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Costituzione Italiana



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Costituzione Italiana


CENNI STORICI:

L'Italia non aveva avuto mai un vara e propria Costituzione l'unica forma di costituzione risale allo "Statuto Albertino" fatto dal re Carlo Alberto valido nel Regno di Sardegna (attuale Piemonte) per attribuire ai suoi sudditi dei diritti che mai nessuna storia monarchica di nessun paese i cittadini avevano mai potuto ottenere. Questo statuto poi fu esteso su tutto il territorio italiano quando l'Italia divenne uno Stato unico (1861) sotto il re Vittorio Emanuele II di Savoia.

Questo tipo di Costituzione si chiamava carta OTTRIATA che significava Costituzione scritta da un re.

Era una Costituzione molto breve perché elencava soltanto i diritti di libertà dei cittadini, precisava i poteri del re ed era formata da 81 articoli.


Nel 1922 in Italia ci fu la nascita del fascismo che durò come governo dittatoriale con a capo assoluto Benito Mussolini sino al 1943 e lo stesso Mussolini apportò delle modifiche allo "Statuto Albertino" in quanto lo stesso Mussolini aveva praticamente annullato parecchie libertà ai cittadini, aveva sciolto tutti i sindacati e tutti i partiti creando un unico partito, cioè il partito fascista a cui tutti i cittadini dovevano esprimersi.

La caduta del fascismo, la morte di Mussolini fucilato dai partigiani, la fine della Seconda Guerra Mondiale con la sconfitta dei tedeschi e con la richiesta di armistizio da parte dell'Italia e che il Generale Badoglio, capo provvisorio del governo chiese agli alleati e la fuga del re Vittorio Emanuele III a Brindisi misero l'Italia nella necessità di organizzarsi come Stato libero e democratico e che quindi aveva bisogno di una nuova Costituzione.



Dopo il referendum (consultazione popolare) il popolo Italiano decise di liberarsi della monarchia per creare per la prima volta la Repubblica Italiana, il 2 giugno 1946.

La prima cosa da fare quindi fu creare una nuova Costituzione: fu creata un'Assemblea formata da importanti uomini politici che rappresentavano i primi partiti d'allora: D.C., P.C.I., P.S.I. ecc.

Fu creata quindi un'Assemblea con a capo il primo presidente della Repubblica Italiana eletto dalla stessa Assemblea ma con una carica provvisoria in attesa della creazione della costituzione e in seguito regolata la nomina per primo vero e proprio presidente della Repubblica in modo definitivo: questo presidente provvisorio si chiamava Enrico De Nicola. L'Assemblea creò una "commissione" di 75 deputati scelti in seno all'Assemblea stessa e che dovevano preparare un progetto di Costituzione da presentare in seguito a tutta l'Assemblea per essere approvata.

Dopo lunghe discussioni fra i rappresentanti dei partiti che facevano parte dell'Assemblea, chiamata per l'occasione "ASSEMBLEA COSTITUENTE", la Costituzione venne definitivamente approvata nel 1947; fu promulgata il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore l'1 gennaio 1948 ed era passato esattamente 1 secolo dalla creazione dello "Statuto Albertino"








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