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Assunti - Costrutti ipotetici - Lo sviluppo è di tipo qualitativo o quantitativo

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Teorie dello sviluppo esistono per la curiosità che avevano gli osservatori sulle cose che facevano i bimbi e gli adulti . I teorici cercano di dare un senso a osservazioni costruendo una storia del viaggio umano, dall'infanzia alla fanciullezza o all'età adulta.



Assunti: assiomi o postulati che stanno al livello più lontano dal comportamento osservabile, vengono accettati senza dimostrazione.


Costrutti ipotetici: concetti che pongono una relazione fra eventi, oggetti, proprietà o variabili. Non sono osservabili di per se stessi ma si riferiscono a comportamenti che sono osservabili.


Il teorico trasforma i costrutti ipotetici in Ipotesi: affermazioni provvisorie relative alla relazione fra eventi, oggetti, proprietà o variabili.




Un'ipotesi diventa un fatto quando questo è sufficientemente corroborato dalla ricerca.


A mano a mano che i fatti si accumulano si collegano in una Legge: affermazione generale relativamente ben fondata.


Noi costruiamo la teoria andando avanti e indietro tra Dati e teoria. I fatti nuovi cambiano ulteriormente la teoria, e i cambiamenti nella teoria generano nuovi esperimenti e quindi nuovi fatti . . Le osservazioni empiriche possono dare un forte supporto ad una teoria ma non possono mai provare completamente che è vera. La teoria riassume i fatti (dati)

Una teoria dovrebbe mostrare coerenza interna (non deve contenere affermazioni contraddittorie) e non deve essere contraddetta da osservazioni scientifiche.


Oggi i teorici usano i modelli per indicare una teoria informale di ambito più limitato.


I fatti si presentano così come sono.

Gli assunti degli scienziati ci portano a vedere alcuni fatti più facilmente che altri. Le osservazioni che lo psicologo sceglie tra migliaia di osservazioni ci dice tanto di lui.

Alcuni filosofi e psicologi sono costruttivisti sociali e ritengono che la scienza e le sue teorie costruiscano una particolare visione della realtà e siano filtrate dalle credenze socioculturali, dai valori, dal linguaggio e dalle categorie.

Gli psicologi dello sviluppo non sono liberi da influenze culturali.


Il semplice fatto di studiare bimbi non basta per fare di uno psicologo un teorico dello sviluppo. La teoria evolutiva deve focalizzarsi sui cambiamenti del tempo. Si servono di concetti teorici non evolutivi quali rappresentazioni mentali e reti neurali ma sottolineano il cambiamento del tempo. Per questo interesse hanno tre compiti:

  1. descrivere i cambiamenti entro una o più aree del comportamento (es linguaggio, pensiero . ); una teoria adeguata deve essere capace di descrivere cambiamenti nell'arco di mesi, minuti o secondi. Chi osserva registra certi comportamenti e ne ignora altri.
  2. descrivere i cambiamenti nella relazione tra diverse aree del comportamento. Ci sono cambiamenti simultanei nel pensiero, nella personalità, nella percezione . i teorici dello sviluppo sono generalisti specializzati in quanto son competenti in molte aree della psicologia, ma specializzati nell'approccio evolutivo allo studio di queste aree di contenuto e delle loro relazioni. Le teorie dovrebbero includere il contesto socioculturale  in ogni descrizione.
  3. spiegare il corso dello sviluppo di cui si è fatta la descrizione. La teoria evolutiva offre una serie di principi generali o regole relative al cambiamento, tali principi specificano gli antecedenti necessari per ciascun cambiamento e identificano variabili che modificano o modulano il grado e la natura di ciascun cambiamento. Un modo per interpretare il cambiamento consiste nell'ipotizzare una continuità sottostante al cambiamento appreso.


Le tre componenti non sono necessariamente affrontate nell'ordine indicato. Una teoria passa e ripassa attraverso i tre compiti. Le teorie dello sviluppo non sono ugualmente interessate ai 3 compiti. Una teoria potrebbe descrivere in maniera adeguata i cambiamenti in diverse aree senza essere in grado di dare una spiegazione adeguata.



Una teoria dello sviluppo porta due contributi:

  • organizzare le informazioni: teoria da significato ai fatti. Fornisce ai fatti un quadro di riferimento, attribuisce importanza a certi fatti più che ad altri e integra i fatti esistenti. I fatti non parlano da soli (c'è bisogno di una teoria). Come le stesse pietre possono essere usate per far diverse case, così teorie diverse possono assegnare significati diversi a gli stessi fatti.
  • Guidare la ricerca. Teoria apre la strada a diverse ricerche. La teoria per essere verificata stimola nuove osservazioni, teoria nuova può anche portarci a riesaminare un comportamento noto.



Le teorie prendono posizioni su alcune questioni centrali relative allo sviluppo; lo studio evolutivo pone almeno quattro questioni cruciali:


  • Qual è la natura di base dell'uomo? La prospettiva sullo sviluppo è in stretta relazione con la concezione sulla natura umana che hanno i teorici o sulla loro visione del mondo. Sono diverse le visioni del mondo:

visione meccanicistica: il mondo è come una macchina composta da parti che operano nel tempo e nello spazio; affonda le radici nella fisica newtoniana ed è vicino alla filosofia di Locke e Nume. Lo sviluppo è causato da forze ed eventi antecedenti che agiscono su una mente passiva, simile ad una macchina composta di parti intercambiabili. Il bimbo acquisisce passivamente una copia della realtà.

Visione organistica: prende a modello sistemi viventi, come piante o animali piuttosto che macchine. Immagine che deriva da Leibniz il quale credeva che la sostanza fosse in transizione da una stato all'altro producendo da sé questi stati in successione interrotta. Da importanza all'intero piuttosto che alle parti, alle relazioni fra le parti e al modo in cui l'intero dà significato alle parti. Prende in considerazione proprietà e finalità intrinseche. L'uomo è un'unità attiva e organizzata in continuo cambiamento non casualmente ma in una direzione ben definita. Il bimbo costruisce la sua conoscenza formulando attivamente e verificando ipotesi su categorie di oggetti e sulle cause eventuali.

Visione contestualista: un comportamento può essere spiegato solo in riferimento al suo contesto storico e sociale. Il comportamento ha uno scopo che affonda le radici nel passato e si estende nel futuro. Lo sviluppo dei bimbi cambia da cultura a cultura.


Oltre a queste visioni ne troviamo altre es: riegel (mette in relazione visioni diverse dell'infanzia e dello sviluppo con i sistemi economici e politici ; il sistema capitalistico ha visto l'uomo come un essere competitivo che lotta per il successo). Darwin (solo il più forte sopravvive). Ideologia mercantilista (Europa continentale nel 17/19 secolo), l'economia era basata sulla proprietà terriera e sui commerci controllati dello stato più che sull'industria o sul libero scambio. Classi sociali diverse. La società dava più importanza alla cooperazione più che alla competizione.



  • Lo sviluppo è di tipo qualitativo o quantitativo? Le visioni meccanicista e capitalista pongono l'accento sui cambiamenti quantitativi, mentre gli approcci organicismico e mercantilistico enfatizzano i cambiamenti qualitativi e il contestualismo li ammette entrambi. I cambiamenti  qualitativi sono cambiamenti di genere o tipo. A ogni punto della sequenza compaiono nuovi fenomeni o caratteristiche che non possono essere ridotti a elementi precedenti. I cambiamenti qualitativi tipicamente comportano cambiamenti nella struttura o nell'organizzazione. I cambiamenti quantitativi si riferiscono a cambiamenti di quantità, frequenza o grado. In alcuni casi il comportamento diventa più efficiente o coerente. Il cambiamento è graduale e avviene poco alla volta, conoscenze, abitudini, abilità vengono acquisite un pezzetto per volta durante lo sviluppo. Lo sviluppo procede a stadi oppure No. La maggior parte degli evoluzionisti è d'accordo che si verificano entrambi i cambiamenti; in alcuni casi avvengono contemporaneamente in altri si alternano.

  • In che modo natura e cultura contribuiscono allo sviluppo? Problema di fondo sta nel decidere come la conoscenza e il comportamento derivino dal patrimonio genetico e dalla maturazione fisica dell'individuo e dalla sua esperienza del mondo (controversia che ha avuto inizio nella lontana Grecia). Oggi sono quasi tutti d'accordo che sia una complessa interazione di fattori innati e ambientali a spiegare lo sviluppo di un comportamento che la variazione dello stesso. Natura e cultura sono intrecciate. Una data influenza ereditaria può comportare diversi effetti comportamentali in ambienti diversi su persone con diverso patrimonio genetico. I geni e l'ambiente possono essere correlati, come quando due genitori timidi trasmettono geneticamente una tendenza alla timidezza e forniscono un ambiente che incoraggia la medesima tendenza.

  • Che cosa si sviluppa? Ogni teorico ha la sua posizione circa l'essenza dello sviluppo. Questo dipende dal punto in cui egli è collocato sulla base delle assunzioni teoriche e dei suoi metodi di studio lungo le diverse dimensioni.










PIAGET


Fu colpito molto dal comportamento del bimbo → teoria della conoscenza → la comprensione del mondo cambia durante lo sviluppo.


Cenni biografici: nasce nel 1896 in Svizzera; ragazzo prodigio (a 10 anni il suo primo articolo), studiò scienze naturali all'Università di Neuchatel, laureandosi nel 1918 (in biologia, forte interesse per i molluschi). Si dedicò in seguito, sotto la guida di E. Claparède (1873-l940)1, agli studi di psicologia dell'infanzia, perfezionandosi a Ginevra e a Parigi. Nel 1922 divenne professore di psicologia dell'età evolutiva dell'Istituto Jean Jacques Rousseau fondato a Ginevra e nel 1940 ne fu nominato direttore. Nel 1955 creò, sempre a Ginevra, il Centro Internazionale d'Epistemologia Genetica. Fu uno dei primi a dare dignità al metodo osservativi. Divenne un noto psicologo dello sviluppo anche se non era uno psicologo. Morì il 16 settembre 1980, all'età di 84 anni.

CARATTERISTICHE DELLA SUA TEORIA:


Epistemologia    genetica → epistemologia è una disciplina che studia la scienza; genetica allude alla studio della genesi → guardando la genesi della conoscenza umana; come si passa da forme di conoscenza meno evolute a quelle più evolute; per scoprirlo si basa anche sulla storia individuale costituita dal passaggio delle conoscenze; studia tempo, spazio, causalità e quantità. Rifiuta lo studio a tavolino usa solo ipotesi empiriche che possono essere verificate. La conoscenza cambia con lo sviluppo del sistema cognitivo, non è oggettiva, non si raggiunge lo stadio finale di un dominio. Cerca le radici della conoscenza e le trova nelle attività semplici che i bimbi compiono. Non c'è opposizione tra mondo mentale e biologico. La conoscenza è una forma utile di adattamento all'ambiente.


Approccio biologico : il suo pensiero ha radici nella biologia → l'intelligenza si adatta all'ambiente. Crescita embriologica simile alla crescita cognitiva. I pensieri scoperti sui molluschi si applicavano al pensiero umano. L'intelligenza è adattamento all'ambiente come gli organismi, anche il pensiero si adatta all'ambiente. Concetti biologici servono come analogie del modo in cui l'intelletto funziona.


Strutturalismo: guarda le proprietà organizzative di quanto studia; guarda a come le parti sono organizzate nel tutto e cercano di astrarre schemi di cambiamento; interesse nelle relazioni tra il tutto e le parti. Le strutture mentali cambiano con lo sviluppo; gli schemi riflettono un modo particolare di interagire con l'ambiente (pattern organizzativo di comportamento; i bambini costruiscono attivamente queste strutture per necessità.


Approccio stadiale: lo sviluppo passa attraverso una serie di stadi (periodo di tempo in cui il pensiero e il comportamento del bimbo riflettono un tipo particolare di struttura mentale) questi hanno 5 caratteristiche: TOTALITA' : quello che accade in uno stadio si rispecchia in tutti i cambi della vita. Ogni stadio ha una struttura diversa. Il passaggio di stadi comportano cambiamenti qualitativi. Ciascun stadio DERIVA dal precedente: lo stadio prepara lo stadio per quello successivo. Le proprietà del precedente rimangono ma cambia la loro posizione o ruolo dell'organizzazione; non esiste la regressione (diverso da Freud) . gli stadi seguono una sequenza INVARIANTE: gli stadi devono procedere in un determinato ordine e non possono saltare nessuno stadio. UNIVERSALI: può cambiare solo la velocità . ambiente favorevole lo accelera mentre quello sfavorevole lo rallenta. Ciascun stadio include una preparazione ad essere e un essere vero cioè c'è un CAMBIAMENTO GRADUALE; c'è uno stadio finale ed uno iniziale.


Metodologia: usava osservazione e classificazione. Metodo clinico: consisteva in un interazione verbale sperimentatore/bambino → lo sperimentatore pone alcune domande le altre sono guidate dalle risposte del bimbo o anche manipolate da oggetti da parte dello sperimentatore. Tenne anche un diario dei suoi li.


DESCRIZIONE DEGLI STADI età stadi è approssimativa, può variare.

PERIODO SENSOMOTORIO (0 a 2 anni): alla nascita si hanno una serie di riflessi, non sa del mondo ma ha il potenziale per conoscere ogni cosa. 6 stadi:

Modificazione riflessi (nascita/ 1 mese): neonato è un fascio di riflessi → risposte fisse attivate da stimoli. Una volta che i riflessi sono stati attivati più volte cominciano a modificarsi. Rafforzo di comportamenti che prima erano riflessi.


Reazioni circolari primarie (1/4 mesi): i comportamenti del primo stadio possono essere chiamati schemi in un senso limitato in quanto il riflesso si modifica poco. Qua si verifica uno sviluppo rapido di schemi perché possono aver luogo le reazioni circolari primarie: movimento che viene ripetuto più volte così diventa circolare, se poi son ripetute con successo diventa un'abitudine. Primarie perché comportano risposte centrate sul o intorno al corpo del bimbo (es succhiarsi il dito).


Reazioni circolari secondarie (4/8 mesi): i bimbi non sono mai soddisfatti quindi si spingono avanti ad espandere il loro mondo. Le reazioni circolari secondarie sono dirette verso il mondo esterno. Conosce solo se esercita.


Coordinazione schemi secondari (8/12 mesi): cambiano i loro schemi; si può vedere il sorgere di Pianificazioni e dell'intenzionalità. Questa nuova sequenza di comportamenti è composta da due schemi: 1) costruisce un comportamento strutturale (mezzo). 2) costruisce un comportamento finalizzato. Il bimbo sà quello che vuole e può mettere insieme diversi schemi per raggiungere lo scopo. Gli schemi sono mobili quindi non più legati al loro contesto originale; il bimbo riesce ad eliminare ostacoli e usa strumenti per ottenere un fine.


Reazioni circolari terziarie (12/18 mesi): l'infante agisce come scienziato. L'ambiente è il suo laboratorio. Sperimenta sfruttando ogni potenzialità. Ripetizione con variazione. Scopre nuovi mezzi.


Invenzioni di mezzi nuovi mediante combinazioni mentali (18/24 mesi): si chiude con questo stadio il periodo sensomotorio e incomincia il preoperatorio. Pensiero del bimbo comincia ad essere sotterrano → non manifesta più il pensiero al mondo perché ora può usare simboli mentali per rappresentare oggetti. Prima per risolvere un problema faceva diversi tentativi ora lo risolve pensando in simboli


Riassunto primo stadio: in questo periodo il bimbo apprende le proprietà degli oggetti, le strutture cognitive diventano più organizzate; i comportamenti più intenzionali; il sé si differenzia dall'ambiente. L'oggetto permanente è il concetto più importante: l'oggetto esiste anche quando non si vede → conoscenza di un mondo stabile → inizialmente se un oggetto sparisce un bimbo non lo cerca → poi lo cerca solo se è sparito parzialmente o se stava facendo qualcosa con l'oggetto → più tardi anche se è nascosto ma si trova nello stesso posto → poi lo cerca correttamente.


PERIODO PREOPERATORIO (2/7 ANNI): sviluppi sulle rappresentazioni mentali.

Funzione semiotica: grazie a questa è possibile fare le rappresentazioni mentali → abilità di servirsi di un oggetto, evento al posto di un altro → un significante evoca un significato. Esistono due tipi di significati:

simboli: comportano una somiglianza con oggetti/eventi che sostituiscono

segni: tra segni e oggetti c'è una relazione arbitraria (es tavola, cosa con 4 gambe: relazione del linguaggio).

Pensiero rappresentativo è importante: è più veloce, più mobile, rende possibile l'uso della parola; il pensiero precede il linguaggio e lo include → può aiutare lo sviluppo cognitivo.

Le caratteristiche del secondo stadio: pensiero ancora limitato; i bimbi non hanno ancora acquisito le operazioni mentali reversibili (prossimo stadio).

Egocentrismo (termine non negativo): si riferisce alla difficoltà di trovare le differenze tra il proprio punto di vista e quello degli altri (differenziazione incompleta di sé e del mondo), tendenza a capire, interpretare il mondo dal proprio punto di vista → difficile mettersi nei panni di un altro, non si può preoccupa di adattare il linguaggio per gli altri; non sparirà mai ma declinerà.


Rigidità del pensiero: è congelato → tendenza a prestare attenzione o a pensare a una sola caratteristica tralasciando le altre → incapacità a considerare diversi aspetti di una situazione: mancanza di flessibilità (verso la fine del periodo ha inizio il disgelo).


Ragionamento semi-logico: il bimbo prova a spiegare misteriosi eventi della vita di ogni giorno → il bimbo ragiona dal particolare al particolare. I pensieri sono concatenati ma in maniera slegata; non hanno relazione logica.


Cognizione sociale limitata: giudica la scorrettezza di un atto sulle basi di variabili esterne → la gravità del danno la vede dall'essere punito; trascura variabili interne tipo le interazioni della persona quali le intenzioni della persona.



OPERAZIONI CONCRETE (7/11 ANNI): periodo di preparazione; azione interiorizzata che fa parte di una struttura organizzata. Le rappresentazioni non sono più isolate. Il modo più semplice per vedere le operazioni in funzione è il metodo della conservazione (recipienti diversi = quantità di acqua; chi diceva che la quantità era cambiata non era conservatore; chi invece diceva che l'acqua non era cambiata invece era conservatore; entrambi pensano che la risposta sia esatta. La conservazione è un concetto importante, serve a dare una certa stabilità al mondo fisico; i bimbi non possono conservare la reversibilità. Il pensiero è decentrato ed è dinamico e reversibile. Le operazioni però sono concrete e possono essere applicate solo a oggetti concreti: hanno a che fare con ciò che è non con ciò che potrebbe essere. Le operazioni possono essere viste in azione nelle comuni operazioni matematiche. I modelli possono riflettere la realtà ma anche no.


OPERAZIONI FORMALI (11/15 ANNI) adolescenza, si generano ipotesi sulle  reazioni logiche; operazioni su operazioni. Il pensiero è astratto e ipotetico. Riesce ad immaginare tutte le possibili determinanti. Per lo sviluppo delle operazioni formali non è necessario un insegnamento diretto ma l'esperienza. Identifica 16 operazioni mentali che ritiene necessarie per risolvere i vari problemi; 16 operazioni binarie; oltre a queste troviamo una serie di regole. Troviamo ancora una traccia di egocentrismo. Gli sembra che l'intera funzione della sua logica possa muovere montagne. Il pensiero assomiglia al metodo scientifico: ipotesi. È in grado di considerare quesiti da diversi punti di vista.

Panoramica: oggetto in ogni stadio →

Sensomotorio → è uno stimolo che aumenta il riflesso, diventa poi qualcosa su cui agire poi entità che esiste in modo indipendente.

Preoperatorio: può rappresentare altri oggetti, essere messo insieme ad altri oggetti per fare una classe può subire cambiamenti fisici senza perdere la sua identità.

Operazioni concrete: rappresentazione di un oggetto viene manipolata mentalmente attraverso varie operazioni.

Operazioni formali. Ulteriori manipolazioni dell'oggetto.

Altro esempio: 66


MEMORIA: punto più critico della teoria di Piaget → esperimento: serie di bastoncini diversi per grandezza e colore → dopo una settimana fa disegnare ai bimbi i bastoncini. I bimbi di 3/4 anni li disegnarono tutti uguali 5/6 anni alcuni alti altri bassi 7 anni corretti. Il bimbo può ricordare una serie solo quando ne ha raggiunto una comprensione completa. Memoria processo attivo di comprensione. Attraverso il cambiamento delle strutture cognitive avviene anche una riorganizzazione della memoria. La memoria non è sempre affidabile.


MECCANISMI DI SVILUPPO: il pensiero si sviluppa negli scambi quotidiani che il bimbo ha con il suo ambiente. Il passaggio da stadio a stadio è dovuto da invarianti funzionali: funzioni intellettive che operano attraverso lo sviluppo. I due invarianti funzionali di base sono → l'organizzazione e adattamento.

Organizzazione cognitiva: tendenza del pensiero a essere costruito di sistemi le cui parti sono integrate in modo da formare un tutto. Sistemi coordinati. Attività cognitive sono tra loro interrelate. Il pensiero si organizza in schemi, regolazioni, operazioni concrete e operazioni formali.


Adattamento cognitivo: tutti tendono ad adattarsi all'ambiente. Implica due processi: Assimilazione → realtà viene adeguata all'organizzazione cognitiva che si ha a disposizione; le persone applicano ciò che sanno al fine di comprendere proprietà di oggetti ed eventi. Accomodamento: modifiche che avvengono nell'organizzazione cognitiva come conseguenza alla esigenze della realtà.


Equilibrazione cognitiva. Ogni organismo si sforza di raggiungere un equilibrio con l'ambiente e col proprio interno. Quando assimilazione e accomodamento sono coordinati nessuno dei due prevale l'equilibrio è raggiunto, ciò avviene attraverso lo sviluppo di strutture organizzate che mettono a punto delle modalità di interazioni con il mondo. L'equilibrio è dinamico e non statico, vi è un'attività costante ma bilanciata. L'equilibrio pur essendo molto importante è difficile e mal definito. La difficoltà è dovuta al fatto che l'e. può riferirsi ad assi di tempo diversi, c'è sempre uno stato di equilibrio seguito da uno di squilibrio (nel ripasso rileggere 69/ 74).


LA NATURA UMANA visione organicismica → organismo intrinsecamente attivo. Il bimbo esplora, ipotizza, verifica e valuta senza sosta e lo fa apertamente o in modo manifesto. I bimbi sono motivati. Gli schemi vengono usati perché esistono. Essere = fare ogni singolo comportamento viene influenzato e deriva il suo significato dalla struttura nel suo insieme. Il medesimo comportamento acquista un significato diverso a seconda che venga osservato in un bimbo o in uno di 12 anni.

SVILUPPO QUALITATIVO O SVILUPPO QUANTITATIVO: i cambiamenti sono sia di tipo qualitativo che quantitativo. Ma piaget pone l'accento su quelli qualitativi delle strutture da uno stadio all'altro. Piaget è interazionista. Uno sviluppo quantitativo è anche l'aumento del numero di schemi o abitudini nel repertorio del bimbo o il numero di fatti a sua disposizione. Le informazioni sono sempre assimilate entro strutture sottoposte a cambiamenti qualitativi. I cambiamenti qualitativi e quantitativi si costruiscono gli uni sulla base degli altri durante il corso dello sviluppo. Un cambiamento qualitativo nella struttura rende possibile un cambiamento quantitativo e viceversa. Nel momento in cui le nuove informazioni mettono in discussione le strutture esistenti le nuove informazioni possono stimolare successivi cambiamenti qualitativi. Il notare cambiamenti qualitativi/quantitativi dipende dall'unità presa in considerazione = il tempo. Cambiamenti nel corso di minuti, giorni e settimane sono quantitativi; nel corso di mesi/anni sono qualitativi.


NATURA E CULTURA: Tutti i fenomeni psico del comportamento sensomotorio  sono il risultato dell'influenza reciproca di fattori innati o dell'esperienza. I fattori innati includono strutture fisiche, riflessi, maturazione fisica e gli invarianti funzionali. Formula per descrivere lo sviluppo: sviluppo = maturazione fisica + esperienza con l'ambiente fisico + esperienza sociale + equilibrazione.

Maturazione fisica: il sistema fisico, nervoso, muscolare crea possibilità nuove per il sistema cognitivo e a sua volta richiede alcuni aggiustamenti da parte del sistema stesso.

Esperienza con l'ambiente fisico:si sofferma principalmente sull'esperienza logico, matematica, intesa come riflessione rivolta alla proprie azioni sugli oggetti piuttosto che come riflessione sugli oggetti stessi.

Esperienza sociale: si riferisce all'effetto dell'ambiente culturale o educativo. Il bimbo ovviamente, deve essere a un livello cognitivo adeguato ad assumere le informazioni. L'esperienza sociale può anche essere negativa, inoltre non tutti gli adulti forniscono di buoni esempi da seguire. La teoria non è universale.

Equibrilazione: legame e controllo dell'interazione fra fattori innati ed esperienza. La maturazione, l'esperienza con l'ambiente e l'influsso dell'ambiente sociale sono costantemente causa di disequilibrio temporaneo: ciò spinge il sistema cognitivo a cambiare, a stabilire l'equilibrio.


CHE COSA SI SVILUPPA?: l'essenza dello sviluppo cognitivo sta nel cambiamento strutturale che si verifica a livello di schemi, regolazioni , funzioni e strutture. Il cambiamento strutturale dà significato e ha influenza sui cambiamenti di contenuto del pensiero. Piaget sottolinea il cambiamento a livello molare. Egli si basa su osservazioni, interviste e situazioni di valutazione a cui partecipa lo sperimentatore.


APPLICAZIONI: teoria di Piaget applicata all'istruzione. Il bimbo può trarre profitto dall'istruzione solo se è pronto ad assimilarla alle sue strutture cognitive. Apprendimento ha maggiori probabilità quando il bimbo vi partecipa attivamente. La teoria propone agli insegnanti di proporre i concetti in una sequenza di passi evolutivi. Piaget critica la valutazione scolastica che si basa sulle risposte corrette piuttosto che sui processi di pensiero utilizzati.


VALUTAZIONE: le persone valutano la teoria come se fossero affermazioni conclusive e non tentativi di soluzioni. Infatti egli continuò a modificare la teoria.

PUNTI DI FORZA:

RICONOSCIMENTO DEL RUOLO CENTRALE SVOLTO DALLA COGNIZIONE:

Piaget ha alterato il corso della psicologia ponendo domande nuove tali da far si che gli psicologi dello sviluppo cominciassero a chiedere come mai non si ponevano (prima) quelle domande. Gli psicologi dello sviluppo erano impegnati sui temi della maturazione, dal ritardo fisico e mentale, dalla difficoltà di apprendimento e dei disturbi emotivi. Gli psicologi evolutivi erano interessati a raccogliere dati normativi; descrizione di quale comportamento ci si deve aspettare in ciascuna età.

LA SCOPERTA DI CARATTERISTICHE SORPRENDENTI NEL PENSIERO DEL BAMBINO:

L'eredità principale di Piaget sta nella ricchezza della sua descrizione di ciò che in noi si sviluppa. Importanti le sue osservazioni. I bimbi pensano a una grande quantità di cose. Il loro pensiero spazia in diversi campi.

AMPIA PORTATA

È ambiziosa: essa tenta di spiegare sia gli stati cognitivi che le transizioni da stato a stato. È entrato anche in altre discipline → epistemologia, filosofia della scienza e l'educazione.



VALIDITA' ECOLOGICA

È valida solo per l'infanzia. È focalizzata sull'adattamento del bimbo al mondo che incontra giorno dopo giorno.

PUNTI DI DEBOLEZZA:

SUPPORTO INADEGUATO ALLA NOZIONE DI STADIO:

per gli studiosi non ci sono strutture logiche per ogni stadio; non si può portare una similarità di pensiero in aree di contenuto diverso (non ha dato peso ai bimbi prodigio). La mente non ci appare come un sistema cognitivo coerente ma come una collezione di piccole menti diverse e non correlate ciascuna dedicata a diversi contenuti. Quanto possiamo generalizzare lo stadio? Flavell suggerisce diverse modifiche alla concezione piagetiana di stadio:

i cambiamenti qualitativi di tipo stadiale sembrano connessi casualmente con cambiamenti evolutivi di tipo graduale.

sviluppo di un'abilità cognitiva è un processo che si sviluppa nel tempo.

spesso concetti o strutture che caratterizzano uno stadio sono solo approssimativamente sincronici (due processi possono incominciare lo sviluppo nello stesso momento ma completarlo in tempi diversi) nel loro sviluppo.

gli elementi cognitivi di un particolare stadio possono diventare organizzativi e interrelati all'interno di uno stadio vero e proprio.

nella performance cognitiva ci sono diversi tipi di omogeneità e di eterogeneità.

Gli stadi restano utili per organizzare un ampio numero di comportamenti diversi tra loro.

Il modo più ragionevole per usare la nozione di stadio potrebbe consistere nel guardare a cambiamenti di tipo stadiale ristretti a un'area di contenuto delimitato

SPIEGAZIONE INADEGUATA DEI MECCANISMI DELLO SVILUPPO:

andrebbero chiariti anche i meccanismi di transizione sia entro uno stadio che da uno stadio all'altro. Piaget riusciva meglio nel descrivere piuttosto che nello spiegare il corso dello sviluppo. Non ci sono affermazioni specifiche per capire come ad esempio il pensiero sensomotorio diventi preoperatorio. Inoltre non è chiaro come il fatto di rendersi conto di una contraddizione possa condurre il bimbo alla soluzione per risolverla; il solo fatto di sapere che una cosa è sbagliata non risolve il problema, un concetto poi può essere acquisito prima di quanto egli credesse.

NECESSITA' DI UNA TEORIA DELLA PERFORMANCE:

Piaget ha elaborato un sistema di strutture cognitive che rappresentano la conoscenza del mondo da parte dei bambini: c'è un anello mancante, che è una spiegazione dettagliata del modo in cui le strutture sono tradotte in specifiche strategie specifiche di risoluzione dei problemi "on line" entro un particolare contesto. I processi cognitivi cruciali sono: la memoria, l'attenzione, le influenze sociali, la capacità mentale e l'autoregolazione. Diversi psicologi hanno esaminato i fattori di prestazione. Questi fattori potrebbero spiegare almeno in parte la lentezza, la gradualità e irregolarità dello sviluppo esteso dei concetti. Piaget ha ammesso l'importanza delle attività cognitive e negli ultimi anni con i suoi colleghi ha iniziato a prestare più attenzione al modello di prestazione. Piaget pensava che fosse più importante descrivere lo sviluppo e identificare prima le strutture cognitive generali.

SCARSA ATTENZIONE ALLO SVILUPPO SOCIALE ED EMOTIVO:

Piaget ha portato alla possibilità di sottostimare la conoscenza dei bambini qualora essi comprendano il linguaggio usato durante le prove. Piaget ha sottostimato le competenze dei bambini.

INADEGUATEZZE METODOLOGICHE E STILISTICHE:

Le sue pubblicazioni non rispettavano le convenzioni della scienza dello sviluppo. Ricerca sui suoi 3 li → basso numero di soggetti. Anche nelle altre ricerche i suoi resoconti non consentono al lettore di valutare la ricerca. È tipico di Piaget non riferire il numero di soggetti utilizzati, la loro razza o il livello socioeconomico e i dettagli della procedura sperimentale. A volte è perfino difficile dire se Piaget si riferisce a bambini ipotetici o a bambini realmente esaminati.

LE MODIFICAZIONI DI PIAGET SULLA TEORIA:

Piaget si considerava il primo revisore della sua teoria piagetiana. Negli ultimi anni Piaget diede meno importanza agli stadi. Egli cominciò a vedere lo sviluppo come meno simile ad una successione di passi e ipotizzò periodi di transizione più lunghi tra gli stadi. Crebbe la sua attenzione per i meccanismi di cambiamento cognitivo. Astrazione riflettente: i bambini costruiscono nuova conoscenza portando ciò che sanno da un livello più basso ad uno più alto e riorganizzandolo a questo livello più elevato. Ha elaborato anche un nuovo modo di descrivere i cambiamenti evolutivi, sia all'interno di uno stadio sia tra tutti gli stadi. La conoscenza sulle proprietà degli oggetti porta alla conoscenza sulle relazioni tra le proprietà degli oggetti o azioni e quindi ad una struttura che organizza queste relazioni. Piaget ha esteso il ruolo delle possibilità e le procedure nel processo di sviluppo. Una nuova struttura cognitiva genera nuove possibilità, che portano il bambino a provare nuove procedure sugli oggetti. Attraverso l'accomodamento a queste nuove esperienze, il bambino può ristabilire l'equilibrio. In questo processo possibilità e necessità sono intrecciate perché nuove possibilità possono portare a nuove necessità. I cambiamenti più radicali riguardano il suo modello logico- matematico del pensiero. Egli cercava di mettere insieme una logica dei significati e una teoria delle categorie, un ramo della matematica che si è sviluppato a partire dagli anni 60'. Gli infanti apprendono che un'azione su un oggetto è in relazione con altre azioni; il significato delle azioni deriva da ciò a cui portano. Nella teoria delle categorie, l'accento precedentemente posto da Piaget sull'azione in forma di trasformazioni mentali viene integrato dalle corrispondenze tra due stati stazionari. I confronti tra stati stazionari hanno un'importanza cruciale, come quando un bambino preoperatorio nota la somiglianza tra un oggetto attualmente percepito ed uno visto in precedenza, cui può assimilare quello presente. L'oggetto o evento presente viene riconosciuto, categorizzato o caratterizzato.







NEO PIAGETIANI



Molti problemi o limiti di Piaget sono stati affrontati da loro. I neo - piagetiani in quanto credono nella costruzione attiva di qualche tipo di stadio o sequenze.

Neo perché introducono costrutti dell'elaborazione delle informazioni, costrutti come abilità o capacità limitata di memoria. I concetti o stadi specifici per dominio sono quelli che sono pertinenti solo ad una particolare area. Essi implicano un accurata analisi di singoli compiti.



ROBBIE CASE: ha esaminato i cambiamenti cognitivi da un livello al successivo; attribuisce gran parte di questi cambiamenti alla capacità della memoria di lavoro: spazio di elaborazione esecutiva. Il principale meccanismo di sviluppo è la crescita di efficienza nell'usare le proprie capacità e non il processo di equilibrazione. Le capacità può aumentare in due modi:

z La pratica di un'abilità la rende più veloce e automatica.

z Maturazione del cervello aumenta la quantità di informazioni che il bimbo può maneggiare in compiti diversi.

Case usa costrutti del quadro teorico dell'elaborazione dell'informazione in particolare:

ricca rete di concetti e relazioni tra essi presente nei bimbi.

Strutture di controllo esecutivo che sono strumenti per affrontare specifiche situazioni problematiche.


Nel tentativo di risolvere  i problemi il bimbo esplora oggetti, osserva e imita altre persone e interagisce con altri ancora quando insieme risolvono un problema.

Case affronta il dibattito tra strutture cognitive generali o compito - specifiche proponendo un piccolo insieme di strutture concettuali centrati ad un livello intermedio di generalità. Meno generali delle strutture piagetiani ma più generali di quelle richieste da un singolo compito. Ogni struttura concettuale centrale è un sistema rappresentazionale di un dominio di conoscenze.

Queste strutture interpretano compiti specifiche in un dominio e assemblarlo le procedure di risoluzione dei problemi: un processo che può determinare il cambiamento evolutivo in questo specifico livello. I cambiamenti specifici per livello possono contribuire a cambiamenti nella struttura centrale. I cambiamenti nelle strutture concettuali centrali possono essere simili da un dominio all'altro. Case presta più attenzione ai limiti di capacità e alle esperienze culturali. Sviluppo = cambiamento strutturale che ha per risposta una serie di stadi. Cerca di integrare il modello strutturale all'elaborazione delle informazioni. Egli ha dimostrato come i limiti nelle capacità di elaborazione e nell'esperienza sociale riducano il ragionamento logico e vincolino quello che il bimbo può imparare ad ogni livello di sviluppo.



KURT FISCHER: concorda per molti aspetti con Case ma non si focalizza sulla variabilità cognitiva e sulle attività del bimbo nel contesto socioculturale. Sottovaluta la costanza tra comportamenti. Le variazioni nello sviluppo sono routinarie e pervasive: devono essere spiegate e non ignorate. La sua teoria dell'abilità dinamica aiuta a capire come e perché si verificano le variazioni. La chiave è il contesto soprattutto il contesto sociale supportivo. I bimbi costruiscono le loro abilità di pensiero e apprendimento e le impegnano in diversi contesti. Il bimbo non è in uno stadio o nell'altro: può mostrare diversi livelli di funzione cognitiva attraverso i vari domani. Ogni bimbo ha una gamma evolutiva di sviluppo: in un ambiente svuotato di significato, valore o sostegno o in condizione di stanchezza, stress.. è poco probabile che esprime le sue attività. Il livello di funzione mentale del bimbo ha a che fare con l'adattamento del bimbo con il suo ambiente. I bimbi mostrano variabilità nei loro livelli di abilità a condizioni e persone diverse. Un bimbo potrebbe seguire molte vie di sviluppo per diverse abilità. Concorda con Case → lo sviluppo può apparire stadiale altre volte no, bimbi diversi incontrano ambienti diversi che determinano diversi tipi di integrazione di abilità: possono seguire diversi percorsi evolutivi. Le abilità si sviluppano in una sequenza attraverso quattro livelli, passano attraverso tutti i quattro livelli; la crescita e l'attività del cervello a volte avvengono a salti. I piani sono sempre più astratti e più simili.


I temi neo - piagetiani: diverse direzioni→ temi già descritti o altri temi per la maggior parte arricchiscono la teoria di Piaget.










































TEORIA PSICO ANALITICA: FREUD



Prima di Piaget. Sviluppo della personalità passa attraverso una serie di stadi → in ciascuno il bimbo deve far fronte a certi conflitti stimolati in gran parte da cambiamenti biologici.


Freud: 1856 Moravia. A 4 anni va a Vienna; leggeva molti libri; scuola di medicina; voleva fare il ricercatore ma pochi soldi e barriere contro gli ebrei. Interesse per la neurologia. Si occupò di disturbi nervosi → affascinato dall'isteria (possibile nuovo trattamento = ipnosi). I pazienti sotto ipnosi ricordavano importanti incidenti e sentimenti. Fu influenzato da Breuer secondo cui i sintomi dell'isteria possono essere alleviati semplicemente facendo ricordare ai pazienti la carica emotiva dell'infanzia → cura parlata → F. la sperimentò. Iniziò a studiare i sogni 1900/1909 fu invitato a parlare negli Usa → da qui i vari riconoscimenti. Subconscio e io divennero familiari → 1937 scappò a Londra per i nazisti e morì nel 1939.



ORIENTAMENTO GENERALE:


APPROCCIO DINAMICO: F. descrive la sua teoria come una sorta di economia dell'energia nervosa. → questa energia viene chiamata in diversi modi = energia psichica, energia pulsionale, libido e tensione. L'energia nervosa si accumula e può venire distribuita, collegata con certe immagini mentali, trasformata e scaricata. L'energia psichica compie il lavoro psicologico. L'energia psicologica si trasforma in angoscia viene dislocata in una struttura fisica che causa un sintomo come la paralisi, si trasforma in un pensiero come un'osservazione e così via . il principio di piacere stabilisce che quando possibile l'energia viene scaricata senza indugio. L'organismo lotta per ottenere una riduzione diretta e immediata della tensione, che fa diminuire il dolore e produce piacere. Per il principio di realtà vengono scaricate piccole quantità di energia ma solo dopo un lasso di tempo e solo seguendo una via indiretta. L'apparato mentale esamina la realtà e valuta varie azioni possibili da intraprendere prima di permettere all'energia di scaricarsi. Per F. esistono due istinti di base: l'eros (sesso e amore) e l'istinto di distruzione (aggressione, odio..). F. usò il termine libido per designare l'energia di eros disponibile (ma non c'è un termine analogo per l'istinto di distruzione → e tardi nella sua vita ed è riferito ai sentimenti antisemiti). Gli istinti comportano l'eccitazione di qualche parte del corpo in particolare le arre orale, anale, genitale per la pulsione sessuale → il cambiamento del luogo dell'eccitazione corrisponde al passaggio da stadio a stadio. L'obiettivo della pulsione sessuale è rimuovere il bisogno fisico, eliminare la tensione e provare piacere. La libido viene attaccata o investita. Gli infanti investono sulla loro madre o sugli altri oggetti che soddisfano i loro bisogni. Si possono soddisfare le pulsioni pienamente oppure in modo parziale. Un oggetto può sostituire un altro → con uno scopo culturalmente o moralmente più elevato è il sostituto del vero oggetto desiderato → va sotto il nome di Subliminazione. Un altro modo comune per sostituire un oggetto è la Compensazione secondo cui una persona si rifà del fallimento subito in un campo applicandosi a un campo diverso


APPROCCIO STRUTTURALE: esaminiamo le strutture psicologiche attraverso le quali scorrono queste forze. Queste mediano fra le pulsioni e il comportamento, le pulsioni non conducono direttamente al comportamento → si parla di architettura della mente. Le strutture più importanti sono: l'es, l'io e il super io.


L'ES: sede delle pulsioni su base biologica; sede dei desideri innati ed è la fonte dell'energia psichica. È la parte oscura della nostra personalità. L'es vuole soddisfazione immediata. Se hai un soddisfacimento allucinatorio del desiderio  hai un processo di pensiero primario. L'energia dell'es si può facilmente scaricare o trasferire da oggetto a oggetto o da immagine a immagine. L'es continua ad operare per tutta la vita soprattutto nei sogni notturni. È stato chiamato il bambino viziato della personalità. Gran parte della sua conoscenza è derivata dallo studio dei sogni.


L'IO: meccanismo di adattamento alla realtà: all'inizio c'è l'es → l'es fa le sue richieste; ben presto il lattante scopre che pensare qualcosa non è sufficiente per averla → egli impara così che c'è una differenza fra immagini e realtà, fra il sé e il mondo esterno. Lo sviluppo dell'io trae origine dall'incapacità dell'es di produrre ogni volta l'oggetto desiderato. L'io → è la strada maestra della mente verso un mondo reale, è necessario per la sopravvivenza fisica e biologica cui contribuisce grazie al pensiero del processo secondario. Il pensiero del processo secondario è razionale, è più organizzato, integrato e logico del pensiero primario. L'io è il direttore che deve prendere le decisioni difficili, ad alto livello → valuta la situazione corrente, rievoca decisioni ed eventi salienti del passato e predice le conseguenze alle varie azioni. Le decisioni dell'io sono coadiuvate da sentimenti di angoscia i quali segnano la pericolosità di alcune azioni. Delusione → angoscia; io→ più esperienza → più energia → più forte. Man mano che l'io acquisisce maggior energia e aumenta l'esperienza, usando il pensiero del processo secondario durante lo sviluppo diventa più forte e più differenziato. L'io è anche mediatore fra es e il mondo esterno. I pericoli e le minacce provenienti dall'es e dall'ambiente provocano angoscia. Tuttavia quando l'angoscia è così forte da minacciare di soffocare l'io entrano in gioco i meccanismi di difesa. Essi controllano e alleviano l'angoscia apportando in qualche modo distorsioni alla realtà. F. e sua lia Anna hanno identificato cinque principali meccanismi di difesa:


Rimozione: negare e dimenticare il pericolo. Si impedisce a un pensiero minaccioso di diventare consapevole, questo meccanismo sembra basarsi sul principio secondo cui quello che non si sa non ci può far male. Spesso è necessario rimuovere un'intera costellazione di ricordi. Se una persona dipende troppo pesantemente da questo meccanismo di difesa può sviluppare una personalità inibita: ritirata in sé stessa, inaccessibile, poco spontanea, rigida. Inoltre ci potrebbe essere una perdita di contatto con la realtà se la persona continua a fare gravi errori nel ricordare, parlare e percepire oppure sviluppa sintomi isterici.


formazione reattiva: agire in modo opposto rispetto a quanto uno prova. L'io maschera emozioni inaccettabili, concentrandosi su emozioni di segno opposto, spesso in modo esagerato.


proiezione: attribuire ad altri i propri impulsi inaccettabili. Meccanismo per cui i pensieri ansiogeni vengono attribuiti ad altre persone e oggetti del mondo esterno piuttosto che a se stessi.


regressione: ritornare a una forma più primitiva di comportamento. Una persona ritorna a un livello di sviluppo precedente. Se l'angoscia del presente è troppo forte da sopportare ci si ritira in tempi più semplici, in cui c'erano minori controlli.


fissazione: rimanere al livello corrente. Quando lo sviluppo di un componente della personalità si ferma. Una parte della libido resta legata a un periodo precedente dello sviluppo e non permette al bimbo di progredire in modo completo allo stadio successivo. La fissazione può avvenire quando la modalità di soddisfacimento del momento, per esempio succhiare il seno è così gratificante che il bimbo non vuole abbandonarla anche se sottoposto a pressioni per lo svezzamento. La fissazione è legata alla regressione in quanto è più probabile che una persona regredisca di fronte a un ostacolo se in un momento precedente dello sviluppo c'è stata fissazione.



I meccanismi di difesa cono un male necessario.



SUPER IO: analogo alla coscienza. Si sviluppa per ultimo. Si forma quando il bimbo risolve il suo complesso edipico e sviluppa l'identificazione con i propri genitori. Il super io è composto da due parti: coscienza → negativa → è determinata dalla proibizione dei genitori, dai loro non dev. La cosa punisce la persona con i sensi di colpa: l'io ideale → positivo → alla stessa maniera in cui il bimbo viene premiato dai genitori per certi comportamenti viene ricompensato dall'io ideale attraverso autostima e orgoglio. Il super io si contrappone si all'es che all'io: ricompensa, punisce e fa richieste, non distingue tra il soggettivo e il reale.



RELAZIONI STRUTTURALI: personalità divisa in es, io e super-io è però una totalità organizzata. Non dovremmo considerare l'es, l'io e super io come aree distinte ma come aree cromatiche sfumanti l'un nell'altra. Il super io si mescola all'es e di fatto è legato a questo. Queste strutture contengono un sistema di energia chiuso in cui un certo ammontare di energia viene distribuito alle tre parti. L'io occupa un posto centrale in questa relazione strutturale. Si trova in mezzo a tutti i conflitti che si creano tra es e super io perché ciascuno di essa tenta di usare l'io per soddisfare i propri bisogni. L'io deve sia obbedire che controllare es, super io e realtà esterna. Se l'es dice si e il super io no, l'io dice attendi.



APPROCCIO TOPOGRAFICO: la mappa della mente mostra tre regioni:


  inconscio: territorio sconosciuto, consiste in pensieri e sentimenti rimossi e pertanto sconosciuti.


  Preconscio: può diventare conscio in quanto non è bandito dalla conoscenza in maniera attiva dalla coscienza. È molto più vicino al conscio che all'inconscio. Diventa conscio attraverso la formazione di immagini mentali o il collegamento con il linguaggio.


  Conscio: sinonimo di ciò di cui una persona è consapevole in un dato momento.




APPROCCIO STADIALE: i primissimi anni della vita sono i più importanti per la formazione della personalità → questo sviluppo comporta stadi psicosessuali. Per F. si può capire un comportamento solo sapendo come si è sviluppato durante la storia iniziale della persona. Ci sono quattro stadi distinti e da un periodo di latenza. Ogni stadio è definito nei termini della parte del corpo su cui sono centrate le pulsioni. Ogni stadio presenta nuovi bisogni. Il passaggio da stadio a stadio è determinato e quindi si verifica indipendentemente dal fatto che quanto doveva succedere nello stadio precedente sia stato completato o meno. Diverso da piaget → per lui lo stadio doveva essere completato. Per F. ogni stadio è caratterizzato da un tratto dominante ma non forma una totalità strutturata. Per f. gli stati formano degli stati in ogni stadio si integra solo grossolanamente quello successivo; ogni stadio non contiene i germi del successivo. Nessun stadio viene del tutto abbandonato. Si possono trovare molte tracce degli stadi precedenti in quelli successivi.




IL CONTINUUM NORMALE/ANORMALE


F. studia organismi ammalati o mal funzionanti al fine di capire gli organismi normali. Le prime informazioni sul funzionamento normale dell'inconscio F. le ebbe dagli studi sull'isteria; più tardi ne vennero altre. Secondo lui non c'è una netta separazione tra l'anormale e il normale. Al contrario, le personalità normali e anormali obbediscono agli stessi principi e semplicemente occupano posizioni diverse lungo un continuum che va dal disturbato al completamente sano. Quando la realtà diventa troppo dolorosa o gli impulsi dell'es si intensificano falliscono i tentativi dell'io di non tenere il contatto con la realtà e di fortificare le barriere contro l'es o il super-io ne possono risultare dei sintomi nevrotici o persino una psicosi.



METODOLOGIA: f. non ha studiato direttamente i bimbi. La nostra fanciullezza rimane con noi per sempre. I suoi pazienti erano adulti. Ha anche compiuto un'autoanalisi. Ha tre metodi:


  Associazioni libere: richiede che il paziente riferisca verbalmente il suo corrente flusso di pensiero (divanetto, tipo psicologo), doveva dire tutto anche le cose banali; F. pensava che c'era una causa per ogni pensiero o sentimento. Egli cercava di descrivere l'organizzazione della mente del paziente.


  Analisi dei sogni: il materiale più inconscio viene a galla quando un individuo dorme piuttosto che quando è sveglio. Durante i sogni i controlli psicologici sono addormentati e permettono così l'espressione dei pensieri disturbanti e il soddisfacimento dei desideri.


  Metodo transfer: implica un particolare tipo di relazione che si sviluppa fra paziente e analista durante la terapia. Il paziente vede nell'analista qualche persona importante della sua infanzia, come un genitore e di conseguenza trasferisce sull'analista i sentimenti e le reazioni che provava per questa persona. Il transfer aiuta l'analista a scoprire la natura delle relazioni che il paziente intratteneva per i genitori dell'infanzia.


DESCRIZIONE DEGLI STADI:


STADIO ORALE (dalla nascita a un anno circa): durante l'infanzia è la bocca che detta legge. Il piacere viene dalla soddisfazione delle pulsioni orali. Succhiare, masticare e morsicare danno gratificazione sessuale. Le attività orali provocano piacevoli sensazioni erotiche sulle labbra, sulla lingua e sulle mucose della bocca. L'energia lipidica è caricata psichicamente nella zona esogena orale. Le esperienze salienti durante questo stadio sono incentrate intorno a interessi di tipo orale. Prova dolore e frustrazione quando non vengono soddisfatte. Altre frustrazioni si verificano quando i genitori impongono l'interruzione dell'allattamento notturno o di più quando chiedono di abbandonare il seno o il biberon in favore della tazza. Il bimbo scopre che la vita è fatta di piaceri ma anche dispiaceri, momenti alti ma anche bassi. Per fronteggiarli tali frustrazioni il bimbo sviluppa modalità proprie. È negativo sia poca gratificazione orale che molta → lo scopo è raggiungere un livello ottimale di gratificazione. F. afferma che il modo in cui il bimbo si sviluppa durante lo stadio orale pone le fondamenta per la sua personalità di adulto. Ci sono almeno cinque modalità di funzione orale:


  1. assumere: il bimbo che trova piacere nell'assumere il cibo diventa un adulto che prende o acquisisce con voracità conoscenza o potere.

  1. attaccarsi: cercar di rimanere attaccato al seno quando esso viene allontanato potrebbe portare il bimbo alla determinazione e all'ostinazione.

  1. morsicare: prototipo della distruttività, del sarcasmo e del cinismo

  1. sputare: diventa rifiuto.

  1. chiudere la bocca con decisione: porta al rifiuto al negativismo, all'introversione.


Caratteristiche che si riscontrano nella personalità di ognuno. Alcune sono dominate da uno o più di questi prototipi. L'evento più gravido di conseguenze che si verifica durante lo stadio orale è la formazione dell'attaccamento alla madre. L'attaccamento sembra condurre l'infanzia ad un sentimento sano di separatezza della madre. La madre ideale, tenta di evitare sia di sovraccaricare il bimbo di stimoli sia di annoiarlo. Il piccolo esprime e mette a punto il suo vero se stando con la madre e osservando gli effetti prodotti su quest'ultima delle proprie azioni spontanee. L'attaccamento è un processo vitale per lo sviluppo in quanto funziona come pietra angolare per costruire le successive relazioni sociali. Se l'attaccamento è troppo forte il bimbo può diventare troppo dipendente dalla madre o angosciato da un suo rifiuto possibile.



STADIO ANALE (DA 1 A 3 ANNI CIRCA


i suoi interessi si spostano dalla zona orale a quella anale. I nuovi bisogni danno nuovi conflitti, il modo in cui li risolve differenzia e cristallizza più la personalità. Il bisogno di defecare crea una tensione che viene alleviata dalla defecazione, tale stimolo anale e la sua conseguente riduzione della tensione produce piacere. La zona esogena oltre che piacere porta frustrazione e angoscia. La società, rappresentata dai genitori , vuole l'uso del vasino → il suo desiderio di gratificazione viene frustrato. Se l'addestramento a tenersi pulito è particolarmente rigido o prematuro o sovra enfatizzato dai genitori allora la defecazione può diventare per il bimbo fonte di grande angoscia. Alcuni bimbi reagiscono a un addestramento severo defecando in tempi e luoghi inadatti → ad esempio supermercato. Il bimbo può diventare un adulto disordinato, sporco o irresponsabile o all'estremo opposto pulito, ordinato, estremamente controllato. Anche qui lo scopo è permettere abbastanza gratificazione ma non troppa e sviluppare abbastanza autocontrollo.


STADIO FALLICO (DAI 3 ANNI AI 5):


Il principale centro di interesse dei bambini è rappresentato dal fallo nei maschi e dalla sua assenza nelle bambine. Piaceri, preoccupazione sono incentrati sull'area genitale. La stimolazione dell'area genitale provoca tensioni e se queste sono alleviate, dà piacere. Il problema sorge quando la spinta sessuale è diretta verso il genitore di sesso opposto. Questa situazione passa sotto il nome del COMPLESSO DI EDIPO. Per f. il conflitto è più intenso per i maschi. Il bimbo prova desiderio per la mamma e non vuole dividerla con il papà ma ha paura che lui per vendicarsi lo castri. Per uscire da questa situazione il bimbo rimuove sia il suo desiderio per la mamma che l'ostilità verso il papà. La conseguenza de complesso di Edipo è che il bimbo arriva ad identificarsi con il papà → forte legame con lui, si sforza di essere come lui. L'identificazione rappresenta una ragionevole soluzione alle richieste poste dall'io e dall'es in questo stadio. La bimba invece ha a che fare con un conflitto simile ma meno intenso. La bimba desidera il papà e scoprendo che questo possiede un oggetto che lei non ha diventa invidiosa del pene. La bimba crede di essere stata castrata e per quello rimprovera la madre. La bimba (non temendo la castrazione) si sente meno minacciata dalla madre (rispetto al bimbo col papà).


PERIODO DI LATENZA (DAI 5 ANNI ALLA PUBERTA').


Periodo di calma relativa in cui le pulsioni sessuali sono rimosse e non emerge nessuna area del corpo che sia fonte di eccitamento. Rivolge i suoi pensieri alle attività scolastiche e a giochi con bimbi dello stesso sesso. L'energia sessuale continua a scorrere ma è incanalata verso interessi sociali e verso la costruzione di meccanismi di difesa contro la sessualità.


STADIO GENITALE (ADOLESCENZA).


Gli impulsi sessuali ricompaiono con pieno vigore a causa dei cambiamenti fisiologici che avvengono durante la pubertà. Gli impulsi sono diretti verso la sessualità adulta. L'amore diventa più altruista. Alla fine dello stadio genitale viene raggiunto uno stato di relativa stabilità dalla maggior parte delle persone. Il conseguimento più importante è rappresentato dall'equilibrio tra amore e lavoro.


IL CASO DEL PICCOLO HANS


analisi della fobia di un bimbo di cinque anni → questo fu l'unica analisi che F. compì su un bimbo ma l'analisi fu condotta per posta attraverso il padre. Hans 5 anni → attacchi di angoscia → fobia: essere morso da un cavallo e che questo cadeva → per questo non voleva uscire di casa: fantasia: nella sua stanza c'era una giraffa grande e una piccola → la grande gridava perché aveva preso quella sgualcita poi quando smise di strillare H. si mise a sedere sulla giraffa sgualcita.


Tre temi:

  1. complesso di Edipo
  2. rivalità/ confronto con i fratelli
  3. paura di essere punito per masturbarsi

il cavallo rappresenta il papà. H. aveva paura di essere castrato dal cavallo a causa del suo desiderio per la mamma e dal fatto che si masturbava → la mamma lo aveva sgridato dicendogli che se non smetteva lo mandava dal dottore. La paura che il cavallo potesse cadere fu interpretata come la paura che il papà morisse o partisse. La fantasia della giraffa = il suo desiderio per la madre. H- in seguito si identificò con il papà risolvendo la paura per i cavalli.


LA RICERCA CONTEMPORANEA SULLE RELAZIONI



Il tema attuale più attivo ispirato a Freud riguarda le relazioni precoci → attaccamento degli infanti ai loro genitori. Un tema importante per questa area è i modelli operativi interni. Quando un infante sviluppa attaccamento per coloro che gli forniscono le cure egli costruisce una rappresentazione mentale di ogni adulto significativo di se stesso e delle loro interazioni. Questa rappresentazione include aspettative → sul fatto che i genitori potrebbero rispondere oppure no ai suoi bisogni. Più tardi questi modelli possono portare ad aspettative su altre relazioni. I modelli operativi interni funzionano come filtri interpretativi attraverso cui vengono conurate nuove relazioni ed altre esperienze, fornendo regole decisionali implicite sul modo di rapportarsi agli altri che possono perpetuare le aspettative intuitive se se stessi e gli altri, buone o cattive che siano. Anche da adulti gli individui continuano ad avere questi stati mentali. L'infanzia e l'età prescolare sono momenti critici per lo sviluppo dei modelli operativi che influenzano le relazioni sociali per tutta la vita.


MECCANISMI DI SVILUPPO:


Pensieri densi di emozioni piuttosto che informazioni oggettive sul mondo fisico causano lo squilibrio. Egli è più interessato alla sofferenza psicologica che all'incoerenza logica, all'energia in stato di quiete che non alle azioni mentali in equilibrio. C'è maggiore resistenza all'equilibrio. Freud identifica diverse fonti di conflitto o di sconvolgimento:


  maturazione: le forze maturazionali spingono il bambino all'attività nel tentativo di soddisfare le pulsioni e le fanno passare da stadio a stadio di pari passo con il mutare della parte del corpo che produce piacere.


  Le frustrazioni esterne: provengono da persone o eventi che non permettono l'immediata espressione dei bisogni.


  I conflitti interni: sorgono da una lotta tra es, io e super io, o fra pulsioni e istanze di rimozione.


  Le inadeguatezze personali si riferiscono ad abilità, conoscenze, competenze o esperienze di cui la persona necessita ma di cui è carente.


  L'angoscia: è un sentimento spiacevole che si verifica quando il bambino anticipa un dolore fisico o psicologico.



POSIZIONE RISPETTO ALLE QUESTIONI EVOLUTIVE:


La natura umana.


L'interesse di freud è rivolto alle emozioni nel momento in cui il bambino si sforza di fronteggiarle. L'uomo ha passioni molto forti che influenzano le sue percezioni lungo tutta la vita. La visione di freud sembra essere organistica piuttosto che meccanicistica. L'uomo psicologico è una totalità vagamente organizzata e non la totalità strettamente unita, integrata ed equilibrata descritta da Piaget. L'uomo è passivo in quanto spinto dalle pulsioni ma attivo nei suoi tentativi di far fronte ad esse e mantenere uno stato di equilibrio.


Sviluppo qualitativo e sviluppo quantitativo.


Sottostante ai cambiamenti di tipo stadiale c'è uno sviluppo qualitativo. C'è un cambiamento qualitativo nell'aspetto della pulsione sessuale che domina di volta in volta. C'è un cambiamento qualitativo anche nell'organizzazione psicologica all'apparire di nuove acquisizioni quali i meccanismi di difesa e il super io. C'è qualche cambiamento quantitativo quando il bimbo nel crescere mostra un graduale rafforzamento dell'io, del super io e dei vari meccanismi di difesa.


Natura e cultura:


le pulsioni derivano dalla natura biologica dell'uomo, ma il modo in cui si esprimono è sempre modificato dall'ambiente sociale. Entro la categoria della cultura, non tutte le esperienze comportano lo stesso impatto. Importanti sono quelle che vengono compiute durante i primi cinque anni di vita. Le variazioni di personalità fra individui possono essere causate sia da un ambiente sociale diverso sia da diversa costituzione fisica.


Che cosa si sviluppa?


L'essenza dello sviluppo sta nell'emergere delle strutture - es, io, super-io - che incanalano, rimuovono e trasformano l'energia sessuale.


Applicazioni.


In questo modulo troviamo numerosi esempi di applicazioni della teoria di freud alla pratica clinica. Il messaggio di Freud per i genitori è di essere sempre sensibili ai conflitti tra es, io e super io del loro bambino e cercare di fornire né troppa né troppa poca soddisfazione alle sue pulsioni.


VALUTAZIONE DELLA TEORIA.


Punti di forza:


  1. scoperta dei fenomeni evolutivi: alcuni concetti chiave sono proprio i suoli → gli stadi dello sviluppo, le strutture psichiche, la motivazione inconscia e l'importanza delle esperienze precoci. Egli ci ha indicato che cos'era importante per lo sviluppo.

  1. contrazione sul pensiero non logico: i processi di pensiero irrazionali sono altrettanto importanti quanto quelli razionali; di fatto può darsi che i primi si verifichino più frequentemente dei secondi. Così la teoria di Freud pone due sfide agli psicologi dello sviluppo. La prima sfida è studiare come le emozioni influenzino il pensiero dei bimbi. La seconda sfida esamina se i processi mentali sottostanti al pensiero primario, al pensiero secondario e ai meccanismi di difesa differiscano dai processi mentali descritti da Piaget, e dagli psicologi dell'elaborazione dell'informazione. Il contenuto del pensiero del bimbo ha una portata più ampia.


Punti di debolezza:


  1. scarsa verificabilità delle affermazioni cruciali concernenti lo sviluppo: la comunità scientifica richiede che le teorie siano basate su osservazioni empiriche replicabili diversi dal teorico stesso. La metodologia di Freud rende pressoché impossibile questo tipo di dati. Secondo freud è fondamentale che lo sperimentatore abbia fatto il training psicoanalitico (processo lungo e costoso). I metodi freudiani sono di per sé inclini all'errore dello sperimentatore; c'è una bassa possibilità che la ricostruzione che un adulto da dell'infanzia e dei propri sogni possa essere del tutto accurata. Molti dei termini usati sono vaghi, imprecisi e mal definiti. Molte delle sue nozioni hanno una relazione incerta con il comportamento osservabile. Se una teoria di per sé non può essere sottoposta a verifica scientifica, forse ci si può servire di essa come di un trampolino verso ipotesi più limitate e verificabili.

  1. eccessiva attenzione alla sessualità infantile: per la maggior parte degli psicologi dello sviluppo, la credibilità della teoria viene danneggiata da affermazioni riguardanti la sessualità infantile in bambini normali.







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