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Arte "Paul Klee" - Attività Artistica



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Arte


"Paul Klee"

Sempre in questi anni dal 1920 al 1931 in Germania insegnava in una scuola d'arte Paul Klee, pittore astrattista, che condusse un attività didattica molto intensa e profondamente innovatrice. Ma l'avvento del nazismo e le spietate persecuzioni contro gli ebrei (Klee era di famiglia ebraica) lo costrinsero ad abbandonare l'insegnamento e a fare ritorno in Svizzera,dove rimase fino alla morte.

Paul Klee nasce a Munchenbuchsee, Berna in Svizzera nel 1879. Frequenta le scuole a Berna, dove intraprende anche studi musicali.Nel 1898 decide di dedicarsi alla pittura. Si iscrive all'Accademia di Monaco, dove segue i corsi di Franz von Stuck. Nel 1901 soggiornò in Italia, tornandovi negli anni successivi più volte. Si recò a Parigi nel 1905 e alcuni anni dopo nel 1910 fece il grande incontro con Kadinskij. Tra il 1901 e il 1905 Klee realizza lavori su vetro e opere grafiche di ispirazione simbolista. Con queste partecipa alla mostra internazionale della Secessione di Monaco (1906). Nel 1905 si reca a Parigi, dove vede le opere degli impressionisti. La sua preferenza va, però,a van Gogh e Cézanne. Nel 1906 Klee si stabilisce a Monaco, qui ottiene, nel 1911, la prima personale presso la Galerie Tannhauser. A Monaco entra in contatto con Alfred Kubin, ma soprattutto con gli artisti di 'Der Blaue Reiter'. Con loro partecipa alla seconda mostra del gruppo, nel 1912.



Oltre che per la pittura Klee ebbe una viva passione per la musica, soprattutto per il violino.Era lio di un insegnante di musica tedesco e di una musicista di origine svizzera. Cosi Klee sente come tanti altri contemporanei il significato musicale della pittura e perciò la sua funzione espressiva invece che rappresentativa.

Inizialmente è soprattutto un grafico ed evidenzia l'importanza della linea riempiendo molti fogli di disegni, ma intuisce presto le enormi possibilità del colore, che scopre finalmente, in tutta la sua evidenza, attraverso lo splendore della luce solare africana,durante un viaggio in Tunisia nel 1914. Il viaggio a Tunisi del 1914 ebbe una notevole influenza sul suo stile, facendogli prediligere le tonalità cromatiche tipiche di questa area geografica. E' a questo punto che può affermare: "Io e il colore siamo una cosa sola. Sono pittore."

Paul Klee iniziò ad insegnare al Bauhaus nel 1920, quando la sua fama di espressionista sui generis si è ormai diffusa in tutta la Germania; vi rimane fino al 1931 insegnando "Teoria della composizione". La decisione di insegnare in questa scuola superiore d'arte ebbe riflessi sia sulla vita, sia sulle opere di Klee; la necessità di comunicare un sapere spinge infatti l'artista all'elaborazione di una propria posizione teorica e questo lo sollecita a rendere espliciti e a esplorare più profondamente i mezzi espressivi e i metodi di lavoro di cui si serve.

Da questa esperienza di insegnante Klee scrive alcuni saggi, come ad esempio il fondamentale scrittosull'educazione"Padagogische Skizzenbuch"(Taccuino di schizzi pedagogici;1925).

Gli ultimi lavori dell'artista,specie quelli su tela di juta e su carta, come ad esempio:"Prigioniero"(1940) , "Ragazza affamata" (1939) "Uomo selvaggio" (1939) ne sono i più rappresentativi anche perchè riflettono un profondo stato di depressione e di angoscia per le vicende della Germania nazista.

Costretto a tornare a Berna, continua a dipingere con grande fervore, nonostante l'insorgere di una fatale malattia.Paul Klee muore a Muralto (Locarno) nel 1940.


Attività Artistica

Klee nella sua attività artistica,apporta un contributo di grande importanza al dibattito sull' "astrazione". Klee non intende mai l'astrattismo come qualcosa di totalmente separato dalla realtà, questo è infatti una tendenza all'astrazione intellettuale, un procedimento della mente che astrae dai fatti, dall'esperienza. Poiché secondo Klee noi ci formiamo continuamente,giorno dopo giorno, vivendo immersi nel mondo che ci circonda, tutto ciò che sentiamo non può essere che la nostra reazione emotiva di fronte alla realtà.

Paul Klee rappresenta insieme a Wassily Kandinskij, il pittore che ha dato il maggior contributo ad una nuova pittura fondata su caratteri astratti. Egli però, a differenza di Kandinskij, non ha mai praticato l'astrattismo come unica forma espressiva, ma l'ha inserita in un più ampio bagaglio formale e visivo dove i segni e i colori hanno una maggiore libertà di evocazione e rappresentazione. Si potrebbe dire che, mentre per Kandinskij l'astrattismo rappresenta una meta, per Klee l'astrattismo è un punto di partenza per rifondare una pittura che rappresenti liberamente il mondo delle forme e delle idee.

L'approdo ad una pittura astratta, in Klee, ha esiti molto diversi da quelli di Kandinskij. Mentre il pittore russo pratica un'astrazione totale e rigorosa, Klee sembra divertirsi a depurare le immagini fino a giungere a delle rappresentazioni che sono più ideografiche che astratte. In questo caso realizza un quadro a linee incrociate che simulano la imetria di una città, da qui il titolo «Strade principali e secondarie». L'effetto è decisamente decorativo, ma non esclude una riflessione sulle nuove realtà metropolitane, che, già negli anni Trenta, diventano paesaggio artificiale totale, escludendo dal proprio interno qualsiasi altra varietà morfologica. 

Strade principali e secondarie,1929;


Del resto nelle pitture di Paul Klee, come in quelle di altri astrattisti, è spesso riconoscibile  uno spunto tratto dalla realtà esteriore vista al microscopio, invece che a occhio nudo secondo la nostra comune abitudine,come ad esempio"Squame di un ala di farfalla" o "Fioriture di Paul Klee". Si tratta forse di collegamenti inconsci, tali però da confermare il fatto che l'uomo non può immaginare niente che non esista già in natura.

La pittura di Klee, comunque, è raffinata, intellettuale, rarefatta e spesso allusiva e simbolica come dimostrano i titoli delle opere che sono evocativi e suggestivi, applicati all'opera dopo la stesura pittorica e non precedentemente come programmi da attuare.

In linea generale viene considerato uno dei padri della pittura astratta.

Spesso, però, il suo lavoro assume un carattere prettamente urativo, oscillando tra espressionismo e una vaga intonazione surrealista.

Klee è un rivelatore straordinario di universi interiori. La sua sensibilità gli permette di scoprire relazioni magiche tra forme, luoghi, simboli, colori.

Per Klee l'artista è uno scienziato che, sulla scorta della propria sensibilità e capacità intuitiva, giunge a scoprire magiche relazioni, a tradurle in immagini. Ne deriva una sorta di mondo parallelo, continuamente in bilico tra visibile e invisibile, tra astratto e urativo. Per questa sua prerogativa, Klee è una ura fondamentale dell'arte del '900. In tempi successivi sono stati molti gli artisti che hanno raccolto la lezione. La sua vasta cultura visiva, che spazia dall'arte italiana, con riferimento a Leonardo e Michelangelo, a quella della frequentazione del gruppo Blau Reiter, gli fornisce una solida base su cui costruire il proprio mondo urativo, mantenendosi tuttavia al di fuori di qualsiasi corrente organizzata. Possiamo dire che Klee gioca con l'estetica dell'astrazione, si serve di spunti e convenzioni per proprie esigenze liberamente espressive e non ubbidisce a un programma, piuttosto improvvisa con vivacità alternata a ironia.

Le immagini di Klee assomigliano ad architetture, città immaginarie, acquari, orti botanici, labirinti, spartiti musicali, arabeschi dello spirito. Al loro interno si collocano elementi organici, nuotano pesci dorati, svolazzano uccelli variopinti, si dipanano scritture immaginarie, si intrecciano simboli, note e ideogrammi. In alcune opere i diversi elementi vengono orchestrati sulla base di schemi matematici e teorie musicali.




Paesaggio con uccelli gialli 1923


Klee non si occupa particolarmente di problematiche sociali, politiche, psicologiche, così care ad altri artisti del suo tempo. Klee è pittore di fantasia, di incantamenti.
In tutta la sua opera appare proteso a reinventare il mondo, a rendere visibile quanto di magico e misterioso è racchiuso in esso.
Nei vent'anni più importanti della sua carriera realizza circa 9000 opere, in massima parte di piccolo formato, usando supporti alquanto disparati: dal foglio di carta, alla tavola, alla tela, alla tela applicata su legno. A volte dipinge su tele o tavole coperte di gesso, giungendo persino a inciderle o a sgraffirle, dava appunto un titolo alle sue creazioni, indicandolo in inchiostro e in caratteri gotici in fondo ai suoi disegni. Klee si era costruito un intero alfabeto di segni caratteristici: frecce,spirali, quadrati,per dare forma tangibile alle sue visioni.



Ognuna delle sue opere più grandi appare per noi un universo di domande,di segreti,d'incanti o di malinconia che ci afferra e ci trattiene. Una delle sue tele "Strade principali e secondarie"(1929), è, credo, la pittura che può offrire ai nostri occhi la più vertiginosa immagine dell'infinito.










































































Segni in giallo 1937






































Natura Morta 1940







































La bella giardiniera 1934





































Fioriture di Paul Klee 1934






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