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SOCIOLOGIA GENERALE - UNIVERSITA' DI MESSINA - SEDE DI LOCRI - famiglia monogamica complessa

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LEZIONE N. 13 DEL 30/11/05


APUNTI DI "SOCIOLOGIA GENERALE"

Prof. Carmelo CARABETTA


UNIVERSITA' DI MESSINA - SEDE DI LOCRI



Abbiamo iniziato il discorso sulla famiglia, abbiamo detto ke la f. è un elemento ke si evolve costantemente, per cui nessuno di voi si immagini ke la famiglia ke conosce è stata sempre così nel corso dei secoli. Chi è stato presente già sa che all'origine la famiglia non esisteva, ovvero esisteva un'aggregazione umana disordinata, tipo orda, dove vigeva il comunismo sessuale.

Lo stesso termine famiglia, che noi utilizziamo in riferimento a quell'epoca è un termine abusato, xkè gli studiosi lo utilizzano per includere chi aveva diritto e chi veniva escluso dai rapporti sessuali. Il termine famiglia è un termine relativamente decente, pare che derivi dalla lingua degli "osci", popolo degli osci trovatevelo sulla cartina dell'atlante geografico-storico e vedete dove era posizionato. Era un popolo italico comunque, questo popolo usava il termine "famel", che indicava servo o schiavo. Lo stesso termine con la stessa radice diventa famelus presso i latini, che lo usano con la stessa significanza. Diventa poi "famiglia" presso i romani che lo usano all'interno di alcune disposizioni testamentarie x rappresentare il patrimonio che viene lasciato in eredità ai li. Il termine famigli quindi sta a significare un patrimonio, e per patrimonio intendo rappresentare un universo composto da beni immobili terreni, da beni mobili pecore, muli, case e per di più persone che cadono sotto la giurisdizione del pater familias. Quindi sia servi, sia schiavi, sia fratelli che sorelle. Questo termine viene usato successivamente e si evolve nella sua significanza, per cui noi con il termine famiglia intendiamo due persone adulte di sesso diverso che sono sposate e che collaborano al reciproco mantenimento. Questa famiglia si evolve, parte dal primo stadio che è la prima forma di famiglia all'interno dello stato selvaggio e si evolve poi passando attraverso altre forme di famiglia che sono: la famiglia consanguinea, la famiglia punalua, la f. sindasmiana, la f.di coppia, la f. patriarcale e la f. monogamica. La famiglia monogamica è l'ultimo stadio, però la f. monogamica alla quale io faccio riferimento si evolve a sua volta. Non è la f. monogamica che voi conoscete. La f. monogamica nucleare, o elementare o biologica che include solo due persone adulte e qualche lio.



In termini generali poi quando si parla come sociologi, si fa riferimento alla maggioranza, tutte le minoranze poi vengono analizzate come sotto sistemi, ma il sistema principale è quello della f. monogamica con due persone adulte sposate e qualche lio, secondo quella che è la concezione classica della definizione. Quale è la differenza tra le famiglie arcaiche, le prime famiglie e le famiglie che si evolvono dopo il patriarcato? Fino a quando esistono le società matrilineari, cioè che fanno riferimento alla donna come capostipite, noi abbiamo il potere delle donne, le donne comandano e gli uomini ubbidiscono, le donne gestiscono i rituali, le donne si creano le divinità, gestiscono gli affari pubblici, decidono se fare o non fare una guerra contro la tribù vicina, la donna decide se il lio si può o non si può sposare. La donna decide tutto ciò che successivamente diventerà prerogativa maschile. E perché comandava la donna? Perché si pensava che l'uomo non partecipasse alla procreazione dei li. E quand'è che l'uomo si rende conto? Circa 8.500 anni fa. Nella Mesopotamia (attuale Iran ed Iraq) dove c'era una grandissima civiltà. Una delle prime civiltà, lì non era tutto bosco e deserto, lì c'erano le migliori foreste, che gli uomini hanno distrutto, lì si sono resi conto che l'uomo aveva una grande funzione nella riproduzione umana, e scoperta la funzione fallica, l'uomo si appropria del potere. La donna in questo momento conosce il primo momento di sudditanza, di sofferenza, nell'ambito delle case che si costruivano veniva predisposta una parte da destinare soltanto alle donne, il gineceo (saggi comportamenti di quella gente oggi si è smarrito ogni senso di dignità). Quindi la donna viene confinata nel gineceo, che era un luogo di punizione, di estraniazione dalla vita sociale, perché l'uomo dice Sant'Agostino quasi che aveva paura delle donne, e aveva legittimo diritto di avere paura. Dunque tutto un sistema culturale da quel momento in poi procede criminalizzando e depotenziando i meriti delle donne, ma non è stato un bene per l'umanità perché si è esclusa la maggior parte dell'umanità dalla possibilità di dare un aiuto alla crescita e al progresso dell'umanità. Non è che noi diciamo perchè è stato un bene xkè la donna è stata posizionata lì per fare i li e allevare gli stessi, perché noi in questi ultimi 60/70 anni abbiamo fatto più progressi di quanti ne ha fatti l'umanità nel corso di tutta la storia dell'uomo.

Perché da una parte abbiamo avuto la libera circolazione delle persone, x cui io sono bravo e vado in America, e viceversa, quindi lo scambio e l'incontro tra le persone produce una possibilità di crescita che non ha minimamente misura. La commistione di più idee produce sempre una terza idea. Quindi il fatto di escludere una parte dell'umanità per sottometterla ed emarginarla, per vessarla, non è vantaggioso per l'umanità, oppure può essere vantaggioso per un gruppo, ma la massa non è il gruppo, la massa è l'universo. Quindi noi abbiamo un universo Italia, che richiede l'impegno attivo di tutte le risorse capaci e le risorse capaci non hanno genere, può essere genere maschile o femminile. Questo vi serve per capire che quando sentite parlare in maniera acritica molte persone che esaltano quelli che sono i meriti delle donne e depotenziano i meriti degli uomini o viceversa, allora non è affatto vero che noi come società abbiamo avuto il potere degli uomini che è stato peggiore di quello delle donne, perché c'è stata un'alternanza di potere. Noi facciamo riferimento al potere maschile che si riproduce all'interno di alcune società. Vedete l'islamismo, quello che succede in Iran e in Iraq e nell'Unione Sovietica, quello che succedeva in tanti stati. Abbiamo una forma di potere che è il potere democratico, vedete quello che succede negli Stati Uniti d'America, vedete quello che succede in Italia. Certo ci sono tante situazioni che sono negative. Il fatto della violenza sessuale, quella violenza estrema, che si fa con la forza brutale, perché per violenza si include anche che all'interno dell'ufficio Carla dice al suo autista vieni che ti offro una pizza e poi se lo porta a letto, perché adesso non si parla di violenza sessuale solo in termini maschili. Una mia alunna ha fatto la tesi sulle violenze sessuali, ed è ormai considerata una violenza mista basta vedere i giornali. Certo la violenza che fa l'extra-comunitario che aspetta la ragazza che scende dall'autobus e la prende lì in maniera brutale, animalesca quella violenza va arginata, tutte le violenze vanno arginate ma quella in modo particolare, perché quella passa attraverso la violenza totale che si esercita, la traumatizza una persona. Il fatto che io possa dire ad una andiamo a pranzo, andiamo a letto questa è una forma che esalta piuttosto la grandezza del destinatario della richiesta. La mortificazione è quando comincio a mettere le mani addosso, uso un linguaggio non conforme agli standard del linguaggio civile e allora lì c'è l'offesa. Ma quando uno fa un'offerta o una richiesta quello indirettamente sulla base del linguaggio diretto o indiretto afferma la vostra simpatia, la vostra grandezza, la vostra beltà. Ecco non è che una richiesta è sempre sinonimo di una violenza. La violenza è una cosa ben diversa, passa attraverso una insistenza mortificante che lì deve essere arginata.

Allora si afferma il potere degli uomini comunque si consolida attraverso un sistema culturale che condanna le donne a portare la croce in sostituzione della croce che l'uomo aveva portato comunque per tanti millenni. La portava il cireneo ma prima di lui la portava Gesù.

E allora la religione cattolica si crea la storia di Adamo ed Eva che lo conduce a peccare. La mitologia crea un sistema di criminalizzazione quasi analogo: alla donna (Pandora) viene dato una vaso dal quale si riversano le disgrazie che adesso ci interessano e ci toccano.

Tutti i filosofi poi cominciano a teorizzare la grandezza dell'uomo e la pochezza della donna, l'uomo rappresenta il bene e la donna il male, l'uomo l'intelligenza e la donna l'ignoranza. Aristotele, Eraclito, tutti. Il Corano scrive :"La grandezza della donna è il silenzio".

San Tommaso teorizzava l'inferiorità della donna anche per quanto riguarda l'anima, quindi per affermare la grandezza di un qualcosa, bisogna affermare una sistema culturale di supporto, in questo senso si è fatta tutta una letteratura, che andava ad enfatizzare la grandezza dell'uomo e ad impoverire la grandezza della donna.

La situazione si è verificata in maniera favorevole per la donna dal 600 in poi, anche se nel medio evo e un po' prima era stato il momento peggiore.

Scrive   agopint manukiani in quel periodo le donne anche per potere mangiare dovevano essere autorizzate dai mariti. In Germania l'alimentazione delle donne era talmente esigua che le ragazze quando nascevano andavano incontro alla rottura delle anche all'altezza dell'inguine per consentirle di potere partorire senza morire al primo parto. Manukiani sostiene che la donna x andare in chiesa deve chiedere il permesso al marito, quindi ciò che per voi è naturalissimo era prima una concessione e le donne hanno attraversato un periodo buoi nella storia e si sono emancipate solo successivamente.

Tra il 600/700 la chiesa attiva un comportamento dopo il concilio di Trento di limitazione dei rapporti uomo/donna, a prima vista questa visione della chiesa può essere decodificata in maniera negativa però alla chiesa va riconosciuto il merito di avere creato una certa democrazia affettiva, e di avere rivalutato la donna, perché se c'è la democrazia affettiva è ovvio che sono tutti e due paritari. Si supera il concetto dei matrimoni combinati che da noi sopravvive fino agli anni 50 anche se non era diffusissimo sopravviveva. La limitazione degli spazi per cui gli uomini stavano da una parte e le donne dall'altra, i rapporti sessuali per la prima volta nella storia grazie al concilio di Tento e all'affermazione del tribunale della Santa inquisizione, perché la contro riforma inserisce momenti di coercizione che sono sia di tipo ideologico che di tipo strumentale. Sul piano ideologico la sessualità viene vista come il massimo dei peccati, le donne dovevano accettare i rapporti sessuali come un dovere coniugale e dovevano cercare di pregare durante il rapporto per sottrarsi alla possibilità del peccato. Quindi come vedete siamo in una stagione che vi esclude e però immaginate la condizione che vivevano le donne, erano intimorite da un'ideologia religiosa che era spietata, però quell'ideologia era funzionale al recupero di un minimo di moralità, perché molte erano le donne che morivano perché cercavano di procurarsi l'aborto, molti i bambini portati ai brefotrofi, e quindi c'era un momento di immoralità che passava attraverso una forma di vita quasi anarchica, senza il rispetto delle regole. E adesso siccome gli spazi sono divisi e le donne desiderano gli uomini e gli uomini desiderano le donne, si crea sulla base di questo desiderio un potenziamento della spiritualità delle persone, si afferma il desiderio che porta ad idealizzare una persona e nasce così l'amore romantico, oggi l'amore romantico non esiste più. La vostra è una società desentimentalizzata, ci si vede con Nicola, con Giuseppe etc, e poi con Pancrazio con Osvaldo etc e quindi ci si porta ad una assuefazione di questi rapporti che depotenziano in maniera sempre più progressiva la parte spirituale-sentimentale. Quindi nasce l'amore romantico, ma l'amore romantico include anche il corteggiamento. E che cosa è il corteggiamento?

La società nella quale noi viviamo è la società dell'immediato, del presto e tutto.

La società nella quale noi viviamo non include le tappe che conoscevano quelli che ci hanno preceduto. Quelli che ci hanno preceduto si corteggiavano, poi si fidanzavano, poi si sposavano.quale è il senso e il valore di queste tappe che adesso noi abbiamo emarginato e che noi riteniamo come un'inutile perdita di tempo tanto poi si arriva sempre lì.

Quale è il valore secondo voi? Il valore era quello di creare un processo di idealizzazione che affermava la presenza dell'altro come unico e particolare ed insostituibile, Robert Pulè in un suo libro "contro il matrimonio" scrive per amare bisogna avere la capacità di prolungare il desiderio.

Il desiderio non era di tipo strumentale, non era costruito questo prolungamento, ma era l'organizzazione sociale ideologica del tempo che impediva i contatti prima del dovuto. Allora questi contatti potevano avvenire solo sulla base di un regolare matrimonio, ciò non di meno esistevano anche i rapporti furtivi, perché scrive la sociologa Chiara Saraceno era impossibile e non era ammesso che i giovani si vedessero prima del matrimonio, però molti erano i bambini che nascevano settimini.

Il rapporto che oggi esiste brucia tute le tappe. Io durante il corteggiamento incomincio a pensare, ad immaginare, attraverso il fidanzamento continuo ad amplificare questo processo di fantasia, che mi porta ad idealizzare il partner, ad attaccarmi al partner, a ritenere il partner come la persona migliore, insostituibile in questo mondo. E questo ci porta ad innamorarci.

Se voi vi mettete anche con l'ultimo sgorbio del mondo e vi ponete su una lunghezza d'onda del genere, avendo la capacità e anche il buon senso di differire la gratificazione del desiderio voi riuscirete a costruire una storia d'amore degna della migliore letteratura.

Il possesso e la gratificazione produce insofferenza (Maslow il libro è "Motivazioni e personalità").

E abbiamo parlato di democrazia affettiva, perché democrazia affettiva? Perché l'uomo corteggia una persona, la quale persona è lì, autonoma ed indipendente che può dire sia si e sia no. Nei secoli precedenti avrebbe dovuto dire sì, sulla base di un'interferenza di tipo parentale che desiderava affermare un matrimonio come possibile crescita del patrimonio e del potere. Avete capito?

La democrazia affettiva quindi se da alla donna la possibilità di dire si o no, indirettamente che cosa comporta? Un riconoscimento di autonomia di potere che alla donna era stato legato, per 7/8.000 anni. Questo coinvolgimento attivo della donna all'interno delle storie e delle relazioni d'amore che poi portano quasi sempre al matrimonio, comincia a porsi come la base di quella che è la nuova dimensione nella quale la donna incomincia a camminare per affermare quella dignità che la storia le aveva negato. E l'amore romantico propizia poi anche un altro elemento fondamentale: la nascita della famiglia monogamica nucleare. La quale famiglia monogamica nucleare nasce sulla base di una comune condivisione, di un percorso di vita da consumare all'interno della stessa famiglia. Si sposano, si fanno i loro li e vivono in maniera autonoma. La famiglia monogamica però come vi avevo detto prima si evolve, per cui abbiamo accanto alla famiglia tradizionale che è la famiglia monogamica multipla, la famiglia monogamica estesa, e la famiglia monogamica complessa.

Prima della famiglia monogamica nucleare segnatevi:

T    famiglia monogamica estesa;

T    famiglia monogamica multipla;

T    famiglia monogamica complessa;


Quale è la famiglia monogamica multipla? Qualche residuo di famiglia multipla dalle nostre parti si può trovare. Sono quelle famiglie dove esiste una coppia di base, sarebbe la mia famiglia, io e mia moglie, poi può stare nella mia casa mio fratello sposato con sua moglie, ma può stare altresì mio lio con sua moglie. Allora questa è una famiglia multipla mista di tipo orizzontale e di tipo verticale.

Famiglia monogamica multipla mista. Perché multipla -mista? Perché non è solo orizzontale e non è solo verticale. Sarebbe solo verticale se nella mia famiglia stessa e i miei li sposati con le loro mogli, perchè c'è una generazione precedente che è la mia e una generazione successiva che è la loro. È orizzontale perché c'è la famiglia di mio fratello e c'è la famiglia di mio lio, quindi è mista.quindi la famiglia multipla può essere orizzontale, verticale e mista.


Invece la famiglia estesa secondo voi? Se per esempio io sono sposato e convive mia suocera, poi assieme a mia suocera c'è anche la sorella che è handicappata sordo-muta, quindi non sposata, che tipo di famiglia è? Estesa di tipo verticale. Notate che è verticale anche se c'è mio nipote, che è handicappato ed io me lo sono preso a casa. Mentre è orizzontale quando ci sono ure della mia stessa generazione o della generazione di mia moglie.


Quale è invece complessa? Complessa è quella dove ci sono ambedue le tipologie familiari: c'è mio fratello con la moglie, c'è mio lio con la moglie ma c'è anche la suocera che è vedova.


Queste sono le tipologie familiari che praticamente precedono la famiglia monogamica nucleare, perché la famiglia monogamica nucleare è una famiglia completamente slegata dalle reti parentali.

Anche ad Ardore a Stignano e a Gerace, a Siderno si usa che una si sposa e va a vivere col marito per i fatti propri.

Quindi la famiglia monogamica nucleare non è una prerogativa delle grandi aree urbane e metropolitane, ma è anche prerogativa delle aree semiurbane, così come la nostra area geografica.

Allora questi mutamenti familiari che noi abbiamo registrato fin qui, e che ci pongono davanti una famiglia monogamica nucleare e che sembrava capace di resistere a qualsiasi ondata di trasformazioni, in effetti è ampiamente in crisi perché la famiglia monogamica nucleare è stata minata da sistemi culturali che si sono delineati attorno agli anni 20.

Negli anni 20 si affermano due grossi movimenti rivoluzionari: da una parte la rivoluzione dei consumi, perché nasce il consumismo nel 1920 ma si afferma altresì anche la rivoluzione sessuale, è lì che si delinea la prima rivoluzione sessuale e in Italia si può dire che incominciamo a conoscere la stagione della rivoluzione sessuale sul finire degli anni 60. negli anni 60 si inizia a vivere, però raggiunge la sua fase matura negli anni 90 quando si afferma quel troiaio diffuso del quale voi siete anche partecipi. In termini di cultura localistica per gli studi che io sto facendo debbo dire che da queste parti ancora si afferma un certo radicamento a quelli che sono i valori tradizionali, però voi non siete immuni da quelle pressioni culturali che vengono ad interessarvi e a sobillarvi costantemente e insistentemente con l'ausilio dei mezzi di comunicazione di massa.

Perché la nonna signori stava molto bene con domenico, perché anche cristina di fronte che era sposata serenamente anche lei con Peppe, e così via maria giovanna e assuntina, vivevano la stessa condizione, onoravano e rispettavano il marito e mai si immaginavano di doverlo cornificare. Certo qualcuna lo faceva, perché l'arte della cornificazione è sempre esistita però in maniera molto limitata, non era un fenomeno sociale, era un'eccezione sociale.

Oggi perché tutte voi siete interessate da un fermento inusuale, da aspettative, da desideri, da pensieri, che la nonna non aveva. Perché? Perché il sistema culturale in maniera convergente tendeva ad affermare quel buon comportamento, in maniera generale la cultura dominante afferma comportamenti opposti a quelli che la nonna privilegiava, a quelli che la nonna riteneva che fossero insostituibili. Avete capito?

Ecco l'individuo dentro la società è poca cosa, è la società che lo trascende attraverso i sistemi culturali, attraverso i mezzi di comunicazione, attraverso la cultura della comunità dei pari, attraverso le associazioni, attraverso tutto un universo, la pubblicità stessa che voi vedete lungo le strade che cosa esalta? Esalta questo consumismo sfrenato che si afferma attraverso una base inquietante che è l'edonismo.

Che cosa è l'edonismo? L'edonismo è il piacere per il piacere.

Si mangiava per stare bene e per poter lavorare, si andava a letto con la propria moglie per rafforzare il proprio vincolo di affetto e di amore e per avere dei li, ora si va a letto per una questione di tipo ludico- comunicativo, dice la sociologia in questa fase vostra nella quale voi vivete. Perché la sessualità ha una funzione comunicativa, così ci si conosce, ci vediamo, ci frequentiamo. Leggetevi il libro di Nicholas Luman "L'Amore come passione" e "Le trasformazioni dell'intimità" e di Anthony Giddens.







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