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Tra 1400 e 1500: La scoperta della terra

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Tra 1400 e 1500: La scoperta della terra



L'oro


L'aumento dei commerci determina in Europa una carenza di oro, principale moneta di scambio dell'epoca. Per questo portoghesi, snoli  e genovesi iniziano esplorare le coste atlantiche in cerca di quell'oro che in Europa invece scarseggia.

In un'epoca in cui gli uomini attribuiscono maggior peso alla dimensione terrena e mondana, l'oro appare come strumento di forza e di ricchezza.


Nuove rotte commerciali


I paesi europei si trovano di fronte a una prima difficoltà nella libertà dei commerci, legata alla ssa dell'impero Romano d'oriente.



Le tradizionali comunicazioni con l'Asia attraverso i porti del Mediterraneo si sono interrotte per l'avanzata turca, quindi le città mercantili cercano in Africa quell'oro che prima trovavano negli scambi con il lontano oriente.

L'esigenza di più oro, però,  spinge a riprendere le relazioni commerciali con l'oriente, così gli europei cercano nuove rotte per raggiungere i porti asiatici.

Inoltre la curiosità scientifica fa sentire sempre più viva l'esigenza di conoscere le dimensioni e i confini dei continenti. Grazie alle nuove tecniche a ai nuovi mezzi di navigazione, li di quel rilancio della ricerca scientifica propria del periodo umanistico, si costruiranno navi in grado di affrontare anche l'Atlantico.

Viene infatti costruita la 'Caravella', un'imbarcazione a 13 alberi, frutto dell'ingegneria tecnica dell'epoca e facile da guidare.


Una via per le indie


I primi a cercare una nuova rotta per le Indie sono portoghesi e snoli. I portoghesi partono per primi all'esplorazione e alla parziale occupazione delle coste dell'Africa nella speranza di circumnavigare e di proseguire alla volta dell'India.

Gli snoli accettano l'ipotesi di Cristoforo Colombo e tentano di raggiungere l'oriente procedendo verso Occidente, attraverso l'oceano Atlantico.

I portoghesi continuano per tutto il 1400 l'esplorazione delle coste atlantiche africane e constatano che, se la navigazione costiera verso sud è favorita dai venti,  per riuscire a tornare verso Nord il viaggio è molto più complesso.

Nel 1487 il portoghese Bartolomeo Diaz doppia il Capo di Buona Speranza, facendo intravedere la possibilità di procedere fino all'oceano indiano. I portoghesi, quindi, non finanziano Cristoforo Colombo perché hanno ormai trovato una rotta per l'India.

Nel 1497 Vasco de Gama salpa da Lisbona e arriva in India. L'apertura di questa rotta è un duro colpo per Venezia che viene definitivamente soppiantata dai portoghesi nel commercio delle spezie.



La scoperta dell'America


Cristoforo Colombo, genovese trapiantato in Portogallo, ha sempre frequentato luoghi di mare e gente abituata alla navigazione e ha accumulato una vasta esperienza durante diversi viaggi.

Sebbene Colombo sottovaluti la circonferenza terrestre, si convince che la rotta per l'Asia sarebbe più breve andando verso Occidente. Colombo vuole applicare concretamente le teorie sulla sfericità della terra, fino a quel momento mai sperimentate.

Colombo ottiene l'aiuto dei reali snoli Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia e nell'aprile del 1492 parte con tre navi e 86 uomini (La nina, la Pinta, e la Santa Maria). Dopo tre mesi di navigazione raggiunge un'isola convinto che sia l'Asia. In realtà ha scoperto un nuovo continente.

Tornato in patria con un indigeno e un po' di materiale del luogo, viene ammirato e stimato da tutti; gli viene così concessa una nuova spedizione con 17 navi e 1500 uomini.

Non si rassegna però all'idea di non essere arrivato in Asia, non accetta l'idea d'aver scoperto un territorio inesplorato. Viene comunque nominato governatore di quei territori.

Da quel momento inizia un movimento tra le due sponde dell'Atlantico, i nuovi territori vengono occupati dagli snoli. 

Colombo, in qualità di governatore, commette però gravi errori ed eccessi, tanto che il governo snolo, preoccupato, sceglie di mandargli 'un aiutante', in realtà a controllarlo.

Quest'ultimo, in poco tempo lo fa arrestare e lo rimanda in Sna. Verrà liberato dopo poche settimane ma nel frattempo ha perso la stima e la notorietà precedente.

Colombo ormai rappresenta semplicemente un sopravvissuto che avanza troppe pretese e insiste nel negare una verità di giorno in giorno sempre più chiara.

Nel quarto ed ultimo viaggio, concessogli  dalla corona snola per gratitudine, esplora la regione dell'istmo di Panama alla ricerca della rotta che lo dovrebbe portare in Asia.

Muore dopo meno di due anni deluso, isolato e dimenticato da tutti.


Un continente da conquistare


Spinta dalla scoperta di Colombo, anche l'Inghilterra inizia la suggestiva avventura verso il nuovo continente.

Enrico VII e affida il compito di guidare una spedizione al veneziano Giovanni Caboto. Questi toccherà le isole di Terranova, la regione che in futuro fornirà grandi quantità di pesce, e ne restarà però deluso perchè quella terra, meno ospitale e più fredda,  non offre le facili e immediate ricchezze sperate.

In Europa comunque si diffonde la consapevolezza che al di là dell'Atlantico c'è un nuovo continente, un  mondo nuovo.

Le esplorazioni per la conquista del nuovo mondo ovviamente producono rivalità tra gli Stati. In particolare tra Sna e Portogallo che rischiano  di degenerare verso la guerra aperta. Nel 1494 si giunge però a un accordo, il Trattato di Tordesillas, che individua nel meridiano che passa dal 46°grado di longitudine la riga che delimita la sfera d'influenza dei due paesi. Ai portoghesi spetterà quanto sarà scoperto a oriente, agli snoli le terre a Occidente; pertanto il Brasile viene annesso al Portogallo.


La circumnavigazione del mondo


Sarà Amerigo Vespucci a rendersi ufficialmente conto di essere in un nuovo continente, essendosi spinto più a sud di dove sarebbe dovuta essere l'Asia. Da qui il nome America.

A operare invece il primo giro del mondo sarà invece Ferdinando Magellano, un navigatore portoghese che ottiene il sostegno della Sna visto che i suoi connazionali non hanno interesse ad appoggiare la spedizione progettata. Salpa con cinque navi nel 1519 e arriva nelle Filippine nel 1521 dove muore in un combattimento con gli indigeni. Riuscirà a tornare una sola delle sue navi nel 1522.

E' questo il momento in cui si rendono tutti conto che aveva ragione Colombo, la terra può essere circumnavigata; è questa la prova decisiva della sfericità.


Considerazioni conclusive

Con il  viaggio di Magellano si conclude il periodo eroico delle grandi esplorazioni. Ha inizio, da questo momento una gara spietata fra i maggiori stati per accaparrarsi le nuove fonti di ricchezza e per creare quegli imperi coloniali che, per un verso, contribuiranno a determinare uno sviluppo economico senza precedenti per l'Europa, per l'altro saranno strumenti di sfruttamento e di oppressione di interi popoli d'America d'Africa e d'Asia.





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