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IMMOBILIZZAZIONI

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IMMOBILIZZAZIONI

Beni destinati ad un utilizzo prolungato nel tempo per l'azienda, si definiscono costi anticipati perché l'uscita finanziaria è molto precedente al recupero della somma spesa per il suo acquisto, a differenza delle merci per esempio il cui recupero finanziario è veloce.


Le immobilizzazioni si dividono in tre categorie che sono:

Immobilizzazioni materiali; che sono beni tangibili:macchinari,attrezzature, etc.

Immobilizzazioni immateriali; che sono beni intangibili: avviamento, brevetti, etc.

Immobilizzazioni finanziarie; che sono partecipazioni in altre aziende con durata che supera l'anno




Arrivano in azienda nei seguenti modi:

Acquisto o apporto

Costruzioni in economia

Leasing

Appalto


Nel primo caso si riceve una regolare fattura, e le spese accessorie si tende a capitalizzarle, aggiungendole così al valore del bene. Esempio contabile:

01-02 acquisto macchinari per 36 milioni amento contro il rilascio di una cambiale a 120 giorni + interessi del 10%, IVA ordinaria.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Macchinari

Economica negativa

Dare


IVA n/credito

Finanziaria positiva

Dare


Interessi passivi

Economica negativa

Dare


Debiti v/fornitori

Finanziaria negativa

Avere


Formula calcolo degli interessi è 36 milioni*10*120/36000(utilizzando l'anno civile 36500)

Il 09-02 sostengo spese per l'istallazione pari a 2.100.000 più IVA ordinaria, amento in contanti.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Spese d'istallazione

Economica negativa

Dare


IVA n/credito

Finanziaria positiva

Dare


Cassa

Finanziaria negativa

Avere


Al 31-l2 si capitalizzano le spese d'istallazione, se non le ho imputate seduti all'immobilizzazione per cui le ho sostenute.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Macchinari

Economica negativa

Dare


Spese d'istallazione

Economica positiva

Avere



Ora prendiamo in considerazione l'apporto da parte dei soci, se siamo una società di persone il valore del bene apportato da un socio viene stabilito all'interno della società stessa, cioè contrattando tra le parti, mentre se siamo una società di capitali il valore del bene viene stabilito da un perito mandato dal tribunale, per garantire i terzi (altrimenti si potrebbe verificare un annacquamento del capitale)


In data 10-05 il socio a apporta un impianto del valore di 5.000.000, mentre il socio B fa un versamento in contanti di 2.000.000

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Soci c/conferimenti

Finanziaria positiva

Dare


Soci c/sottoscrizioni

Finanziaria positiva

Dare


Capitale sociale

Economica positiva

Avere



Per il conferimento di beni si usa il conto soci c/conferimenti, mentre per il conferimento di denaro si usa soci c/sottoscrizioni.

Arrivo in azienda dell'impianto

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Impianti

Economica negativa

Dare


Soci c/conferimenti

Finanziaria negativa

Avere



Arrivo in azienda dell'apporto in denaro

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Cassa

Finanziaria positiva

Dare


Soci c/sottoscrizioni

Finanziaria negativa

Avere



Ora facciamo l'esempio dell'appalto, che solitamente presenta fatture ed acconti.

Il 10-01 viene sottoscritto con la ditta edile MIEVIT S.p.a. un contratto d'appalto per la costruzione di un capannone industriale su un terreno di nostra proprietà, in pari data la MIEVIT S.p.a. spicca fattura di acconto pari a 40 milioni più IVA, che verrà saldata 5 giorni dopo con assegno circolare addebitato sul nostro c/c bancario.

Il 20-l2 riceviamo fattura relativa alla costruzione del capannone industriale per lire 250 milioni più IVA, a saldo spicchiamo un assegno bancario.


Registrazione del 10-01

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Acconti a fornitori

Finanziaria positiva

Dare


IVA n/credito

Finanziaria positiva

Dare


Debiti v/fornitori

Finanziaria negativa

Avere



Registrazione del 15-01

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Debiti v/fornitori

Finanziaria positiva

Dare


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


L'acconto a fornitori come già visto è un credito che il cliente ha nei confronti del fornitore, che si estinguerà al momento del amento della fattura che riporta la spesa complessiva ricordandoci pi are l'IVA solo sulla differenza in quanto sull'acconto l'abbiamo già ata.

Il 20-l2 registrazione della fattura e del amento riguardante la costruzione del capannone industriale

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Capannone industriale

Economica negativa

Dare


IVA  n/credito

Finanziaria positiva

Dare


Acconti a fornitori

Finanziaria negativa

Avere


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


L'IVA si calcola su 250 milioni meno i 40.000.000 d'acconto su cui abbiamo gia ato l'IVA, in quanto già fatturati il 10-01.


Ora guardiamo un altro modo in cui una immobilizzazione può arrivare in azienda, questo metodo è il leasing. Il leasing è un contratto atipico, ha in se un po' della locazione, dell'acquisto e del finanziamento, ci sono due tipi di leasing:

Leasing operativo, i soggetti in questo primo caso sono due, da una parte il costruttore che è anche colui che da in leasing il bene, dall'altra c'è colui che prende il bene in leasing. A da in leasing a B

Leasing finanziario, in questo caso i soggetti sono tre: A che costruisce il bene, ma non fa contratti di leasing. B che è l'azienda che vorrebbe avere il bene di A in leasing. Per ultimo c'è C che solitamente è una banca, ma non è detto, questo operatore fa un finanziamento a B in un modo inusuale per qualche anno fa, infatti C va da A ad acquistare il bene per poi darlo in leasing a B. la catena è la seguente: A vende a c che da in leasing a B.

Il leasbeck è una forma particolare di leasing e consiste in questo: un'azienda vende un bene di sua proprietà ad una società di leasing, che me lo rende subito in leasing, questa operazione è fatta da aziende che sono in momentanea crisi finanziaria.

Alla fine del contratto di leasing stipulato per il bene ho tre possibilità:

Lascio il bene

Lo riscatto (o il bene per il valore residuo e diventa mio)

Rifare un leasing sul valore residuo del bene


Dal punto di vista fiscale nessun problema. Se il bene su cui fo il leasing ha l'IVA detraibile la liquido altrimenti no, cioè seguo la regola IVA per quanto riguarda l'oggetto e non il soggetto in quanto quest'ultimo è sicuramente possessore di P.Iva.

Le immobilizzazioni si iscrivono in bilancio nello stato patrimoniale nell'attivo sezione B, si dividono in tre categorie tramite l'utilizzo dei numeri romani, BI si trovano le immobilizzazioni materiali, al BII si trovano le immobilizzazioni immateriali ed infine al BIII si trovano le immobilizzazioni finanziarie.

Il costo per l'acquisto dell'immobilizzazione non va imputato interamente all'anno in cui si è manifestata l'uscita finanziaria, in quanto sono beni pluriennali e partecipano al processo produttivo più di un anno, quindi il costo andrà ripartito per gli anni in cui l'immobilizzazione partecipa al processo produttivo. Per fare questo si ricorre all'ammortamento, che è la quota di costo di competenza dell'esercizio, creando un fondo che mi fa vedere quanto ho ammortizzato, questo fondo si chiama: fondo di ammortamento, si trova in avere dello stato patrimoniale ed è una variazione economica positiva. L'unico bene pluriennale che non può essere ammortizzato è il terreno in quanto non perde la sua utilità nel tempo come invece avviene per gli altri tipi di immobilizzazione.


L'ammortamento fiscale prevede cinque criteri:

Ordinario

Accelerato

Anticipato

Inadeguato

Detrazione integrale

Io posso ammortizzare seguendo le percentuali iscritte nel  codice fiscale, o posso ammortizzare considerando il reale deperimento che il bene ha avuto nell'esercizio in corso.


ASSESTAMENTI CHE RIGUARDANO L'IMMOBILIZZAZIONI AL 31/12

Le spese di manutenzione, quelle che si sostengono durante l'anno possono essere di due tipi:

Ordinarie, sono costituite da tutte quelle manutenzioni necessarie per mantenere o ripristinare l'efficienza del bene.

Straordinarie, sono costitute da tutte quelle manutenzioni necessarie per migliorare o aumentare l'efficienza di una immobilizzazione.


Le manutenzioni ordinarie sono costi d'esercizio, e finiscono interamente nel conto economico dell'anno in corso, si registrano nel modo seguente.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Spese manutenzioni

ordinarie

Economica negativa

Dare


IVA n/credito

Finanziaria positiva

Dare


Debiti v/fornitori

Finanziaria negativa

Avere


Le spese per manutenzioni ordinarie sono civilisticamente costi da imputare all'esercizio in corso, e quindi determinano l'utile, mentre per il calcolo dell'utile imponibile le manutenzioni ordinarie vanno divise in quelle che derivano da contratti a cadenza periodica, che sono interamente deducibili in conto economico; mentre le spese di manutenzione che non derivano da questo genere di contratti sono deducibili nel limite del 5% delle immobilizzazioni iscritte in bilancio all'inizio dell'esercizio.


Le spese per manutenzioni straordinarie, che servono a migliorare l'efficienza del bene su cui sono fatte, sono considerate valori economici pluriennali, e vanno capitalizzate. Se si riferiscono ad una specifica immobilizzazione si capitalizzano in conto, cioè vanno ad aumentare il valore di quella immobilizzazione, e questa è la registrazione.

Registrazione della spesa effettuata

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Spese manutenzioni

straordinarie

Economica negativa

Dare


IVA n/credito

Finanziaria positiva

Dare


Debiti v/fornitori

Finanziaria negativa

Avere


Capitalizzazione delle spese in conto, poniamo siano fatte su impianti

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Impianti

Economica negativa

Dare


Spese manutenzioni

straordinarie

Economica positiva

Avere


Se la capitalizzazione è fatta fuori conto.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Spese manutenzioni da

capitalizzare

Economica negativa

Dare


Spese manutenzione

straordinarie

Economica positiva

Avere



AMMORTAMENTO

Costi di competenza, cioè la quota dell'immobilizzazione da imputare all'esercizio, questa quota deriva da una valutazione prudenziale e una stima fatte dall'amministratore. Poi c'è il fisco che ha stabilito le percentuali di ammortamento da utilizzare per ogni bene, per presentare l'utile su cui calcolare l'imposte.

L'ammortamento è un costo d'esercizio e rappresenta la quota di utilizzo del fattore produttivo pluriennale nell'esercizio. Registrazione dell'ammortamento esempio si fa su macchinari.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Ammortamento macchinari

Economica negativa

Dare


f.do ammortamento

macchinari

Economica positiva

Avere



Il f.do ammortamento mi serve per sapere qual è il valore contabile del bene pluriennale, cioè il valore residuo. Rappresenta la diminuzione del valore contabile delle mie immobilizzazioni, è un trattenimento di risorse finanziarie. L'ammortamento è autofinanziamento indiretto, in quanto con la quota da imputare all'esercizio si fa diminuire l'utile da distribuire, trattenendone una parte, in quanto ho imputato una quota di costo cui non fa riflesso alcuna uscita finanziaria.


PLUSVALENZE E MINUSVALENZE

Queste due situazioni derivano dalla vendita di una immobilizzazione, a seconda che la vendiamo a più o a meno del suo valore residuo contabile. Facciamo un esempio al riguardo, Costo storico = 5.000, fondo ammortamento = 500, valore contabile 5.000-500=4.500, dati i parametri ora vediamo i tre casi che si possono verificare:

Vendere l'immobilizzazione con prezzo uguale a valore contabile (non ci saranno ne plusvalenze ne minusvalenze)

Storno del f.do ammortamento, si fa sempre quando si vende un'immobilizzazione.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

f.do ammortamento

immobilizzazione

Economica negativa

Dare


immobilizzazione

Economica positiva

Avere


Vendita immobilizzazione

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Crediti v/clienti

Finanziaria positiva

Dare


Immobilizzazioni

Economica positiva

Avere


IVA n/debito

Finanziaria negativa

Avere


vendere l'immobilizzazione a prezzo maggiore del valore contabile, esempio a 6.000, c'è una plusvalenza.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

f.do ammortamento

immobilizzazione

Economica negativa

Dare


immobilizzazione

Economica positiva

Avere


Vendita immobilizzazione

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Crediti v/clienti

Finanziaria positiva

Dare


Immobilizzazione

Economica positiva

Avere


Plusvalenza

Economica positiva

Avere


IVA n/debito

Finanziaria negativa

Avere


Vendere l'immobilizzazione a prezzo minore del valore contabile, esempio a 2.000, c'è una minusvalenza.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

f.do ammortamento

immobilizzazione

Economica negativa

Dare


Immobilizzazione

Economica positiva

Avere


Vendita immobilizzazione

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Crediti v/clienti

Finanziaria positiva

Dare


Minusvalenze

Economica negativa

Dare


Immobilizzazione

Economica positiva

Avere


IVA n/debito

Finanziaria negativa

Avere



Se invece di vendere l'immobilizzazione la dismetto per qualsiasi motivo, esempio brucia in un incendio. Dovrò fare lo storno del fondo come prima, poi imputare tutto il valore contabile a sopravvenienze passive.

Storno del fondo

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

f.do ammortamento

immobilizzazione

Economica negativa

Dare


Immobilizzazione

Economica positiva

Avere


Registrazione della sopravvenienza passiva

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Sopravvenienze passive

Economica negativa

Dare


immobilizzazioni

Economica positiva

Avere




CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Dobbiamo inserire in bilancio i ricavi ed i costi di competenza, cioè i costi ed i ricavi devono essere misurati, identificati e correlati tra loro.

I ricavi sono di competenza se sono relativi a prodotti finiti per il quali il processo produttivo è stato completato e si è verificato il passaggio di proprietà.

Il passaggio di proprietà è avvenuto se:

Per un bene immobile o mobile registrato, se è avvenuta la stipula del contratto

Per i beni mobili se è avvenuta la consegna o la spedizione, salvo clausole di magazzino

Per i servizi la proprietà passa quando sono stati effettuati

I costi di competenza sono quelli che sono correlati ai ricavi di competenza, cioè quei costi occorsi per acquisire quei fattori produttivi resisi necessari per la produzione di quei prodotti finiti che hanno dato origine ai ricavi di competenza.


Metodologia di competenza dei COSTI

a.   Causa, effettoàil ricavo è l'effetto, il costo la causa

b.  Per ripartizione stimata di un bene pluriennale (ammortamento)

c.   Per importazione diretta per esaurimento dell'utilità o per tempo (ratei e risconti)

Lo Stato Patrimoniale è diviso in due sezioni l'impieghi che sono dati dal DARE, cioè la parte sinistra del documento mentre le fonti che sono date dall'AVERE cioè la sezione di destra. Nello Stato Patrimoniale vanno inseriti tutti i conti finanziari i conti accesi a costi pluriennali, e quelli dei costi e ricavi sospesi. Esempio pratico per ognuna delle tre categorie dette: un conto finanziario da inserire nello stato patrimoniale è CREDITI V/CLIENTI, si trova in DARE nella sezione CII con il saldo dei crediti non ancora riscossi, un costo pluriennale è un'immobilizzazione esempio IMPIANTI, che si trova in DARE, nella sezione BI in quanto è una immobilizzazione materiale, mentre un caso di costi sospesi sono i RISCONTI ATTIVI, costi di competenza parziale dell'esercizio futuro, ma con manifestazione finanziaria nell'esercizio che si sta chiudendo, quindi ne rimandiamo una parte all'esercizio che verrà, si trovano in DARE, alla voce RATEI E RISCONTI sezione D.

Esempi di contabilità dei RATEI e dei RISCONTI.

18/12 amento dell'affitto per lire 1.000 relativo ad un mese (30gg).

Registrazione del amento

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Canoni di affitto

Economica negativa

Dare


Cassa

Finanziaria negativa

Avere


Devo rettificare il costo di 18gg in quanto quella parte sono costi relativi all'anno successivo, la rettifica è di 600, che fa diminuire il costo per canoni d'affitto dell'anno e li rinviamo al futuro con il conto risconti attivi (costo sospeso).

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Risconti attivi

Economica negativa

Dare


Canoni di affitto

Economica positiva

Avere


Se invece si presenta un caso di questo genere: oggi 18/12 o affitto relativo al periodo 18/01/n+1 al 18/02/n+1, in questo caso non posso utilizzare il conto risconti in quanto non è una parte del costo da dover essere rinviata al futuro, ma tutto il costo deve essere rinviato al futuro, quindi useremo il conto costi anticipati se si tratta di costi altrimenti ricavi anticipati.

Per quanta i ricavi a cavallo della chiusura dell'esercizio il metodo è identico ai costi, esempio. Io il 18/12 riscuoto un affitto fino al 18/01/n+1, per 10.000.

Registrazione incasso

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Cassa

Finanziaria positiva

Dare


Fitti attivi

Economica positiva

Avere


Devo rettificare il ricavo per la parte di competenza dell'anno successivo, usando il risconto passivi. Il conto fitti attivi viene rettificato per la parte che non è di competenza.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Fitti attivi

Economica negativa

Dare


Risconti passivi

Economica positiva

Avere


Si trovano in S.P. nel passivo perché non ho ancora dato il servizio richiesto.


AMMORTAMENTI

E' possibile fare ammortamenti diversi da quelli ordinari se il bene è stato utilizzato di più, questi sono l'ammortamento intensivo o accelerato, però devo dimostrare che il maggiore utilizzo sia reale.

Poi esiste l'ammortamento anticipato, che non è fatto perché c'è stato un maggiore utilizzo, ma solo perché il fisco lo permette, civilisticamente non è corretto in quanto non c'è un maggiore utilizzo, consiste nel raddoppiare l'aliquota ordinaria d'ammortamento per i primi tre anni.

L'ammortamento contabilmente si registra nel modo seguente.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Ammortamento

Economica negativa

Dare


F.do ammortamento

Economica positiva

Avere



Fiscalmente il primo anno l'aliquota è ridotta alla metà.

Per i beni strumentali con valore inferiore al milione si possono ammortizzare tutti in anno. Se sono beni che si utilizzano autonomamente.

I terreni non edificabili non sono ammortizzabili in quanto non esauriscono la loro utilità

RETTIFICHEàCapitalizzazione

INTEGRAZIONEàCioè spese o ricavi di competenza che non hanno avuto ancora manifestazione finanziaria.

Un esempio di integrazione sono le fatture da emettere o da ricevere, che si contabilizzano nel seguente modo.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Fatture da emettere

Finanziaria positiva

Dare


Merce c/vendita

Economica positiva

Avere






Merce c/acquisto

Economica negativa

Dare


Fatture da ricevere

Finanziaria negativa

Avere


Imputazione degli stipendi del mese di dicembre, la registrazione è la seguente:

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Salari e stipendi

Economica negativa

Dare


Partite negative da

liquidare

Finanziaria negativa

Avere


Quando gli stipendi verranno liquidati chiuderò in dare Partite negative da liquidare, ricordandomi delle ritenute INPS e IRPEF che andranno in AVERE insieme alla Cassa o alla Banca c/c.


RATEI, quantificazione del credito o del debito presunto, sono variazioni finanziarie e imputazioni presunte di quote di debito o credito. Esempio di un rateo passivo.

Pagati fitti passivi il 18/01 di competenza dal 18/12 al 18/01/n+1 per lire 1800, bisogna imputare una quota all'anno n per i 12gg in cui il costo gli compete. Contabilizzazione del fatto di gestione aziendale:

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Fitti passivi

Economica negativa

Dare


Ratei passivi

Finanziaria negativa

Avere


Il amento del fitto che come sappiamo verrà effettuato il 18/01/n+1, avrà la seguente registrazione.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Fitti passivi

Economica negativa

Dare


Ratei passivi

Finanziaria positiva

Dare


Cassa

Finanziaria negativa

Avere



I FONDI

Ci sono due diversi tipi fondi, i fondi spesa ed i fondi rischi, i fondi rappresentano accantonamenti fatti per fronteggiare spese future, sono indeterminabili in quanto dipendono da quanto e da quando dovrò are, ma certe che si verificheranno. Si fa una accantonamento spese a fondo futuro, il primo rappresenta il costo presunto, il secondo il valore finanziario presunto. Esempio contabile di registrazione di un fondo.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Ac.to man. e rip.

Economica negativa

Dare


Fo.do man. e rip.

Finanziaria negativa

Avere


Durante l'anno si sostengono spese per manutenzione e riparazione per lire 200+IVA (la registrazione si può vedere nelle ine precedenti), al 31/12/n+1 dobbiamo fare una rettifica del fondo in quanto le spese per manutenzioni si sono fatte. Si può rettificare al momento in cui si sostengono le spese o a fine anno.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

F.do man. e rip.

Finanziaria positiva

Dare


Man. e rip.

Economica positiva

Avere


Il fondo viene interamente usato per coprire le manutenzioni occorse nell'anno, e dovremo ripristinare di nuovo il fondo.

Si può verificare il caso in cui il fondo non venga interamente usato, anzi sia più che capiente, esempio poniamo di avere a disposizione un fondo per manutenzioni e riparazioni per 200, durante l'esercizio ne abbiamo sostenute per 150, quindi al 31/12 rettificheremo il fondo di 150 ed in contabilità risulterà esserci un fondo pari a 50 situato in S.P. nel passivo.


Fiscalmente i fondi sono regolati dall'articolo 75 del T.Unico. i costi sono deducibili se di competenza, se inerenti all'attività aziendale se imputati e sostenuti nell'esercizio salvo casi particolari. I fondi non sono riconosciuti quindi vanno ripresi a tassazione.

Accantonamento a fondi spese, imputo un costo presunto che avrà come contro partita un debito presunto, fiscalmente i fondi tranne pochi casi non sono deducibili, quindi li dovrò riprendere a tassazione. Gli accantonamenti per manutenzioni non sono deducibili, se le manutenzioni derivano da contratti di manutenzioni periodiche sono interamente deducibili, se invece non sono fatte sotto contratto sono deducibili nel limite del 5% del valore delle immobilizzazioni iscritte in bilancio all'inizio dell'esercizio, cioè all'1/1 dell'anno in corso.


Fondo rischi, accantonamento per fronteggiare un rischio futuro, fronteggiamento interno, il fronteggiamento esterno si ha quando si stipula un contratto di assicurazione. Se si stipula un'assicurazione dobbiamo are un premio annuo, ma se avremo delle perdite ci verrà un rimborso dall'assicurazione.


Il fisco mi permette di dedurre solo i rischi su crediti nel limite dello 0,5% del totale dei crediti commerciali a fine anno, fino a quando il fondo non raggiunge il 5% dei crediti a fine anno. Esempio contabile della svalutazione dei crediti. Ho supposto una svalutazione di 0,9 su 100.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Ac.to svalutazione crediti

Economica negativa

Dare


F.do svalutazione crediti

Finanziaria negativa

Avere


Avrò una ripresa fiscale in aumento di 0,4 in quanto potevo svalutare massimo di 0,5


Nel caso del credito insoluto ci sono tre casi:


Si verificano insoluti per la cifra da me accantonata, cioè per 0,9

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

F.do svalutazione crediti

Finanziaria positiva

Dare


Crediti

Finanziaria negativa

Avere


In questo caso si utilizza il fondo accantonato per l'intero ammontare.


Si verificano insoluti per una cifra inferiore di quella da me accantonata, cioè per 0,7

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

F.do svalutazione crediti

Finanziaria positiva

Dare


Crediti

Finanziaria negativa

Avere


In questo caso si utilizza il fondo per quanto necessario a coprire gli insoluti


Si verificano insoluti per una cifra superiore di quella da me accantonata, esempio 1,5

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

F.do svalutazione crediti

Finanziaria positiva

Dare


Perdite su crediti

Economica negativa

Dare


Crediti

Finanziaria negativa

Avere


In questo caso si utilizza interamente il fondo accantonato, in più si imputa una quota di costo per gli insoluti non coperti dal fondo.

Il reddito d'impresa è imponibile a due imposte diverse:

L'IRPEG, la cui base imponibile è data dall'utile d'esercizio calcolato secondo i principi fiscali, quindi per un'azienda che lo ha calcolato secondo i principi civilistici ci saranno delle riprese a tassazione e delle diminuzioni per esempio nel caso di sopravvenienze attive. La percentuale da calcolarsi su l'utile imponibile è del 37%.

L'IRAP, la cui base imponibile è data dal risultato della gestione caratteristica, anche se non tutti i componenti devono appartenere alla base imponibile, questi andranno tolti. La percentuale da calcolare sulla base imponibile è il 4,25%.


Il debito IRPEG che rileveremo a fine esercizio con il costo di competenza, andrà liquidato entro maggio in quanto il bilancio va redatto entro aprile e mi resta un mese per presentarlo e are le imposte, con il amento delle imposte dell'anno n al 31/5/n+1 si deve versare anche l'acconto relativo alle imposte presunte per il prossimo anno, il primo acconto ammonta al 40% del 95% delle imposte dell'anno precedente, il secondo acconto andrà versato il 30/11/n+1 ed ammonta al 60% del 95% delle imposte di competenza dell'anno precedente. Per chiarificazione faccio un esempio pratico: poniamo che l'utile imponibile dell'anno n sia 100, quindi l'IRPEG di competenza dell'anno è pari a 37, la registrazione al 31/12/n è la seguente.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Imposte IRPEG di

competenza

Economica negativa

Dare


Debiti tributari IRPEG

Finanziaria negativa

Avere


Qui evidenziamo il debito che l'azienda ha nei confronti dello stato per quanto riguarda l'IRPEG, al 31/5/n+1 l'azienda dovrà liquidare il debito ed in più are il primo acconto delle imposte che andremo a calcolare al 31/12/n+1, registrazione della liquidazione delle imposte dell'anno n e il amento del primo acconto.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Debiti tributari IRPEG

Finanziaria positiva

Dare


Acconti su IRPEG

Finanziaria positiva

Dare


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


L'acconto è un credito che l'azienda ha nei confronti dello Stato, che si chiuderà quando dovrà liquidare le imposte relative all'anno n+1, cioè il 31/5/n+2. ora registriamo il secondo acconto che è il 60% del 95% delle imposte di competenza dell'anno precedente.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Acconti su IRPEG

Finanziaria positiva

Dare


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


Il 31/12 calcoliamo l'utile imponibile dell'esercizio che è 150, su cui calcoliamo l'IRPEG che il 37%, le imposte di competenza dell'esercizio ammontano a 55, la registrazione è la seguente.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Imposte IRPEG di

competenza

Economica negativa

Dare


Debiti tributari IRPEG

Finanziaria negativa

Avere


Il 31/5/n+2 liquidiamo i debiti al netto degli acconti già versati, in più calcoliamo il primo acconto da versare allo Stato.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Debiti tributari IRPEG

Finanziaria positiva

Dare


Acconti su IRPEG

Finanziaria negativa

Avere


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


Registrazione primo acconto come ho detto sopra

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Acconti su IRPEG

Finanziaria positiva

Dare


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


Ora il secondo acconto non lo registro ma la storia è sempre la stessa.





L'azienda può ricevere contributi da parte dello Stato, possono essere di due tipi, in conto esercizio, ed in conto capitale, sono dei fondi erogati da enti pubblici a favore di aziende con determinate caratteristiche a fondo perso. Quelli in conto esercizio sono erogati per coprire parte di costi d'esercizio a titolo ricorrente in base alla legge.

Sono rilevati per competenza, cioè rilevo alla data in cui mi danno il permesso di avere questi contributi. Esempio io il 30/11 ricevo il consenso da parte dello Stato, e registro quanto segue:

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Crediti v/enti pubblici

Finanziaria positiva

Dare


Contributi in c/esercizio

Economica positiva

Avere


Lo Stato me li elargisce il 20/02/n+1, e in questo giorno io fo la seguente registrazione:

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Banca c/c

Finanziaria positiva

Dare


Erario c/ritenute d'acc.to

Finanziaria positiva

Dare


Crediti v/enti pubblici

Finanziaria negativa

Avere


Sui contributi in conto esercizio c'è una ritenuta d'acconto del 4%, è d'acconto quindi ho un credito nei confronti dell'erario.


I contributi in conto capitali servono per ristrutturare o potenziare il mio impianto produttivo, si contabilizzano per cassa, cioè quando mi arriva il denaro, la registrazione è la seguente:

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Banca c/c

Finanziaria positiva

Dare


Sopravvenienze attive

Economica positiva

Avere


Sono considerati componenti straordinari di reddito, e normalmente la ritenuta non c'è, altrimenti specificato dalla legge.

Se io ho ricevuto contributi in conto capitale ho due modi per tassarli, uno è imputarli interamente all'esercizio, l'altro consiste nel fare una rettifica al 31/12 pari a 4/5 della sopravvenienza, così il primo anno tasso solo 1/5 i restanti negli anni successivi. Così facendo origino le così dette imposte differite.

Esempio pratico:

Utile civilistico comprese sopravvenienze positive dovute a contributi in conto capitale pari a 50 è di 94,6

Riprese a tassazione per ammortamenti sopra le quote fiscali, etc. = 5,4

Utile imponibile IRPEG = 100, imposte di competenza 37, Debito tributario pari a 22,2 in quanto devo fare una rettifica temporanea sull'utile imponibile pari a -40 che è la parte di sopravvenienza positiva derivata da contributi in conto capitale da tassare negli anni futuri (registrazione al 31/12)

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Imposte di competenza

Economica negativa

Dare


Debiti tributari

Finanziaria negativa

Avere


F.do imposte differite

Finanziaria negativa

Avere


La differenza tra imposte di competenza e debito tributario va sul conto F.do IMPOSTE DIFFERITE che utilizzeremo man mano che riprenderemo a tassazione i quinti restanti.

L'anno n+1 l'utile civilistico ammonta a 150 +30 derivanti dalle riprese a tassazione, le imposte di competenza sono il 37% su 180, ma bisogna calcolare anche le imposte su il secondo quinto della sopravvenienza attiva derivante dai contributi in conto capitale, quindi si calcola il 37% su 190 che è 70,3 che rappresenta il debito tributario, le imposte di competenza come già detto sono il 37% su 180, mentre le imposte dovute alla sopravvenienza attiva sono un quarto del fondo imposte differite cioè 3,7 (registrazione relativa a quanto detto)

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Imposte di competenza

Economica negativa

Dare


F.do imposte differite

Finanziaria positiva

Dare


Debiti tributari

Finanziaria negativa

Avere


L'acconto da versare il 31/5/n+2 si calcola sul debito tributario.


L'IRAP ha come base imponibile il risultato della gestione caratteristica cioè la differenza tra A e B nel conto economico, escludendo però alcune voci che sono:

Al B7 le spese per lavoratori autonomi con P.Iva sono deducibili, ma spese per Co.Co.Co. e prestazioni occasionali non sono deducibili.

Valgono le rettifiche utilizzate per il calcolo della base imponibile IRPEG ( manutenzioni, etc.)

Al B8 il canone di leasing è comprensivo di interessi che non devono andare a far parte del calcolo della base imponibile, quindi vanno scorporati per non farli rientrare nel calcolo.

Al B9 la voce Salari e stipendi non è deducibile. I contributi previdenziali non sono deducibili, il 70% delle spese di formazione sul lavoro, contratti di apprendistato e INAIL sono invece deducibili.

Al B10 svalutazione crediti non deducibile (anche se pare che da quest'anno sia consentito)

I punti B12 e 13 non sono deducibili (anche se pare che da quest'anno sia consentito)

Al B14 le perdite su crediti non sono deducibili (anche se pare che da quest'anno sia consentito)


Quindi una volta calcolata la base imponibile calcoliamo l'imposta IRAP che è pari al 4,25% sulla detta base, e la registrazione contabile è la seguente: poniamo di avere calcolato un IRAP pari a 25

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Imposta IRAP di

competenza

Economica negativa

Dare


Debiti tributari IRAP

Finanziaria negativa

Avere




Arrivati a questo punto calcoliamo l'utile al netto delle imposte, e lo possiamo distribuire o non distribuire, comunque dovremo fare un accantonamento a Riserva legale che è obbligatorio, pari al 5% dell'utile fino quando la riserva non raggiunge il 20% del Capitale sociale, più eventuali riserve statutarie, e compenso agli amministratori. Facciamo uno schema di riparto dell'utile.

Utile d'esercizio = 60

Riserva legale (5% dell'utile) = 3

Riserva statutaria (10% dell'utile) = 6

Amministratori c/compensi (il 10% dell'utile al netto della riserva legale) = 5,7

Utile da distribuire = 45,3

Distribuzione ai soci =15,3

Utile portato a nuovo (quello che rimane in azienda come autofinanziamento) = 30


Se la partecipazione degli amministratori non è qualificata subiscono una trattenuta alla fonte pari al 12,5%, se invece è qualificata ano le tasse e vanno a credito.

Facciamo le registrazioni relative alla distribuzione dell'utile dell'esercizio.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Utile d'esercizio

Economica negativa

Dare


Riserva legale

Economica positiva

Avere


Riserva statutaria

Economica positiva

Avere


Amministratori c/comp.

Finanziaria negativa

Avere


Soci c/utili distribuiti

Finanziaria negativa

Avere


Utile d'es. portato a novo

Economica positiva

Avere


Ora dobbiamo are gli amministratori, e ci sono due casi partecipazione qualificata, e non qualificata.

Esempio partecipazione qualificata.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Amministratori c/comp.

Finanziaria positiva

Dare


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


Esempio partecipazione non qualificata.

Descrizione

Tipo di variazione

Sezione della p.doppia

Valore

Amministratori c/comp.

Finanziaria positiva

Dare


Erario c/ritenute a titolo

d'imposta

Finanziaria negativa

Avere


Banca c/c

Finanziaria negativa

Avere


Per i soci funziona allo stesso modo anche loro devono are la ritenuta se la loro partecipazione non è qualificata.





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