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Le classi sociali che cosa sono?

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LEZIONE N. 8 DEL 12/11/05


APUNTI DI "SOCIOLOGIA GENERALE"

Prof. Carmelo CARABETTA


UNIVERSITA' DI MESSINA - SEDE DI LOCRI



Le classi sociali che cosa sono? La caratteristica quale è? Facciamo parte della stessa classe sociale, perché?

Il fatto che facciamo parte della stessa classe sociale, vuol dire che abbiamo caratteristiche uguali.

L'ideologia che si attiva all'interno della stessa classe sociale è motivata dalle comuni necessità e dalle comuni aspettative.

Ma se io appartengo ad una classe sociale bassa sono destinato io a produrre li che apparterranno sempre alla classe sociale bassa? No.

Allora questo tipo di discorso è valido all'interno delle società che affermano una certa possibilità di mobilità sociale. Teoricamente la mobilità sociale all'interno della nostra società è possibile, perché la riproduzione sociale (Segnatevi "mobilità e riproduzione sociale").



La riproduzione sociale è un fenomeno che interessa le società a struttura verticale, dove i mutamenti sono molto limitati e lenti da sembrare quasi impossibili.

Allora, le società che affermavano la riproduzione sociale erano le società del passato prevalentemente. Nel Medioevo se uno nasceva contadino, ineluttabilmente finiva con il fare i li contadini, se il genitore (il papà) era un pescatore i li automaticamente diventavano pescatori, perché non esisteva la mobilità sociale.

La mobilità sociale si attiva all'interno di nuovi sistemi, che vengono propiziati prevalentemente da sistemi di produzione diversi e da sistemi di formazione diversi, per cui la scuola è un ottimo agente di mobilità sociale.

Anche se all'interno della scuola, come poi vedremo se ci resta tempo per analizzare il sistema scolastico, non è che si verifichi tutto questo gran ben di Dio per realizzare la mobilità sociale, perché la scuola secondo alcuni studiosi americani,   Rosental e Jacob la scuola confermata la loro teoria da Bourdieu che è sicuramente il più grande studioso di questi problemi in Europa, la scuola afferma una certa tendenza alla riproduzione sociale, l'effetto pigmalione che è confermato all'interno di una ricerca degli studiosi americani, conferma come praticamente le aspettative del docente finiscono con il favorire il successo o l'insuccesso dello studente. Che significa? Io ho qui 25/30 ragazzi, se voi vi ricordate quando andavate a scuola la prima domanda che vi facevano i vostri professori era: "Tu come ti chiami? Papà tuo cosa fa? Tua mamma cosa fa?". Centra poco con quello che è il io impegno di lavoro, io a qualcuno lo chiedo, ma lo chiedo per innestare il discorso sociologico che stiamo facendo. Ma io non mi impiccio se siete li di avvocato , se siete li di uscieri. Quello non deve condizionarmi nella valutazione che io faccio, perché diversamente io mi comporto nei vostri confronti in maniera quasi disonesta, perché cerco di crearmi una forma di investimento attraverso la vostra persona per risolvere i problemi esterni alla scuola : "Tu sei lio di primario di radiologia, mi fa male la gamba." Avete capito? Quindi siamo ai limiti della correttezza, perché non serve sapere di chi siete li, voi siete studenti e questo mi deve bastare.

Perché non è corretto? Perchè Rosental e Jacob che cosa affermano, che cosa dimostrano?

Si sono trovati, si sono creati due gruppi di topolini, voi sapete che gli esperimenti in maniera diffusa vengono fatti sui topolini. Sono stati portati questi topolini a due gruppi di ricercatori, al primo gruppo di ricercatori sono stati dati sei topolini ed è stato detto vedete che questi topolini sono già abituati ad avere a che fare nelle gabbie, nei labirinti per risolvere i problemi. L'altro gruppo di topolini che proveniva dallo stesso gruppo di topolini, per cui il gruppo di 12 è stato suddiviso in 2 sottogruppi 6 e 6, ed avevano le stesse caratteristiche, ed è stato dato ad un altro gruppo di studiosi e ricercatori ed è stato detto, vedete che questi non capiscono niente delle gabbie, per cui sappiatevi regolare. Benissimo, nel trasferire queste informazioni noi abbiamo creato aspettative diverse, per cui il primo gruppo ha detto: "Ah bene, ma questi già sono pratici!", infatti quelli sono arrivati subito al formaggio, grazie al condizionamento che aveva prodotto chi aveva avviato l'esperimento, sono arrivati prima al successo degli altri topolini. Che significa questo, che quando io so che Tiziana è lia del farmacista e l'altra è lia del contadino etc. etc. mi aspetto che Tiziana, lia del farmacista, debba essere più brava di quella che è lia del contadino.

Questo avviene all'interno della scuola e lo convalida Bourdieu, che è il massimo studioso di problemi di sociologia dell'educazione in Europa, infatti lui ha scritto libri che sono famosissimi.

E allora, questo Bourdieu dice, sentite le aspettative, è la stessa cosa che voi vi aspettate e non vi rendete conto ma nella pratiche della vostra vita quotidiana voi non vi siete mai soffermati ad indagare quanto le vostre aspettative finiscono per condizionare il successo o l'insuccesso della stessa operazione. Anche nel rapporto con il vostro partner, anche la realizzazione di un incontro qualsiasi con una persona, passa attraverso quelli che sono le aspettative. Il dubbio per esempio, è un elemento che spesse volte invalida il successo. Poi, questa è una cosa, ma l'altro elemento, mio lio che va a scuola, mio lio si porta dietro tutta una famiglia che con la scuola si è creata una posizione, quindi noi conosciamo i vantaggi della cultura e della scuola, però noi siamo più insistenti con mio lio: "Studia, studia, studia. Leggi, leggi, leggi, etc".

Chi non ha alle spalle una famiglia culturalmente inserita, quello gode di pressioni molto limitate, perché la famiglia non ha scoperto i vantaggi connessi al titolo di studio e alla cultura che la scuola dà.

Avete capito? E allora tante mamme si presentano poverine dal professore e dicono"va bè ma non è tagliato per la scuola!". Il non essere tagliato per la scuola include che quel ragazzo geneticamente sia un ragazzo limitato. E il ragazzo geneticamente limitato, signori, non è il lio del contadino o il lio del povero scemo, spesse volte è il lio del professore che è non è geneticamente abilitato a fare certi mestieri.

Perché il patrimonio genetico, secondo alcuni genetisti si eredita una parte del patrimonio dei genitori, tant'è vero che io a mio lio non trasferisco il 90% del mio patrimonio genetico, io a mio lio trasferisco il 45% del patrimonio genetico del papà va al lio, il 45% del patrimonio genetico della mamma va al lio e c'è una componente del 10% che è variabile.

Se io avessi potuto come genitore trasferire a mio lio il 100%, Dante Alighieri avrebbe trasferito ai propri li il 100%, Giuseppe Verdi il 100%, Picasso il 100%. E dopo Verdi abbiamo avuto un lio bravo quanto lui? Abbiamo avuto Einstein che ha fatto li bravi come lui? Avete capito?

Quindi c'è una specie di inversione. Le teorie per quanto riguarda il patrimonio genetico sono molto complicate, io le ho sintetizzate in un libro che si intitola "Uguaglianza e disuguaglianza nell'educazione", però sono discorsi insomma, che ancora includono un dibattito che resta aperto, perché alcuni vorrebbero affermare la preminenza del patrimonio genetico, altri vogliono affermare la preminenza dell'interferenza ambientale. In ogni caso il patrimonio genetico è molto importante quanto è importante l'ambiente dove si vive, perché Don Milani, se voi vi ricordate, in un suo libro "La scuola . ." Dice " . i poveri non sono meno capaci dei ricchi, i poveri hanno solo una cultura diversa dai ricchi". E perché il ricco è avvantaggiato e il povero non è avvantaggiato? Perché il ricco utilizza la cultura che è della classe dominante.

Se mio lio perché noi viviamo nelle montagne di Nardo di Pace sa quando la pecora va in calore, sa quando tosare la pecora, sa mungere la pecora sa fare il formaggio, sa zappare, sa fare le patate etc, e non conosce la metropolitana, non conosce tutte quelle che sono le dinamiche della cultura maggiormente affermata dall'esaltazione dei mezzi di comunicazione, mio lio è marginale rispetto a quel contesto. Avete capito? Come e mio lio si vestisse di grigio all'interno di una comunità in cui tutti vestono di bianco. Avete capito? Quindi è avvantaggiato infatti c'è una fiorente letteratura che evidenzia come il lio delle famiglie che sono più contigue alla cultura dominante gode di maggiori possibilità di successo.

La mobilità è un fenomeno che si ascrive all'interno delle democrazie prevalentemente dove le trasformazioni sono una costante delle società, cambiano i valori. Sentite nella società a struttura verticale, per esempio che sono anche di tipo religioso, perché le società sono:


SOCIETA' SACRALE




SECOLARE

(BECKER)


Che significa sono sacrali? La nostra società del ventennio fascista possiamo definirla una società sacrale, ma non perché c'era una divinità al potere, o si fondava sulla divinità, ma perché era una struttura di tipo verticale, dove tutte le organizzazioni operavano per mantenere lo "status quo". Significa che praticamente tutte le organizzazioni in maniera convergente, tendevano a favorire la riproduzione di quel sistema. A Bagdad in ,Saddam Hussein era il capo si una società sacrale.

In unione Sovietica, fino a quando c'era la dittatura, c'era la società sacrale.

Quali sono le caratteristiche delle società sacrali?

La non mobilità sociale e sono chiuse all'esterno, perché le società sacrali, tra le altre cose fondano il loro regime sull'autarchia, noi abbiamo utilizzato le parole inglesi dopo la caduta del fascismo. Al semaforo dove vi dovete fermare voi trovate STOP. Ai tempi di Mussolini c'era scritto ALT.

È chiaro? Perchè c'era un'esaltazione dei prodotti nazionali, per affermare la grandezza della nazione. E questo piccolo esempio vi afferma come praticamente la chiusura era totale, già si emarginava un semplice termine, uratevi come si emarginassero i comportamenti non specifici della propria comunità, della propria nazione.

Le società sacrali non vogliono il mutamento, quindi i valori signori, il valore del burka che castiga quelle povere donne non si supera. E perché quel burka è fatto in quel modo? Ve lo siete mai chiesti? Per mortificare il corpo. Perché deve escludere qualsiasi forma di affermazione del valore fisico. E questo deve praticamente non suggestionare o sollecitare la nascita di desideri peccaminosi. In questo senso c'è una certa affinità con la religione cristiana che per lunghi tempi e lunghi secoli ha voluto sacrificare, svalutare la funzione del corpo umano.


La società invece secolare, quale è? Le società secolari sono quelle che si fondano sulla democrazia. Su strutture di tipo politico-amministrativo di tipo orizzontale, non verticale, dove comunque il consenso è delegato al popolo

La caratteristica di queste società è il mutamento, che nell'epoca nella quale noi viviamo è talmente accelerato da creare anche forme di emarginazione delle persone più deboli.

Quante persone hanno la nonna che usa il computer? Quante persone hanno la mamma che usa il computer? Dunque avete notato dalla domanda che praticamente il mutamento emargina una grande fetta della popolazione perché è accelerato. Così come voi, spesse volte perdete il passo, la possibilità di agganciarvi a tutte quelle forme di mutamento accelerato.

Quante leggi non conoscete voi? Quanti provvedimenti non conoscete voi? Quanti capi d'abbigliamento non utilizzate voi? Perché mutano in maniera talmente accelerata da non consentirvi di stare dietro all'acquisizione degli stessi prodotti.

Si verifica quella sindrome che Ortega Pigasset definisce "la sindrome del viaggiatore frettoloso".

Quando voi dovete uscire la mattina presto e dovete abbottonarvi 6 o 7 bottoni, 2 polsini eccetera, rischiate di sbagliare la corrispondenza dell'asola con il bottone e allora uscite da casa e vi sistemate in treno o in macchina. E la stessa cosa è nella vita sociale dove i mutamenti sono talmente accelerati che noi perdiamo il passo, perché state dietro al primo, secondo, terzo processo di mutamento poi il quarto, il quinto etc. incominciano a essere non più recepiti perché c'è una confusione. E però queste forme di mutamento consentono a chi sa stare dietro a questo mutamento generale, e i giovani sanno stare dietro al processo di mutamento una possibilità di emancipazione, perché la democrazia si basa sulla mobilità sociale ed è specifica delle società secolari, mentre la riproduzione è specifica delle società sacrali.

Allora : Riproduzione coincide con società sacrale. Le società secolari consentono con la mobilità sociale. La mobilità sociale quindi è specifica delle società secolari, ed essendo noi una società secolare, dovrebbe interessare tutti noi e tutti voi.

Ma di fatto interessa tutti noi? Di fatto no. Perché? La mobilità si dovrebbe affermare, notate bene, sulla base di un sistema meritocratico che include esclusivamente le capacità soggettive.

Adesso c'è un'equivocità su quello che è il concetto di capacità soggettive, perché gli uomini per esempio sono meno avvantaggiate delle donne, perché le donne che adesso sono più intraprendenti addizionano le capacità culturali e mentali con altre capacità e risorse. Gli uomini comunque incominciano a diventare ugualmente spendibili sul mercato, perché in questo clima di confusione sessuale, come scrive Fuchs "la donna è talmente intraprendente e sfacciata che adesso anche lei cerca di avere quello che desidera attraverso l'utilizzo del potere".

Il POTERE, ricordatevi è quell'elemento che si attiva per modificare il comportamento degli altri

Con il potere noi facciamo fare agli altri tutto quello che mai forse avrebbero voluto fare.

Questo è il senso del potere. Perché accanto a quella che è la stratificazione sociale Eraclito faceva una sua suddivisione: l'umanità, gli individui si dividono in DESTI e DORMIENTI.

Il prof. Italo Vaccarini della Cattolica di Milano divide gli individui in due grandi categorie "mittinguli e piglinguli" cioè "dice che in questo mondo o "si fotte o si è fottuti".

E allora voi dovete scegliervi l'appartenenza, e l'appartenenza non bisogna sceglierla in maniera emotiva, bisogna affermarla sulla base di scelte razionali.

Se io debbo andare a Siderno e sono invalido posso mai avere l'aspettativa di arrivare a Siderno a piedi? Quindi mi debbo creare gli strumenti.

E per la mobilità sociale quali sono gli strumenti per l'emancipazione?

(È più facile l'emancipazione economica, perché una botta di fortuna mi fa vincere il superenalotto e divento ricco, ma divento soltanto come direbbe Comenio "un maiale ingrassato malamente").

Perché i ricchi spesse volte hanno i soldi ma non hanno la capacità e il buon senso per saperli utilizzare.


I valori di consenso sono come l'abbigliamento: nella stanza da letto noi utilizziamo un certo tipo di abbigliamento, in cucina un altro tipo di abbigliamento, se andiamo in salotto perché abbiamo gli ospiti abbiamo un altro tipo di abbigliamento, se andiamo all'università abbiamo un altro tipo di abbigliamento e se poi andiamo al mare abbiamo un altro tipo di abbigliamento, se poi andiamo a ballare abbiamo un altro tipo di abbigliamento, alla conferenza o al teatro ancora un altro tipo.

Questo che cosa convalida? Convalida che non tutti gli ambienti richiedono gli stessi comportamenti, e i nostri comportamenti, la nostra vita è scandita quotidianamente da regole da rispettare che si affermano attraverso il rispetto dei valori.Quei valori di contesto debbono essere ineluttabilmente conosciuti, posseduti e gestiti dagli individui per non rimanere emarginato e per non essere sanzionato.

Perché la sanzione cos'è, solo quella giuridica? ricordatevi che la sanzione più potente la esprime il gruppo attraverso la riprovazione o la derisione. Non tutti i fulmini incendiano, ma sicuramente tutti i fulmini anneriscono, scriveva un filosofo. Questa parabola significa che tutte le azioni non rispondenti ai valori del contesto, sminuiscono il prestigio dell'individuo, anche nelle comitive.

Per cui nel gruppo dei pari, si acquisisce una forma di rispetto in riferimento al fatto che si è capaci o si è meno capaci, che si sbaglia poco o che si sbaglia assai.

Cosimo Cherubino lo conoscete voi? Era uno studente non modello, però Cosimo Cherubino era un pr, un uomo che si impicciava dei fatti di tutti etc, non si è ammazzato sui libri Cosimo, però lui aveva un progetto e per portare questo progetto è stato coerente con i valori del contesto: si inseriva all'interno dei gruppi, rispettava gli studenti, sbrigava le pratiche degli studenti etc. ebbene Cosimo Cherubino ha creato un capitale. Un capitale che come vedete gli ha fruttato le elezioni al Governo Regionale, al Parlamento Regionale.

Con i libri non ha mai avuto un buon rapporto, però sicuramente è bravo nella gestione di quelli che sono i rapporti interpersonali. Mi auguro che diventi anche bravo nella gestione dei problemi politici della collettività. Cosimo ha dimostrato una sua coerenza e capacità.


Voi dovete conoscervi tra di voi, perché voi diventate una risorsa. Perché se avete bisogno del collega che sta a Reggio Calabria, del collega che è a Polistena, perché è così che si risolvono i problemi, così si fanno le alleanze, voi dovete diventare complici tra di voi. Se si fanno le assemblee bisogna partecipare alle assemblee, perchè il civismo attivo si afferma attraverso la partecipazione.



Quindi la mobilità sociale richiede delle risorse, formalmente la mobilità sociale è una componente o una prerogativa di tutti: tutti possiamo nascere contadini ma tutti possiamo morire Presidenti della Repubblica però teoricamente è un discorso, praticamente non è possibile che tutti accedano e per accedere, per mobilitarsi all'interno delle classi sociali, (perché notate che la mobilitazione è sia in verticale a salire e sia in discesa).

Quindi per affermare il desiderio della mobilità verticale che cosa ci vuole? Per prima cosa ci vogliono dei capitali, ma il capitale di base è culturale.


Vi faccio una domanda: se io dovessi essere bravo quanto Dante Alighieri, bravo quanto Dannunzio, bravo quanto i più grandi scienziati del mondo, e dovessi essere per caso senza titolo di studio. La nostra società riconosce il valore legale dei titoli di studio. Nessuno di voi può pensare di essere un genio ma di non avere il corrispondente titolo di studio per essere riconosciuto tale.

Avete mai letto la gazzetta ufficiale? Tra i requisiti richiesti c'è il titolo di studio: io ho scritto 50   libri e parlo 10 lingue, ma non ho il titolo di studio, posso partecipare al concorso per segretario comunale o per vigile urbano? No.

Il discorso del fatto che io scrivo libri non è che gratifichi più di tanto sul piano materiale.

Io ho anche un'anima dualistica, come dice Durkheim, debbo recuperare Platone per dirvi che poi c'è un'anima materiale che corrisponde ad un corpo, e quindi io debbo pure mangiare, debbo vestirmi, debbo anche avere altre necessità, e allora io debbo anche avere delle risorse materiali.

Io scrivo i libri, presento il libro a Milano, c'è pure la stampa, uratevi quale grande gioia che ho, però quando finisco lì, che si spengono le luci, come si usa dire, io debbo andare a mangiare perchè mia moglie mi dice, scusa mi hai fatto fare 1600 Km per venire qua a Milano e adesso mi porti a dormire sotto i ponti e a mangiare ad una mensa popolare, insomma ti dovresti pure vergognare.

E quindi ci vogliono pure le risorse finanziarie, per cui io farei il concorso per vigile urbano, ma non ho il titolo. Quindi vi voglio dire il patrimonio culturale all'interno di una società dove si afferma e si riconosce il valore legale del titolo di studio, passa attraverso il conseguimento dei titoli.


Il discorso dell'emancipazione include anche alcuni titoli che se sul piano formale non sono corrispondenti non funzionano. Avete capito? Per cui è inutile studiare se non si consegue il titolo.

Io conosco dei miei amici, dei miei colleghi, perché nell'ambito dell'università c'è una gerarchia perché insomma tutti quelli che siamo da questa parte abbiamo gli stessi titoli. Ci sono dei presuntuosi, signori che dicono io sono un genio . ma dice il "funzionalismo: le cose che non si vedono, vanno dimostrate con i fatti". Questa è la teoria base del funzionalismo.

Io dico che ti amo e poi ti prendo a schiaffi e poi ti dimostro una massima irriverenza.

Quindi il funzionalismo ha ragione: tu sei geniale, sei quello che vuoi però fammi vedere i titoli.

Se tu non mi evidenzi quello che affermi, perchè non si vede quello che affermi me lo devi dimostrare. Avete capito qual è il senso? Quindi il riconoscimento dei meriti degli individui avviene sul piano formale e sostanziale.

Voi mi dovete portare la pergamena di Laurea per essere ammessi al concorso per assistenti sociali. Voi mi dite: ma io sono preparato, io sono un genio, io ho scritto la Bibbia, va bene, ma per noi vale questo titolo. Avete capito quale è il senso, e quindi la mobilità richiede di base il titolo.


La mobilità richiede poi il corrispondente capitale culturale al quale rimanda il titolo.

La patente afferma che io so guidare,però fammi un giro vediamo, così come quando voi andate a fare gli esami per il concorso.

Perché si fanno i concorsi in Italia? Per garantire la collettività, perché io ti metto un medico lì al pronto soccorso ed è ovvio che quel medico io l'ho valutato, l'ho selezionato per come i principi della selezione della nostra Repubblica affermano, ed è stato riconosciuto capace.( poi ti ammazza e capisci che non ti potevi fidare), però una fiducia di base ce la devi avere.

Purtroppo la selezione non avviene solo sulla base di questi requisiti, perchè la selezione in qualche circostanza può essere pregiudicata anche da altre risorse. Le risorse personali in qualche caso vengono addizionate con le risorse dell'appartenenza: vedi che quello è il lio dell'Onorevole Caio, oppure interessa al prefetto etc. etc.

È il sistema che purtroppo non si può modificare, perché il sistema dell'addizionamento, delle risorse individuali con altre risorse di tipo familiare o parentale o amicale, è un discorso che ha sempre funzionato nel corso della storia dell'umanità.

La cosa importante quale è, è quella di limitare e di non fare grossi danni. Io posso benissimo discriminare a parità di merito, ma se escludo il meritevole per includere la persona non meritevole, allora lì faccio un danno alla società e moralmente mi dovrei sentire anche un disonesto.

Una volta ero presidente di un concorso ad Alcamo, finita la prima riunione mi telefona in albergo una persona che all'epoca era ministro dei lavori pubblici e mi chiede di aiutare uno dei partecipanti al concorso (era un concorso di gruppo A - sociologo nell'ASL tre posti), erano 9/10 concorrenti. Io gli dico fammi vedere le sectiune, e se gli scritti vanno bene ti prometto che l'aiuto. Si fa la prima prova, si fa la seconda ed arriva puntuale la telefonata e io gli dico: ma possibile che ti sei scelto il più cretino, è un animale non è capace a niente, a te non creerebbe mai problemi, ma io finirei pure in galera, è una cosa troppo disonesta, non te la posso fare. E non l'ho fatta. Perché lo faccio se i margini me lo consentono. Ma dell'acqua vino non so farne ancora. Io certi miracoli non li so fare. Se poi c'è un concorso dove si po' dare l'idoneità, io l'idoneità la do a tutti.

Voi non immaginate quante persone ho aiutato, perché qui non c'è la FIAT e se si può dare ai ragazzi un pezzo di carta per spendersi meglio del mercato del lavoro ben venga.

Gli studenti di queste aree geografiche non hanno colpe la colpa è di un sistema che è degradato.


Quindi ripetiamo: cosa è la mobilità? È quel processo che consente all'individuo di transitare da una classe sociale all'altra.

Spesse volte la mobilità non avviene per desiderio dell'individuo, perché quando io sono nella classe sociale alta e vado nella classe sociale media o nella classe sociale bassa.


La mobilità è possibile in tutte le società? No, solo in quelle secolari.

E quali sono le società secolari? Quelle a struttura orizzontale.


Dove non esiste la mobilità sociale? Nelle società sacrali.

Che cosa sono le società sacrali? Sono quelle società a struttura verticale e dove tutte le organizzazioni in maniera concentrica tendono ad affermare lo status quo, tendono a prevenire mutamenti. E tendono ad esaltare quelli che comandano.

Il libro delle scuole elementari durante il fascismo nelle prime ine esaltava Mussolini, nella Jugoslavia di Tito le prime 4 ine dei libri scolastici delle scuole elementari avevano la fotografia di Tito a la sua scritta in corsivo, in grassetto. Perché bisognava rafforzare l'immagine, vedete quanti monumenti si fanno i dittatori, quante scritte si mettono sui muri i dittatori. Perché i dittatori hanno l'ostinata ossessione di sfuggire a quella che è l'accettazione e allora si impongono attraverso quelli che Vanz Pagar della scuola di Chicago definisce " messaggi subliminari" perché non è soltanto la televisione di oggi, ma sapete il primo che ha saputo utilizzare molto bene i mezzi di comunicazione di massa in Europa e nel mondo è stato Hitler. Quella coreografia, quelle organizzazioni suggestive, e Mussolini non è stato da meno, parlava da Roma e poi nella piazza del Municipio di San Giovanni di Gerace, di Brancaleone etc. c'erano gli altoparlanti che trasferivano quello che diceva il duce e i balilla tutti ragazzi che guardavano per schedare chi non c'era e chi dissentiva, avete capito? Quindi questa è la società sacrale, quella dove tutti bisogna essere regimentati e tutti bisogna pensare allo stesso modo in riferimento a schemi di pensiero non liberi ma indotti da un'elite che li crea. Ed erano soggetti affidabili quelli che erano più fanatici.ed erano soggetti destinati ad un certo tipo di mobilità sociale, più (agganci) a quel sistema, adesso nella democrazia essere avversi non è che si hanno tanti benefici, chi dissente anche in democrazia a un costo,anche nella democrazia hanno un costo

Noi non siamo persone purtroppo diverse noi siamo persone dove le diversità fanno paura. La nostra ambizione massima è quella di essere conformati, integrati all'interno di gruppi dove poi si disperde la nostra identità, la nostra particolarità, la nostra originalità, si disperde anche il nostro pensiero, perché io accetto il pensiero di Antonio, il pensiero di Mafalda, il pensiero di tutte voi, perché ho paura di rimanere fuori. La fobia del 2000 scriveva Cesare Musatti si chiama solitudine.

Erich Fromm aveva già convalidato questa teoria quando scriveva che noi siamo felici quando facciamo parte del gregge, essere fuori dal gregge ci produce sofferenza.



Le parti in blu sono quelle che ti mancavano svuota la casella email che l'hai piena e non posso inviarti il resto. ciao








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