3-La
rivoluzione russa e la nascita dell'Unione Sovietica
La rivoluzione del 1917 affonda le sue radici
nell'incapacità del regime zarista di riformare un sistema politico e
sociale caratterizzato da diverse arretratezze. Il tentativo di Stolypin di risolvere i problemi russi non aveva avuto
successo,sulle camne si scaricava il peso fiscale necessario a finanziare il
processo di industrializzazione che aveva fatto grandi passi. Per effetto di
questo processo in una economia agricola arretrata abbiamo lo sviluppo di poli
industriali,cosa che ha portato allo sviluppo di una classe operaia
numericamente ristretta e concentrata nelle regioni industriali del paese. Al
governo di Stolypin mancò qualsiasi politica
operaia per migliorare i bassissimi salari e le pessime condizioni di lavoro in
fabbrica. Ma il fattore più importante era quello dell'incapacità
di riformare il sistema,reprimendo con violenza ogni dissenso,sciogliendo la Duma
(Parlamento) a ogni tentativo di opposizione,così la monarchia zarista
perse ogni rapporto con gli intellettuali del paese. All'inizio del 1917 il
regime zarista era sull'orlo del crollo,causato dalle sconfitte militari e dalla crisi
economica. L'invio di contadini al fronte portò ad una grave
situazione provocando la mancanza dei beni di prima necessità e
l'aumento dei loro costi. Sul fronte si moltiplicavano le scene di ammutinamento,scioperi e sommosse,ma
anche la chiesa non appoggiava più il regime zarista. In pochi giorni
uno sciopero generale paralizzò la capitale:lo zar dichiarò lo
stato di assedio,ma le truppe fraternizzarono con gli scioperanti e il 27
febbraio si impadronirono della città. Mentre la rivolta si
estendeva,coinvolgendo pure Mosca,apparve chiaro che il regime zarista non era
più in grado di riprendere il controllo del paese. I giorni della
rivoluzione produssero due centri di
potere:da un lato il governo
provvisorio guidato dal principe L'vov ed
egemonizzato dai liberali,dall'altro il soviet
di Pietrogrado dai sociorivoluzionari
e dai menscevichi. Questa situazione di doppio potere rendeva complesso la
gestione politica della rivoluzione,per i diversi pareri contrastanti tra i due
partiti. Il governo provvisorio
mirava alla libertà di parola,di stampa e abolizione della pena di morte
ma erano favorevoli a proseguire la guerra. Nel Soviet si evidenziarono due diverse posizioni:i menscevichi che intendevano dare alla rivoluzione un carattere
democratico e legalitario,e i socialisti
rivoluzionari che puntavano alla riforma agraria. Entrambi i gruppi erano
contrari alla guerra,e anche senza partecipare appoggiavano il partito
provvisorio. I bolscevichi pur non
appoggiando il partito provvisorio si mantennero in una posizione di
attesa;tutto questo mutò col ritorno in Russia di Lenin che riteneva possibile una rivoluzione socialista. La tesi di
Lenin nasceva dall'idea che la guerra scoppiata nel 1914 fra le grandi potenze
costituisse l'inizio di una crisi irreversibile per il sistema capitalistico
perché la Russia
rappresentava l'anello più debole. Nelle Tesi di aprile,Lenin propose di rompere col governo
provvisorio,attribuendolo ai Soviet e di stringere un'alleanza con i contadini
mediante un riforma agraria ponendo così fine alla guerra. Per cercare
di fronteggiare i contrasti tra Soviet e governo provvisorio,L'vov formò un nuovo governo di coalizione,ma alla
fine la situazione non mutò portando il governo provvisorio al
fallimento. Così nel corso del 1917 la Russia divenne ingovernabile,Lenin dovette fuggire in Finlandia e il governo u
assegnato a Kerenskij.
Mentre i tedeschi con la loro avanzata minacciavano la capitale,il governo
doveva fronteggiare la riscossa dei controrivoluzionari. In ottobre
rientrò clandestinamente a Pietrogrado
Lenin,convincendo i Bolscevichi a prendere il potere con un'insurrezione
armata. Nell'ottobre del 1917 conquistarono il Palazzo d'Inverno sede del governo provvisorio,così Lenin
costituì un governo rivoluzionario Bolscevico. I primi provvedimenti del
governo bolscevico furono la nazionalizzazione delle banche,la consegna e la
gestione delle fabbriche ai delegati operai,l'avvio di trattative di pace,ma
importante fu il decreto sulla terra.
Per ridurre i rischi di
rivoluzioni,Lenin fece arrestare i maggiori esponenti di rivolta,venne
introdotta la libertà di stampa e fu creata una polizia politica,la Ceka. Successivamente
abbiamo l'avvio di trattative di pace come il trattato di Brest-Litovsk,che si trattava
di una pace durissima che imponeva la smobilitazione dell'esercito russo e la
cessione dei territori polacchi alla Germania;tutto ciò alimentò
la reazione antibolscevica provocando innumerevoli insurrezioni,ma il pericolo
maggiore per il partito comunista russo veniva dalle armate
controrivoluzionarie bianche organizzate
da ex ufficiali dello zar. Alla metà del 1918 scoppiò una
sanguinosa guerra civile che divampò in tutto il paese;i bolscevichi
affrontarono questa situazione costituendo sul piano militare un'Armata rossa che riuscì a
scongere le forze controrivoluzionarie. Per i contadini la rivoluzione
apparve l'unica soluzione per realizzare l'aspirazione secolare del possesso
della terra. Oltre alla guerra civile,l'Armata rossa dovette fronteggiare uno
scontro con la Polonia
che inizialmente ebbe successo,ma poi fu concluso con la pace di Riga. Il ristabilimento del potere
interno consentì di fissare i confini geografici del nuovo stato che nel
dicembre del 1922 diede vita URSS.