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L'ORIGINE STORICA DELLA POLIS, SPARTA E ATENE 2 POLIS IN OPPOSIZIONE

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L'ORIGINE STORICA DELLA POLIS

Nell'VIII a.C., alla fine del cosiddetto medioevo ellenico la Grecia era  costituita da tanti piccoli stati.

Sul suo territorio erano disseminate tante città, che pur parlando la stessa lingua, e avendo una cultura comune avevano vestiti diversi, leggi diverse, ed erano politicamente organizzate in modo autonomo.

Quali furono le ragioni che determinarono la nascita delle polis?

La risposta più persuasiva viene dalle ricerche archeologiche.

Lo scavo sistematico nei luoghi nei luoghi destinati alle sepoltura nei dintorni di Atene ha rivelato che la popolazione di questa zona nell'VIII secolo fu la crescita demografica a rendere necessaria una struttura più ordinata e complessa.

L'aumento del  numero delle sepolture è riscontrabile anche ad Argo e Corinto.

Inoltre nell' VIII secolo Sparta si estese verso la Laconia meridionale e la Messenia.

Infine un chiarissimo segno di espansione demografica sta nel movimento di colonizzazione nel 750 a.C.

In questo periodo città come Corinto, Megera, Eretria e Mileto inviarono gruppi di cittadini in zone lontane della Sicilia, nella Francia meridionale, nel mar Nero.

Le terre di cui esse disponevano non erano più sufficienti a mantenere la popolazione.

Quali possono essere state la causa di questa esplosione demografica?

La risposta viene dalle ricerche archeologiche, che in questo momento hanno individuato le tracce di una rivoluzione agraria.

A partire dall'850 a.C. le tombe incominciano a contenere modellini di terracotta dipinta da un nuovo tipo di granaio.

Al di fuori dell'Attica le tracce di questa rivoluzione risultano evidenti dalla lettura del poema di Esiodo "Le opere e i giorni"

Infatti Esiodo visse nell'VIII secolo a.C. in Meozia.


SPARTA E  ATENE 2 POLIS IN OPPOSIZIONE

Sparta e Atene 2 polis in opposizione.



Sparta e Atene rappresentano 2 ideali e 2 realizzazioni di città così diversi da essere visti dagli stessi greci come modelli antitetici (opposti l'uno all'altro)

Mentre le fonti su Atene sono numerose ed esaurienti, quelle su Sparta, sono pochissime.

A differenza degli ateniesi  gli spartani non temevano a comunicare il loro patrimonio culturale.

Qualche notizia diretta viene da frammenti di due poeti Tirteo e Alcimane, un'opera di leggi di Licurgo  legislatore, scritta intorno al 400 che è andata perduta.

Inoltre bisogna considerare che tutte le informazioni si Sparta provengono da autori ateniesi e pertanto sono viziate dal pregiudizio, comune a molti greci che vedevano Atene come modello democratico e Sparta come simbolo oligarchico, Sparta non aveva mura e neppure grandi monumenti che potessero sopravvivere.

La polis spartana nacque nel luogo in cui sorgeva la città di Lacedemone il cui re era Menelao fratello di Agamennone, e venne distrutta intorno al 1200 e sulle sue rovine nacque la nuova città Dorica situata al centro della Laconia in una valle alluvionale scavata dal fiume Eurota circondata da monti tra cui spicca il massiccio del Taigeto circa 3500 m.

Da questo monte gli spartani gettavano i bambini menomati.

In questa zona si insediò nel X sec. a.C. una popolazione di stirpe Dorica.

Attorno al 750 a.C. divennero padroni della Laconia e iniziarono ad espandersi verso la Messenia più ampia e più fertile che occuparono definitivamente tra i 680-620 a.C. epoca in cui visse Tirteo, il poeta nazionale spartano.

Nelle sue poesie viene espresso l'ideale militare guerriero che avrebbe dominato la società spartana nei suoi scritti esortava la gioventù a sacrificare la vita per la patria.







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