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LA PESTE



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LA PESTE


La crescita della popolazione iniziata nel XI secolo finì nel XIII a causa di gravi carestie e pestilenze. Molte popolazioni sono dovute andare a vivere in luoghi poco adeguati alla vita, senza servizi igienici e molte volte non avevano un'alimentazione adeguata. Infatti, la mentre la popolazione cresceva c'erano molte più bocche da sfamare e servivano quindi più cibi, però poiché mancavano i metodi adeguati per concimare e migliorare le tecniche le coltivazioni erano sempre più scarsi. La carestia più grave fu quella accaduta nel 1315-l7 in Inghilterra, Francia, Scandinavia, Fiandra Paesi Bassi, Germania e Russia che si diffuse molto velocemente a causa della malsana vita e alimentazione e come se questo non bastasse ci fu un inasprimento del clima. Interi villaggi marginali furono abbandonati mentre dove i terreni erano fertili e le città non subirono gravi cambiamenti. Le tecniche agricole non registrarono più miglioramenti né garantivano la sopravivenza. Tutti i paesi colpiti dalle carestie persero una grandissima percentuale di villaggi.

Nel 1348 insorse un nuovo problema: la PESTE. Questa fu una malattia portata dai ratti che trasportavano nelle loro pellicce le pulci che trasmettevano il batterio, questa malattia era mortale dal 60 al 100% delle volte. Quest'epidemia ebbe origine dall'Himalaya, all'India, al Mar Nero, Cartagine, Genova, Mongola che la portarono in Italia. La peste per parecchi anni non sve e ogni tot d'anni ritornava. Aveva un carattere ciclico e colpiva soprattutto i poveri contadini. All'epoca la medicina era molto sottosviluppata e si credeva fosse colpa degli astri. Comunque un medico capì che era una malattia che si trasmetteva in via aerea e si raccomandava una dieta specifica priva di umori e umidità, molto importante era il salasso. Gli uomini, comunque, si affidavano ad amuleti, talismani e altri oggetti ritenuti miracolosi. Questa malattia portò a un isterismo collettivo, gruppi di persone andavano di città in città a uccidere persone ritenute colpevoli della pestilenza, fra questi ci sono i cosiddetti FLAGELLANTI, presenti in Italia, Francia e Germania, che per 33 giorni e mezzo si martoriavano e andavano di città in città intonando salmi e canti e arrivate nelle piazze principali si facevano frustare a sangue credendo che in questo modo si sarebbero salvati eliminando i peccati alla fine della loro esibizione abitualmente uccidevano ebrei. La chiesa non poté tollerarli molto a lungo, infatti, iniziò a perseguitarli; quindi capiamo che c'erano due modi diversi di comportarsi che però erano fortemente legati fra loro: la punizione del corpo e la violenza contro gli altri, insomma tutti avevano bisogno di ricercare un colpevole. Come ho detto prima la peste era una malattia classicista colpiva, infatti, soprattutto i poveri ma le motivazioni sono molto plausibili: alimentazione inadeguata, che indeboliva le resistenze dell'organismo. Oltre alla peste, molto spesso troviamo: vaiolo, lebbra, fuoco sacro, tubercolosi, malaria e tifo. L'età media era di 35 anni e la mortalità infantili era molto alta. Questo a causa dell'alimentazione e gli ambienti poco sani.









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