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GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA

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GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA sul piano politico la più importante conseguenza del boom economico fu il definitivo superamento del centrismo.C'era l'esigenza di regolare i processi di sviluppo e correggere gli squilibri economici e sociali. Fu questo che cercò di affrontare il governo di centro-sinistra,basati su PSI e DC. La nascita di questo fu favorita da avvenimenti interni e internazionali. Dopo l'invasione dell'ungheria da parte dell'URSS nel 1956 il PSI si allontanò definitivamente dai sovietici avvicinandosi al PSDI. Intanto nella DC si affermò Moro nel 1963 che fu il principale interlocutore dei socialisti e il più deciso artefice del centro-sinistra. Col tempo il c-s perse lo slancio riformatore .il governo tentò di attuare la pianificazione economica: lo stato doveva guidare lo sviluppo,ma i risultati furono scadenti. Riafferma tra il 1962/63.

SESSANTOTTO Fu in un'università degli Stati Uniti, a Berkeley in California, che ebbe inizio la contestazione giovanile, una sorta di virus destinato presto a diffondersi in tutto il mondo. La protesta investì i valori di una società individualista e conformista, negando la presunta neutralità della scienza e delle istituzioni sociali; si rifiutò la repressione e l'autoritarismo delle vecchie generazioni in nome di un mondo più libero. L'Italia viveva in una democrazia che aveva messo forti radici nella coscienza popolare, il paese però non riusciva nei suoi ambiti più conservatori, a capire la complessità della società in cui viveva, le pulsioni che essa creava, il nuovo che stava avanzando, e sperimenterà sulla propria pelle un lungo decennio di violenze, drammatico risultato dello scontro frontale di due mondi troppo diversi tra di loro.



AUTUNNO CALDO Se il 1968 fu l'anno degli studenti, il 1969 fu quello delle cosiddette 'tute blu', ossia della classe operaia.L'autunno caldo fu un grande movimento collettivo che sorpassò i confini dei gruppi di lavoratori interessati al rinnovo dei contratti, e le cui domande furono ben più vaste ed indefinite di quelle normalmente espresse dal sindacato. Fu un movimento inizialmente sostenuto soprattutto dai cosiddetti 'operai massa', cioè dagli operai non qualificati o poco qualificati delle catene di montaggio, per la maggiorparte immigrati dal Sud sottosviluppato. In fabbrica si produssero avvenimenti inediti e clamorosi per la prima volta dopo molto tempo,nacquero i C.U.B. (Comitati Unitari di Base), i Gruppi di studio, che spesso affiancavano gli operai agli studenti, ed i lavoratori così organizzati finirono spesso per scavalcare e contestare da sinistra le linee sindacali.

TERRORISMO NERO I primi anni settanta furono dominati dalla violenza nera, pressoché esclusiva presenza dei gruppi di destra.Le iniziative del terrorismo nero che hanno avuto maggiore impatto sull'opinione pubblica sono state le stragi,in effetti era questo l'obiettivo: seminare il terrore tra la gente, rendere impossibile una normale vita sociale per mettere in crisi le istituzioni democratiche. Si può osservare che i terroristi non hanno raggiunto il loro obiettivo finale, cioè quello di spostare su posizioni autoritarie e antidemocratiche gli italiani.

TERRORISMO ROSSO Tra la fine degli anni sessanta e inizio settanta nacquero in Italia vari gruppi di estrema sinistra che accusavano il PCI di aver rinunciato alla prospettiva di una rivoluzione comunista i cui militanti erano convinti che l'Italia fosse sull'orlo di una guerra civile. Ritenevano che la rivoluzione comunista fosse impedita dalle organizzazioni tradizionali della sinistra, chiuse in una logica riformistica e burocratica.In questo contesto nacquero le organizzazioni terroristiche, la più importante e tristemente famoso furono le BR.

SCONFITTA DEL TERRORISMO L'assassinio si Aldo Moro rappresentò il punto più alto dell'attacco terroristico alla democrazia, ma di fatto il terrorismo entrò in una fase di declino. ½ fu una vittoriosa controffensiva da parte delle forze di polizia che nell'arco di un paio d'anni arrestarono i principali terroristi. Ma il vero merito fu del popolo italiano che non concesse il suo appoggio al terrorismo. i terroristi così restarono isolati dalla popolazione cioè da coloro in nome dei quali dicevano di combattere.

IL COMPROMESSO STORICO Il segretario del PCI Berlinguer nel 73 mise in evidenza la necessità di un compromesso storico tra le forze politiche che rappresentavano la grande maggioranza del popolo italiano:democristiani,socialisti e comunisti.Questo compromesso mirava alla collaborazione di governo tra DC e PCI per superare la crisi della democrazia italiana; quindi era necessario contrastare la violenza del terrorismo, il pericolo di una possibile svolta autoritaria e fronteggiare la crisi economica. La DC di Aldo Moro fu disponibile all'accordo,ciò favorì l'aumento del consenso elettorale verso i comunisti. Nel 78 Andreotti costituì un governo di solidarietà sociale che godeva del voto favorevole del PCI,fu allora che venne assassinato Moro dalle BR.

IL PENTAPARTITO All'indebolimento del sindacato si accomnò quello del PCI e DC, così nacque il pentapartito, un centrosinistra allargato ai liberali.era formato da Democrazia Cristiana, Partito liberale, Partito repubblicano, Partito socialdemocratico e Partito socialista. Questi si impegnarono nel contenimento dell'inflazione ottenendo successo. I protagonisti degli anni del pentapartito furono i socialisti. Craxi approfittò del fatto che la PSI fosse indispensabile a formare le maggioranze e fu più volte presidente del consiglio. Anni 80.

LA P2 Nel 1981 si scoprì un'associazione segreta:la loggia massonica Proanda 2,guidata da Gelli. la maggior parte delle classe dirigente vi aderiva, c'erano anche tre ministri del governo, tutti i responsabili dei servizi segreti, imprenditori e magistrati. Gelli disponeva di finanziamenti segreti e di informazioni utilizzabili come ricatto. La P2 aveva collocato i suoi uomini in posizioni chiave controllandola vita pubblica e cercando di contrastare PCI e sindacati. Questa organizzazione antidemocratica sottraeva al controllo dei cittadini l'esercizio del potere.

CAUSE DELLE CRISI DELLA PRIMA REPUBBLICA La prima repubblica tramontò per fattori esterni al sistema politico italiano. Nel 91 vi furono le ripercussioni del muro di Berlino che travolse il sistema politico italiano. ciò comportò lo scioglimento delle PCI, la nascita del PDS, la crisi della DC. Nel 92 con la firma del trattato di Maastricht l'Italia si impegnava in un ridimensionamento del deficit pubblico. Nel 92 iniziava l'inchiesta Mani pulite delle magistratura milanese che avrebbe visto indagati esponenti di spicco dei partiti di governo e rivelato la corruzione della classe politica italiana.

SCIOGLIMENTO PCI la collaborazione tra PCI e DC declinò, il PCI chiedeva di partecipare pienamente alò governo con suoi ministri, ma la DC non accolse la richiesta comunista. I governo di solidarietà nazionale ottennero importanti successi nella lotta contro il terrorismo e riuscirono anche a migliorare la situazione economica. La solidarietà nazionale terminò senza raggiungere l'obiettivo fissato da Moro:trasformare l'Itaia in una democrazia pienamente occidentale nella quale due schieramenti,1moderato l'altro di sinistra,potessero liberamente alternarsi al governo. Bisognava concedere al cittadino di poter cambiare classe dirigente.la solidarietà nazionale terminò senza sbloccare la democrazia italiana e ciò condizionerà la vita politica degli anni 80.

TANGENTOPOLI la bufera di Tangentopoli travolse DC,PSI,PSDI,PLI,PRI che svero dalla scena politica. Nacquero nuovi partiti:-la lega nord,caratterizzata da una violenta polemica contro il centrismo,cui contrappone la proposta di federalismo;-forza italia, una formazione d'ispirazione liberale che Berlusconi creò in pochi mesi dal nulla portandola aduna clamorosa affermazione nelle elezioni 94;-allenaza nazionale,abbandonati i legami col fascismo, nel 95 l'MSI si sciolse lasciando spazio a un nuovo partito vicino alla destra moderata europea.

ITALIA BIPOLARE la nuova legge elettorale è stata applicata per la prima volta nelle elzioni del 94 in cuisisonoscontrati il polodelle libertà e del buon governo e i progressisti. La vittoria è andata al polo con al governo Berlusconi anche se è stato breve e difficile.è nato cosìun nuovo governo tecnico guidato da Dini.i partiti non sono riusciiti però a trovare un accordo per realizzare le riforme e così gli italiani sono tornati avotare nel96. questa volta la vittoria va all'ulivo,centro-sinistra,che ha ottenuto la maggioranza grazie a rifondazione comunista.il leader dell'ulivo Prodi ha riformato il nuovo governo nel giugno 96,questo risultato haconsentito all'italia di rispettare il trattato di Maastricht e difar parte dei paesi che hanno adottato la nuova moneta europea.




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