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United States of America

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DIVISIONE AMMINISTRATIVA

GEOGRAFIA FISICA, POPOLAZIONE E VIE DI COMUNICAZIONE


ECONOMIA, POPOLAZIONE ED ETNIE DIFFERENTI


POLITICA


COOPERAZIONE, TURISMO


COMUNICAZIONE, MEZZI DI INFORMAZIONE, ASSISTENZA SANITARIA


REDDITO, CLIMA, AMBIENTE, AFFARI ESTERI


RISORSE, ISTRUZIONE


CRIMINALITÀ, DIFESA, CRONOLOGIA















USA divisione amministrativa (Stato, capitale, densitàab.)


MAINE

AUGUSTA

NEW HAMPSHIRE

CONCORD

VERMONT

MONTPELIER

MASSACHUSSETS

BOSTON

RODHE ISLAND

PROVIDENCE

CONNENCTICUT

HARTFORD

NEW YORK

ALBANY

NEW JERSEY

TRENTON

PENNSYLVANIA

HARRISBURG

DELAWARE

DOVER

MARYLAND

ANNAPOLIS

DISTRICT OF COLUMBIA

WASHINGTON

VIRGINIA

RICHMOND

WEST VIRGINIA

CHARLESTON

NORTH CAROLINA

RALEIGH

SOUTH CAROLINA

COLUMBIA

GEORGIA

ATLANTA

FLORIDA

TALLAHASSEE

OHIO

COLUMBUS

INDIANA

INDIANAPOLIS

ILLINOIS

SPRINGFIELD

MICHIGAN

LANSING

WISCONSIN

MADISON

MINNESOTA

SAINT PAUL

IOWA

DES MOINES

MISSOURI

JEFFERSON CITY

NORTH DAKOTA

BISMARCK

SOUTH DAKOTA

PIERRE

NEBRASKA

LINCOLN

KANSAS

TOPEKA

KENTUCKY

FRANKFORT

TENNESSEE

NASHVILLE-DAVIDSON

ALABAMA

MONTGOMERY

MISSISSIPPI

JACKSON

ARKANSAS

LITTLE ROCK

LOUSIANA

BATON ROUGE

OKLAHOMA

OKLAHOMA CITY

TEXAS

AUSTIN

MONTANA

HELENA

IDAHO

BOISE CITY

WYOMING

CHEYENNE

COLORADO

DENVER

NEW MEXICO

SANTA FE

ARIZONA

PHOENIX

UTAH

SALT LAKE CITY

NEVADA

CARSON CITY

WASHINGTON

OLYMPIA

OREGON

SALEM

CALIFORNIA

SACRAMENTO

ALASKA

JUNEAU

HAWAII

HONOLULU

USA WASHINGTON 26 (ab. 248.709.873)

GEOGRAFIA FISICA


Partendo da Oriente si possono distinguere tre grandi regioni: i poco elevati rilievi montuosi della fascia atlantica (Appalachi), le grandi pianure centrali e le alte catene occidentali che si snodano parallelamente alla costa (Montagne Rocciose).

Gli alti rilievi occidentali impediscono all'influenza del Pacifico di penetrare all'interno del continente, mentre ad est i venti umidi dell'Atlantico incontrano minori ostacoli.

Negli USA la varietà dei paesaggi è una caratteristica fondamentale: si passa dalle Grandi Pianure, regno della cerealicoltura e dell'allevamento alle regioni desertiche racchiuse tra le montagne dell'ovest, all'ambiente mediterraneo della costa californiana e a quella tropicale della Florida. La vasta regione centrale, pianeggiante, appartiene quasi per intero al bacino idrografico del Mississippi-Missouri, uno dei più grandi al mondo.



POPOLAZIONE E VIE DI COMUNICAZIONE


Il tipo d'insediamento nella regione rivela l'origine europea e la crescita sul "modello" europeo: negli USA la popolazione vive prevalentemente in città (75% sul totale). Quindici città, o meglio metropoli, superano i due milioni di abitanti. Metropoli e piccoli centri sono collegati da un'ottima rete di trasporti, che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico degli USA. ½ sono comode vie di comunicazione naturali, come i Grandi Laghi, il Mississippi con i suoi affluenti navigabili e un ampio sistema di fiumi che solcano le pianure centrali. Ma importanza maggiore hanno oggi la rete ferroviaria e soprattutto la rete stradale

Gli Stati Uniti sono il regno dell'automobile: ci si sposta rapidamente e frequentemente da un punto all'altro del territorio, da una città all'altra, utilizzando i 65.000 Km di autostrade; molto intenso è anche il traffico aereo interno, date le grandi distanze.

La maggior densità della popolazione si ha nel Nord-Est, cioè negli Stati compresi fra la costa atlantica e i Grandi Laghi: sono gli Stati colonizzati per primi, che per primi hanno conosciuto la crescita dell'industria e dell'urbanesimo. Proprio in questa regione si trovano due megalopoli: quella atlantica, che si estende da Washington a Boston e accentra oltre 45 milioni di persone, e quella dei Grandi Laghi, che fa capo a Detroit e Chicago e accoglie 25 milioni di individui.

Un'altra megalopoli è in formazione sulla costa del Pacifico attorno a Los Angeles e San Francisco, in California. Questo Stato, insieme alla Florida, ha registrato negli ultimi quarant'anni una forte crescita di popolazione.

Il fatto è che gli americani sono un popolo molto mobile, pronto a spostarsi là dove nuove iniziative economiche (come nel caso della California) o anche condizioni ambientali migliori (come la Florida) offrono una vita migliore. Negli USA non ci si sposta solo da est a ovest, da nord a sud, da Stato a Stato, ma anche da città a città, da quartiere a quartiere: è stato calcolato che in media una famiglia statunitense cambia casa ogni cinque anni.

Gli Stati del Nord-Est sono quelli dove si concentra la maggior parte delle industrie, ma negli ultimi anni sono emersi nuovi poli industriali che hanno agito da calamita sulla popolazione come per esempio la California (soprattutto settore elettronico) e il Texas (settore petrolchimico). Nel resto del Paese mancano città e industrie, ma i centri urbani sono in genere medio-piccoli, gli impianti industriali non sono concentrati e gli spazi occupati dall'agricoltura e dall'allevamento sono più ampi.


ECONOMIA


Gli Stati Uniti godono di un tenore di vita che è tra i più alti del mondo (se non il più alto). Il reddito pro capite è molto più alto di quello italiano e la popolazione americana è quella che "consuma" più alimenti, vestiti, automobili, divertimenti. Basti pensare che il Nordamerica con il 6% della popolazione mondiale consuma annualmente oltre il 30% delle risorse mondiali, dai prodotti alimentari al petrolio, ai beni industriali. Anche i servizi sociali (ospedali, scuole, etc) sono in media di un buon livello.

Il settore economico più importante è ormai il terziario; l'industria è solida, potente tecnologicamente avanzata; l'agricoltura occupa pochissimi lavoratori, ma è moderna e fornisce una produzione che eccede di molto i bisogni interni, alimentando così forti esportazioni.

Negli USA ha un peso notevole l'allevamento, specie quello bovino, diffuso nelle regioni settentrionali e occidentali. L'area agricola si può dividere in grandi fasce (belts) a seconda della coltura prevalente. Ciò che caratterizza l'agricoltura americana è la sua modernità: macchinari, fertilizzanti chimici, impianti d'irrigazione, magazzini superattrezzati sono diffusi ovunque.

La ricchezza di risorse minerarie ed energetiche ha favorito la crescita dell'industria, che, insieme a quella giapponese, è la più importante del mondo per quantità di merci prodotte e per qualità di livello tecnologico. L'area più industrializzata è, come già detto, quella compresa tra i Grandi Laghi e l'Atlantico: qui si trovano tutti i settori, dalla siderurgia al meccanico, dall'elettronica all'alimentare. Nella zona industriale affacciata sul Golfo del Messico ha avuto grande importanza il settore petrolchimico, chimico e meccanico, che sfrutta la ricchezza di fonti energetiche della regione. Sulla costa del Pacifico, in particolare in California, si sono insediate, oltre alle tradizionali industrie alimentari, quelle aeronautiche e soprattutto quelle elettroniche (Silicon Valley).

Insomma gli USA si possono considerare in tutti i sensi una superpotenza (non solo in campo economico).

Infine, come aziende importantissime per l'economia statunitense ci sono le multinazionali, che fanno sempre parlare di fenomeni di neocolonialismo e di sfruttamento di paesi sottosviluppati molto più poveri degli USA.



POPOLAZIONE ED ETNIE DIFFERENTI


Che gli USA siano la prima potenza mondiale non si può mettere in dubbio, ma la povertà in mezzo alla ricchezza c'è, anche se si fa poco sentire: sono infatti ben 37 milioni le persone considerate ufficialmente "povere" (il 15% della popolazione).

Sono cinque i gruppi etnici presenti negli Stati Uniti: i Bianchi, i Neri, gli Ispanici, gli Asiatici e gli Amerindi.

I Neri sono trattati peggio rispetto ai Bianchi e il benessere in una famiglia "nera" è ¼ di quella "bianca".

Ma non solo i Neri sono emarginati dalla società, anche gli Ispanici o Latinos, cioè gli immigrati dall'America Latina di lingua snola; gli asiatici (soprattutto vietnamiti) emigrati per le repressioni dei paesi nativi. Infine ci sono gli Amerindi (o Indiani d'America) che sono una netta minoranza (0,5%).

Sono invece ben integrati nella società i discendenti degli immigrati europei (ebrei, italiani, polacchi, slavi, irlandesi) che dalla seconda metà dell'800 fino al 120 sono giunti

negli USA. Molti di loro occupano un posto importante nella società e nella politica e non si sentono più discriminati e criticati dagli americani di origine anglosassone, come un tempo.


GRUPPI ETNICI

POPOLAZIONE (milioni)

PERCENTUALE

BIANCHI

NERI

ISPANICI

ASIATICI

AMERINDI


30,2

12,5

3,8

1,4



5,1

1,5

0,5

STATUNITENSI





POLITICA


Gli USA  hanno un governo federale democratico. In questo sistema politico i singoli stati hanno ampi margini di autonomia. Il governo federale, per esempio, non svolge alcun ruolo nell'istruzione né nello sviluppo urbano.

Problemi politici principali. Criminalità, razzismo e povertà.

Per 20 anni il tasso di criminalità è salito. Allo stesso tempo una parte delle città ha dovuto affrontare crescenti problemi sociali. La comunità nera, che costituisce il 60% dei residenti nei distretti più poveri, è quella che ha i problemi maggiori. Sia il tasso di criminalità sia il numero delle vittime di crimini sono più elevati nella comunità nera che in qualunque altra comunità.

Nei prossimi 10 anni sarà decisivo per gli Stati Uniti trovare un modo per rinnovare le città dove vivono i più poveri. Qualora questo obiettivo non venisse raggiunto, il paese rischia di non liberarsi mai dal malcontento di una parte della popolazione.


Salute. Gli USA stanno combattendo con un sistema sanitario i cui costi sono in aumento a un ritmo più rapido  di quanto i bilanci pubblici o privati possano tollerare, e che fornisce servizi non uniformi ai cittadini.

Il costo delle cure sanitarie sta crescendo a una velocità doppia rispetto al resto dell'economia.

L'obiettivo di una recente proposta di legge è quello di rendere gratuite le cure mediche per tutti i cittadini in punti di accesso decentrati.

Vi sono notevoli divergenze su come ciò debba essere finanziato.

Secondo l'opzione favorita dal presidente, gli imprenditori dovrebbero fornire almeno l'80% dei costi sanitari per i propri dipendenti. Verrebbero costituiti enti regionali presso cui tutti, salvo i dipendenti delle società più importanti, potrebbero scegliere fra almeno tre diversi sistemi di previdenza sanitaria.

Un'alternativa, sostenuta da alcuni democratici al Congresso, sarebbe l'adozione del modello canadese, in cui i costi sono coperti dalle imposte dirette.


Politica estera. Nel mondo che si è creato dopo la Guerra fredda, gli USA hanno deciso come e in quali situazioni estendere il proprio enorme potere.

Se aumenteranno le richieste di interventi del personale e della logistica militare americana, ciò non mancherà di avere delle conseguenze interne al paese.

La presidenza Clinton. La vita personale del presidente Clinton è stata oggetto di minuziose inchieste della stampa, durante una serie di azioni legali. Un duro colpo è stato inferto alla presidenza dall'accusa di attività finanziarie scorrette rivolta a Dan Rostenkowski, ura chiave nei tentativi del presidente di far passare il suo programma sanitario al Congresso.


Profilo. In tempi recenti il Partito repubblicano ha avuto la presidenza e il Partito democratico ha dominato il Congresso. L'elezione di Bill Clinton alla presidenza, alla fine del 1992, è stata vista come la possibile fine della frizione fra potere esecutivo e potere legislativo. Il potere del Congresso, però, è ormai tale che la sua importanza, per gli affari interni, non è minore di quella del presidente.

Negli Anni '50-'60 alcune delle decisioni più importanti per il paese sono state prese in effetti dalla Corte suprema. I maggiori problemi legali, però, come la fine delle discriminazioni razziali, sono stati già risolti parecchio tempo fa, e la Corte oggi si sta ritirando su posizioni meno determinanti nella politica degli USA.

Tra i due partiti principali continua a sussistere un consenso di fondo sulla politica economica ed estera.



COOPERAZIONE


In rapporto ai propri mezzi, gli USA non forniscono grandi aiuti, e quelli che forniscono sono continuamente oggetto di discussione al Congresso.

La parte del leone va a Israele e all'Egitto, sebbene recentemente vi siano stati importanti contributi rivolti ai paesi dell'ex URSS e dell'Europa orientale.



TURISMO


Il turismo è un'importante industria, che deve provvedere alla crescente domanda sia da parte dei visitatori esteri sia degli stessi americani.

Il numero di visitatori d'oltremare è raddoppiato negli ultimi 15 anni, come conseguenza della relativa debolezza del dollaro e della liberalizzazione delle tariffe aeree. Il turismo interno si è sviluppato altrettanto velocemente, con il crescere dei redditi. Nel 1993, sono stati realizzati, all'interno degli USA, oltre due miliardi di viaggi.

Le principali destinazioni turistiche includono DisneyWorld in Florida, più di 20 milioni di visitatori ogni anno, le cascate del Niagara, Las Vegas, le città di New York, San Francisco, Los Angeles e Hollywood, il Gran Canyon, Atlantic City e Washington.

Tutti gli Stati hanno le loro attrazioni, comunque interessanti, e i turisti hanno l'imbarazzo della scelta.

Il turismo crea molti posti di lavoro, specie nelle aree dove l'industria è in declino, come quelle di nord-est.

La rapida espansione del turismo ha comportato anche alcuni problemi, in particolare nei 376 parchi e siti gestiti dal National Parks Service (NPS). Dal 1970, il numero dei visitatori è più che raddoppiato, fino a raggiungere la cifra record di 275 milioni nel 1992.

Nel tentativo di ridurre la pressione, sulle aree più frequentate, i territori gestiti dall'NPS sono raddoppiati dal 1976, e oggi si estendono per 328.000 kmq.

Anche così, il traffico di auto nello Yellowstone Park è congestionato e c'è una lista di attesa di sette anni per una gita in zattera lungo il Grand Canyon.

COMUNICAZIONI


Un ampio sistema fluviale, come quello del Mississippi-Missouri, ha fornito già nei tempi passati una comoda rete di trasporti. Oggi gli USA dispongono della rete di trasporti aerei interni più economica e più capillare del mondo, e di un ottimo sistema di autostrade interstatali.

La rete ferroviaria, secondo lo standard europeo, non è molto sviluppata e serve soprattutto al trasporto delle merci.

Da quando Henry Ford ha iniziato la produzione di massa delle automobili a Detroit, circa 90 anni fa, gli americani si sono spostati con le loro automobili. Nel 1919 Ford vendette un milione di auto: oggi negli USA circolano quasi 250 milioni di automobili. Molte città, come Los Angeles, dipendono, di fatto, dalle auto. Gli USA da soli rappresentano la metà del traffico automobilistico del mondo. Il basso prezzo della benzina è in buona parte la causa di questo enorme sviluppo.

Sul lungo periodo, la possibilità di dover dipendere dalle importazioni di petrolio, col progressivo esaurirsi delle riserve interne, potrebbe obbligare ad assumere un diverso atteggiamento nei riguardi delle auto.



MEZZI DI INFORMAZIONE


I cosiddetti mass media sono un fenomeno nato negli USA. Nessun'altra società al mondo ha mai avuto qualcosa di simile alla rete televisiva americana.

E nessuna società si è così facilmente adattata al mondo della TV a molti canali: sono comuni le case in cui si possono ricevere 50 o più canali. I giornali, invece, stanno affrontando tempi difficili. Con poche eccezioni i giornali sono di tipo locale, non nazionale.

Hanno in genere un prezzo molto basso e le loro entrate derivano per lo più dalla pubblicità. Questo settore è sempre più minacciato dalla TV via cavo e da altri mezzi. Molte società stanno esaminando le opportunità multimediali, e investono nelle nuove tecnologie per fornire notizie in linea, informazioni e altri servizi.



ASSISTENZA SANITARIA


Il sistema sanitario americano presenta enormi disparità. Da un lato, vengono fornite cure sofisticate a chi dispone di un'assicurazione (in genere ata dal datore di lavoro). Il Texas Medical Center di Houston, il centro di medicina che dispone della tecnologia più avanzata, ha un bilancio equivalente a quello di una piccola nazione.

D'altro canto, le statistiche sulla mortalità infantile in certe aree del paese sono a livelli quasi africani.

In parte anche per porre rimedio a queste disparità, la riforma sanitaria è al centro del dibattito politico.

La riforma è urgente, anche perché i costi delle cure mediche sono aumentati in modo vertiginoso: il settore sanitario oggi rappresenta quasi un ottavo del totale dell'economia del paese.



REDDITO


Tra il 1945 e il 1973, tutti i settori della popolazione sono diventati più ricchi. Da allora, però, si è manifestata un nuova tendenza. Chi ha terminato

le scuole superiori ha visto il proprio tenore di vita crescere, mentre gli altri non hanno visto alcun miglioramento per un'intera generazione. In un modo mai visto da oltre 50 anni, "l'effetto istruzione" sta portando a notevoli divisioni di classe.



CLIMA


Dato che occupano quasi un intero continente, che si estende dall'Atlantico al Pacifico, dall'Alaska alle Hawaii, gli Stati Uniti presentano una vasta gamma di condizioni climatiche. La temperatura media annua varia da 29 ºC in Florida a -l3 ºC in Alaska. Salvo che nel New England, in Alaska e nelle zone di nordovest sul Pacifico, le temperature estive sono più elevate che in Europa. Le estati nel sud sono umide; nel sud-ovest, invece, sono secche. Gli inverni sono particolarmente rigidi sulle montagne, nelle pianure a ovest e nel Midwest, dove i Grandi Laghi spesso gelano.

Le regioni atlantiche del nord-est possono subire forti nevicate da novembre ad aprile. Le condizioni atmosferiche di alcune zone degli Stati Uniti hanno spesso manifestazioni drammatiche: sono frequenti, infatti, tornado, cicloni, inondazioni, tempeste e siccità.



AMBIENTE


Sebbene gli Stati Uniti si siano convertiti presto all'ecologia, su certi problemi sono stati superati

da paesi come la Germania. Gli imballi di plastica

dei prodotti alimentari si accumulano in quantità inimmaginabili, e molte autovetture sono delle vere mangia-benzina.

Il movimento ambientalista ha incontrato però contrasti politici in una misura che non si è verificata altrove. Le misure protettive richiedono necessariamente la regolamentazione delle attività

di mercato: negli USA questo tipo di interventi trova sempre una notevole opposizione. I monti del West sono un campo di battaglia tra chi vuole conservarne

la bellezza e coloro che desiderano sfruttarli in modo "ragionevole", cosa che spesso significa dare mano libera ai minatori e ai proprietari dei ranch. Nelle scuole vengono comunque impartite lezioni sui problemi ambientali.



AFFARI ESTERI


L'atteggiamento degli USA negli affari internazionali è determinato da due fatti. Primo, sono protetti dal resto del modo da due grandi oceani. Secondo, non sono mai sorti problemi con gli stati immediatamente confinanti, Canada e Messico.

Di conseguenza, per la maggior parte della loro storia gli USA hanno potuto scegliere quanto e come farsi coinvolgere negli affari degli altri. Per la maggior parte della prima metà del secolo XX essi hanno seguito una politica di isolamento, e sono entrati con riluttanza nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. Dopo il 1945, però, l'atteggiamento degli USA in politica estera è cambiato. Le Nazioni Unite hanno aperto la loro sede a New York, e gli USA hanno un seggio nel Consiglio di Sicurezza. Come guida di una delle parti coinvolta nel conflitto fra democrazia e comunismo, gli USA hanno cooperato nella realizzazione della NATO, e hanno poi svolto un ruolo molto attivo nella difesa dell'Europa occidentale. Per gli USA la Guerra fredda ha avuto pesanti conseguenze, specie nei conflitti in Corea e nel Vietnam. Dopo la sconfitta in Vietnam, gli USA si sono astenuti, per oltre dieci anni, da qualunque intervento militare. Hanno invece promosso l'azione diplomatica, cogliendo particolari successi in Cina e in Medio Oriente, e sostenendo gli oppositori dei governi di sinistra nei paesi in via di sviluppo, come in Nicaragua.

Il collasso del blocco orientale, dopo il 1989, ha riacceso il dibattito sulla politica estera da adottare. In certi momenti, agli inizi degli Anni '90, è sembrato che potessero assumere il ruolo di "poliziotto del mondo", e in questo senso potrebbero essere interpretati gli interventi in Kuwait e in Somalia. Però, come i successivi problemi sorti in Somalia hanno dimostrato (e come ha confermato la mancanza di una chiara politica in Bosnia e ad Haiti), gli USA sono ancora incerti sul proprio ruolo nel mondo post-Guerra fredda.



RISORSE


Gli Stati Uniti hanno abbondanza di risorse naturali, incluso il petrolio, sebbene al netto risultino importatori di petrolio. Negli stati occidentali esistono enormi riserve di carbone (per la maggior parte le miniere sono a cielo aperto) e ci sono sostanziosi giacimenti minerari nelle montagne.

Il timore di rischi ambientali ha impedito lo sviluppo di nuove centrali nucleari dopo l'incidente avvenuto a Three Mile Islands nel 1979. Gli ambientalisti hanno anche costretto l'industria del legname a ritirarsi dai boschi del nordovest sul Pacifico, specie dallo stato

di Washington. L'industria del legname si è trasferita verso sud, dove grandi boschi di conifere vengono "mietuti" come campi di grano. In passato sono state costruite centrali idroelettriche; oggi l'energia prodotta in questo modo viene importata dal Canada.

A confronto con l'Europa occidentale gli USA non sono coltivati intensivamente. Le grandi dimensioni delle fattorie nel Midwest e nel West hanno permesso un'agricoltura e un allevamento impostati sul modello del "minimo sforzo per il massimo risultato".

Ecco le riserve naturali del paese elencate in ordine di importanza: Fosfati, Gesso, Petrolio, Zolfo, Piombo, Zinco, Rame, Oro.



ISTRUZIONE


L'istruzione negli Stati Uniti è di competenza dei governi dei vari stati. Alcuni rapporti recenti hanno criticato il livello dell'istruzione secondaria: tuttavia, tutti concordano sul fatto che le università sono scuole di ottimo livello.

L'istruzione privata è un settore in rapido sviluppo. Sebbene il numero di allievi delle scuole private non sembri essere cresciuto di molto nelle ultime generazioni, non è proprio così. Mentre il numero di scuole cattoliche è diminuito, al loro posto sono state create molte scuole non confessionali a amento.

Il grado di alfabetizzazione è del 91%.


CRIMINALITÀ


Gli Stati Uniti stanno subendo da vent'anni gli effetti di un'ondata criminale. Gli atti di violenza, specie gli omicidi, sono molto più comuni che in altri paesi. Ciò avviene anche nelle aree relativamente periferiche del paese. Seattle, per esempio, che secondo lo standard USA è una città pacifica, ha un numero di assassini sette volte maggiore di quello di Birmingham, in Inghilterra. Anche il numero di carcerati per droga negli USA è molto superiore a quello della maggior parte dei paesi occidentali, e le condizioni in cui vivono sono peggiori. La pena di morte è ritornata pesantemente alla ribalta dopo

gli Anni '80, specialmente nel sud. Il Texas è lo stato in cui viene eseguito il maggior numero di esecuzioni: molti degli stati liberali del nord, invece, hanno abolito la pena capitale.



DIFESA


L'enorme complesso militare e industriale degli USA risale agli anni seguiti al 1945. Prima di allora le forze armate erano poco numerose, mal equigiate e venivano rapidamente smantellate alla fine di una guerra. Le spese per la difesa hanno avuto tre picchi dopo il 1945: negli Anni '50 durante la Guerra di Corea, durante la Guerra del Vietnam (1963-73), e fra il 1979 e il 1986.

Nel 1990, la fine della Guerra fredda e la necessità di ridurre il deficit del bilancio hanno prodotto un calo delle spese per la difesa. In termini reali sono oggi al livello del 1945. Ciò ha provocato un effetto collaterale non previsto ma problematico. Le forze armate sono il settore in cui i neri hanno trovato le migliori opportunità per raggiungere posizioni importanti. Con la riduzione delle forze militari, si riducono anche le opportunità di avanzamento dei neri americani.



CRONOLOGIA


All'inizio del secolo XVII, coloni britannici cominciarono a insediarsi sulle coste orientali. Dopo una guerra contro la Gran Bretagna (1775-l781), l'indipendenza delle 13 colonie fu riconosciuta.

La Costituzione del 1787 riunì gli stati originari negli Stati Uniti d'America. Il secolo XIX vide una serie di conflitti in cui gli indiani americani vennero in gran parte sterminati e privati dei loro territori.


1917 Gli USA Entrano nella Prima guerra mondiale.

1929 Crollo della Borsa di New York e conseguente forte depressione economica.

1941 Attacco giapponese su Pearl Harbor. Gli USA entrano nella Seconda guerra mondiale.

1950-l953 Guerra di Corea.

1954 La Corte Suprema dichiara incostituzionale la discriminazione razziale nelle scuole. I neri iniziano una camna di disobbedienza civile per ottenere i loro diritti costituzionali.

1959 L'Alaska e le Hawaii divengono 49º e 50º stato degli USA.

1961 John F. Kennedy viene eletto presidente. Promette aiuti ai sudvietnamiti.

Deterioramento dei rapporti con Cuba; viene respinta un'invasione alla Baia dei Porci, appoggiata dagli USA.

1962 Scoperta di una base missilistica sovietica a Cuba: serio pericolo di guerra con l'URSS, poi scongiurato.

1963 Novembre: assassinio di Kennedy. Lyndon B. Johnson diviene presidente. Si cominciano ad avvertire nell'economia gli effetti degli aumenti delle spese per la difesa e delle spese sociali.

1964 Maggior coinvolgimento degli USA nel Vietnam. La legge sui Diritti civili garantisce parità costituzionale ai neri.

1968 Assassinio di Martin Luther King.

1969 Richard Nixon, repubblicano, diventa presidente. Cresce l'opposizione pubblica alla guerra nel Vietnam.

1972 Rielezione di Nixon. Il presidente compie una storica visita in Cina. Migliorano anche le relazioni con l'URSS.

1973 Ritiro delle truppe USA dal Vietnam. I caduti americani sono stati 58.000.

1974 Agosto: Nixon si dimette a causa dello "scandalo del Watergate": si scopre che membri del suo "team" elettorale avevano compiuto un'intrusione nel quartier generale democratico. Gli succede il vicepresidente Gerald Ford.

1976 Il democratico Jimmy sectiuner viene eletto presidente.

1978 Conclusione dell'accordo di Camp David fra Egitto e Israele, favorito dagli USA.

1979 Cattura di molti ostaggi americani a Teheran, nell'Iran.

1980 Ronald Reagan vince le elezioni presidenziali per i repubblicani. Adotta una dura politica estera anticomunista.

1983 Invasione militare di Grenada.

1985 Raid aerei di rappresaglia su città libiche. Miglioramento dei rapporti con l'URSS; primo di tre summit fra Reagan e Mikhail Gorbaciov.

1986 Rivelazioni sullo scandalo Iran-Contra.

1987 Firma del trattato intermedio sulle armi nucleari (INFT) fra USA e URSS.

1988 Il repubblicano George Bush, vicepresidente sotto Reagan, sconge il democratico Michael Dukakis.

1989 Invio di 23.000 soldati a Panama, per rovesciare il governo e arrestare il generale Noriega accusato di traffici di droga, condannato dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

1990 Normalizzazione dei rapporti con il Nicaragua, dopo la sconfitta del governo sandinista alle elezioni. Gli USA e altre sei nazioni concordano aiuti all'URSS per finanziare il passaggio al libero mercato. Gli USA assumono un ruolo guida nell'opposizione all'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq. La NATO e il Patto di Varsavia firmano un trattato sulle armi convenzionali in Europa.

1991 Gennaio: operazione Desert Storm contro l'Iraq. Le forze multinazionali comprendono 43.000 soldati USA. URSS e USA firmano il trattato START per la riduzione delle armi nucleari.

Disordini a Los Angeles e in altre città, che mettono in evidenza il disagio della gioventù nera. Il summit fra Bush ed Eltsin porta ad altre riduzioni degli armamenti. Il democratico Bill Clinton vince le elezioni su Bush.

1993 Gli USA partecipano al bombardamento selettivo di postazioni missilistiche in Iraq.

24.000 soldati americani vengono inviati in Somalia come parte delle forze ONU. Riduzione del deficit di bilancio e riforma sanitaria sono gli obiettivi principali della nuova amministrazione Clinton.

Gli USA ritirano le loro truppe dalla Somalia.

1994 La legislazione per modificare il sistema sanitario, uno dei punti di forza della politica interna di Clinton, viene respinta dal Congresso. Una pressante camna di stampa insinua sospetti di irregolarità contabili e di illeciti finanziamenti  alle camne elettorali di Clinton. Il senato delibera all'unanimità l'avvio di udienze conoscitive sull'affare Whitewater (una società immobiliare in bancarotta). Paula Jones, ex impiegata dell'Arkansas, accusa il presidente di molestie sessuali.

1995 Lo stato del Mississippi vota all'unanimità per dichiarare fuorilegge la schiavitù approvando la ratifica del 13º emendamento della costituzione federale, 130 anni dopo la sua stesura. Lo stato di New York approva la reintroduzione della pena di morte: 38 voti a favore, 10 contrari. Riprese le relazioni diplomatiche con il Vietnam. La camera dei rappresentanti respinge la proposta di alleggerire l'embargo di medicinali e alimentari verso Cuba. In un attentato a Oklahoma City, una bomba uccide 168 persone: è il più grave incidente terroristico mai avvenuto negli Stati Uniti.

1996 La spaccatura tra Clinton e il Congresso sui problemi di bilancio (che già in precedenza ha portato a una serrata del governo) si risolve temporaneamente in un accordo.

Bill Clinton viene rieletto presidente.

1997 Cade un enorme palazzo ad Oklahoma City: indagini su costruzioni abusive.

1998 Scandalo di Clinton, si scopre un nuovo scandalo di molestie sessuali con Monica Lewinsky

1999 La città di Phoenix, capitale dell'Arizona è la prima ad avere più della metà della popolazione attiva lavoratrice in casa col personal computer grazie ad Internet.

Molta paura il 31 dicembre per il cambio della data, anche se il cosiddetto "Millennium bug" non ha provocato danni di grossa entità e rilevazione.

Successore di Clinton alle elezioni presidenziali è il repubblicano George Bush jr che ha battuto la concorrenza dello sfidante democratico Al Gore, già vicepresidente al tempo del governo Clinton.





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