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SCHEMA RIASSUNTIVO DI INFORMATICA GENERALE - HARDWARE, SOFTWARE, TELECOMUNICAZIONI, DATI, SISTEMA INFORMATIVO

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SCHEMA RIASSUNTIVO DI INFORMATICA GENERALE


HARDWARE


Def.: è la parte fisica, ciò che vedo e che tocco

Il computer è formato dall'unità centrale e dalle periferiche; la comunicaz. tra queste parti avviene tramite i canali




Schema di von Neumann



canali



Unità centrale


Def.: parte del computer nella quale viene svolta l'elaborazione dei dati attraverso l'esecuzione dei programmi

Si può chiamare anche UC o CPU (Central Processing Unit)

È formata da - ALU

Memoria centrale

Unità di controllo


ALU


Acronimo di Arithmetic and Logical Unit

Def.: risorsa della CPU preposta all'esecuzione di operazioni aritmetiche, operazioni logiche e di confronto


Memoria centrale


Def..: è la risorsa della CPU destinata alla memorizzazione

dei programmi che devono essere eseguiti

- dei dati su cui devono operare i programmi

comprende RAM e ROM



RAM


Acronimo di Random Access Memory (memoria ad accesso casuale)

Accede direttamente a qualsiasi punto

è volatile: allo spegnimento del computer tutto il contenuto della RAM viene cancellato


ROM


acronimo di Read Only Memory (memoria di sola lettura)

non è modificabile dall'utente

è firmware: è un microprogramma formato da microistruz.; una volta testato, il microprogramma viene cablato su una scheda


Unità di controllo (UC)


def.: è la risorsa della CPU preposta alla gestione effettiva del sistema di elaborazione dati; controlla e coordina l'esecuzione dei programmi

la sua v di elaboraz. viene misurata in MIPS (Milioni di Istruzioni Per Secondo)


Microprocessore


è un circuito integrato che comprende UC, ALU e una piccola quantità di RAM

le sue caratteristiche interne vengono espresse da:

tempificazione interna: è il sincronismo di codifica e di decodifica delle istruz.; si misura in Hertz (Hz) e si parla di frequenza di clock

parallelismo o word: n° di bit che vengono elaborati contemporaneamente


Unità periferiche


def.: tutte le parti dell'elaboratore esterne alla CPU e collegate ad essa tramite canali

sono molto + lente della CPU; le periferiche lavorano in millisecondi, la CPU in nanosecondi o picosecondi

si possono dividere in: - unità di solo input

- unità di solo output

- unità di I/O (input/output)


Periferiche di solo input


sono: tastiera, mouse, lettori, periferiche di riconoscimento vocale


Tastiera


def.: apparecchiatura in funz. della quale riesco a dialogare con il computer

si può usare per dare un interrupt di console (CTRL-ALT-CANC), che ha priorità max


Mouse


def.: dispositivo manuale di puntamento che permette di selezionare dei comandi proposti sullo schermo

può essere separato o incorporato (trackball)





Lettori


Lettori ottici: illuminano con una sorgente luminosa i caratteri da leggere e misurano il riflesso ottico

Si dividono in:

lettore di codici a barre: serve per il codice a barre; in Europa codice EAN

lettore di segni: OMR (Optical Mark Reader); usato per schedine, questionari di valutazione della didattica, test dei 3 giorni

lettore di caratteri alfanumerici: serve ad es. per leggere il CAP

Lettore magnetico: tratta caratteri magnetici; in Italia codifica CMC7; usato ad es. per gli assegni

Scanner: trasferisce un'immagine in RAM; di solito % d'errore è 5% (la > parte con gli OCR)


Periferiche di riconoscimento vocale


parlarne un po'; dire che sbagliano abbastanza e che richiedono addestramento


Periferiche di solo output


Monitor


le immagini sono formate da pixel (picture element)

può essere monocromatico (pixel bianco o nero) o a colori (256 colori possibili ¼ pixel)

ha una RAM propria


Stampante


si può classificare:

- in base al modo di procedere della stampa: seriale, in parallelo, laser

- in base alla tecnica usata per ottenere il carattere: a impatto, a getto d'inchiostro, laser, termica


Classificazione in base al modo di procedere della stampa


seriale: - 1 carattere alla volta

- può essere: 1) monodirezionale: la stampa avviene durante il movimento di andata della testina

2) bidirezionale: la stampa avviene sia all'andata che al ritorno della testina

in parallelo: 1 riga per volta

laser: 1 . alla volta


Classificazione in base alla tecnica usata per ottenere il carattere


a impatto: la testina batte sul nastro inchiostrato lasciando traccia del carattere

a getto d'inchiostro: un dispositivo emette un getto d'inchiostro per formare il carattere

laser: un raggio laser forma le immagini dei caratteri, che vengono impressi sulla carta caricando elettrostaticamente una ina su cui agisce il toner

termica: il carattere viene formato con aghi riscaldati elettricamente che a contatto con una carta speciale ne cambiano il colore


Plotter


def: è una stampante particolare destinata al trattamento di grafici e disegni

le linee vengono tracciate da penne fisse e mobili


Sintetizzatore vocale


trasforma in suoni i caratteri alfanumerici


Periferiche di I/O


Nastro magnetico


supporto che permette memorizzazione ed accesso sequenziali ai dati e perfetto per il backup

per permettere operazioni di lettura o scrittura deve girare a v costante; per questo ono degli spazi di start e di stop, per permettere accelerazione e decelerazione

dopo ogni record c'è un gap, formato da uno start e uno stop di seguito

alla fine di un file c'è l'EOF

vantaggio: costi inferiori rispetto al disco


Dischi


si dividono in: - dischi magnetici

- floppy disk

- CD-ROM

Disco magnetico


def.: supporto magnetico che permette l'organizzazione dei dati secondo tutte le organizz.

accesso sia sequenziale sia diretto

può essere fisso o rimovibile

è sempre in rotaz.; lavora a v cost, il tempo di latency

un tempo che rallenta il disco magnetico è il tempo di seek, il tempo di posizionamento della testina

parlare di delete fisica e logica


Struttura del disco magnetico


struttura del disco: tracce concentriche e settori e dati

i settori sono intervallati da gap, spazi vuoti che permettono lo scambio di dati tra disco e CPU

le tracce sono numerate progressivamente partendo dalla + esterna

all'interno della traccia sono numerati anche i settori

in traccia 0 settore 0 c'è la directory, uno spazio che contiene le info relative all'occupaz. del disco





Diskpack


def.: è formato da un insieme di dischi coassiali ruotanti sullo stesso asse

per ridurre i tempi di seek si cerca di mettere una testina ¼ piatto

per azzerare i tempi di seek si costruiscono bracci che hanno 1 testina ¼ traccia


Floppy disk


stesso princ. di funzionamento del disco magnetico

entra in rotazione solo quando il S.O. dà un comando di lettura o di scrittura


CD-ROM


def.: è formato da un disco di metallo ricoperto con un materiale sensibile al raggio laser

dati organizzati a spirale


Terminali


def.: apparecchiatura che serve a ricevere e trasmettere dati

si dividono in:

trasparenti: permettono solo trasmiss. e ricez. di dati

bufferizzati: permette di ricevere e trasmett. contemp. usando i buffer

intelligenti: hanno una loro capacità elaborativa; comprendono POS (Point Of Sale), ATM (Automatic Teller Machine), EFT (Electronic Fund Transfer)


Canali


def: dispositivi che permettono il trasferimento dei dati dall'unità centrale alle unità di I/O e viceversa

si dividono in: - multiplexor: destinati al collegamento delle periferiche lente

- selector: destinati al collegamento delle periferiche veloci


Bit e byte


BIT è l'acronimo di Binary digIT

È l'unità minima di un computer; è un numero binario e può assumere solo i valori 0 e 1

Un Byte è l'insieme di 8 bit ( nella > parte dei codici), ai quali va aggiunto il bit di controllo che può essere di parità o di disparità

Multipli del byte sono il kilobyte (KB, 1.000 byte), il megabyte (MB, 1 mln di byte) e il gigabyte (GB, 1 mld di byte)


Categorie di computer


La conurazione è l'insieme delle caratteristiche tecniche di un computer oppure la rappresentazione delle parti di un computer

Distinguiamo tra: - mainframe

- mini computer

- microcomputer


Mainframe


Elaboratori di grandi dimensioni e con potenze elaborative notevoli

HW sofisticato e SW complesso

S.O. che permette il bootstrap a caldo: quando si danneggia una parte del S.O. in Ram viene sostituito dall'originale, caricato dall'hard disk

Architettura a stella

Rispondono alle necessità elaborative di grandi aziende; usati anche come server di reti grandi


Mini


Prestazioni + modeste dei mainframe

Architettura a bus

S.O. che permette il bootstrap a caldo: quando si danneggia una parte del S.O. in Ram viene sostituito dall'originale, caricato dall'hard disk

Si usano nelle medie aziende e nelle connessioni in rete


Micro


Sono i + piccoli sist. di elaboraz. dati

Presentati sul mercato all'inizio degli anni '80 (il 1° PC nell'81)

Architettura a bus

Solo bootstrap a freddo: caricamento del S.O. all'accensione (o IPL o inizializzazione o start-up)


Architettura del computer


Def.: schema funzionale interno del sist.; vincola lo svolgimento delle funz. del computer

Può essere: - a stella

- a bus


Architettura a stella


La CPU è in posiz. privilegiata rispetto alle periferiche

Rappresentata dallo schema di von Neumann

Tipica dei mainframe

Vantaggio: CPU privilegiata

Svantaggio: per cambiare la conuraz. (si parla di generaz, attività che che svolgo per dire al sist. operat. le componenti del computer) ho bisogno di uno specialista


Architettura a bus


Def.: le risorse dell'elaboratore sono collegate a un bus, un canale logico

Il collegamento al bus avviene tramite gli slot, fessure che permettono l'inserimento di chede di espans.

Vantaggio: + facile cambiare la con, specialmente con il plug and play

Svantaggio: CPU rallentata


SOFTWARE


Def.: è la parte logica dell'elaboratore

Si divide in: - SW di base

- SW applicativo


Software di base


Def.: è quell'insieme di programmi, normalmente forniti dalla casa costruttrice di HW, che permette l'utilizzo del computer

Si divide in - Sistema operativo

- Traduttori

- Utilities


Sistema operativo


Definizione: insieme di programmi che permettono l'utilizzo del computer

Ci sono vari criteri di classificaz. del sist. operat.:

rispetto alla possibilità di girare su computer differenti:

Ø      Proprietario (SO realizzato per un certo elaboratore e che funziona solo su quel tipo di HW)  

Ø      standard (SO che può girare su HW prodotti da diverse aziende)

- rispetto al n° di programmi eseguibili in un intervallo di t:

Ø      monoprogrammazione

Ø      multiprogrammazione (multitasking per mini e micro, timeslicing per i mainframe)

rispetto alle modalità del suo caricamento all'accens. dell'elab.:

Ø      Residente (mini); def. di residente: un sistema operativo si dice residente quando al momento dell'accensione viene completamente caricato in RAM

Ø      non residente (micro e mainframe, per opposti motivi)


Modi di lavorare del sist.operat.:

- batch (a lotti): raccolta dati ed elaboraz.

- real time: risponde al quesito dell'utente in t utile per la decisione

time sharing: postazione con mainframe e periferie; ogni periferica ha una parte del t della CPU del mainframe

multiprogramming (parlare del multiprocessing)

interattivo

Principali funzioni di un sistema operativo

inizializzazione del sistema (nel senso che il sist. operat. si rende disponibile; parlare di resid. e non resid)

caricamento di un programma [trasferimento fisico in RAM e rilocazione degli indirizzi( vd def. su quad.)]

comunicazione con l'esterno (con l'utente)

avvicendamento dei programmi [file di swap e mem virtuale (compattamento, segmentaz., inaz.)]

collegamento e coordinamento dei programmi con il SW (compatibilità con il sist. op.)



Funzioni del supervisor

richiamo dei moduli transienti (assegnazione della RAM, caricamento dei programmi in RAM, controllo multiprogrammaz., organizz. e controllo dell' I/O, gestione errori)

gestione degli interrupts (segnale di interruzione che arriva al sist. op)

I/O interrupts (hanno la priorità + bassa)

Program check (errore di un programma che ne provoca la chiusura; di solito per la gestione scorretta degli indici di una tabella o per il tentativo di leggere un file dopo il messaggio END OF FILE)

machine check (causato da malfunzionamento HW)

trace (per il debugging; prima di un'istruz. visualizza ciò che c'era prima in mem)

interrupt di console (es.: CTRL-ALT-CANC; priorità max)

power thermal warning (temperatura troppo alta o troppo bassa)

creati dal SW


Sistema operativo visto come gestore di risorse: significa considerare le funzioni da esso svolte per gestire correttamente

risorse HW: RAM, canali di I/O, CPU, mem. di massa, ecc.

risorse SW: richiamo moduli gestione code


Sistema operativo visto come supporto utente: significa considerare l'attività da esso svolta perché l'utente possa utilizzare l'elaboratore. Il sist. operat. mette a disposiz.:

traduttori

caricatori (caricamento in RAM e rilocazione indirizzi)

utilities

debug

file system

funzioni di editing


Memoria virtuale

Ci sono varie tecniche per migliorare la gestione della RAM:

Compattamento: spostamento dei programmi in RAM in su o in giù per creare spazio

segmentazione: se si ha in coda un programma da caricare viene spezzettato e caricato nei segmenti di RAM liberi

inazione: - def.: tecnica per la gestione della RAM; dà all'utente l'impressione di avere RAM º. Si carica in RAM solo la ina attiva

- la e è una serie di istruz. del programma (di solito circa 4K)

Utilities


si traduce con "programma di utilità"

def.: programma che viene utilizzato in situazioni che si presentano usualmente all'utente di un sistema di elaborazione dati

esempi sono COPY, SORT, MERGE







Traduttori


def: per linguaggio si intende qualcosa che permette di comunicare

il linguaggio si distingue in - ling .macchina (binario)

- ling. simbolico (assembler o evoluto)


evoluzione dei linguaggi 1) 1GL: ling, macchina

2) 2GL: ling. assembler

3) 3GL: ling. simbolico evoluto, algoritmico e procedurale

4) 4GL: ling. non procedurale (dico obiettivo, non come raggiungerlo)

5) 5GL: intelligenza artificiale


la funzione del traduttore è permettere il passaggio da istruzioni in simbolico a quelle in binario

ono 3 categorie di traduttori:

interprete: prende l'istruz., analisi sintattica, traduz. in binario, esecuz.

assemblatore: analisi sintattica, object in binario, esecuz.; 1 istruz in simbolico Þ 1 istruz. in binario

compilatore: analisi sintattica, object in binario, esecuz; 1 istruz in simbolico Þ n istruz. in binario

la differenza principale è che l'object, una volta corretto sintatticamente, è utilizzabile tramite il nome simbolico






Software applicativo


si divide in - sistema informativo

- sw applicativo standard

- informatica individuale

- DSS (decision support system)

- ES (expert system)


Sistema informativo


def.: insieme di persone, macchine applicaz. SW e procedure che permettono all'azienda di disporre delle info necessarie in ogni momento

necessario azienda

si articola in: - sottosistema informativo (insieme diprocedure)

- procedura ( insieme di programmi)

- programma: insieme di istruz. che permettono all'elab. di eseguire un certo  procedimento logico






Software applicativo standard


è disponibile sul mercato

si divide in: - ERP (enterprise resources ning): serve per creare sist. informativi integrati; es.: SAP R/3 (+ diffuso)

- package: def.: procedura generalizzata per risolvere un problema standard; venduto come ogg.; personalizzabile; rivolto ad un mercato verticale


Informatica individuale


def.: l'info individuale è costituita da applicazioni realizzate non per specifici utenti ma per una certa categoria di essi

è rivolta ad un mercato orizzontale; è utile indipendentemente da chi la usa

appartengono all'info individuale: - word processor

- spreadsheet (fogli elettronici)

- grafica gestionale (es.: CAD)

- gestione dei database


Dss


def.: il DSS è un sist. basato sul computer che supporta o influenza il decisore nel prendere le decisioni in una particolare classe di problemi

simula ambienti diversi al momento di prendere una decisione

risolve problemi semi-strutturati


Es


def.: l'ES è un sist. informatico che risolve problemi per i quali normalmente è richiesta la competenza di un esperto umano

ha la funzione di un esperto

risolve problemi non strutturati

















TELECOMUNICAZIONI



Def.: trasmettere dei dati a distanza significa che una stazione trasmittente (elaboratore o terminale) invia un messaggio ad una stazione ricevente (elaboratore o terminale). Il messaggio perviene al destinatario tramite un mezzo trasmissivo

I componenti del sottosistema per la trasmissione dei dati sono

- mezzi trasmissivi

- modem

- terminale

- unità di controllo (UC) della trasmissione


Mezzi trasmissivi


Def.: sono gli elementi che permettono il trasferimento fisico dei dati nello spazio

Possono essere: - via cavo (fisicamente si ha una linea che permette la trasmissione del segno)

- via etere


Via cavo


Linea telefonica

Le tecniche fisiche usate sono: 1) doppino di rame

2) cavo coassiale

3) fibre ottiche (V max: 13 Gps)

In 1) e 2) il segnale si affievolisce; in 3) no

Si distingue tra linee commutate (pubbliche) e linee dedicate (dirette o private)

Linee commutate: - tramite l'impiego di alcuni elementi (selettori, linee di giunzione, etc.) la centrale di commutazione, quando viene digitato il numero dell'utente con cui si desidera parlare, apre le linee tra chiamante e destinatario.

- V min: 2400 bps (bit al secondo)

Linee dedicate: - uniscono solo 2 utenti e permettono la comunicazione tra essi.

- + costosa ma migliori prestazioni

- V min: 9600 bps


Via etere


Le tecniche fisiche usate sono: 1) ponte radio

2) via satellite

3) raggi infrarossi


1): def.: collegamento tra punti in cui le onde emesse dalla stazione trasmittente si dirigono verso la stazione ricevente in fascio molto ristretto formando un ponte tra i 2 estremi

2) riceve i segnali da una stazione trasmittente sulla Terra e li ritrasmette amplificati ad un'altra stazione, che può essere la destinataria oppure un punto di transito per permettere, attraverso il "rimbalzo" del segnale ad altro satellite, il raggiungimento della stazione ricevente.


Modem


acronimo di Modulatore - DEModulatore

def.: apparecchiatura che permette la trasformazione del segnale digitale in segnale analogico

è necessario perché le linee telefoniche sono state progettate per trasmettere la voce umana, non i bit

non serve se si usa un linea ISDN, che permette anche la trasmissione di dati in forma digitale


Terminale


vedi appunti su HW

def.: dispositivo idoneo a ricevere e trasmettere dati


UC della trasmissione


def.: apparecchiatura che permette la serializzazione di ogni carattere del messaggio e il controllo degli errori

la serializzazione è necessaria perché il computer lavora a livello di word (vd appunti HW) o comunque di byte (8 bit)

si è sicuri che il messaggio è arrivato se la staz. ricevente lancia un ACK (riconoscimento del messaggio. Se non arriva la staz. ricev. lancia un NACK; la staz. trasmitt. prova altre 2 volte: se non ce la fa sa di non aver trasmesso il messaggio.  


Collegamenti


Il collegamento tra 2 stazioni poste a distanza si può considerare secondo 2 diversi punti di vista: - il collegamento fisico delle linee di trasmissione fisica dei dati

- il tipo di collegamento tra elaboratore e periferia


Collegamento fisico delle linee trasmissive


Può essere di 3 tipi:

simplex: la trasmiss. avviene in un solo senso

half-duplex: la trasmiss. avviene in 2 sensi, ma in tempi gi

full-duplex: la trasmiss. avviene contemporaneamente nei 2 sensi











Collegamento tra elaboratore e periferia


Ne ½ono 3 tipi:

Collegamento point to point

- def.: collegamento che permette la comunicaz. tra 2 staz., poste a ciascun capo del canale di comunicaz.

- di solito si fa con una linea dedicata


Collegamento multipoint

- def.: su un'unica linea si affacciano + terminali che non hanno la necessità di comunicare a tempo pieno con l'elaborat. e che usano linee derivate da quella principale

- ci possono essere 2 casi:

rete centralizzata: il master (staz. princip.) è definito a priori

rete non centralizzata: il terminale di trasmiss. o di ricez. diventa il master

- i compiti del master sono: 1) attività di polling (interrogazione su trasmissione)

2) attività di selecting (interrogazione su ricezione)


3) Collegamento con concentratore


- def.: il concentratore è un apparecchiatura destinata a mettere in comunicazione terminali,  collegati ad esso tramite linee lente (commutate), con un sistema di elaborazione dati con cui è connesso tramite linea veloce.

- si è evoluto nel multiplexor (+ veloce)

½ono diversi tipi di concentratori:

c. trasparente: solo interfaccia nella comunicazione tra una linea veloce ed una lenta

c. bufferizzato: velocizza le funzioni del c. trasparente sovrapponendo i tempi di   ricez./trasmiss. di msg utilizzando mem di appoggio (buffer)

c. intelligente: c. in grado di fare delle elaborazioni locali (vd terminali intelligenti)

c. con centrale di smistamento: indirizza i msg ad altri terminali senza passare dall'elaboratore


Trasmissione


la v si misura in baud (all'inizio n° di bit al sec; ora anche byte al sec)

può essere di 2 tipi:

asincrona

sincrona


Trasmiss. asincrona


ogni carattere del msg è preceduto da un bit di start e un bit di stop

necessaria se si usano apparecchi di diverso tipo che devono concordare la v

v fino a 1200 bps






Trasmiss. sincrona


il msg è accomnato da opportuni caratteri di controllo:

STX (Start of TeXt): identifica l'inizio del msg

ETX (End Of TeXt): segna l'ultimo carattere del mesaggio

SYN: carattere di sincronizzazione (per sincronizzare la trasmiss.)

CRC (Cyclic RedundanCy Text): permette il controllo della corretta trasmiss. del msg

ACK (ACKnowledge) carattere che segnala il corretto riconoscimento del msg

NACK ( Negative ACKnowledge) carattere che segnala il non riconoscimento del carattere di un msg ( ricordarsi della storia dei 3 tentativi)

V n 1200 bps


Interfaccia


Def.: canali di comunicaz. e circuiti correlati che permettono il colleg. Fra un'unità di elaboraz. e le sue periferie o tra unità di elaboraz.

Per la trasmiss. dei dati faccio riferimento alla caratteristica elettrica del collegamento


Protocollo


Def.: insieme delle regole che permettono di effettuare lo scambio delle info

Gestisce gli aspetti logico e procedurali del collegamento:

definiz. del formato del msg

- lunghezza del msg

- caratteri di controllo e procedure da seguire per recuperare gli errori di trasmiss.

il + famoso è l'ISO/OSI; ISO: International standard organization; OSI: open system interconnection


Reti


def.: sist. di trasmiss. che consente lo scambio di msg. tra tutti gli utenti collegat ad essa

secondo le distanze coperte si distinguono: - reti locali

- reti geografiche


Reti locali


def.: permettono la conness. di componenti di un sist. elaborat. situati nello stesso edificio, per cui non si rende necessario l'attraversamento del suolo pubblico

acronimo: LAN (Local Area Network)

se i terminali sono vicini ma in edifici differenti si stendono dei bridge








Reti geografiche


def.: permettono il colleg. di punti sparsi sul territorio

si distinguono in base alla tipologia ed alla topologia


Tipologia delle reti geografiche


MAN (Metropolitan Area Network); diametro j 100 km

WAN (Wide Area Network); copre ad es. una nazione

GAN (Global Area Network); ad es. Internet


Topologia delle reti geografiche


Rete centralizzata ! percorso per arrivare ad un punto remoto

Rete centralizzata con concentratore

quando + terminali cono a un sist. molto disperso si usa un concentratore

se v del colleg ai nodi centr. v dei terminali si usa un multiplexor

Rete decentralizzata: possono ere 2 strade per arrivare ad un punto remoto

Rete distribuita ono cammini differenti per arrivare allo stesso punto remoto; permette la commutaz. di pacchetto


Tipi di commutaz.


ono 2 tipi di commutaz.: - commutaz. di msg

- commutaz. di pacchetto


Commutazione di messaggio


Il msg. parte e arriva - con la stessa lunghezza

- nella stessa sequenza di caratteri


Commutazione di pacchetto


All'atto della trasmiss. il msg viene spezzato in pacchetti

Ogni pacchetto segue un suo percorso per arrivare alla staz. ricevente e possibile solo su rete distribuita

Ogni pacchetto ha delle info di controllo













Terza parte


Altri tipi di commutazione


Frame relay


Def.: tecnica di trasmiss. che, riducendo le info di controllo, permette v >2 Mbs


ISDN


è l'acronimo di Integrated Services Digital Network

def.: rete di servizi digitale integrata in grado di trasmettere qualsiasi tipo di dato

Permette commutaz. di circuito o di pacchetto

Ce ne sono 3 tipi:

accesso base: 140 kbs; 2 canali a 64 kbs e 1 di servizio a 16 a kbs

accesso primario: 2 Mbs; 30 canali a 64 kb, 1 di servizio a 16 kbs

B-ISDN (Broadband ISDN): qualche centinaio di Mbs


ATM


È l'acronimo di Asynchronous Transfer Mode

Def.: tecnica di commutazione che integra gli sviluppi sia della commutazione di circuito sia della commutazione di pacchetto

25 Mbs < v < 155 Mbs



Topologia delle LAN


LAN a bus


def: Il segnale viene inviato nella rete e riconosciuto solo dal transceiver destinatario che lo inoltra al terminale

Se 2 computer hanno bisogno del canale contemp. (collisione) la precedenza viene data casualmente

La + nota è la Ethernet IBM


LAN ad anello (Token Ring)


Def.: I messaggi viaggiano attraverso i transceiver fino al destinatario

Accesso token passing: la staz. che vuole trasmettere invia, prima del msg, un token che inibisce la trasmiss. delle altre staz.


LAN a stella


Def: Un centralino PABX gestisce e smista le chiamate


Telematica


Def.: tecnologia che combinando assieme le strutture delle telecomunicazioni e le potenzialità dell'informatica è in grado di gestire in modo integrato i dati, la voce, i testi e le immagini

Altra def.: insieme di mezzi elettronici, di segnali e di processi necessari per trasmettere e ricevere a distanza info


Servizi telematici


Sono:

fax

video lento

teleaudioconferenza

videotex

cardiotelefono

teletex

teletext

l'interrogazione di banche dati



Fax


Def.: permette la trasmiss. di testi grafici, testi, disegni in formato A4 per mezzo di due terminali collegati ad una linea telefonica commutata o dedicata

Ogni riga del foglio da trasmettere è scandita trasformando le posizioni bianche in 0 e le nere in 1; il ricevente trasforma i numeri in bianco o nero

Vantaggio del fax: permette la trasmiss. di immagini

Svantaggio: la v elevata si ottiene togliendo info di controllo, ad esempio se il fax è arrivato o no

I terminali idonei a faxare si dividono in:

gruppo 1: 1 . in 6 min

gruppo 2: 1 . in 3 min.

gruppo 3: 1 . in circa 30 sec.

gruppo 4: 1 . in pochi sec.


Video lento


def.: trasmiss. del segnale video su un circuito telefonico

si trasmette solo un'immagine tra quelle che la telecamera riprende in un certo lasso di tempo

possibili usi: vd libro





Teleaudioconferenza


def.: sistema che permette a due o più gruppi di persone, situati in ambienti distanti, di partecipare a conferenze o dibattiti tramite collegamenti telefonici




Videotex


def.: servizio che permette di accedere in modo interattivo, mediante linea telefonica commutata, ad informazioni memorizzate in Banche Dati (BD) che vengono visualizzate su un apparecchio televisivo opportunamente adattato e dotato di un'apposita tastiera oppure su un apposito terminale video

può assumere ge denominazioni: Videotel in Italia, Minitel in Francia, Prestel in England

la diffusione del servizio dipende dalla significatività dei dati delle BD


Cardiotelefono


fa parte della telemedicina

è costituito da: - una trasmittente portatile

- una ricevente che riproduce su video e/o su carta il tracciato dell'elettrocardiogramma

il collegamento tra i 2 terminali permette anche il dialogo tra i 2 operatori remoti

sviluppi futuri: vd libro


Teletex


def.: servizio pubblico messo a disposizione dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni per la trasmissione da un terminale all'altro di testi scritti

rispetto al Telex ha questi vantaggi: - 2400 bps (il Telex 50 bps)

- controllo sulla trasmiss.

- operatività nell'ambito dell'office automation


Teletext


def.: servizio che permette di visualizzare su un televisore informazioni di tipo alfanumerico e grafico; le ine da consultare vengono scelte tramite il telecomando

in Italia televideo

il successo del servizio dipende dalla significatività delle info disponibili


Interrogazione di banche dati


def.: servizio che permette all'utente autorizzato di accedere ad un host (mainframe) che mette a disposizione, per la sola interrogazione, DB contenenti dati classificati in modo da reperire un'info, entrando con chiavi diverse








Sistemi telematici


def.: sistemi che ricorrono all'utilizzo delle telecomunicazioni nell'ambito informatico

tra i + importanti: - e-mail

- telelavoro

- EDI


E-mail


def.: sistema elettronico che sostituisce la normale corrispondenza utilizzando sia una LAN sia una rete geografica (ad es. Internet)

spiegare un pochino come funziona e cosa fa

è la forma + semplice e basilare di groupware

Funz. : - comunicaz. diretta

- trasferimento di un documento

Vantaggi: - istantaneità

- non è necessaria la presenza contemporanea di mittente e destinatario

Sicurezza: - sistemi simmetrici: si usa una sola chiave (es.: converto lettere in numeri e il ricevente fa viceversa)

- sistemi asimmetrici: 2 chiavi ge e complementari; 1 pubblica e 1 priv.


Telelavoro


Def.: lavoro a distanza

Ne ono 3 tipi: - home working (a domicilio)

- branch office (ufficio satellite)

- mobile work (lavoro mobile)

parlare della storia che è vantaggioso ma i lavoratori non lo fanno per ragioni di socializzazione


EDI


acronimo di Electronic Data Interchange (scambio elettronico di dati)

def.: tecnica in funzione della quale 2 computer di differenti sistemi informativi sono in grado di scambiare dati tra loro

la principale applicaz. è la comunicaz. tra aziende

rispetto a Internet il grosso vantaggio è la sicurezza

ci sono 2 principali ostacoli:

ostacolo tecnico: non un protocollo standard; un'azienda deve avere la forza di imporre il suo all'altra

ostacolo giuridico: il documento può essere impugnato giuridicamente








Dati


Vd esempio codice fiscale su quad.


Memorizzazione dei dati


Def.: l'archivio è l'insieme dei dati riferiti ad un sogg.

La struttura è: FILEeRECORDeDATIealmeno 1 carattere

Bisogna distinguere tra record fisico e record logico:

record logico: insieme di campi

record fisico o blocco: insieme di record logici che il S.O tratta nei trasferimenti da supporto magnetico a RAM

ci sono diversi tipi di organizz.:

sequenziale

indexedsequential

random

inverted

direct

hashing


Accesso


def.: accedere significa cercare nell'archivio un record in funzione di un dato identificatore del record (key o chiave)

può essere sequenziale o diretto

Ø    accesso sequenziale: la ricerca della chiave viene effettuata partendo dal 1° record; si leggono i record e si confronta la key fin quando si trova il record con la key desiderata o l'EOF (End Of File). Es.: vd quad. e libro

Ø    accesso diretto: il ritrovamento di un record viene eseguito 'trasformando' la key di ricerca in un indirizzo fisico del record memorizzato su disco. Es.: vd libro


Supporto


Nastro: - organizz.: sequenziale

- accesso: sequenziale


Disco: - organizz.: tutte possibili

accesso: sequenziale o diretto









Organizzazione di un archivio


def.: si parla di organizz. fisica per indicare come fisicamente i dati sono memorizzati su supporto

può essere: - sequenziale

- indexed sequential

- indexed random

- inverted

- direct

- hashing


Sequenziale


bisogna distinguere tra l'organizz. sequenziale di un file ordinato e quella di un file disordinato

File ordinato: - ricerca seriale: dal 1° record in poi. Il record deve trovarsi in una determinata posiz; se non è là, el gh'è no

- ricerca dicotomica: vado direttamente al centro del file; se la key è < vado a sx, se è > vado a dx

File disordinato: - posso fare solo la ricerca totale: parto dal 1° record e vado avanti finché non trovo quello che cerco.

- posso concludere che un record non c'è solo arrivando all'EOF


Indexed sequential (IS)


Ogni archivio indexed ha 2 archivi: uno degli indici e uno dei dati

Index file: ci sono le ultime chiavi di ogni blocco

Quando do l'istruz. di leggere un record il S.O. crea in RAM un buffer I/O in cui i dati vengono trasferiti blocco per blocco; poi carica il record in RAM

Se il dato è già in RAM lo carica da là

Overflow: - def.: è un'area del file dove vengono memorizzati i record che non ci stanno nel blocco di cnza teorica

- è sequenziale e disordinato

- quando metto qualcosa in overflow, nel blocco di cnza teorica metto un flag che rimanda all'area di overflow


Indexed random (IR)


Def.: la chiave identificatrice del record viene trasformata nell'indirizzo casuale di memorizz. del record

Index file: è ordinato e ogni record ha una chiave (contiene tutti i record)

Data file: è disordinato perché la chiave, attraverso una routine di randomizzazione, viene trasformata in un indirizzo

I dati sono trattati in modo seriale

Nell'area di overflow vengono memorizzati i dati che provocano sinonimi o collisioni


Inverted


Crea un indice ¼ campo del record

Non si può usare nell'ambito di programmi gestionali

Si usa solo per fare ricerche

L'aggiornamento è lunghissimo perché se modifico un record poi devo aggiornare tutti gli indici ad esso riferiti


Direct


Def.: la ricerca di un record è eseguita in funz. della posiz. da esso occupata nell'ambito del file

E' efficiente nell'occupazione e ottima nell'accesso

Permette accesso diretto o sequenziale

E' gestita dal sist. operat.

E' poco utilizzata perché è scomoda la key d'accesso


Hashing


Permette un efficiente accesso diretto ai dati presenti in un archivio

Def.: la chiave di accesso al file viene trasformata in indirizzo fisico di memorizz. da una routine di randomizz.

Chain pointer: - def.: è un campo che ce al tracciato record

- è gestito dal sist.op.

- di solito è di 4 caratteri

Se il chain pointer è = 0 non ci sono collisioni; se è g 0, c'è una collisione e il chain pointer contiene l'indirizzo fisico in cui si trova il file

I record che per effetto delle collisioni non possono essere memorizzati nell'indirizzo calcolato dalla chiave vengono memorizzati nell'area di overflow, che è mischiata all'area dei dati

L'efficienza nell'accesso dipende da:

distribuz. naturale delle chiavi (se creano tanti sinonimi o no)

spazio allocato per l'archivio

routine di randomizzazione

L'efficienza nella memorizz. dipende da:

spazio allocato per l'archivio

routine di randomizzazione

Si può usare sia per la memorizz. sia per la ricerca


Operazioni su un file


Sono: - ricerca

inserimento

modifica

cancellazione


Ricerca


vd file sequenziale


Inserimento


confronto le key: fin quando sono < trascrivo i record su un altro file; quando becco una key > inserisco il nuovo record e poi vado avanti a trascrivere





Modifica

per modificare confronto il contenuto dei record finché non trovo quello che mi interessa; quindi do l'istruz. di rewrite


Cancellazione


può essere fisica o logica

cancellaz. fisica: confronto le key e trascrivo tutti i record tranne quello che mi interessa

cancellaz. logica: metto in una posiz. del tracciato record un flag in modo che il S.O. ignori quel record


Database


def.: raccolta di dati organizzati secondo una struttura autonoma che tiene conto delle caratteristiche dei dati stessi e delle relazioni logiche, gerarchiche e funzionali che ci sono tra tali dati


Archivi integrati


def.: sono archivi che servono a + funzioni

vantaggi: - risolvono il problema della ridondanza dei dati

- l'aggiornamento dei dati è unico

- l'aggiornamento di un record coinvolge tutte le applicazioni che lo usano


Data Administrator (DA)


serve perché l'esatta collocazione di un dato nel S.I. si può stabilire solo conoscendo il significato del dato

prima di fare il DB bisogna:

indagare sulla natura dei dati aziendali

isolare ed enumerare gli aspetti elementari

renderli distinguibili

deve possedere una perfetta conoscenza dell'azienda e delle sue strategie di sviluppo

spesso corrisponde ad un pool di persone


Data Base Administrator (DBA)


è responsabile del DB

partecipa al disegno ed alla creazione del DB

altre responsabilità:

armonizzare le esigenze degli utenti creando delle strutture comuni

garantire lo sviluppo controllato delle applicazioni

assicurare un'adeguata protezione e un corretto utilizzo dei dati





Modelli di DB


def.: per modello di un DB si intendono

la rappresntazione, la disposizione e l'organizzazione dei dati sui dispositivi di memoria

le tecniche usate per inserire e ricercare i dati


Modello inverted


sviluppo dei file inverted

è utilizzato poco e solo per le interrogazioni

permette rapido accesso ai dati tramite qualsiasi info in essi contenuta

aggiornamento lunghissimo


Modello gerarchico


def.: le info sono disposte su vari livelli che conducono dal generale al particolare (il mitico approccio top-down), secondo la struttura informativa astratta ad albero

! punto d'accesso: la radice (root); è al livello + alto ed è il punto di accesso a tutte le info da essa dipendenti

non evita la ridondanza dei dati

operazioni possibili:

insert

modify

delete

retrieve (ricerca)


Modello reticolare


def.: ciascun tipo di record viene collegato ai record con i quali presenta dei legami funzionali tramite dei pointer, formando delle catene

la rete che ne deriva può essere percorsa in ogni senso

la gestione dei pointer crea un overhead di sist.

ogni record può essere il punto d'ingresso per scorrere la catena (al contrario del gerarchico)

niente ridondanza

operazioni possibili:

insert

modify

delete

retrieve


Modello relazionale


def.: i dati vengono trattati come se fossero organizzati in una tabella a doppia entrata

nomenclatura:

tabella = relazione

riga    = ricorrenza

colonna = dominio

non ono 2 ricorrenze uguali

i collegamenti vengono realizzati nei programmi attraverso l'uso di operatori relazionali

la mancanza di vincoli espliciti permette la realizzazione di qualsiasi vista logica







operazioni possibili:

selezione: consiste nel formare una nuova tabella in cui sono presenti solo quelle righe che soddisfano determinate condizioni dichiarate nella query

proiezione: consiste nel formare una tabella in cui sono utilizzate solo alcuni domini della relazione di partenza

unione: consiste nel formare una nuova tabella dall'unione di 2 o + relazioni, sul contenuto di determinati domini

ha avuto 2 evoluzioni: - DBOO

- datawarehouse


Data Base Object Oriented (DBOO)


def.: dà la possibilità all'utente di trattare una serie di dati messi insieme dal SW, che formano un object

quando mi servono i dati mi basta invocare l'object


Datawarehouse


è un DB relazionale

usa dei data mining un tipo di DSS), sist. di intelligenza artificiale in grado di estrarre in modo automatico info preziose dai dati

ha + info di un normale DB

parlare della piramide di Anthony (vd fotocopie Internet)


DBMS


def.: acronimo di Data Base Management System; SW che permette le viste logiche

deve essere compatibile con il sist. operat.


Linguaggi per il trattamento dei dati di un DB


il + diffuso è l'SQL (Structured Query Language)

ono 2 tipi di linguaggi: - DDL

DML


DDL


acronimo di Data Description Language

def.: è il linguaggio in cui vengono formulate le caratteristiche dei dati nel modello prescelto

è lo strumento + potente a disposizione del DBA per comunicare il sistema

serve ad effettuare:

la definizione del modello logico, all'atto della creazione del DB

la riorganizzazione del DB, per eventuali interventi sul modello logico

la ricostruzione del DB in caso di distruz.







DML


def.: è il linguaggio che permette la comunicazione tra utente applicativo e DBMS

può essere di 2 tipi: - host language

self contained language


HOST LANGUAGE


def.: è caratterizzato da una struttura costruita in modo da integrarsi nell'impianto di un programma convenzionale

la struttura delle istruzioni 'assomiglia' alla struttura delle istruzioni del linguaggio utilizzato nello sviluppo del SW applicativo

è destinato all'utente tecnico


DML A LINGUAGGIO AUTONOMO


è del tutto svincolato dai linguaggi di programmazione

è autosufficiente nel generare elaborazioni sui DB

è destinato all'utente non tecnico

è basato su comandi con i quali l'operatore interagisce con il sist., spesso da una postazione remota


Sicurezza


può essere vista sotto 2 aspetti: - integrità dei dati (integrity)

riservatezza dei dati (privacy)


Integrity (rischio fisico)


def.: significa preservare i dati dalla distruzione, proteggendo sia il supporto dove i dati sono registrati sia la qualità dei dati stessi

un DB è integro quando i suoi dati sono disponibili ed esatti

fattori che possono mettere in pericolo l'integrità del DB:

cause ambientali; rimedio = backup

errori degli utenti; rimedio = controllo

malfunzionamenti HW; rimedio = recovery, possibile grazie all'attività di logging: ad ogni update del DB il DBMS memorizza su un file di logo la situaz. prima dell'update (e before) e dopo (e after)

integrità di contesa: se durante l'update l'utente mi richiede un dato, devo sopsendere la sua richiesta e darglielo dopo l'update


Privacy (rischio logico)


def.: significa impedire che i dati siano conosciuti da persone che non devono conoscerli

strumenti: - uso di ID e password

protezione HW (es.: chiave per l'accensione)

crittografia



SISTEMA INFORMATIVO


def.: insieme dei dati che caratterizzano la gestione di un'azienda


Evoluzione dei sist. informativi (SI)


4 fasi principali:

SI semplice

SI parzialmente integrato

SI integrato

Management Information System (MIS)


Sistema informativo semplice


Epoca: fine anni '50

Computer: II generaz.

Supporto: nastro e organizz. sequenz.

Applicazioni: batch, che si ignorano reciprocamente

Tra la direz. operativa si meccanizza solo chi vuole


Sistema informativo parzialmente integrato


Epoca: II metà anni '60

Computer: III generaz.

Supporto: disco magnetico e accesso diretto e possibili tutte le organizz.

Applicaz.: batch e real time


Sistema informativo integrato


Epoca: fine anni '70

Computer: 4° generaz.

Supporto: diskpack

Ci sono i modelli di DB

Si creano problemi nell'organizz. aziendale


MIS


È destinato all'alta direzione

Fornisce supporto informativo per:

pianificazione

programmaz. e controllo


Architettura di un SI


def.: strutture HW, SW e dati che formano il sistema informativo

l'evoluzione storica delle architetture porta all'identificazione di:

sist. decentrati

sist. centralizzati

sist. distribuiti

sist. client - server


Sistema informativo decentrato


si può lavorare solo dove c'è il server


Sistema informativo centralizzato


def.: un mainframe o un mini al centro di una rete di terminali posti in periferia, collegati in modo da poter effettuare interrogazioni on line al mainframe che gestisce il DB

le periferie possono essere lontane dal mainframe

applicazioni in real time

terminali trasparenti

tutti i dati sono sul mainframe


Sistema informativo distribuito


terminali intelligenti

DB locali sulle periferie

DB centrale sul mainframe


Sistema informativo client/server


Client poco potenti (per ridurre i costi)

Server animaleschi

Quando il client ha bisogno di qualche risorsa lo prende dal server


Piramide di Anthony


Direzione esecutiva


Attività operativa

Problemi strutturati

SI

Dati esatti


Direzione di line


Attività tattiche

Problemi semistrutturati

SI e DSS

Dati parzialmente approssimati


Alta direzione


Attività strategiche

Problemi non strutturati

SI, DSS, ES

Dati: - approssimati

- esterni

- disomogenei























































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