traun e la Drava.

n Popolazione. La densità è bassa nelle regioni alpine (Tirolo, Salisburghese, Carinzia), relativamente più elevata nell'Austria Inferiore e nell'Austria Superiore. Un quinto della popolazione si concentra nella capitale Vienna.

n Economia. Gran parte del reddito nazionale proviene da attività industriali, mentre l'agricoltura è ostacolata dal carattere montuoso del territorio; solo il 18% è coltivato (patate, grano, orzo, segale), il 24% è coperto da prati e pascoli e il 38% da foreste. Le risorse del sottosuolo, rappresentate da ferro, petrolio, lignite e magnesite, hanno alimentato lo sviluppo di industrie siderurgiche, meccaniche (macchinari, autoveicoli) e chimiche (gomma e fibre tessili).

n Comunicazioni. La rete ferroviaria ha uno sviluppo di 5800 km. Intensa la navigazione fluviale sul Danubio; Vienna è importante nodo di comunicazioni aeree.


STORIA

Conquistata nell'antichità dai Romani e occupata successivamente da Goti, Franchi, Longobardi e Alamanni, la regione corrispondente all'attuale Repubblica austriaca fu unificata da Carlomagno, che vi costituì la marca orientale del suo impero (Östmark). Nel X sec. Ottone II l'assegnò al margravio Leopoldo di Babenberg (976-994), i cui successori ne trasferirono la capitale da Pöchlarn a Vienna (XII sec.). Con l'estinzione della dinastia dei Babenberg (1246), l'Austria passò (1273) sotto il dominio degli Asburgo, che unendola tra il XV e il XVI sec. a Fiandre, Ungheria e Boemia, ne fecero il cuore di un vasto impero continentale capace di fronteggiare vittoriosamente la pressione dell'avanzata turca. La politica di espansione asburgica, continuata durante tutto il XVIII sec. (Paesi Bassi e Italia) per opera dei sovrani illuminati Maria Teresa e Giuseppe II, venne messa in crisi dalle vittorie napoleoniche. Con la caduta del Bonaparte, l'Austria, sotto la guida del Metternich, divenne il baluardo della reazione europea (Congresso di Vienna, 1814-l815). I moti liberali scoppiati in tutto l'impero a metà del XIX sec. costrinsero il sovrano Federico I ad abdicare in favore del nipote Francesco Giuseppe, fautore di una politica rigidamente assolutistica per tutta la durata del suo regno (1848-l916), durante il quale si compì la trasformazione del vecchio Impero d'Austria in monarchia austro-ungarica (riforma costituzionale del 1867). Il tentativo di garantirsi una posizione preminente nei Balcani a danno della Russia, culminato nell'annessione della Bosnia-Erzegovina (1908), contribuì a rendere più vivi i conflitti fra le varie nazionalità all'interno dell'impero e fu una delle cause della prima guerra mondiale. L'assassinio dell'arciduca ereditario Francesco Ferdinando a Sarajevo a opera di un gruppo di patrioti serbi (28 giugno 1914) fu il pretesto con cui l'Austria dichiarò guerra alla Serbia, che da tempo cercava di annettere ai propri territori. L'esito del conflitto portò allo smembramento della monarchia austro-ungarica e alla proclamazione della Repubblica (12 novembre 1918). Verso la fine degli anni Venti, la difficile situazione interna rafforzò il movimento filotedesco all'interno del Paese, che dopo un primo tentativo fallito (assassinio del cancelliere Dollfuss, 1934) nel 1938 fu invaso dalle truppe hitleriane e annesso alla Germania (Anschluss). L'annessione venne sancita da un plebiscito, e da quel momento l'Austria condivise le sorti della Germania fino al 1945, quando fu liberata dagli Alleati e sottoposta a un regime di occupazione quadripartita. Il trattato di pace firmato dall'Austria nel 1955 con le quattro potenze restituiva al Paese l'indipendenza e nello stesso tempo ne sanciva la neutralità permanente. Da allora il Paese è stato guidato da un governo costituito da socialisti (con una breve interruzione negli anni 1966-l970), costretti dal 1987 ad allearsi con i cattolici a causa di un forte calo di suffragi. Alle elezioni presidenziali del 1992, a K. Waldheim è succeduto Th. Klestil. Dal 1° gennaio 1995 l'Austria fa parte della Comunità Europea.


ARTE

L'arte austriaca assume caratteristiche definite assai tardi. Nel XII sec. penetrano nella scultura e nella pittura i primi influssi italiani, mentre si diffondono anche le forme del romanico sassone. Lo spirito gotico si afferma soprattutto nell'opera del duomo di Vienna, assai importante anche per lo sviluppo della scultura, il cui massimo esponente fu Michele Pacher. Nel primo Rinascimento si forma il cosiddetto stile danubiano, diffuso da artisti non austriaci, l'Altdorfer e il Cranach. L'architettura del primo Seicento, sobria ed elegante, conserva ancora l'impronta italiana (Carlone, Carnevale). Segue poi uno stile più propriamente austriaco, spiccatamente decorativo. Fra gli architetti si distinguono Fischer, Jadot e Hildebrandt; fra gli scultori Donner, Mattielli, Permoser e Stammel; fra i pittori Maulbertsch, Rottmayr e Troger. L'Ottocento è tipicamente rappresentato dalla 'piccola arte' borghese dello stile Biedermeier con la pittura narrativa naturalistica. Nella seconda metà del secolo si arriva a un particolare eclettismo architettonico contro il quale reagirà O. Wagner e la secessione di Vienna, mentre in pittura dominano il simbolismo di Klimt e l'espressionismo di Schiele e Kokoschka.

Tali contributi austriaci alle avanguardie storiche sono rievocati in chiave attuale eminentemente dal pittore e architetto F. Hundertwasser, mentre la maggior ura della scultura contemporanea austriaca, aspra nella sua sintesi urativa neoprimitiva, è quella di F. Wotruba. Negli anni Settanta, con artisti come A. Rainer e H. Nitsch, il fenomeno della body art trova proprio in Austria le sue manifestazioni più violente.






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